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Autore: CatherineC94    03/01/2021    2 recensioni
Davanti a sé ritrova quel bel giovane, pieno di speranze e fiducia verso un’umanità ormai deviata; si compiace di tutti i passi che ha fatto, di tutte le vicende che ha compiuto. Un fastidio lo coglie all’improvviso e così inclina il capo. Con orrore vede un abnorme e terribile rigonfiamento che spunta da dietro il capo; per un attimo si disgusta della sua stessa persona e della sua ingenuità. Storia partecipante all'iniziativa Scrivimi del gruppo Facebook Caffé e Calderotti.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quirinus Raptor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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 Acqua stagnante


La mano trema, la vista si appanna.
La stanza non gli è mai parsa così piccola come quella notte; non riesce  a prendere sonno, non ha pace. Il corpo è scosso da tremiti isterici e in certi casi violenti; sente caldo e così toglie la pesante coperta.
Il letto è quasi come un cumulo di pietre, scomodo, quindi decide di alzarsi.
Lo fa malamente, la testa è da un po’ più pesante e un odore acido gli arriva alle narici improvvisamente. Pensieri disperati pungono la sua autostima ma tenta in tutti i modi di ricacciarli, anzi proteggerli da chi potrebbe non gradire.
 
«I tuoi sforzi sono vani inutile uomo, so tutto ciò che pensi» sibila una voce sinistra.
 
Un brivido lo scuote alla base della schiena e il terrore più losco quasi lo paralizza; chiude gli occhi  e tenta di mettere qualche parola dietro un’altra.
 
«Mio Signore ho timore di fallire» mente tremulo.
 
Nella sua immaginazione si dispiegano molti scenari, uno più difficile dell’altro e si rivede giovane e baldanzoso, quando dopo aver finito gli studi ha intrapreso un viaggio nel mondo per combattere e studiare le Arti Oscure.
Per molti ha meditato gli incanti, le tecniche per soggiogare ogni mostro che avrebbe incontrato nella sua esistenza; con affetto rammenta la Manticora che ha catturato, oppure il Lethifold che ha soggiogato.
Il passato sembra una vita ormai finita, costellata di gioie e glorie che adesso sono solo futili tracotanze che nessuno riconosce più; i suoi studenti lo deridono, i suoi colleghi lo guardano turbati come se non fosse più lo stesso giovane mago di prima.
Uno giovane mago che ha servito il bene comune per parecchio tempo ma che all’improvviso, perso in un bosco alla fine è riuscito a trovare la giusta via.
Misura la stanza a grandi passi, ripete a menadito il piano che il giorno dopo metterà in atto solo per aiutare il suo Signore, colui che ha scelto la sua persona per poter ritornare in vita.
C’è un grande specchio nella stanza e non può fare a meno di contemplarsi.
Davanti a sé ritrova quel bel giovane, pieno di speranze e fiducia verso un’umanità ormai deviata; si compiace di tutti i passi che ha fatto, di tutte le vicende che ha compiuto.
Un fastidio lo coglie all’improvviso e così inclina il capo.
Con orrore vede un abnorme e terribile rigonfiamento che spunta da dietro il capo; per un attimo si disgusta della sua stessa persona e della sua ingenuità.
 
«Ti ripugno? Io? Guardati dentro vano essere umano, dovresti solo essere grato al Signor Voldemort!» sibila il rigonfiamento.
 
Le sue ginocchia tremano, crolla a terra con il respiro accelerato.
Nella sua vita ha combattuto molti mostri, forse l’unico che ha domato è stato proprio sé stesso.
In quel momento non può fare altro che annegare in quelle profondità stagnanti e oscure, aspettando che il momento giusto arrivi per potersi liberare di tale peso.
 
«Vi sono estremamente grato, padrone» esclama con sussiego alzandosi disperato senza osservare più lo specchio.
 
 
 

 
Note.
Questa storia partecipa all'iniziativa Scrivimi del gruppo Facebook Caffé e Calderotti indetta da Rosmary; Helmwige mi ha assegnato questi elementi:
  1. Fandom: Harry Potter
  2. Personaggi: uno di cui non hai mai scritto
  3. Genere: Angst
  4. Prompt:” Chi lotta contro i mostri deve far attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E’ se tu guarderai a lungo in abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te”.
In tutta onestà non sapevo chi scegliere, ma poi la passione per questi personaggi secondari è ritornata presente e quindi eccolo qua, Raptor. Spero sia di vostro gradimento, un abbraccio.
 
   
 
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