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Autore: Arvistloe    02/01/2021    0 recensioni
Una storia o una favola tragica, con la Dea degna di essere la strega cattiva, Amenadiel suo vassallo, Chloe la principessa divisa dal principe Lucifer, con Trixie coraggiosa, Uriel che torna cercando redenzione.
Poco dopo l'episodio numero sei della seconda stagione di Lucifer.
Colonna sonora: Paris (Else)
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per l'angelo Michael quel giorno era un regalo del destino. Stava per pugnalata al cuore il suo odiato gemello Lucifer, percepì la vita eterna di Uriel giungere a lui, rimettendo apposto la spalla con l'ala. Stava per dare l'ultima spinta della lama del coltello nelle sue mani, rompendo il cuore del re dell'inferno, quando il coltello divenne sabbia, scomparendo la ferita sul petto di Lucifer. In cielo comparve un tornado. Una città su delle nuvole scese dal cielo.ma non atterrando. Tutti guardarono sorpresi quella città galleggiante in aria, dicendo Amenadiel
" La città degli dei? Cosa fa qui?"
Azrael domandò al fratello
"Credevo fosse una leggenda"
Amenadiel scosse la testa
"Si tratta dello sbaglio più grande di nostro padre. Era certo che Dei diversi potevano mantenere l'ordine tra gli umani. A poco a poco tutti si sentivano oltre Dio. Nostro padre esilio tutti in quella città galleggiante. Invisibile sopra le nuvole, non può scendere sulla Terra"

Dalla città si creò una lunga strada di nuvole che si fermava a qualche metro da Lucifer e Michael. Una figura fluttuando, giunse da quella strada. Era una donna molto alta e sottile con indosso un kimono blu con disegni di fiori di loto. La pelle aveva un pallore bianco, ma non di morte piuttosto come la porcellana. Guardò da vicino Lucifer con grandi occhi, da farli assomigliare a quelli dei manga. La donna disse a Lucifer
"Sono Zirlin. Una volta ero la dea cinese del fuoco. Percepivo il tuo cuore di drago, che persiste in te. Dio tuo padre mi deve un favore. Io oggi lo chiedo. Voglio te come mio servo personale. Ti vorrei come marito, ma il mio attuale marito non vuole morire. Su vieni con me"

L'angelo Michael spinse via Lucifer che tentava di allontanarsi da quell'essere. Una voce dal cielo tuonò
"Zirlin, frena la tua mano"
Una luce divina scese dal cielo.

La luce era Dio che disse alla dea che si inginocchio
"Zirlin, la tua vacanza nella città galleggiante ti ha fatto perdere la memoria?..."
La dea guardò Dio sorpresa, che continuò
"...Prima di richiedere qualcuno, devi controllare se appartiene a qualcun'altro"
Michael, sempre disteso per terra, ridacchio, preoccupandosi non sentendo le gambe, certo che fosse solo stanchezza.

La dea si avvicinò a Lucifer. Il re dell'inferno era in piedi, nudo, ferito e stanco. La dea appoggiò una mano sul petto di Lucifer che sussulto. Nella mente della dea comparvero immagini di Chloe e Trixie, guardando Dio con i grandi occhi sgranati
"Il suo cuore appartiene del tutto alle due umane"
La dea si allontanò da Lucifer, che disse rivolto a Dio "Dio…"
Era così difficile per Lucifer dire padre
"...Ti prego, consegna a questa dea i draghi nell'inferno. Mentre ero un drago, sono entrato nei ricordi condivisi dei draghi all'inferno. A quei poveretti manca il cielo. Potresti ridurli alla grandezza di un cavallo. Sono rimasti appena cinque"
La dea guardò Dio con le mani giunte, dicendo
"Si per favore. Nella città galleggiante vivranno bene con noi. Saranno amati"
Dio annuì di si. Cinque sfere blu comparvero nelle braccia della dea che tornò velocemente nella città galleggiante che scomparve tra le nuvole.

Lucifer sentì con piacere nella mente i grazie dei draghi. Intanto, Dio era stato raggiunto da Michael che strisciava per terra, urlando mentre indicava il fratello re dell'inferno
"Padre, puniscilo! Chiudilo, imprigiona questo tuo figlio senza onore. Rendilo prigioniero all'inferno per l'eternità. Padre devi ascoltarmi!"
Lucifer si sedette per terra, senza più forze, aspettandosi di tutto da suo padre Dio.
Accanto a Dio, plano una ragazza bruna minuta come Azrael, vestita con un top e pantalone neri e attillati. L'angelo si tolse gli occhiali neri, mettendoli sulla testa, dicendo a Michael, mentre batteva nervosamente il piede in uno stivaletto nero con borchie
"Complimenti, ora devo prendere il tuo posto come comandante dell'esercito angelico"

Michael tentò di alzarsi, ricadendo a terra. L'arcangelo disse verso la luce che era Dio suo padre
"Padre non puoi farlo! La mia spalla e l'ala sono guariti. Lui deve essere punito, non io vedendo mia sorella Rory prendere il mio posto"
Dio si abbassò verso il figlio, dicendogli
"Figlio, ti sei punito da solo. L'eternità di Uriel, porta con sé un grosso peso. Prova ad alzarti"

Michael ci provò, ma era come se dalla vita in giù tutto fosse morto. Disperato urlò colpendo le gambe. Dio gli posò una mano sulla testa, dicendogli
"Ti invio in purgatorio. In quel luogo di pace potrai pensare, capire. Quando sanerai il tuo cuore, tornerai normale"
Scomparendo Michael in un luccichio dorato. Dio si rivolse a Lucifer
"...figlio, spero che un giorno potrò parlare anche con te. Mi dispiace, non posso toglierti la reggenza dell'inferno. Però deciderai tu come esserlo. Su vostra madre..."
Dio guardò tutti gli altri figli
"...si trova imprigionata in paradiso, in una confortevole villa, servita e riverita. Il suo incontro ravvicinato con Lucifer drago l'ha convinta che la guerra non serve. Vogliamo parlare, decidere del nostro futuro"

Dio tornò in cielo. Rimasta Rory, questa si trovò addosso un'armatura stile antica Roma, dicendo accigliata
"La prima cosa, modifico questo abbigliamento dell'esercito. Qualcosa di moderno..."
Guardando verso Lucifer che si era disteso per terra esausto, schiocco le dita, dicendogli con un mezzo sorriso
"...fratello torna dalla tua bella umana. Per ora un piccolo regalo"
Scomparendo in una risata. Il re dell'inferno si trovò in piedi, guarito con addosso una tunica bianca. Esasperato Lucifer disse guardando verso il cielo
"Ma veramente Rory? Quante risate"
Azrael e Amenadiel lo raggiunsero.

Il tetto dell'attico, poco dopo.

Azrael si sorprese, trovando Lucifer seduto sul tetto dell'attico, con gli occhi persi guardando lontano. Le disse appena atterrò vicino a lui
"Ora che sono libero, ora che posso andare da Chloe e Trixie, restando con loro…"
Gli occhi di Lucifer divennero lucidi
"...sono terrorizzato che siano stanchi di questo re dell'inferno che era con tante indecisioni. Sono gravitato intorno a loro chiedendo sempre affetto, amicizia, verità. Io cosa posso avergli consegnato dal mio essere? Solo tutte le mie insicurezze, i miei rimpianti, i miei incubi. Sono arrivato ad allontanare Chloe perché nei piani di mio padre per me. Capendo solo ora che il suo piano era fallito. Chloe di era fatta una vita da sola. Il nostro incontro fu solo un caso. Sono state fin troppo pazienti, forse dovrei lasciarle per una vota normale"

Azrael si sedette accanto a lui
"Luci voglio confessarti una cosa. Io per molto tempo, dopo che sei diventato il re dell'inferno, sono venuta in quel luogo. Ma avevo paura ad avvicinarmi a te. Eri così pieno di rabbia, rancore e amarezza. Un giorno ti vidi in una grotta dell'inferno che piangevi, maledicendo il tuo orgoglio che ti portò alla spada invece di parlare con nostro padre. Ugualmente non ti raggiunsi, per questo ti chiedo scusa. In seguito, per seguire Ella ti ritrovai, ma diverso. Eri sempre pieno di rabbia, amarezza. Ma sembrava che Chloe e Trixie, finalmente ti facessero pensare ad altro, mettendo nel tuo animo un pochino di felicità. Era per me uno spettacolo vederti alla centrale con Trixie. Quella bimba ti capiva meglio di chiunque altro..."
Lucifer sorrise un po commosso
"...per non parlare di Chloe. Ti insegnò il significato della parola amore. Tu non sopportavi le carezze. Lei anche con il solo tocco al tuo braccio ti faceva sentire bene, accettato. Credimi Luci, loro due ti hanno voluto sopportare, vedendo solo il bene in te. Ti hanno sempre scelto nonostante tutto. Ti hanno scelto anche più della tua famiglia. Non perdere questa occasione di essere felice. Su vai da loro"
Lucifer abbracciò la sorella, sfoderando le ali, per scendere giù al balcone dell'attico..

Attico.

Appena il tempo si sbloccò, Maze raccontò solo a Chloe cos'era cos'era successo, dopo che Amenadiel aveva bloccato il tempo. Non le nascose neanche la sua convinzione che Michael avesse ucciso Lucifer drago. Sconvolta, Chloe per non turbare ulteriormente Trixie, si era chiusa nel bagno della camera da letto di Lucifer. Voleva piangere da sola.

Un po' aveva distratto Trixie conoscere la madre di Maze, Lilith. La madre dei demoni gli raccontò di aver visto alla tv gli avvenimenti di Los Angeles. Il racconto di Lilith, su come Lucifer l'avesse aiutata quando fu cacciata dal paradiso, fece comprendere ancora di più a Maze quanto il re dell'inferno si sentiva solo. Erano due reietti del paradiso che si aiutavano a vicenda.

Ma un qualcosa sconvolse inevitabilmente Trixie.

Nel soggiorno, Trixie era seduta nel divano con Lilith la madre di Maze, mentre la demone sua amica era al bancone del bar bevendo del whisky. La cosa che sorprese maggiormente Trixie, fu la scelta di Lilith di dar via la sua vita eterna, lasciandosi solo le ali, felice di essere una signora anziana di colore, dai capelli bianchi.

Distrattamente, Trixie vide una foto sotto un tavolino basso vicino a loro, prendendola. La bambina lasciò la foto correndo nelle braccia di Maze, scossa da singhiozzi di pianto. Lilith raccolse la foto dal pavimento. Nella foto, che sembrava fatto in un luna park, un sorridente Lucifer faceva il gesto di mostrare i muscoli delle braccia, di fianco un punch ball da luna park distrutto, mentre Trixie stringeva raggiante un enorme pupazzo del personaggio Wall-e grande quasi quanto lei. La voce debole di Trixie disse, sempre nascosta nell'abbraccio di Maze
"La foto l'ha fatta la mamma. Quella domenica ero triste. Papà era occupato per un caso importante, non potendo portarmi al luna park. Si offrì di farlo Lucifer, unendosi anche la mamma. Una giornata magnifica. Alla fine, mentre andavamo via, la mamma riconoscete il proprietario di un chiosco che truccava sempre le sue macchinette per non far vincere i premi migliori. Lucifer, incuriosito, provò il tirapugni, scoprendo che era vero..."
Trixie rise appena
"...lanciando una sfida al proprietario, se avesse spaccato con un solo pugno il tirapugni, lui mi avrebbe lasciato scegliere il premio più grande. Il proprietario accetto e Lucifer come si vede dalla foto, rompete la macchinetta. Una bella lezione per quell'imbroglione. Io guadagnai quel grande pupazzo..."
Trixie fu scossa da altri singhiozzi di pianto, chiedendo alla madre di Maze
"...Signora Lilith, potrebbe portarmi ogni tanto all'inferno per incontrare Lucifer come drago? Se non posso avvicinarmi, lo guardò da lontano con un binocolo"
Maze fissò intensamente la madre che comprese che Trixie ignorava che Michael forse avesse ucciso Lucifer drago. Ma non ebbe modo di dire altro, vedendo una arrabbiata Trixie correre verso il balcone, dal quale era entrato Amenadiel, urlando all'angelo
"Vattene! Traditore! Sei stato tu con la mamma di Lucifer a...a..." Trixie si abbassò piangendo con le mani sul viso. La demone Maze con i coltelli in mano, si stava dirigendo da Amenadiel che si allontanò, dicendo preoccupato per il probabile attacco di Maze, triste per Trixie che piangeva
"Vi prego tutti, perdonatemi. Lo so di essere colpevole. Ma vi renderà felice sapere che Lucifer sta bene. Sono qui per dirvi che sta per tornare"
Ma Trixie non gli credeva. Si alzò in piedi correndo verso l'ascensore, fermandosi alla voce della madre che le disse, uscendo dalla camera di Lucifer
"Non diamogli la soddisfazione Trixie"
Ma le porte dell'ascensore si erano già chiuse.

Chloe stava per seguire la figlia, ma si bloccò, dicendo mentre fissava il balcone
" Lucifer ? Sei veramente tu?"
Lucifer stava entrando dal balcone, seguito da Azrael. Vedendo la sua Chloe, Lucifer sorrise nervosamente, cercando le parole da dire. Nessuna parola servì con Chloe che abbraccio Lucifer commossa, finendo tutte due in un appassionato bacio. La necessità di respirare gli fece allontanare le labbra, ma restando sempre vicini. Però a Lucifer mancava una piccola umana, chiedendo a Chloe preoccupato
" Trixie dov'è?"
Chloe gli spiegò che era corsa sicuramente giù al Lux
"... Non credendo ad Amenadiel che stavi per arrivare"
Lucifer si incamminò all'ascensore, dicendo
"Vado a riprendere la mia piccola umana preferita"

Nel locale del Lux, vuoto in quel momento.

Trixie seduta al pianoforte, si asciugava ogni tanto una lacrima, premendo qualche tasto del pianoforte. Era stanca, sia fisicamente che mentalmente. Si diresse a uno dei divani, stendendosi sopra. A poco a poco il sonno la vinse. Ricordava il suo magico amico. Sognò lei seduta sulla spiaggia di una rigogliosa isola, intenta nel leggere un libro a Lucifer drago, seduto accanto a lei. Il sogno continuò con lei nella cucina di una casa sull'albero. Fuori Lucifer con i suoi artigli costruiva un tavolo con delle sedie. I sogni di Trixie andarono al ricordo specifico di un Natale, il primo di Lucifer con loro, dopo i fatti di Malcolm. Trixie gli consegnò un piccolo pacchetto. Quando Lucifer aprì il regalo, alzando una statuina di un angelo dalle ali rosse con un angelo più piccolo attaccato al fianco destro, Trixie gli spiegò
"Questo sei tu Lucifer, sempre un angelo anche se re dell'inferno. Quello più piccolo sono io"
Lucifer guardò intensamente le due statuine, accennando un sorriso, dicendo a Trixie
"Mi piace. Grazie Trixie. Si tratta del primo regalo fatto pensando sul serio a me"

Lucifer, qualche giorno dopo gli consegnò in centrale il suo regalo, una cornice d'argento con dentro una foto di lei, Lucifer e Chloe che giocavano a Monopoli. Una foto fatta da Maze. La bambina ricordò quanto era felice di quel regalo, affiancando sul comodino la foto di lei con i genitori. Due foto che portava sempre con lei.

Nella realtà, Lucifer uscì dell'ascensore, sorridendo vedendola addormentata. Quando si avvicinò, la sentì parlottare nel sonno qualche parola
"Lucifer drago...la nostra isola"

Trixie si sentì prendere in braccio, certa che fosse la madre o Maze. Appoggiò la testa sulla spalla della persona. Le sembrò di avere sotto la guancia un tessuto che gli ricordava così tanto le giacche di Lucifer. Confusa, aprì appena l'occhio destro, credendo di vedere il viso di Lucifer, sicura fosse un sogno.

Il secondo ding dell'ascensore gli fece capire che erano tornati all'attico. Trixie comprese che quel qualcuno si sedeva sul divano, dicendole
"Trixie svegliati. Non sono più un drago, ma credo di essere altrettanto interessante"
Trixie disse a occhi chiusi
"Mamma non mi sveglio, neanche tu sogno. Preferisco credere che il mio amico sia qui"
Trixie apri appena un occhio, tastando con un dito il collo di Lucifer, abbracciandolo felice.

Lucifer era confortato dalle piccole braccia di Trixie intorno al suo collo, il viso appoggiato alla sua spalla destra. Li raggiunse Chloe che accarezzo la schiena della figlia che piagnucolando disse, alternando piccoli baci alla guancia di Lucifer, con gli occhi lucidi per tanto affetto
"Non vai più via, resti con noi. Se devi andare, io vengo con te, viene anche la mamma. Lucifer mi faccio piccola, piccola entrando nella tasca della tua giacca"

Trixie guardò sia Lucifer che sua madre convinta. Chloe annui di sì, dicendo a Lucifer
"Mia figlia non sbaglia. Re dell'inferno non ci scappi più"
Lucifer sorrise raggiante, avvicinando Chloe a lui e Trixie, dicendogli "Nulla mi porterà lontano da voi. Dopo eoni posso dire finalmente di aver trovato una famiglia che mi accetta. Non sono più solo con Maze..."
La demone si asciugò svelta una lacrima
"...posso essere felice anche io"
Lucifer si sentì bene, finalmente a casa, con la sua famiglia, mentre tutti gli altri nell'attico si commossero.

FINE
   
 
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