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Autore: Exentia_dream2    08/01/2021    5 recensioni
Molly e Arthur sono insieme da una vita intera: li abbiamo conosciuti durante la guerra, ma sappiamo davvero poco della loro adolescenza e della loro vecchiaia... questo è un piccolo spaccato di vita in cui ho provato a immaginarli. Questa storia partecipa all'iniziativa Scrivimi del gruppo Facebook Caffè e calderotti.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sì, lo voglio.



Era silenziosa, casa, senza le risate dei suoi figli e il loro continuo battibeccare, con Ron che rincorreva i gemelli e Ginny che li difendeva per uno scherzo che non era toccato a lei.

Era vuota, quell'immensa tavolata, ora che erano solo in due a cenare, con mille antipasti e ogni sera un dolce diverso.

Molly salì lentamente le scale, la malinconia che l'accompagnava a ogni gradino storto su cui rischiava di inciampare.

La vernice della camera da letto era sbiadita e il legno delle travi consumato dalle tarme, eppure, tra quelle mura, Molly aveva realizzato i suoi sogni più grandi, aveva provato l’amore più vero e sorrise al ricordo di Arthur che la teneva in braccio e l’adagiava su un letto matrimoniale usato.

Si stese sulla coperta e osservò il soffitto, come se potesse guardarci attraverso e vedere che il cielo era ancora dorato di tramonto come il pomeriggio che li aveva visti diventare marito e moglie, lui con indosso un frac bucato sui polsi e lei in un semplice abito bianco che era appartenuto a sua madre.

Quando sentì il rumore della chiave nella toppa, Molly si mise a sedere e ravvivò i capelli con un gesto veloce.
Sì, lo voglio.

Arthur indossava una vecchia maglietta sbiadita, con cui cercava di nascondere la pancia floscia con scarsi risultati; Molly, invece, si stringeva nella vestaglia a fiori di due taglie più grandi e guardava suo marito, l'amore negli occhi che brillava neonato, nonostante appartenesse a lui da più di cinquant'anni.

«Vieni qui» gli disse, battendo piano la mano sul materasso e spostandosi un po' per fargli posto.

«Siamo invecchiati così tanto, Molly: guardaci» disse lui, indicando la fotografia sul comodino, scattata il giorno del loro matrimonio. «Non sembriamo nemmeno noi.»

«Sei sempre l'uomo più bello che io abbia mai visto, marito mio.»

Arthur poggiò la testa sulla sua spalla e si lasciò accarezzare da quelle mani che amava tanto, che profumavano di biscotti al burro e che gli avevano medicato troppe ferite.

Sollevò il viso per baciarla a fior di labbra, in quel gesto così intimo e puro che andava ben oltre il fare l'amore.

«Posso svelarti un segreto?» le chiese, fronte contro fronte.

«Sì.»

«Non ho mai bevuto una sola goccia del succo di zucca che mi porgevi ogni mattina a Hogwarts.»

«Credevi fosse avvelenato?» Molly si stampò in viso un'espressione offesa e terribilmente seria.

«No, perché lo sapevo che ci versavi dentro il tuo filtro d'amore.»

«Non ho mai avuto bisogno di un filtro d'amore per innamorarmi di te» aggiunse lui, sorridendo.

Anche lei sorrise e si accoccolò contro il petto del marito, poi gli chiese: «Ti ricordi quando la Signora Grassa ci ha lasciati fuori dal dormitorio?»

«Quando ti ho chiesto di sposarmi?»

«Sì.»

«Sai, Molly, credo che quella sia stata la più giusta di tutte le avventatezze mai fatte.»

«Sono contenta che tu non abbia mai bevuto mai quel filtro: preferisco questo all'amore che avrei potuto creare con la magia. 

«Ti sposerei altre mille volte.»
Sì, lo voglio.

Molly aveva poca memoria, si perdeva spesso a ricordare dove avesse sistemato una pentola e dava colpa alla magia- sto perdendo colpi, i miei incantesimi sono sbadati-, ma sapeva che, in realtà, stava soltanto invecchiando.

Se ne rendeva conto quando, guardandosi allo specchio, trovava un altro filo bianco in mezzo a tutta quella massa di capelli rossi e Arthur la prendeva in giro dicendole che, almeno lei, i capelli li aveva tutti.

Molly sorrideva e gli accarezzava la testa glabra. «Hai ragione» gli diceva sempre.

«Oggi è morto un mio collega» le disse un giorno.

Lei gli prese le mani e provò in qualche modo a rassicurarlo, che non era ancora arrivato il suo momento.

Arthur la guardò come aveva fatto quando anche lei era stata smistata a Grifondoro, con l’orgoglio e l’amore a fargli vibrare le pupille.

«Lo conoscevi bene?»

«No, ma pensavo che, quando morirò, tu sarai da sola.»

Molly scosse la testa e lo strinse forte: «Abbiamo vissuto da sempre insieme» sussurrò. «Magari moriremo allo stesso modo.»
Sì, lo voglio.




Angolo Autrice:

Questa storia partecipa all’iniziativa Scrivimi del gruppo Facebook Caffè e calderotti indetta da Rosmary.

Ciuscream mi ha assegnato questi prompt: coppia consolidata ( abbiamo deciso insieme di scrivere dei coniugi Weasley) che, in un momento di intimità, ricorda l’esperienza comune che più li ha uniti.

Beh, credo che un bacio possa essere un momento di un’intimità dolcissima e struggente, anche perché ho deciso di raccontare di una moglie e un marito un po’ avanti con l’età.

Credo che il momento che più li ha legati sia stato trascorrere la notte fuori dal dormitorio, durante la quale Arthur chiede a Molly di sposarlo (ovviamente, su quest’ultimo punto non abbiamo alcuna certezza, ma vabbè!).
Spero vi sia piaciuta.

A presto. 

   
 
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