Elliot stava rincorrendo il suo servitore per tutta la villa, urlandogli di fermarsi e di restituirgli immediatamente il nuovo volume di "Holy Knight" che voleva tanto leggere.
Non essendoci i suoi fratelli maggiori, a parte quelli adottivi, Elliot poteva lasciarsi andare e fare tutto il casino che voleva assieme a Leo. Sapevano bene che Gilbert e Vincent non li avrebbero mai sgridati, quindi non se ne preoccupavano.
"Prendimi se ci riesci, lumaca!"
Rise Leo salendo in fretta le scale seguito a ruota dal suo padrone a cui iniziava a mancare il fiato.
Dannazione...ma quanta energia possiede in quel corpicino?!
Si chiese e dovette fermarsi per riprendere fiato, chinandosi sulle ginocchia.
Leo, notandolo, si fermò a sua volta, soffocando una risata che irritò maggiormente Elliot. Stava per urlargli di nuovo contro quando delle risate catturarono la loro attenzione. Entrambi si voltarono in direzione della stanza di Gilbert e Vincent, la cui porta era leggermente aperta. Spinti dalla curiosità, si avvicinarono, sbirciando all'interno. La scena che si mostrò davanti ai suoi occhi, fece sbiancare Elliot, al contrario di Leo.
In un primo momento non sembrava esserci nulla di strano, c'erano solo i due ragazzi adottati intenti in una lotta a mo di cuscinate. Gilbert, indietreggiando, finì con la schiena sul letto e il fratellino ne approfittò per mettersi su di lui, bloccandolo e riprendendo a colpirlo col cuscino. Gilbert, ridendo, tentò di liberarsi, cercando a sua volta di colpire Vincent.
"Arrenditi!"
"Mai in questa vita!"
Esclamarono finché Gilbert non riuscì ad invertire le posizioni. La presa di Vincent si allentò e il cuscino gli volò di mano. Ritrovandosi disarmato, sventolò un fazzoletto bianco prima che Gilbert potesse colpirlo nuovamente. Risero ancora e si abbracciarono. Vista l'angolazione da cui stavano guardando Elliot e Leo, sembrava che i due fratelli si stessero baciando o robe simili, cosa che fece quasi svenire il più piccolo dei Nightray.
Stava per mettersi a urlare ma Leo lo bloccò e, tappandogli la bocca, lo trascinò nella stanza accanto, chiudendo la porta.
"Oh mio dio, ma li hai visti?! Che indecenza!"
"Da quando conosci quella parola?"
"Si stavano...si stavano...ah, non riesco nemmeno a dirlo!!"
"Elliot, temo tu abbia frainteso...si stavano solo abbracciando"
"So quel che ho visto!"
"No, non è vero"
Ribatté Leo tranquillamente, divertito dalla reazione del suo padrone e per il suo viso completamente arrossato.
Elliot stava balbettando cose a caso per l'imbarazzo e il servitore decise di approfittarne per prenderlo un po' in giro. Lo divertiva sempre tanto farlo.
"Hai ragione"
Gli disse avvicinandosi a lui con un sorriso malizioso stampato in viso. Elliot ebbe un sussultò e si ritrovò ad indietreggiare.
"S-su cosa?"
"Su Gil e Vince. Vuoi sapere cosa stavano facendo?"
Scherzò avvicinandosi ancora e Elliot finì, come Gilbert, sdraiato sul letto e con Leo che non perse tempo a mettersi su di lui.
Il viso del suo padrone era talmente rosso da far invidia ai capelli di Rufus Barma. 
"L-Leo??"
"Sai, a volte non si limitano a fare solo quello"
Disse maliziosamente togliendosi gli occhiali per guardare meglio il ragazzo sotto di se che lo fissava sconvolto.
Era divertente prenderlo in giro, quindi avrebbe continuato.
"A volte, Vincent si siede su Gilbert, in questo modo"
Sussurrò sedendosi sul cavallo dei pantaloni di Elliot che rabbrividì, sentendo un'ondata di calore pervadergli il basso ventre.
"Co-come fai a saperlo?? E...e poi è...è sbagliato!"
"Sì...però ci si sente così bene, non credi anche tu?"
Chiese Leo lascivo, iniziando a strusciarsi contro di lui e soffocando un gemito, mentre le sue guance si imporporavano.
Elliot rabbrividì e, senza accorgersene, gli afferrò i fianchi, spingendolo più giù e ottenendo un gemito da parte sua.
Leo aveva ragione, era davvero bello. Elliot si sentiva sempre più caldo, percependo il piacere crescere mentre faceva scontrare il bacino con quello di Leo. 
I gemiti riempirono la stanza e, per soffocarli, i due si baciarono con passione, dimenticandosi del resto.
Facendo giocare le loro lingue, Elliot invertì le posizioni come aveva visto fare a Gilbert e sorrise quando Leo non oppose resistenza.
"E-Elliot...siamo due ra-ragazzi...è sba-sbagliato"
Scherzò ancora Leo, mordendosi le labbra per reprimere i gemiti mentre sentiva le mani di Elliot infilarsi sotto la sua camicia e accarezzargli la pancia facendolo rabbrividire.
"N-non m'importa...finché sei tu"
Rispose il Nightray, tornando a baciarlo.

"Siete due pervertiti!"
Urlò Elliot a Vincent e Gilbert intenti a leggere nella biblioteca della villa. I due, confusi, si voltarono verso il fratellino. 
"Cosa? Perché?"
Chiese il maggiore.
"Oh, non fate i finti tonti! Sapete benissimo a cosa mi riferisco!"
"No, veramente no"
Rispose Vincent tornando a concentrarsi sulla lettura.
"Vi ho visti! In camera"
"...siamo dei pervertiti perché stavamo giocando coi cuscini?"
Domandò Gil ancora più confuso, facendo ridacchiare Vince che, al contrario del fratello, aveva capito perfettamente la situazione.
"Mi riferisco a quello che è successo dopo!"
Gilbert stava per dire altro ma Vincent, bloccandolo e alzandosi, si avvicinò al fratellino e, chinandosi alla sua altezza, gli sussurrò qualcosa all'orecchio che lo fece pietrificare sul posto prima di correre via, urlando imbarazzato.
Vincent sorrise soddisfatto, tornando a sedersi sotto lo sguardo interrogativo del maggiore.
"Ora devi dirmi cosa gli hai detto"
"Oh, nulla di che, solo che lo abbiamo sentito fare sesso con Leo ieri"