Pomona Sprout non era mai stata una cima in Pozioni, anzi, se le sue compagne di dormitorio non l’avessero aiutata, sarebbe di certo stata bocciata ai G.U.F.O., però nel suo piccolo aveva sempre dato il massimo in quella branca della magia.
Un “Accettabile” per lei era più che sufficiente per superare gli esami in quella materia, tanto non l’avrebbe più seguita nei due anni a venire, soprattutto a causa dell’antipatia – reciproca – nei confronti del Professor Slughorn.
Lei, sempre pronta a ribattere contro ogni rimprovero da parte del docente e lui sempre con gli occhi ben puntati su di lei, alla ricerca di un suo – seppur minimo – sbaglio. Un vero peccato che la ragazza fosse così maldestra e con la testa perennemente fra le sue amate piante nelle serre, aveva detto un giorno Horace al Professor Dumbledore, che stava esaminando attentamente i risultati che la Tassorosso aveva ottenuto in Trasfigurazione, notando che la materia dell’amico era l’unica a portare voti bassi alla studentessa.
« Suvvia, Horace, mi pare abbia risposto più che correttamente a questi quesiti, no? »
« Oh certo, Albus, perché riguardano pozioni utili in Erbologia! » aveva risposto lui, gesticolando appena con una mano, come per non dare molto peso a tre delle risposte date correttamente, soffermandosi più sulle altre sbagliate o non del tutto complete.
 

 

 

 
Horace E. F. Slughorn non era mai stato una cima in Erbologia, s’interessava più che altro alle piante utilizzate nelle pozioni – assai poche rispetto all’immensa quantità di vegetali presenti nel mondo magico – e per questo si affidava alle scelte della Professoressa Sprout, che le coltivava nelle sue preziose serre.
« Molto gentile da parte tua Pomona, queste radici di Asfodelo solo veramente ben tenute! »
« Non fare il ruffiano con me, Horace, non attacca. » aveva risposto lei, facendo capolino da dietro un geranio zannuto particolarmente affamato, le braccia quasi completamente immerse nel terriccio contenuto nel vaso, scoccandogli un’occhiataccia da dietro i suoi occhiali sporchi di concime.
« Te lo do io un “Accettabile”, vecchio idiota. » si era ritrovata poi a sussurrare, osservando la possente sagoma del professore che era ancora ben visibile, mentre questi si allontanava a passo svelto dalle serre.
 
 
 
 
 
Note dell’autrice:
Eccomi qui, dopo un bel po’ di tempo e tante storie perse.
Ho pensato di iniziare l’anno ( con qualche giorno di ritardo ) pubblicando questa Horace / Pomona ( e spero sia la prima di una lunga serie ), senza alcuna pretesa. Questa ship mi piace molto, ma sono un po’ restia nel vedere questi due in “intimità”, diciamo, vista la grande differenza di età ( lui nato tra il 1881 ed il 1889, mentre lei – da fonti quasi certe – nel 1933 ).
Spero di avervi incuriositi/e un po’ con questa coppia, anche se non ho scritto nulla di particolarmente interessante.
A presto, spero, e buon anno nuovo!
Ellaryax