Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: tessa99_    10/01/2021    0 recensioni
18 anni non si fanno tutti i giorni, nonostante Zoe Frazier creda di festeggiare normalmente, allo spegnimento delle candeline tutti gli invitati e la festeggiata si ritrovano avvolti da una luce gialla, dopo il boato: il niente. Quando si risvegliano si renderanno conto di non essere più nel mondo che conoscevano. Iniziati al mondo delle Ombre, si ritroveranno a non essere più semplici mondani, ma Shadowhunters. Dovranno sopravvivere a quella che sarà una delle più grandi guerre, e con il mondo nascosto in fermento per il ritorno di Valentine, si ritroveranno a combattere quello che nemmeno credevano esistesse. Affiancati a quelli che sono i migliori Cacciatori della loro generazione Jace Wayland, Alec e Isabelle Lightwood, dal Sommo Stregone di Brooklyn Magnus Bane, e dalla figlia di Valentine Morgenstern, l'uomo più ricercato nel mondo degli Shadowhunter e dei Nascosti: Clary Fray, anche lei appena iniziata al mondo dei Nephilim, per fermare Valentine prima che riesca a sterminare i Nascosti.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ci ritrovammo catapultati per terra completamenti bagnati. Clary ed io avevamo tutti i capelli appiccicati alla faccia, perfino Dav sembrava che in quel momento avesse una frangetta. Rimediò subito scuotendo la testa e stropicciandosi i capelli con le mani.
:” Mi stai inzuppando ancora di più.” Gli fece notare Gab.
:” Ops.” Rispose Dav facendogli un sorrisetto colpevole.
Ci trovavamo in un corridoio scavato nella terra, illuminato solo da un muschio che luccicava flebile. In sintesi, eravamo sottoterra, “ottimo” pensai tra me e me sospirando.
:” Simon tutto bene?” Chiese Clary.
:” Si sì, sono solo zuppo.” Disse sorridendole.
:” Come tutti, se non lo avessi notato siamo passati da un lago.” Gli disse Jace.
:” Oh, ma davvero? Non me ne ero proprio accorto.” Gli rispose ironicamente Simon di rimando.
:” Ragazzi basta. Andiamo ora.” Disse Clary per placare gli animi.
:” E comunque qui nessuno mi aveva specificato che saremmo stati sottoterra, se trovo qualche insetto penso che impazzirò.” Dissi.
:” Hai avuto meno problemi a combattere i demoni che a passare per questo corridoio.” Mi fece notare Jace.
:” Gli insetti non hanno le dimensioni di un demone, quello lo noti.” Gli risposi.
:” Okey adesso aspettiamo qui. La Corte saprà che siamo arrivati.” Disse Jace.
:” E come farebbero?” domandò Simon. Domanda che in realtà ci stavamo ponendo un po’ tutti. Faceva incredibilmente fresco qui sotto ed essere bagnati fradici non aiuta. Mi strinsi tra le braccia aspettando che uno dei cavalieri della Corte venisse a prenderci.
:” La Corte sa tutto quello che succede sul suo territorio. Il nostro arrivo non sarà passato inosservato.” Rispose Jace, stranamente evitando di punzecchiarlo. Clary si girò e gli fece uno sguardò grato.
:” Meliorn!” Dissi indicando la fata maschio che si avvicinava a noi.
:” La Regina della Corte Seelie ha chiesto un’udienza con i cinque Nephilim del gruppo. Volete seguirmi?”
Clary si mise vicino Simon e gli poggiò una mano sulla spalla :” E il nostro amico?”
:” E’ un mondano, non sono ammessi alla Corte.” Rispose impassibile.
:” Quindi dovrei rimanere qui da solo, non so, aspettando di diventare un albero?” disse Simon.
Meliorn sembrò pensarci su :” Potrebbe essere molto spassoso.”
:” Non è un mondano come gli altri. Di lui ci si può fidare, ha combattuto molte battaglie con noi.” Disse Jace.
:” Non entreremo senza Simon. Poi è stata la tua Regina a chiederci udienza.” Concluse Clary.
:” Come desiderate. Che non si dica che la Corte non rispetta i desideri dei suoi ospiti.” Disse Meliorn divertito. Poi si girò e inizio a guidarci lungo il corridoio. Noi lo seguimmo in silenzio e lui non si voltò a controllare.
Il corridoio sfociava in un’ampia sala col pavimento di terra battuta e le pareti ornate di colonne di pietra avviluppate da tralci e fiori vivaci in un’esplosione di colori. Vi erano fate che danzavano al ritmo di una strana musica. Avevano i capelli – di colore azzurro, nero, castano, scarlatto, dorato metallico e bianco ghiaccio – ondeggiavano. Senza rendercene conto la musica sembrava attirarci. Io e Clary facemmo un pass in avanti come trasportate dalla musica. Jace ci tirò indietro per un braccio e ci fulminò.
:” Ma cosa?” disse clary. Eravamo come stordite.
Disegnò sui nostri bracci dei marchi, poi si girò verso Gab e Dav e face lo stesso.
:” Guardata adesso.” Disse indicando con la testa i ballerini.
Avevano completamente un altro aspetto, erano ancora bellissimi, ma ci gelò comunque il sangue. Un ragazzo che ballava, con la pelle verde veleno, mentre roteava ci mostrò una gabbia toracica vuota al posto del petto quando gli si aprì la giacca. Jace ci fece cenno di proseguire, aggirammo i danzatori e andammo verso l’estremità opposta della sala. Percorremmo un altro corridoio, Clary teneva saldamente Simon.
:” Forte quella musica, un po’ country un po’ rock and roll.” Disse Simon.
:” A voi non è piaciuta?” chiese Meliorn.
:” Oh nono, ci è piaciuta anche troppo.” Rispose Clary sorridendo.
Meliorn si fermò quando raggiungemmo una cortina frondosa interseca nella parete.
:” Queste sono le stanze della Regina. È venuta dalla sua Corte settentrionale per occuparsi della morte del giovane elfo. Se dev’esserci una guerra, vuole essere lei a dichiararla.” Ci disse Meliorn.
:” Fantastico.” Ci disse ironico Gab nelle orecchie.
La cortina era fatta di tralci fittamente intrecciati, Meliorn li scostò e ci introdusse nella camera dall’altra parte.
La stanza era semplice, con le pareti rivestite di stoffa chiara. Fuochi fatui brillavano dentro vasi di vetro. Su un basso divano era adagiata una splendida donna, circondata da quelli che dovevano essere i suoi cortigiani.
:” Mia Regina le ho portato i Npehilim.” Disse Meliorn facendo un profondo inchino.
La Regina si raddrizzò. Aveva capelli lunghi e rossi che sembravano fluttuare come foglie al vento. Gli occhi erano di un azzurro trasparente, lo sguardo tagliente come un rasoio.
:” Cinque di loro sono Nephilim. L’altro è un mondano.” Disse la Regina posando uno sguardo interessato su me, Gabriel e David. Ne avvertimmo lo sguardo, come un macigno sulle nostre teste. Meliorn sembrò farsi piccolo ma la Regina non lo degnò di uno sguardo. Posò un’occhiata su Clary e Jace.
:” Le nostre scuse, mia signora.” Disse Jace facendo un passo avanti a noi e frapponendo il suo sguardo.
:” Siamo responsabili del mondano. Gli dobbiamo protezione. Per questo lo teniamo con noi.” Proseguì lui.
La Regina inclinò la testa di lato, adesso la sua attenzione era rivolta tutta a Jace.
:” Un debito di sangue? Verso un mondano?” mormorò.
:” Mi ha salvato la vita.” Spiegò Jace. A quelle parole Simon si irrigidì vicino a Clary.
:” La prego, mia signora. Speravamo che avreste capito, dato che abbiamo saputo che è gentile quanto bella, e in tal caso, bè la sua gentilezza deve essere davvero sconfinata.” Disse Jace.
La Regina sorrise compiaciuta.
:” Sei affascinante come tuo padre, Jonathan Morgensten.” Disse e fece un segno verso i cuscini sparsi sul pavimento.
:” Venite, sedetevi. Mangiate qualcosa. Bevete. Riposate. Si parla meglio con le labbra bagnate.”
Meliorn ci condusse verso un mucchio di cuscini di seta, vicini al divano della Regina. Pensai che sederci soltanto non avrebbe potuto nuocerci, bastava non assaggiare niente.
Una pixie bluastra ci si avvicinò reggendo un vassoio con sei tazze d’argento. Ognuno di noi prese una tazza, all’interno vi era un liquido ambrato in cui vi galleggiavano petali rosa. Simon posò la tazza accanto a sé.
:” Non ne vuoi?” chiese la Pixie.
:” No grazie, l’ultimo intruglio delle fate che ho bevuto non mi ha fatto molto bene.” Mormorò Simon sorridendole timidamente.
Avevano un odore inebriante, intenso e delizioso. Jace ci guardò cautamente.
:” Non ne bevete nemmeno una goccia.” Ci disse silenziosamente come a non voler farsi sentire. Posammo le tazze come aveva fatto Simon.
:” Dunque, Meliorn mi ha detto che sostenete di sapere chi ha ucciso il figlio del nostro popolo nel parco. Anche se mi sembra che qui non ci sia nessuno mistero. Un giovane elfo dissanguato… Mi portate il nome di un vampiro? Ma tutti i vampiri sono colpevoli di aver infranto la legge e andrebbero puniti di conseguenza. Malgrado l’apparenza, noi fate non andiamo tanto per il sottile.” Disse la Regina.
:” Siamo quasi certi che l’assassino sia qualcun altro che cerca di gettare sospetti sui vampiri per restare nell’ombra.” Disse Jace.
:” Ne avete la prova?”
:” La scorsa notte sono stati uccisi anche i Fratelli Silenti, nessuno di loro è stato dissanguato.” Disse Jace.
:” Questo cosa avrebbe a che fare con il nostro popolo? I Nephilim morti riguardando i Nephilim.”
:” E’ stata rubata la Spada dell’Anima, per questo sono stati uccisi i Fratelli Silenti. Sa cosa è Mellartach?” chiese Jace.
:” La spada che fa dire la verità ai Nephilim. Noi fate non abbiamo bisogno di un oggetto simile.”
:” E’ stata rubata da Valentine Morgenstern. Ha ucciso lui i Fratelli Silenti. Noi pensiamo abbia ucciso anche il vostro ragazzo. Necessitava del sangue di un figlio del Popolo Fatato per eseguire un rituale di Trasformazione della Spada. Per farne uno strumento utilizzabile. Non si fermerà, ha bisogno di altro sangue.”
:” Del Popolo Fatato?”
:” No, sangue di nascosto. Gli serve il sangue di un vampiro e di un lupo mannaro.”
:” Non mi pare che ci riguardi.” Rispose la Regina con noncuranza.
:” Ma ha ucciso uno dei vostri? Non vuole vendicarsi?” disse Clary.
:” Non subito. Siamo un popolo paziente avendo tutto il tempo del mondo. Valentine Morgenstern è un nostro vecchio nemico … ma abbiamo nemici ancora più vecchi. Siamo disposti a stare a guardare e stare a guardare.”
:” Sta evocando i demoni, sta creando un esercito…”
:” Demoni. Sono di vostra competenza, non è vero, Cacciatori?”
La discussione proseguì per quelle che mi sembrarono ore. Ero affamata e stanca, il buon odore del liquido mi continuava a tentare ma mi feci forza per resistergli. Jace continuò a spiegare alla Regina che non era lì per dargli ordini in nome del Conclave. Le spiegava che quella non era solo la loro guerra ma che era di tutti, Valentine odiava tutti i nascosti. La Regina lo schernì dicendo che non sentiva il minimo affetto per il padre anche se pensava che quella fosse solo una messinscena, Clary ribatté prontamente a quell’affermazione. Loro odiavano il padre.
:” Chi avrebbe mai pensato che i piccoli esperimenti di Valentine gli si sarebbero ritorti contro?” disse la Regina ridendo. Ci guardammo tutti allibiti, di cosa stava parlando?
:” Esperimenti?” disse Gab.
:” Il nostro popolo sa mantenere i segreti. I nostri e quelli degli altri. Quando rivedrai tuo padre, Jonathan, chiedi a tuo padre quale sangue scorre nelle tue vene.” Disse la Regina.
:” Come desidera, mia signora. Bè credo che abbiamo finito.” Disse Jace e ci alzammo sgranchendoci le gambe.
:” Un momento.” Disse la Regina alzandosi.
Un altro Pixie arrivò con un vassoio di argento contenete tre tazze. Si avviò verso me, Gab e Dav. Ci posò sulle mani le tazze, noi ci guardammo allibiti. Rivolsi lo sguardo verso Jace, i suoi occhi dicevano chiaramente “NON BERE”.
:” Se voi tre avete intenzione di andare, prima dovrete bere questi.” Disse la Regina.
:” Ma mia signora, se li berranno dovranno restare qui.” Disse in nostra difesa Jace.
:” No, cari bevete pure. Le mie creature ne hanno bisogno per essere al loro meglio.” Disse la Regina sorridendoci.
:” Le sue creature?” la guardai aggrottando la fronte. Jace ci guardava allibito.
:” Vedete miei tesori, ho preso spunto da un vecchio nemico. Quando Valentine Morgenstern venne dichiarato morto io non ne fui fermamente convinta, sapete finché non si vede il corpo non se ne può essere certi. Perciò ho deciso di avere una specie di garanzia per difendermi. Come saprete bene nel mio regno vi sono porte per altre dimensioni e mondi paralleli. È da lì che ho preso voi.” Disse divertita la regina, un guizzo di euforia dagli occhi.
:” In che senso? Nel loro mondo non c’è magia, niente di tutto questo.” disse Jace allarmato.
:” Per questo erano i candidati perfetti. Nel vostro mondo i Nephilim hanno adempiuto al loro compito secoli prima perciò si sono ritirati. I nascosti non esistono più poiché i demoni sono stati sconfitti. Anche sé, come ben sapete, le dimensioni demoniache sono tante, perciò anche se per il momento il loro mondo è al sicuro per il futuro non si può mai sapere. Il sangue dei Nephilim non è scomparso, nei secoli si sono mescolati tra i mondani. Solo alcune delle più antiche famiglie sono rimaste ad Idris per tramandare i saperi della vostra gente, così se ci fosse di nuovo bisogno dei Cacciatori sarebbero in grado di ripartire. Avevamo notato che nella cittadina dove abitavano vi erano più soggetti con sangue Nephilim, così, quando voi tre eravate ancora in grembo abbiamo fatto dei piccoli esperimenti per rendervi più potenti. Ad ognuno di voi abbiamo mescolato sangue di un nascosto. I vostri poteri però sono latenti al momento. Nonostante abbiate ricevuto le rune, quando vi abbiamo portati qui dal vostro mondo, abbiamo fatto in modo che non bruciassero il sangue di nascosto nel vostro corpo. Speravo bastasse ad attivare i vostri poteri dormienti ma ho bisogno che beviate questo infuso. L’altra ragazza lo ha già preso e devo dire che sembra stare bene, non ne sono certa ma per il momento sembrerebbe aver reagito bene. Quindi ora, miei cari bevete.”
:” Ma cosa? Quale altra ragazza?” chiesi io, all’Istituto di New York ero l’unica ragazza arrivata.
:” Alta, capelli neri, molto carina. Si trova all’Istituto di Londra. Come si chiamava, Lili, Lola...” Disse la Regina sovrappensiero.
:” Lexie.” Risposi io, la mia migliore amica. Ero ancora più preoccupata. Adesso che aveva bevuto quell’infuso chissà cosa le poteva accadere.
:” Quello che ci ha fatto è spaventoso, non beviamo proprio niente.” Disse Dav visibilmente arrabbiato.
:” Suvvia ragazzo, non ve ne ricordate nemmeno. Eravate i migliori soggetti, nonostante in quella cittadina molti ragazzi avessero sangue di Nephilim, ho preferito voi. Siete stati concepiti più o meno nell’arco degli stessi tre mesi, perciò era anche più facile tenervi d’occhio. Non avrei mai pensato che poi sareste stati amici. La festa era il momento migliore per portarvi qui, i vostri amici sono stati un effetto collaterale ma alla fine anche loro hanno sangue di Nephilim.”
:” No.” Risposi indietreggiando.
La Regina Seelie non se lo fece dire due volte, dei rampicanti iniziarono a salirci dai piedi e in poco eravamo completamente bloccati.
:” Bevete e voi potrete andare.” Disse la Regina.
Continuavamo a non rispondere.
:” Quando Valentine sarà stato sconfitto potrete tornare qui e farete ritorno al vostro mondo insieme ai vostri amici.” Disse la Regina.
La Regina guardò uno dei suoi sudditi e gli indicò noi con la testa, lui si alzò e ci venne incontro. Prese dalle mani la tazzina a Gab e gliela portò alla bocca, fu praticamente obbligato a bere. Poi toccò a Dav che nonostante provasse a divincolarsi bevve lo stesso. Infine, toccò a me. Guardai i miei amici che intanto erano stati liberati dai rampicanti, sembravano stare bene. Chiusi gli occhi e bevvi quel liquido caldo e dolce. La sensazione non fu così male. Quando finì anche i rampicanti si ritirarono dalle mie gambe e mi lasciarono libera.
:” Non è stato così difficile.” Ci disse la Regina Seelie, per quanto quella bellissima e potente donna mi facesse paura, la guardai con disprezzo. Come poteva aver fatto esperimenti su dei feti? Nemmeno sapeva cosa sarebbe accaduto, se fossimo sopravvissuti. Soprattutto ora non sapevamo cosa ci sarebbe accaduto.
:” Non guardatemi così. Dovete al me il fatto di essere così versatili, se avete appreso tutto velocemente e bene.” Disse la Regina soddisfatta.
:” Ora possiamo andare?” Disse Gabriel a denti stretti.
:” Voi cari potete andare, anche il mondano, pure tu Jonathan.” Disse la Regina, poi si girò ed indicò Clary.
:” Lei deve rimanere. Una volta che il nostro cibo o le nostre bevande oltrepassano le labbra di un mortale, quel mortale è nostro.”
:” Ma io non ho bevuto niente!” disse Clary stordita, girandosi verso Jace. :” Sta mentendo.” Proseguì.
:” Le fate non mentono” disse Jace in stato confusionale. Non si era ancora ripreso da quello che aveva detto su di noi e ora, pensare che sua sorella debba rimanere alla Corte, non aiutava.
:” Guardale le dita e dimmi se non le ha leccate per pulirle.”
:” Sì, ma dal sangue. Un folletto mi ha morso il dito, sanguinava…” disse Clary in sua difesa.
:” Immagino che avrei dovuto aspettarmi un simile trucco.” Disse Jace paonazzo.
:” Perché lo fa? Cosa vuole dai noi?” disse Jace disgustato.
:” Forse sono solo curiosa. Non mi capita spesso di aver sottomano dei giovani cacciatori. Come noi, voi, fate risalire il vostro linguaggio al cielo; e questo mi intriga molto.”
:” Se vuole studiare un cacciatore, non le servirò granché. Non ne so niente e non ho ricevuto alcun addestramento.” Disse Clary sinceramente. Aveva ragione, probabilmente avevamo imparato più noi nell’ultimo mese che lei da quando era arrivata.
:” In realtà, Clarissa Morgenstern, tu sei proprio la persona adatta.” Disse la Regina con gli occhi che le brillavano.
:” Grazie ai cambiamenti che tuo padre ha operato in te, tu non sei come gli altri Cacciatori. I tuoi doni sono differenti.”
:” I miei doni?” Chiese Clary sconcertata.
:” Il tuo è il dono delle parole che non possono essere pronunciate e quello di tuo fratello è il dono dell’Angelo. Tuo padre se li assicurò quando tuo fratello era piccolo e tu non eri ancora nata.”
:” Mio padre non mi ha dato niente. Neppure un nome.” Disse Clary con disprezzo.
:” Voi del Popolo Fatato non mentite, ma, a voi si può mentire. Temo che tu sia stata ingannata o presa in giro, mia signora. Non c’è niente di speciale in me o in mia sorella.” Disse Jace.
:” Possibile che non lo sappiate?”
:” Io so che non lascerò mia sorella qui. Dal momento che non c’è nulla che tu possa imparare da me o da lei, perché non ci fai il favore di liberarla?” disse Jace in modo freddo e sgarbato.
:” E se ti dicessi che potrebbe essere liberata da un bacio?” disse la Regina divertita in un largo sorriso.
:” Il bacio che libererà la ragazza sarà quello che lei desidera di più.” Disse la Regina.”
Fu lì che capimmo. Non era Simon, ma Jace. Sembrava che Simon fosse stato schiaffeggiato. Clary gli rivolse uno sguardo, sembrava gli si volesse avvicinare ma rimase ferma.
:” Perché lo fai?” chiese Jace.
:” Ma come, pensavo di farti un favore.” Jace avvampò ma evito di guardare Clary.
:” E’ assurdo, sono fratello e sorella.” Disse Simon.
:” Non devi farlo, Clary, è un trucco…” disse Simon, sempre più stizzito.
:” Non un trucco. Una prova.” Lo corresse Jace.
:” E’ solo un bacio! Dopo potrà andarsene di qui.” Dissi loro.
:” Sì, è solo un bacio.” Disse Clary come a convincersi.
Si avvicinò al fratello e si toccarono le labbra. Poi le labbra si schiusero e fu molto più che un semplice bacio. Quello era desiderio reciproco, le mani di Jace che scorrevano dai capelli di Clary alla schiena. Sembravano come in una bolla. L’intero pubblico della Corte rimase col fiato sospeso e anche noi. Simon avevo uno sguardo disgustato. Quando si staccarono Clary si girò a guardare la Regina con sguardo a sfida.
:” E’ stato abbastanza bello?” disse Clary.
:” Ti sei divertita?” disse Jace.
:” Sì, ci siamo divertiti. Ma non tanto quanto voi due.” Disse sorridendo.
:” Suppongo che possiamo andare adesso.” Disse Gab.
:” Sì.” Disse la Regina.
:” Cosa ci accadrà adesso?” chiesi alla Regina.
:” Il vostro corpo muterà un po’, all’interno di ognuno di voi c’è uno specifico sangue di nascosto: Gabriel sangue dei figli del Popolo Fatato, David sangue dei figli della Luna e Zoe sangue dei figli di Lilith. Acquisirete nuove capacità ma non so quanto il vostro corpo cambierà.” Disse la Regina.
:” Fantastico, andiamo incontro all’ignoto.” Ironizzai io.
Meliorn ci condusse fuori dalla Corte e ci depositò nel parco.
:” Sarà meglio riportati da Magnus, prima che l’Inquisitrice noti la tua assenza.” Disse Clary rivolta a Jace.
:” Meglio se vengano anche loro. In caso dovessero davvero cambiare, meglio che non lo facciano all’interno dell’Istituto. Il Conclave sarebbe interessato a loro.” Disse Jace.
:” Bene i miei vado con Simon allora.” Disse Clary cercando di trovarlo con lo sguardo. Si girò ma non lo trovo.
:” Se n’è andato.” Disse Gab.
:” Cosa?” disse Clary che iniziò a correre e chiamare Simon in ogni direzione, finché nemmeno i nostri occhi riuscirono più a vederla.
:” Noi andiamo da Magnus. State bene?” disse Jace.
:” Per il momento niente di anomale. Se mi dovesse spuntare una coda e del pelo da lupo sarò lieto di fartelo sapere.” Disse Dav, ovviamente era preoccupato e non ce l’aveva con Jace, ma con qualcuno doveva pur prendersela.
Jace lo guardò storto ma decise di non controbattere così decisi di incamminarsi.
Quando arrivammo al loft Magnus ci aprii.
:” Come è andata alla Corte?” chiese lui.
:” E’ stato molto, diciamo, interessante.” Disse Jace.
:” Bene, come mai loro sono qui?” chiese Magnus.
:” Per stasera saranno nostri coinquilini. Meglio che non tornino in Istituto nelle loro condizioni.” Disse Jace. Parlava come se stessimo per morire o trasformarci i brutti mostri. Magnus dovette scrutarci per bene ma continuava a non capire.
:” Spiegati meglio.” Disse a Jace.
:” Non sono semplici Shadowhunters e presto lo capiremo meglio.” Disse lui e si diresse verso la sua stanza lasciandoci in sala con Magnus che continuava a guardarci un po’ allibito.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: tessa99_