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Autore: love_cookies    10/01/2021    0 recensioni
La guerra tra York e Lancaster continuava, la rosa bianca contro la rosa rossa, cugini contro cugini. La mia famiglia, i Ware, avevano dichiarato fedeltà a re Edward IV di York e quella mattina con il reggimento sarebbe passato proprio tra i nostri territori.
Lady Diana era pronta a salutare il re, ma il destino ha in serbo per lei qualcosa di diverso.
[OC/Richard III]
Genere: Avventura, Fluff, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Plantagenet / Edward IV, George Plantagenet, Nuovo personaggio, Richard Plantagenet / Richard III
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nel corridoio vuoto e silenzioso si avvicinò, sentivo l’odore del cavallo e del viaggio in mezzo ai boschi, aveva il mantello nero sporco di foglie, i capelli scompigliati, ma lo sguardo felice. Mi mise le mani sui fianchi “Vostro padre ha dato il permesso per farvi venire in guerra” disse e mi baciò. Durò poco perché sentimmo in lontananza i passi di un servitore, “Sir Richard, io non so se sia una buona idea…”, lui sorrise e se ne andò senza ascoltarmi, ma rimandando a più tardi i discorsi.

Quando tornai dalla regina aveva già mandato via le guardie e preparato gli indumenti da provare, aveva scartato quelli troppo grandi o sporchi e mi intimò di spogliarmi. Mi tolsi il corsetto e lei vide i segni delle stecche e le ferite che in anni di addestramento si erano accumulate sulla schiena “Quelle vi fanno male?” chiese avvicinandosi e toccando quelle più recenti, me le ero fatte poco prima che il re arrivasse alla nostra dimora per reclutare Stephen e David.

Dissi di no, ormai ero talmente abituata che il dolore durava solo poche ore, “Sapete, credo di aver capito per chi è l’anello che avete trovato…” continuò con un sorriso malizioso mentre mi aiutava ad indossare la prima giacca sopra la fasciatura e la camicia che mi avrebbero aiutato a nascondere le forme “Non so di chi stiate parlando” cercai di sviare, ma era chiaro come la luce del giorno che tra me e Richard ci fosse qualcosa, molto più di semplice attrazione ormai. “Vi rivelerò un segreto, Edward non ha ancora capito come mai suo fratello abbia insistito così tanto per andare di persona a chiedere a vostro padre il permesso per avere voi in battaglia…” rise e proseguì “io l’ho capito dal giorno dell’incoronazione invece. Ve lo ha già chiesto?” ero troppo rossa in viso per negare ancora, cercai di non dare risposta, ma cedetti e raccontai tutto.

Trovata l’armatura e confessato i miei sentimenti per il fratello del re alla regina andai alle scuderie per il cavallo vestita nuovamente con l’abito e il corsetto. Elizabeth venne con me e gioì nel momento in cui vide i due fratelli York parlare di quale fosse l’animale adatto a me. Per Edward me ne sarei meritata uno dal pelo bianco, come la rosa, per simboleggiare la mia fedeltà, Richard insisteva invece per uno più riconoscibile, così da poter comprendere dove fossi nella mischia. Aveva giurato a mio padre di vegliare su di me.

Elizabeth mi mise una mano sul fianco, come se fosse stata un’amica d’infanzia e disse “Forse un cavallo bianco pezzato? Ne ho visti di stupendi a nord.” Decisero di farmi provare qualche animale già presente nelle scuderie, il re fece cenno ad una guardia di portare i gradini di legno per aiutarmi a montare, ma lo fermai. Presi il sottosella lo misi sul cavallo che avrei montato, poi gli legai la sella con le staffe e vi salii con un movimento fluido senza aiuto, come mi aveva insegnato Stephen che intanto ci aveva raggiunto e sorrideva.

“Andiamo a fare una passeggiata?” proposi e tutti i presenti accettarono, per la regina fu preparata una sella da amazzone mentre io ero a cavalcioni, come un uomo e me ne resi conto solo dopo uno sguardo di mio fratello mentre gli altri sellarono i cavalli con finimenti semplici. Se dovevo essere un uomo in guerra avrei dovuto cavalcare così e non potevo fare altrimenti.

La partenza delle truppe era fissata, partimmo quando il sole non era ancora in cielo e la luce della luna iniziava a svanire dietro l’orizzonte, mi trovavo in testa alla colonna con i cavalieri più importanti. Richard al mio fianco mi teneva compagnia parlando del più e del meno, del cibo che avrebbe voluto mangiare al ritorno o dell’ennesima figlia femmina partorita da Elizabeth. Ero felice della sua presenza e della compagnia, mi sentivo al sicuro con lui a fianco. La marcia durò ore, brevi soste per abbeverare i cavalli o far mangiare le truppe e poi ripartire con passo serrato per arrivare e montare l’accampamento.

Le fasciature avevano retto bene il viaggio e nessuno, a parte chi già lo sapeva, notò la mia presenza e questo mi diede la possibilità di osservare quegli uomini sotto una luce diversa. Edward era come sempre cordiale e pronto allo scherzo, ma negli occhi aveva una luce scura, stava andando in battaglia contro suo fratello e non voleva che i tre soli di York venissero divisi o uccisi. Richard aveva lo sguardo più all’erta, sembrava pronto a combattere da un momento all’altro nonostante cercasse di non dimostrarlo, ma scoprii tardi quella sera che il motivo non era la battaglia.

Venimmo tutti convocati nella tenda del re per parlare delle strategie, ma furono allontanati tutti tranne i miei fratelli, non capivo perché dovesse essere così segreta la cosa. “Diana, potete togliere l’elmo, lo avete portato tutto il giorno, suppongo sarete stanca” disse Edward e così feci, sciolsi anche i capelli biondi che avevo tenuto raccolti per nasconderli, dovevo essere una strana visione perché tutti mi stavano fissando. Richard si avvicinò e mi prese la mano. Lo guardai non capendo cosa volesse fare e dopo avermi sorriso si voltò verso il fratello che fece un segno a David e tutto mi fu chiaro.

Entrò il prete nella tenda e per mia grande sorpresa io e Richard ci sposammo la sera prima della battaglia davanti al re e a parte della mia famiglia. Al momento dello scambio degli anelli io mi ricordai di quello travato assieme al pugnale, estrassi l’arma dal fodero e tolsi l’anello che avevo incastrato sull’elsa e mio marito me lo mise al dito suggellando così i voti. “Dovrete rimandare la prima notte, non voglio che due dei miei migliori cavalieri siano stanchi domani, eh fratellino?” e così dicendo ci congedò. Rimisi l’elmo ed uscimmo, ero convinta che avrei passato la notte in tenda con i miei fratelli, ma seguii Richard, volevo passare ancora del tempo con mio marito, ripetevo quella parola mentre lo seguivo e non riuscivo a crederci, sentivo il freddo metallo dell’anello prendere lentamente la mia temperatura corporea adattandosi.

Elizabeth aveva correttamente previsto tutto, ma ora dovevo difendere non solo il re e i miei fratelli in guerra, anche il mio unico amore ed ora sposo.

Stiamo forse giungendo alla fine della storia? Intanto fatemi sapere cosa ne pensate!^.^
   
 
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