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Autore: Ele_Warrior    02/01/2021    1 recensioni
Pausa natalizia al Kadic. Ma non per i pensieri dei nostri Guerrieri Lyoko.
Dal testo:
"Se Tyron stava cercando rinforzi per riversare tutta la sua frustrazione su di lei e X.A.N.A stava preparando un attacco degno di un virus indipendente al 95% di forza, la sua vita sarebbe stata un inferno totale."
Prende in considerazione i fatti di Evolution.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Altri, Jeremy, Odd
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era pieno inverno al Kadic. Stava fioccando ormai da due giorni. C’erano pochi studenti in  giro, essendo quasi tempo della pausa natalizia la maggior parte degli studenti si apprestava a lasciare il collegio per tornare dai loro parenti.

Quest’anno tutti i Guerrieri Lyoko erano rimasti al Kadic, comprese anche Laura e Sissi aggiuntesi da poco alla piccola combriccola.
Tyron stava combinando un po’ di disordini, X.A.N.A era momentaneamente in silenzio ma secondo Jeremie e Laura si sarebbe potuto risvegliare da un momento all’altro.

Il loro programma aveva miseramente fallito, infatti dopo che Tyron ha spento il Cortex, il virus per distruggere X.A.N.A aveva perso qualunque potere offensivo. Quindi X.A.N.A era ancora vivo da qualche parte al 95% di potenza e Tyron era una faina incazzosa a causa dell’affronto subito. Non solo, non era riuscito a riportare Aelita in Svizzera, l’unico male con cui poteva sperare di colpire i guerrieri Lyoko.

E quindi i giovani baldi si sono ritrovati a combattere contro due nemici sostanzialmente pericolosi: un virus indipendente e malvagio che ambiva alla conquista mondiale e un pazzo scienziato totalmente ossessionato dal lavoro di Franz Hopper tanto da volerlo copiare completamente e usarlo abusivamente per ottenere sempre più potere.

2 entità che mi vogliono morta, una di loro è addirittura il mio patrigno. Mio padre non è qui ad aiutarmi. Io stessa sto sulla Terra sotto falso cognome. E ho un enorme problema sentimentale con cui fare i conti.

E queste sono le famose 3 disgrazie + 1 bonus a cui la  Guardiana di Lyoko  girava intorno tutta la notte senza apparentemente trovare una soluzione a nessuna delle 4, anche se in quel momento specifico avrebbe preferito non pensare a nulla e buttarsi a faccia in giù sui metri di neve sui quali stava “giocando”.

Lo fece. Ma atterrò sulla schiena.

I capelli rosa, ormai allungati, sparsi in modo disordinato sul manto di neve candido, le cuffie bianche di pelo storte sulla testa, il grazioso cappotto rosa cipria abbottonato fino al collo stretto sulla vita minuta e più largo verso il basso ricoperto di neve, le gambe magre coperte da dei collant neri e delle calze lunghe rosa cipria che le arrivavano fino a metà coscia e i suoi anfibi neri ai piedi che si agitavano nella neve insieme alle mani coperte dai guanti a formare un angelo di neve.

Che vita, la mia. Non si può dire certamente priva di sorprese.

Aveva finito il suo angelo di neve, ma non aveva voglia di alzarsi, l’avrebbe rovinato, così incrociò le braccia in grembo, piegando un braccio all’altezza della testa e appoggiandolo sopra gli occhi.  Sorrise impercettibilmente.

Adoravo giocare nella neve quando ero piccola, i miei genitori mi guardavano da lontano mentre creavo i miei pupazzi di neve. Avevo continuato anche dopo che mia madre è stata portata via, papà non mi faceva pesare mai la sua assenza.

Non aveva rivisto sua madre, dopo che Tyron aveva cercato di portarla via e lei aveva rifiutato Anthea ha contattato la figlia, Aelita era  comunque prevenuta su ciò da dire o non dire a sua madre, dopotutto era ancora la moglie di Tyron.
Neanche per le feste natalizie era voluta andare in Svizzera, Anthea aveva assicurato che sarebbero state solo loro e i domestici poiché il suo caro  Lowell era partito in America per questioni di lavoro con la Green Phoenix.

E’  proprio questo che mi spaventa.

Era abituata ad essere la vittima di  X.A.N.A. Ormai cercava di ucciderla da almeno 5 anni. Adesso che anche Tyron si era imbastardito sul fatto che dovesse essere eliminata, non sapeva se avrebbe retto un doppio attacco. Ancora di più pregava che non si alleassero insieme, in quel modo avrebbero avuto un motivo in comune per ucciderla: era la figlia di Franz Hopper.

E già solo avere quel nome nel suo DNA era una condanna a morte da quando era arrivata sulla Terra e aveva scoperto che il creatore del Supercomputer dove era finita intrappolata era pure suo padre.
Non sapeva dove fosse suo padre. Non l’aveva più visto dopo la cacciata di X.A.N.A da Lyoko e da prima della scoperta del Cortex. Probabilmente virtualizzato per sempre. Ma i suoi genitori riuscivano sempre a sorprenderla in qualche modo. Secondo Aelita neanche loro erano completamente umani.

Ad ogni modo:
Se Tyron stava cercando rinforzi per riversare tutta la sua frustrazione su di lei e X.A.N.A stava preparando un attacco degno di un virus indipendente al 95% di forza, la sua vita sarebbe stata un inferno totale.

Non che adesso fosse il  Paradiso ovviamente.

Infatti ancora prima di una complicata situazione familiare e sociale, l’angelo di Lyoko aveva una complicata situazione sentimentale.
Era scontato che fosse innamorata di Jeremie e che tutti quanti già li vedessero insieme, perfetta coppia di geni,ecc… bensì dopo alcuni mesi sulla Terra Aelita non era più sicura che fosse ciò che voleva.

E’ amore o solo un modo per esprimere la gratitudine di avermi ridato la vita sulla Terra?

Aelita se lo era chiesto  molte volte dopo la “morte” di suo padre, un evento che ha cancellato dall’esistenza il tenero e innocente elfo di Lyoko per sostituirlo con la figura di un’ angelo rosa che nonostante avesse il mondo addosso ha continuato a combattere. 

Mi ha aperto gli occhi. E’ stato come cadere dalle nuvole e schiantarmi al suolo. Ma non c’era nessuno a prendermi. Solo il pavimento della sala scanner.

Non ha più parlato della sua famiglia a nessuno, né dei ricordi che riaffioravano man mano che il tempo passava. Era diventata da trasparente a misteriosa tutto ad un tratto. Anche diffidente per certi versi ed estremamente sarcastica quando si toccavano certi  argomenti.
Spostò il braccio dal viso lasciandolo ricadere di fianco alla testa, socchiuse gli occhi verde smeraldo al contatto improvviso con la luce.

La verità è che l’argomento “Famiglia”  non era il suo argomento preferito. Era un tasto che faceva male, e avrebbe continuato a farle male per sempre. Voleva bene ai suoi genitori, davvero, ma a volte avrebbe preferito volentieri nascere in una famiglia diversa… senza problemi con mondi virtuali, chiavi, codici, virus…
Era affezionata al loro ricordo, ora che ricordava il sorriso di sua madre e la voce calma di suo padre. Si è ricordata anche delle loro lezioni di pianoforte. Ma d’altra parte non sarebbe stato strano sentirla chiamarli “Franz e Anthea” quando era davanti tutti gli altri.
Le avevano lasciato la chiave di Lyoko e un immenso potere e tutto ciò per la rosa era a volte disgrazia, altre salvezza. Davanti agli altri non lo dava a vedere.

Da quando Laura è arrivata soprattutto gli equilibri erano cambiati, il fatto che ormai Jeremie non avesse più bisogno obbligatoriamente di Aelita aveva messo in luce un grosso problema all’interno del loro rapporto.

Non abbiamo nulla di più in comune oltre ai computer.

Che poi non erano neanche una passione di Aelita. Era stato un insegnamento di suo padre per quello che avrebbe dovuto affrontare in futuro.
Da quando Hopper era scomparso Aelita fuggiva da qualunque cosa richiedesse programmazioni, codici e altre cose del genere. Quasi come se avesse un’intolleranza crescente verso tutto il mondo della scienza. Ancora di più stava sviluppando un odio verso i laboratori informatici.
Gli ricordavano terribilmente X.A.N.A, Tyron, quello che era successo a sua madre e ovviamente suo padre.
Sta di fatto che mentre Jeremie continuava a immergersi sempre di più in questo mondo, lei tentava disperatamente di uscirne.
E mentre fuggiva via da quello che agli occhi di tutti sembrava il suo destino incappiò in qualcosa o meglio…

In qualcuno.

E lei lo sapeva che quando c’era di mezzo Odd Della Robbia niente poteva andare tranquillamente.
Infatti si era ritrovata a sognare una vita felice tra le braccia di Odd che sembravano esentarla da qualunque cosa dovesse essere in quel momento: Guardiana, Guerriera, figlia di Franz Hopper, figliastra di Lowell Tyron, figlia di Anthea…

Come ci sono finita tra le sue braccia..

Quello era un po’ più complicato da spiegare dei problemi tra lei e Jeremie…
 Odd flirtava con lei praticamente da tutto il tempo in cui era arrivata sulla Terra. E fino a qualche mese fa prima di distruggere il Cortex pensava che fosse semplicemente il suo carattere esuberante e adulatore… almeno fino a quando non aveva ricevuto una poesia, la sua poesia, scritta da lui per il compleanno di lei e che il ragazzo in questione aveva voluto assolutamente che lei leggesse in privato, da sola, o almeno… da sola con lui.

Così entrambi si erano rifugiati sul tetto della scuola, lasciando un gruppo di amici visibilmente deluso dal fatto che non si sarebbero potuti fare due risate con la poesia di Odd.
Quella poesia non fece ridere la Principessa. Anzi fu come se qualcuno avesse aspirato fuori tutto d’ un tratto l’aria dai polmoni di Aelita.
La ragazza dai capelli rosa infatti pensò per primo che nessuno le aveva mai dedicato parole così belle in tutta la sua vita e solo dopo, non appena alzò lo sguardo dal foglio agli occhi di Odd, alla sua espressione incredibilmente intimorita dalla reazione che avrebbe avuto, pensò a quanta verità ci fosse in quella poesia che era tanto bella e romantica  quanto triste e rassegnata. Come se lei fosse qualcosa di irraggiungibile, proibito e irrealizzabile.

Ma non è così.. non sono la proprietà di Jeremie

E infatti quella sera, sul tetto della scuola fece un gesto impulsivo, per niente meditato, ma che sarebbe stato l’inizio di una situazione incredibilmente delicata.
Subito dopo aver sussurrato “E’ bellissima” prese il viso di Odd tra le mani e premette le sue labbra sulle sue, con tanto slancio da sembrare un bacio disperato e che ben presto si trasformò in un bacio carico di passione.
Odd infatti le circondò la vita con un braccio mentre l’altra mano era dentro i suoi capelli rosa, in  quel bacio non c’era nulla di candido e innocente, nulla a che vedere con i bacetti a fior di labbra che lei e Jeremie si davano di tanto in tanto, per ricordarsi di essere in una specie di relazione.
In quel bacio c’era appartenenza, fuoco di astinenza, cose che Aelita non aveva mai provato e che incredibilmente le piacquero parecchio.

“Non diciamolo agli altri… Sono disposto a mentire anche per tutta la vita  solo per averti, Principessa…” è stato quello che ha detto Odd il giorno dopo mentre la coccolava di prima mattina nel suo letto, con i vestiti sparsi in giro per la camera e una notte di sesso intensa alle spalle, dalla quale si sono risvegliati entrambi con i capelli spettinati e sorrisi luminosi sui visi.
La disgrazia di Aelita era stata proprio quello. Non se ne era pentita, anzi l’aveva desiderato ancora e ancora. Fino a non voler altro che la giornata finisse per buttarsi tra le braccia di Odd. Diventate ormai il suo posto sicuro.

E’ questo il problema…

Le sue braccia… non pensava che potessero fare quell’effetto un paio di braccia. La facevano sentire al sicuro, protetta, lei era semplicemente Aelita là dentro; e poi sentire il battito cardiaco di Odd la rilassava, le sembrava che battesse a tempo di musica, tant’è che il più delle volte si addormentava.
Non facevano sempre sesso, ma quando lo facevano erano giochi d’artificio all’interno di Aelita… Ecco perché le persone parlano di chimica tra due corpi, erano perfetti tra di loro, si adattavano alla perfezione e Aelita adorava essere stretta da lui. Con Odd era una delle poche volte in cui non si sentiva in dovere di essere qualcuno di perfetto.

Adorava le sue labbra, quando si scontravano con le sue, quando le succhiava il collo, quando le baciava ogni singolo centimetro di pelle. Adorava i suoi occhi che la guardavano sempre con ammirazione e nascosta estasi. Ancora di più adorava il suo Principe al mattino, quando assonnato la stringeva di più a lui e mugolava un “Buongiorno Principessa” rauco ma incredibilmente dolce.
Da quando Odd dormiva con lei non aveva più avuto incubi.

Ma non potevano continuare a fingere per sempre, infatti già Yumi e Ulrich stavano cominciando  a notare le sparizioni improvvise dei due amanti e le continue assenze notturne di Odd. E soprattutto l’indiscrezione non era una qualità nella quale Odd eccelleva particolarmente, era sempre più frequente che facesse scivolare la sua mano in quella del suo Angelo, l’aumento di abbracci e baci sulla testa era evidente anche agli occhi di Sissi e William che si frequentavano da poco ma che avevano adocchiato i comportamenti sospetti di Odd e Aelita traendone in conclusione un’attrazione scarsamente nascosta e che avanti di così sarebbe stata scoperta molto presto.

Come lo dico a Jeremie senza distruggere l’intero gruppo, proprio adesso che forse X.A.N.A e Tyron stanno per scatenare l’Apocalisse?

Aprì gli occhi guardando direttamente il sole e sospirò.
Non sapeva che c’erano due persone che la stavano guardando, le stesse due persone tra cui il cuore della Guardiana era incerto sul da farsi.

Infatti Odd Della Robbia osservava rapito il suo Angelo fin da quando si era precipitata fuori a giocare nella neve abbandonando il calore confortante della sala ricreativa. Il biondo vestito di viola sapeva benissimo che Aelita non resisteva alla neve. Ridacchiò sommessamente poi guardò dietro di lui:
Sissi e William erano accoccolati sul divano e guardavano un film mentre a terra erano seduti Ulrich e Yumi immersi in una partita di scarabeo. Era strano non sentirli litigare, di solito si gridavano qualcosa di scortese quando si trovavano tutti insieme. Invece oggi la neve sembra averli addolciti tutti.

Mi piacerebbe poter trascorrere il tempo con tutti gli altri insieme a lei

Odd sospirò mentre sorseggiava un po’ della sua cioccolata calda, ottimo rimedio per affogare tutti i suoi dolori, tornando con lo sguardo ad Aelita che stava facendo un angelo di neve fuori.

E’ vero, le  aveva detto che sarebbe stato disposto a mentire per tutta la vita solo per averla, d’altronde sui suoi sentimenti aveva mentito sempre, non poteva mica dirglielo, non quando già sapeva che Jeremie fosse innamorato di lei quanto lui. Quella poesia è stata liberatoria e come un sogno che si avvera quella famosa sera ha avuto tutto quello che ha sempre desiderato.

Lei. Aelita. La sua Principessa. Tutto quello che aveva sempre voluto e che si  era quasi rassegnato  a vedere solo da lontano.

Non se la meritava, lo sapeva, non era esattamente il ragazzo della porta accanto, perfetto e totalmente inseribile nel target, quello era più il posto di Jeremie. Lui era scapestrato, con lui solo un sacco di guai e avventure, potenzialmente assurde e che prevedevano sempre qualche ora di punizione.
Però egoisticamente dopo quella notte Odd aveva voluto crederci in un futuro con la ragazza dei suoi sogni. Per cui lui avrebbe fatto tutto. Anche mentire ai suoi amici, anche avere un patto  segreto che se scoperto avrebbe potuto mandare gambe all’aria i Guerrieri Lyoko, soprattutto adesso che Tyron e X.A.N.A  si preparavano a colpire probabilmente.

Se solo tu potessi essere mia, Aelita…

Era un desiderio incredibilmente forte, mai provato con nessun’altra, neanche con Samantha. Solitamente Odd si stancava delle sue fidanzate anche dopo i primi baci, raramente ci finiva a letto.
Aelita invece sembrava essere un fuoco che veniva attizzato di volta in volta, e lui non aveva alcuna voglia di lasciarla andare, proprio come quando sono rimasti nel letto tutta la mattina utilizzando una scusa per esentarsi dalle lezioni, lei aveva inizialmente protestato, poi si era lasciata convincere in maniera un po’ scorretta ma Odd era sicuro che l’avrebbe apprezzato.

*flashback*
“Odd…” la sentì gemere mentre  le mordevo il collo e poi scendevo sempre più giù con le labbra.
“Lo so che non ci vuoi andare a lezione, devi solo fare l’angelo della situazione” risi mentre continuavo, la sentivo tremare di eccitazione sotto di me.
“Non è vero, io…” si dovette interrompere mentre le leccavo i capezzoli e sobbalzava al contatto con me. Gemette un po’ più forte.
“Tu…?” chiesi scendendo sulla pancia “Sei terribile… e completamente pazzo” sussurrò  cercando di nascondere il piacere provocato dalla mia bocca mentre scendevo nel basso ventre.
“Purtroppo per te non sono un angelo e…” ghignai maliziosamente mentre la guardai negli occhi, la faceva impazzire perdere il controllo e a me faceva impazzire lei che mi guardava in quel modo così sensuale e completamente dipendente da me.
“…Sono completamente pazzo di te” finì la frase prima di tuffarmi tra  le sue gambe e farla gemere di piacere.
*fine flashback*

Odd arrossì al ricordo, assalito dall’improvvisa voglia di sentirla ansimare mentre sussurra il suo nome. Adora quando lei geme il suo nome o quando lo chiama piano.
La sentiva sua in quei momenti, certo che fossero solo loro. Sapeva che molte cose erano state notate da tutti perché come citato prima è un danno vivente, ma la sua Principessa lo ama e gli basta questo.
L’indiscrezione infatti non era il suo forte, soprattutto quando notava qualcuno come Nicholas ronzare attorno alla sua “ragazza”, ne aveva fatte di scenate, fortunatamente Aelita lo aveva sempre calmato e rassicurato come solo lei sapeva fare.

Come fai a volermi lo stesso, potresti avere Jeremie che è il ragazzo perfetto e invece scegli di tradirlo con me, che non sono altro che guai…

Già, eppure lo voleva, eccome se lo voleva, glielo aveva gridato in faccia, quando avevano litigato una volta. Poi altre volte glielo aveva sussurrato prima di andare a dormire e prima di entrare in classe, o nello scanner prima di essere virtualizzati.

*flashback*
Stupido Odd, ti sei innamorato di una ragazza che non potrai mai avere.
Lei si merita di meglio
Sentì dei passi avvicinarsi  velocemente a dove era lui.
“ODD DELLA ROBBIA…” era lei, così bella, anche con i capelli un po’ scompigliati dalla corsa, perfetta pure quando era amareggiata, come adesso.
“Torna da Jeremie, Principessa. Io non faccio per te..” intimai con la voce roca “Per prima cosa decido io da chi andare o no…” ribatte subito lei
“E poi anche volendo non potrei stare con lui, non più … tornerei di nuovo da te” disse piano avvicinandosi e posizionandosi di fronte a me. Mi piantò i suoi occhi verdi dentro ai miei nocciola e mi sentì completo.
Mi maledissi nuovamente dentro per essere completamente perso di lei e dei suoi occhi verdi.
“Jeremie è perfetto, Aelita. Lo so che ti piace e siete fatti l’uno per l’altro… Non devo farti compassione, non voglio che tu stia con me per questo” feci un passo indietro senza staccare lo sguardo da lei.
“E’ questo che pensi quindi? Come tutto il resto delle persone d’altronde… Che io debba stare con Jeremie. Qualcuno di voi si chiede mai cosa vorrei veramente io..?” la voce era pericolosamente arrabbiata
“Io voglio il meglio per te, Principessa” abbassai gli occhi e mi guardo le scarpe, i miei occhi mi avrebbero tradito se no.
Io voglio te, tutta per me. E’ questa la realtà..
“E io ritengo che il meglio per me sia tu. Voglio te, e non ti scopo perché mi fai pena ma perché non so starti lontano” il  tono si era addolcito mentre la mia testa scattava su.
La sua mano mi accarezzò la guancia e la portai più vicino a me.
“Ti amo,Odd. E quando mi sarò liberata di X.A.N.A e Tyron staremo insieme e lo diremo a Jeremie e a tutti quanti.”
*fine flashback*

Quel Ti amo era tutto quello che mi interessava sentire

Spinto dall’incredibile carica emotiva di quel ricordo, Odd notò come Aelita fosse già da un po’ sdraiata nella neve.
Così si diresse da lei, uscendo non notò lo sguardo di Ulrich e lo scambio di sguardi tra lui e Yumi che avevano capito un po’ di cose, d’altronde loro erano esperti in materia.

In realtà proprio allo stesso tempo di Odd, c’era qualcun altro che stava studiando il meraviglioso angelo immerso nella neve e nei suoi pensieri.

Jeremie Belpois, il ragazzo più intelligente del Kadic, che aveva deciso di prendersi una pausa dal programma a cui stava lavorando.
Aveva praticamente l’aspetto di un ragazzo esemplare e perfetto in tutto, forse tranne educazione fisica, ma la sua media era comunque brillante.
La neve lo aiutava a riflettere, X.A.N.A si stava preparando e probabilmente anche Tyron a scagliare un potentissimo attacco e lui non poteva perdere tempo, doveva prevenire il prevenibile.

Pieno di armi da migliorare, punti vita da massimizzare… Guardando Aelita giocare nella neve si ricordò improvvisamente quanto si fossero allontanati nel tempo. Era cresciuta, appena arrivata sulla Terra lo seguiva ovunque. Non si separavano praticamente mai.

Adesso era tutto diverso. Aveva lasciato il posto accanto Jeremie a Laura e adesso era lei la nuova Madame Einstein.
Non che qualcuno la chiamasse mai cosi comunque… il nome con cui veniva appellata più frequentemente era Principessa, come diceva Odd, ma lui non l’aveva chiamata mai così. Proprio perché era stato Odd il primo a chiamarla in quel modo.

Era risaputo che se non fosse stato per Lyoko ed Aelita i due biondi non si sarebbero mai rivolti la parola in tutti gli anni di permanenza al Kadic. Troppo diversi tra di loro, avevano anche due sfumature di biondo diverse.
La verità è che l’occhialuto stava iniziando quasi a dichiararsi  intollerante alla personalità del gatto viola, a parte essere discordante con quella di Jeremie aveva notato come attraeva Aelita a lui. Non erano per niente simili… forse in alcune cose però Aelita sembrava sempre attentissima a quello che faceva Odd e questo infastidiva Jeremie… soprattutto perché adesso lei passava sempre più tempo con Odd che con lui.
Aveva notato come le ultime volte in cui Aelita era stata con lui appariva sempre molto distratta, distante, come se si perdesse tra i suoi pensieri. Jeremie non era il tipo da costringere le persone a stare con lui quindi l’ha lasciata libera di scegliere: non è più venuta a programmare in camera con lui.

Scappava da qualsiasi cosa rimandasse a programmi informatici e codici  criptati. Jeremie non si spiegava come fosse possibile, eppure avrebbe scommesso che Aelita fosse legata alla fisica quantistica tanto quanto lui.
E avrebbe scommesso pure che non avesse altri interessi a parte lui stesso. Un giorno si ricredette. Esattamente un giorno in cui Odd si era rintanato nell’aula di musica per provare con la chitarra la colonna sonora della recita di fine anno. Aelita gli era trotterellata dietro tutta contenta.

*flashback*
Stavo lavorando al mio programma avanzato per aumentare le difese della Skid. Stavo avendo qualche problema quindi mi sono diretto all’aula musica per chiedere ad Aelita di aiutarmi a risolvere il problema. Sapevo che era lì a guardare Odd suonare.
La porta era socchiusa e c’erano delle risate che provenivano dall’interno. Stavo per entrare a grandi passi ma qualcosa dentro di me mi suggerì il contrario. Improvvisamente alcune domande insolite e estranee anche al mio carattere vennero fuori.

Volevo una certezza. Non che non mi fidassi di Aelita. Ma avevo avuto diverse impressioni nelle volte in cui lei e Odd rimanevano soli a Lyoko. Ora dal computer non si può vedere cosa fanno materialmente si sentono solo le voci, ma adesso che posso spiarli mentre sono da soli…

Non era una bella cosa da fare ma fu più forte di me, socchiusi la porta tanto quanto basta per avere una visuale completa, in giro non c’era nessuno, era raro che le persone andassero in aula di musica.
Aelita e Odd erano soli. Seduti vicini sullo sgabello del pianoforte a corda, Aelita aveva le dita sui tasti e di tanto in tanto ne cliccava  qualcuno producendo una melodia similare a “Fur Elise”, Odd era accanto a lei e stava sfiorando le corde della chitarra con le dita.
“Ti sei ricordata delle lezioni di tuo padre?” chiese poi Odd con un tono incredibilmente dolce, tanto che Jeremie stentò a credere avesse parlato lui se non l’avesse avuto davanti.
“Si… mi diceva sempre che la musica è come la matematica, per aiutarmi a memorizzare meglio la sequenza di note…” Aelita era arrossita, non guardava Odd ma guardava i tasti.
Odd appoggiò la chitarra di lato e circondò Aelita con le braccia appoggiando le mani su quelle di lei che erano sui tasti.
Mi sentì come se stessi violando un momento intimo, arrossì anch’io e mi ritrassi leggermente…
Odd prese le mani di Aelita e la guidò verso una perfetta esecuzione di Fur Elise e mentre lo faceva il mio cuore affondava..

Il modo in cui la tocca, come la circonda con le braccia, come si guardano… Non sembra esserci nulla di amichevole tra loro…

Purtroppo per me dovetti ammettere che la loro intesa era molto più forte della mia con Aelita, già solo per come Aelita aveva alzato lo sguardo sul suo tutor, con le guance rosate dal rossore, un sorriso angelico e gli occhi di una bambina che ha appena fatto una scoperta sensazionale.
Per non parlare poi del modo in cui Odd le ricambiò lo sguardo. C’era una scintilla negli occhi del biondo vestito di viola che purtroppo conoscevo bene. Era la scintilla del desiderio.
Il suo era desiderio misto a dolcezza, era intuibile dal modo in cui alla fine della sonata lui le passò una mano sul viso, accarezzandole la guancia e sorridendole sognante.

Lui e Odd si erano innamorati della stessa persona purtroppo…

Vidi i loro visi avvicinarsi e fu in quel momento che entrai, un po’ impaziente di interrompere quel momento romantico.
“Aelita. C’è un problema con la Skid, ho bisogno del tuo aiuto” usai il tono più urgente che riuscì a improvvisare mentre entrambi sobbalzavano al suono della mia voce allontanandosi di scatto.
“Si, vengo” disse lei semplicemente dopo qualche minuto di silenzio, e guardando a terra lasciò il pianoforte e si allontanò da Odd che non mi guardò, mentre Aelita mi raggiungeva alla porta ci diede le spalle riprendendo la sua chitarra.
*fine flashback*

Jeremie sapeva dei sentimenti di Odd verso Aelita, non era così bravo come pensava a nasconderli, quello che lo stupiva era come Aelita riuscisse a capitargli sempre tra le braccia. O erano strane coincidenze o quei due si attraevano in una maniera incredibile, ciò diede a Jeremie motivo di pensare che bisognasse essere in due per far capitare determinate cose così spesso.
Come quella volta in cui Odd era appena tornato da una missione con la Skid infetta e che gli era quasi costata la virtualizzazione eterna.

*flashback*
Eravamo tutti felici, beh Laura un po’ contrariata, ma Odd ce l’aveva fatta, sotto le indicazioni diligenti di Aelita, guarda caso, era riuscito a disabilitare il virus della Skid e riportarla indietro.
La stanza è scoppiata in un esclamazione generale quando è tornato e quasi nessuno tranne forse io si sono accorti con  quanto slancio Aelita si fosse praticamente fiondata tra  le braccia di Odd, affondando la testa nel suo petto e allacciandogli le braccia intorno alla vita.

Forse io ancora di più ho notato come Odd si mostrò assolutamente abituato a ciò e con quale naturalità accarezzandole i capelli rosa e stringendola più a sé in maniera delicata le aveva detto “Sei la mia Principessa”.
Avevo come l’impressione che non fosse la prima volta che la chiamava così, specificandone il pronome.
Il sorriso che Aelita gli rivolse confermò i miei dubbi.
“E tu sei il  Re” gli rispose stringendosi a lui.
*fine flashback*

Le opzioni erano due: o avevano sviluppato un legame di amicizia incredibilmente forte da spingerli a tutte queste effusioni o entrambi avevano un’altrettanta fortissima tensione sessuale che alleggiava su di loro.

“Jeremie…? Mi stai ascoltando?”

Il genio venne riportato alla realtà dalla sua oramai controparte bionda, vicino la postazione a cui sedeva lui per lavorare al computer.
“Scusa Laura… mi sono perso. Ho dei pensieri per la testa” confessò il ragazzo a Laura che lo guardava con i suoi occhi celesti.

Gli venne spontaneo dire la verità a Laura, per due motivi: era talmente intelligente che avrebbe intuito subito che stava mentendo, e poi nel mentre che Aelita si era avvicinata a Odd anche Jeremie aveva sviluppato un bell’interesse per questa ragazza che adesso gli appoggiava una mano sulla spalla e stava accanto a lui di fronte alla finestra dalla quale Jeremie stava osservando Aelita.

Laura era diversa da Aelita, poteva vedere come lavorare sul campo della fisica quantistica le faceva brillare gli occhi, la luce della conoscenza, incredibilmente furba e curiosa, determinata a scorgere  ogni minimo dettaglio di tutto ciò che studiava.
Jeremie doveva dire la verità: in quel periodo Laura era stata la sua luce.

Per alcuni attimi lo faceva sentire accettato per quello che era, senza dover far finta di volersi divertire andando a balli, ascoltando Techno, uscire ogni minimo secondo. Lei era incredibilmente d’accordo su ognuna di questi aspetti con lui.
Jeremie era sicuro che l’avrebbe preferito a un concerto Techno.

Inizialmente si era avvicinato a Laura perché era arrabbiato con Aelita e Odd, ma con il passare del tempo aveva veramente rivalutato la figura di Laura, accettandone la compagnia e meravigliandosi di quanto lei potesse farlo sentire giusto, e non una specie di bimbo prodigio come Ulrich, Odd e William si divertivano a chiamarlo.

Laura condivideva con lui ogni cosa della sua intimità e Jeremie si sentì abbastanza a suo agio a fare lo stesso. Parlò della sua famiglia, dei suoi problemi in passato… non ne aveva mai parlato veramente neanche con Aelita.
Lei aveva già i suoi problemi da affrontare. E non avrebbe capito.

“A cosa pensi Jer?” chiese Laura appoggiandosi all’anta della finestra e guardandolo fisso “Sono cambiato. E anche i miei amici.” Sputò fuori il genio aggiustandosi gli occhiali sul viso.
Solo poi Laura si accorse che fuori  dalla finestra Jeremie stava guardando Aelita. Storse un po’ il viso.

“E’ successo qualcosa con Aelita?” chiese, ora entrambi i biondi stavano guardando la rosa che era distesa nella neve.
“Sento che la sto perdendo…” Laura non parlò “Non la sento più vicina come prima… Ho paura che i nostri sentimenti stiano mutando e che lei voglia stare con qualcun altro…”

Odd.

Fu istintivo pensare al gatto viola per Jeremie, distolse lo sguardo verso il suo computer.

“Odd” disse Laura poi un po’ sorpresa, Jeremie si girò verso Laura.

Ma come ha fatto a capire che stavo pensando a lui…?

“Cosa… come hai…” iniziò a mancargli il fiato, ma Laura scosse la testa.
“No, guarda… sta arrivando Odd...” Laura aveva sempre un tono di sorpresa, Jeremie si avvicinò nuovamente alla finestra per osservare quello di cui parlava Laura.
“Laggiù” specificò lei indicando la figura di Odd che scivolava accanto ad Aelita nella neve, aggraziato come un gatto.
Vide il suo braccio fasciato nel cappotto viola stringersi attorno alla vita dell’elfo rosa e portarla vicino.
Jeremie trattenne il respiro, Laura lo notò.

Dopo qualche minuto in cui sembrava si stessero scambiando parole dolci, successe, davanti i due Einstein.

Fu un lampo, ma successe.
Aelita si sporse verso Odd e lo baciò. Si ritrasse subito e Odd le premette il naso sulla guancia, come a volerne di più.
Laura allontanò Jeremie dalla finestra, era sorpreso ma non troppo.

“Avevo capito che c’era qualcosa tra loro… ma pensavo che Aelita me l’avrebbe detto.” Non era arrabbiato, era triste.
Amava Aelita e l’avrebbe amata per sempre, ma aveva capito che lei non era abbastanza felice con lui evidentemente…

Non quanto lo è con Odd…

“Lasciala andare, Jeremie”

Laura era di fronte a lui, non sembrava turbata, né trionfante come magari avrebbe pensato scoprendo il tradimento di Aelita, sembrava solo incredibilmente dispiaciuta per lui.
Quello era un lato sorpresa di Laura evidentemente, gli prese la mano e Jeremie la strinse.
“Grazie Laura… Non penso di averti mai ringraziato per tutto quello che hai fatto fin da quando sei arrivata nel gruppo” Jeremie la guardò e le sembrò di vederla per la prima volta davvero. E non come il rimpiazzo di  Aelita, ma come Laura.

“Lo sai che lo faccio volentieri. Mi piace stare con te”

Jeremie sorrise. Forse Aelita aveva capito prima che non sempre le cose vanno come si pensa. A volte i finali migliori sono quelli più inaspettati.

I finali inaspettati…

Proprio quello che pensava Ulrich mentre con Yumi si erano avvicinati alla finestra dove qualche minuto prima era affacciato Odd.
“E chi se lo sarebbe mai immaginato?” Ulrich diede voce ai suoi pensieri.
“Io si, sinceramente” Yumi ridacchiò al suo fianco. “Scherzi?” Ulrich era confuso “Aelita ti ha detto qualcosa..?” chiese di nuovo il samurai
“No… ma non mi dire che in quattro anni di avventure su Lyoko e di condivisioni di stanza non hai notato Odd” Yumi era abbastanza tranquilla mentre Ulrich sembrava sempre più spaesato.
“Pensavo che fosse solo la sua esuberanza” si giustificò Ulrich “ E poi è anche un bravo attore” pose la sua attenzione ai due ragazzi distesi sulla neve, pericolosamente vicini.

“Non sei stato tu a dirmi che ultimamente non dormiva quasi mai in camera con te?” chiese ancora Yumi “Si, ma non pensavo che…lui…Aelita… Non è la fidanzata di  Jeremie?” la testa di Ulrich girava.
“Li hai visti insieme ultimamente?” chiese ancora Yumi mentre anche lei notava la coppia sulla neve.
“No” la risposta era chiara.

“Sarebbe un po’ impossibile beccare Jeremie e Aelita insieme, dato che lui sta tutto il tempo con Laura al computer”
William si intromise nella discussione avvicinandosi con Sissi ai due mori.

“Sono Odd e Aelita?” chiese Sissi adocchiando i ragazzi fuori.
Yumi e Ulrich annuirono.
“Lo sapevo sarebbero finiti insieme” sorrise trionfante Sissi, Ulrich la guardò stranito.

Sembrava che tutti quanti si fossero accorti di Aelita e Odd tranne lui.

“Aelita è stata più tranquilla ultimamente… penso sia grazie a Odd” riflette Yumi “Sicuramente Odd sa come distrarla…” sorride maliziosamente William e Sissi lo guarda complice.

“C’è qualcosa che noi non sappiamo?” Ulrich guardò Yumi che lo guardò di rimando, entrambi spostarono lo sguardo su William e Sissi.
“Può darsi…” Sissi e William risero.

Effettivamente loro non avevano visto quello che loro avevano visto…

*flashback*
William stava accompagnando Sissi nella sua stanza, erano andati a un appuntamento, romantico come due amanti di Shakespeare come loro potevano andare.
Mentre si baciavano dentro la camera di Sissi  dalla porta socchiusa notarono una macchia viola infilarsi di soppiatto nella camera di fronte a quella di Sissi.
Entrambi i fidanzati si scambiarono un’occhiata.

Quella è la camera di Aelita.

E’ c’è solo una persona in tutto il Kadic riconoscibile  dal colore viola.
Odd.

Non fu troppo complicato fare 2+2 per i due ragazzi. Si  avvicinarono piano alla porta di fronte, socchiudendola leggermente quanto basta per imprimersi la scena che era davanti i loro occhi.
La maglietta di Odd era a terra, lui era a  torso nudo, diventato abbastanza scolpito negli anni, grazie a Lyoko pure, torreggiava su Aelita,  la sua camicia da notte era finita a terra insieme alla maglietta di Odd.
Erano distesi sul letto, Odd a cavalcioni in mezzo alle sue gambe aperte, i capelli rosa di Aelita erano sparsi sul cuscino, aveva solo gli slip, il reggiseno era sparito. Sembrava si stesse divertendo però, mentre Odd la bloccava sul letto, baciandole il collo e accarezzandole il corpo minuto. Lei aveva una mano tra i capelli di lui, stavano perdendo un po’ della forma a cono, l’altra mano armeggiava con il bottone dei pantaloni di Odd.
Sissi e William erano talmente stupiti da rimanere a guardare i due ragazzi che si strusciavano e baciavano tra loro fino a quando l’ultima parte dei vestiti non fu rimossa. Allora ritennero corretto richiudere la porta silenziosamente.
*fine flashback*

“Li avete beccati a letto?!!” sbraitò Ulrich fuori di sé “E siete rimasti a guardarli fino a quando non si sono spogliati veramente…” concluse Yumi stupita fissando la coppia.
“Non abbiamo visto nulla di scandaloso… però vedessi come si baciavano… non sembrava la prima volta che lo facevano…” rassicurò Sissi
“Decisamente quella non era la prima volta che succedeva” affermò William guardandoli dalla finestra.
“Incredibile…” mormorò Ulrich. Il suo migliore amico gli aveva nascosto la sua relazione  con Aelita per tutto questo tempo.
“Jeremie lo sa?” chiese William poi  “Non penso… o se lo sa non lo dà a notare” rispose Yumi.
“Potrebbe essere deleterio per il nostro gruppo la notizia di un tradimento…” riflettè William
“Verrà fuori comunque prima o poi” Sissi guardava i tre ragazzi seria.

Era già venuto fuori mi  sa…

Il cortile era deserto, così Odd approfittò dell’assenza di popolazione per piegarsi su Aelita e baciarla sul naso, provocando delle guance rosse alla meravigliosa creatura sotto di lui.
“Odd…” si lamentò lei, ma sorrise “…hai rovinato il mio angelo di neve” continuò quando lui si gettò accanto a lei sulla neve e girandosi su un fianco le cingeva la vita con braccio avvicinandola a lui.
“L’unico angelo che vedo è qui di fronte ai miei occhi” rispose lui ammiccante verso di lei, con il suo solito fare burlone.
Aelita lo fissò con i suoi occhi verdi e un sorriso dolce, improvvisamente illuminata di una qualche rivelazione.

“Oh amore mio…” sospirò e poi lo fece di nuovo, un gesto impulsivo, dettato dai suoi sentimenti, si sporse baciando Odd sulle labbra ma staccandosi quasi subito dopo aver realizzato che erano all’aperto.

Odd fece un verso di disapprovazione “Siamo soli, puoi baciarmi… mi piace quando mi baci cosi”   Odd strofinò il naso sulla guancia di Aelita
“E’ rischioso lo stesso” Aelita spostò una ciocca bionda che era sfuggita al gel di Odd, erano a pochissimi centimetri.
“A cosa stavi pensando?” chiese poi il biondo rinunciando ai baci sulla neve
“X.A.N.A,Tyron, i miei genitori… a te” confessò la ragazza appoggiandosi al petto del ragazzo e lasciandosi abbracciare.

“Sono sempre nei tuoi pensieri, vero Angelo mio?” rise il ragazzo
“Certo che ci sei, Odd. Ti amo”

Ad Odd sembrò che il cuore gli avesse perso un battito per poi accelerare tutto in una volta, sapeva che Aelita lo amava ma sentirglielo dire così, all’improvviso, lo faceva sentire una meraviglia.

“Ti amo  anch’io, Principessa. Non sai quanto” la strinse più forte a se e le baciò la fronte. “I tuoi battiti sono accelerati” notò la ragazza alzando lo sguardo su di lui, Odd le prese una mano esile e gliela fece appoggiare sul suo cuore.
“E’ l’effetto che provochi tu” le disse, poi la baciò.

Incuranti entrambi di chi li stesse potendo guardare dalla finestra.
   
 
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