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Autore: _Trafalina970_    30/12/2020    2 recensioni
Un mio piccolo pensiero rivolto ai Green Day, scritto durante il periodo del lockdown.
"Ci sono tante cose che vorrei dirvi, e in questo momento, seduta qua sola a scrivere ad un computer, mi sento un po’ stupida. So che non leggerete mai queste righe, e mi sembrava inutile buttarle giù. Però poi mi sono detta “ma chi se ne frega?” e ho iniziato a scrivere."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Green Day

“I’m walking down the line
That divides me somewhere in my mind
On the borderline
Of the edge, and where I walk alone”

Billie Joe, Mike e Trè,

Ci sono tante cose che vorrei dirvi, e in questo momento, seduta qua sola a scrivere ad un computer, mi sento un po’ stupida. So che non leggerete mai queste righe, e mi sembrava inutile buttarle giù. Però poi mi sono detta “ma chi se ne frega?” e ho iniziato a scrivere. Quindi.

Anche se non me ne sono resa conto subito, la vostra musica è sempre stata con me. Ho ricordi legati in modo indissolubile ad alcune delle vostre canzoni, come se queste fungessero da colonna sonora. Non mi ero resa conto di quanto mi foste entrati dentro finché non sono stata costretta dalle circostanze a guardarmi indietro. A quel punto mi sono accorta che per tutto il tempo voi eravate rimasti là, sostenendomi passo dopo passo, tirandomi su quando finivo a terra, illuminandomi la strada quando non sapevo dove andare. Quando ho messo insieme tutti i pezzi, è stato come se tutto improvvisamente acquisisse un senso. Era ovvio che fosse così. Non poteva essere diversamente. Come avevo fatto a non accorgermi? Come potevo essere stata così sorda e cieca per tutto questo tempo? Eppure era così evidente, il modo in cui avete sempre parlato al mio cuore, come la musica mi rimanesse dentro nonostante lo scorrere del il tempo. È buffo come certe cose possano rimanere sepolte negli angoli più bui della mente per poi tornare fuori all’improvviso, e ti rendi conto che avevi cercato così a lungo qualcosa che avevi già.

Quest’anno è stato brutto. Non lo dico come chi vuole fare la lamentosa. Lo dico come chi si è sentita persa e sola tante di quelle volte al punto da non riconoscersi più, con la paura che ti toglie il respiro e la speranza che ogni giorno diminuisce, con l’ansia di non saper più stare nel mondo quando finalmente sarà il momento di tornarci. Con la rabbia di chi si trova costretto a indossare una routine che non gli appartiene, con la delusione costante verso se stessi per non concludere gli obiettivi prefissati e una prospettiva verso il futuro ridotta ai minimi termini. Ecco cosa avete trovato quando mi sono girata indietro e ci siamo incontrati faccia a faccia. Mi avete trovata così, una bomba di emozioni negative mescolate e pronte ad esplodere. E come avevate sempre fatto fino a quel momento, anche se non me ne rendevo conto, mi avete presa per mano e mi avete guidata, un passo alla volta. Che essere incasinati va bene. Che siamo tutti incasinati. Che avere paura è normale. Che essere arrabbiati a volte è giusto, così come essere tristi. Che è difficile, ma si sopravvive. Che non sono l’unica a sentirsi sola, o abbandonata. Che sentirsi sull’orlo del baratro fa paura, ma solo se nessuno ti tiene la mano. Avete preso la granata che era il mio cuore e l’avete stretta tra le mani (un riferimento puramente casuale).

Ecco, questo vorrei dirvi. Voi non mi conoscete, probabilmente non mi vedrete mai. Però mi siete stati vicini quando nessuno sembrava capire. Per questo ho buttato giù queste due righe inutili. È solo un modo per dirvi quanto io vi sia grata. Grazie per esserci stati e per continuare ad esserci. Grazie per aiutarmi a dare voce alle emozioni che non riesco a definire. Grazie per non avermi mai lasciata sola. Grazie per essere la colonna sonora di una buona fetta della mia vita. E grazie, perché mi ricordate sempre che le cose possono farsi difficili, ma l’importante è alzare la testa e stringere i pugni e andare dritti per la propria strada.

“Well I, I just wanna see the light
And I, I don't wanna lose my sight
Well I, I just wanna see the light
And I need to know what's worth the fight”

Angolo autrice

Ciao a tutti! Questa è una piccola letterina che ho scritto durante il periodo di lockdown, un periodo non proprio felice (immagino non solo per me). L’ho rispolverata d recente e ho deciso di pubblicarla. È più un elogio a come la musica mi abbia impedito di impazzire mentre ero chiusa in casa XD.

Per questo spero solo di non aver sbagliato sezione, dal momento che è più una riflessione personale e non una vera e propria storia.

Ringrazio tutti quelli che leggeranno!

Un bacio (virtuale)

B.

   
 
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