Anime & Manga > Akatsuki no Yona
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Autore: Schmetterlinge    06/01/2021    1 recensioni
Camminava spedita, pregando di arrivare in tempo.
Aveva perso il padre.
La sua casa.
Non poteva perdere anche lui.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Son Hak, Yona
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminava spedita, passo dopo passo, pregando di arrivare in tempo.

 

 

 

 

Prima che fosse troppo tardi

 

 

 

Aveva perso il padre.

 

La sua casa.

 

 

 

Non poteva perdere anche lui

 

 

 

 

Spalanca la porta, assumendo un’aria fredda e composta nel scorgere Hak dietro le sbarre.

 

 

 

 

Dannatamente bello

 

 

 

 

Il suo amico d’infanzia sedeva a gambe incrociate, le mani insanguinate lungo i fianchi, lo sguardo serio e assorto.

 

 

 

Era ancora vivo

 

 

 

“Principessa Yona …”

 

Nessuno si aspettava di vederla lì, specialmente Kye-Sook.

 

Se Hak era stato portato via a forza, incatenato e messo dietro le sbarre allora significava che aveva scoperto la malattia di Soo-Won.

 

“Il prigioniero ha …”

 

“Sono sicura che non vi saranno problemi.”

 

Trattiene il fiato, tesa.

 

“Fategli del male e ci avrete per nemici.”

 

 

 

Hak l’aveva sempre protetta

 

E lei desiderava diventare qualcuno che potesse fare altrettanto 

 

 

 

 

“D’accordo, ma per il momento resterà qui.”

 

Yona non risponde, felice di essere riuscita a guadagnare tempo.

 

 

 

 

Il tempo 

 

 

 

 

Rallenta i respiri non appena sente la porta chiudersi alle proprie spalle, lasciandosi cadere a terra.

 

 

 

 

Aveva bisogno di tempo e lei sentiva di non averne affatto

 

 

 

 

 

“Principessa, si sente bene?”

 

Hak la guardava incerto.

 

 

 

 

Quando era stata l’ultima volta che erano rimasti soli?

 

 

 

 

Yona respirava affannosamente, le lacrime agli occhi.

 

“Se fossi arrivata troppo tardi …”

 

Lui la guardò dolce, regalandole uno dei suoi disarmanti sorrisi.

 

“Non so cosa avrei fatto.”

 

“Grazie per essere venuta.”

 

 

 

Se c’era una cosa che Yona aveva compreso già da tempo 

era che la sua fine 

sarebbe arrivata solo con la morte di lui

 

 

 

“Ne dubitavi?”

 

Hak non rispose, una morsa all’altezza dello stomaco.

 

Quella ragazza era tanto forte quanto fragile e lui aveva sempre voluto proteggerla.

 

Avrebbe dato la vita per lei e non perché obbligato ma perché innamorato.

 

“Dammi la mano, per favore.”

 

Yona lo scrutò interrogativo, avvicinandosi, quando si sentì spingere contro le sbarre.

 

 

 

 

Era una presa tanto delicata quanto decisa

 

 

 

 

Vide Hak afferrarla per la vita e avvicinarla pericolosamente al suo volto.

 

 

 

 

Sentiva il respiro di lui solleticarle le gote

 

 

 

 

Avrebbe voluto parlare ma le labbra di lui glielo impedirono, catturandole la bocca in un bacio profondo, desiderato da tempo.

 

Hak si mosse dolce, provocandole brividi in tutto il corpo nonché un piacevole tepore al basso ventre.

 

Quando si staccarono per riprendere fiato Yona lo fissò paonazza.

 

 

 

 

Quel ragazzo

 

 

 

“Hak …”

 

 

 

 

Era imprevedibile

 

 

 

 

“E così non avresti più bisogno di una guardia del corpo?”

 

 

 

 

 

Riusciva a spiazzarla come pochi 

 

 

 

 

 

“In eff- …”

 

Avrebbe voluto dirgli che era stata una scelta sofferta ma Hak le tolse il fiato, baciandola di nuovo.

 

Le strinse le mani tra le proprie, premendo contro il volto di lei, bisognoso di sentirla vicino.

 

“Non devi spingerti così lontano per me.”

 

Quelle parole ebbero la capacità di mozzarle il fiato.

 

“Ti stanno aspettando, devi tornare.”

 

 

 

 

Peccato che lei non volesse lasciarlo solo

 

 

 

 

Scuote il volto, la ragazza dalla chioma rossastra, decisa a non ascoltarlo.

 

“No.”

 

“Non preoccuparti per me.”

 

“Come posso non preoccuparmi? Stai sanguinando.”

 

“Andrà bene, d’accordo?”

 

“Ma io voglio starti ancora più vicino.”

 

Hak sgranò gli occhi, arrossendo visibilmente.

 

 

 

 

 

Yona sapeva essere davvero disarmante quando ci si metteva

 

 

 

 

“Così mi rendi le cose più difficili.”

 

Se fosse davvero riuscito a liberarsi, l’avrebbe stretta a sé con tutte le sue forze, deciso a non lasciarla andare e a quel punto la ragione sarebbe venuta meno.

 

 

Come tutte le volte in cui le stava accanto, del resto

 

 

“Per favore …”

 

“Voglio restare con te.”

 

“Puoi sempre tornare più tardi, d’accordo?”

 

Se solo l’avesse sfiorata - di nuovo - avrebbe perso ogni controllo perciò pregò di essere sufficientemente abile a trattenersi.

 

“Va bene …”

 

Sorrise, lieto si fosse convinta.

 

“Tornerò appena possibile.”

 

“Sono qui.”

 

Abbassa il mento, la principessa dalla chioma scarlatta, rivolgendo un ultimo sguardo a quel ragazzo che aveva la capacità di farle esplodere il cuore in petto.

 

Si sorridono, occhi negli occhi, senza aggiungere altro, fiduciosi che nonostante le avversità tutto si sarebbe risolto per il meglio.

 

Perché avrebbero lottato, sempre e comunque.

 

 

 

Dopotutto

 

l'avevano promesso l'uno all'altra

 
   
 
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