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Autore: ReikaDragneel94    10/01/2021    2 recensioni
In un mondo in cui l’uomo viveva a pieno con la natura che lo circonda, vi erano vari villaggi situati qua e là ed un di essi era costruito alle pendici di una catena montuosa; esso si chiamava il villaggio dei Draghi, un popolo che viveva in pace con queste creature leggendarie.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Izuku, una volta uscito e rimasto solo, nel corridoio silenzioso, si portò una mano al petto percependo in quel modo il suo battito cardiaco accelerato; all’inizio non riuscì a capirne il motivo, finché non si ricordò che nella sua stanza era rimasto da solo Katsuki. Alla fine scosse la testa e si diresse nella zona dove dormiva il suo migliore amico e quando arrivò, bussò alla porta che prontamente fu aperta dal rosso con un sorriso felice.
Nel vederlo, Kirishima lo abbracciò forte, sentiva l’odore di quel biondo e non gli piaceva per niente, poi si ricordò la situazione e lo allontanò, *Scusa Master* ridacchiò
*Non devi* scosse la testa *Sono qui per chiederti in prestito dei vestiti* si grattò la nuca
*Vestiti?* Confuso
*Per Kacchan, mamma ha consentito di farlo dormire qui per oggi e non voglio che dorma sporco*
*Non... oh... giusto* annuisce, *Entra e scegli quello che ti piace* sorrise teso
*Grazie, sei un ottimo amico* gli appoggiò una mano sulla spalla
*Mangerai con noi o...*
*Stasera cenerò in camera con Kacchan... non mi fido di lasciarlo solo per troppo tempo * serio
*Va bene* sorrise preoccupato, *Ma sei sicuro di voler stare da solo con lui?*
*Adesso so difendermi* sorrise raggiante, *Tu e gli altri draghi mi avete allenato con pazienza e costanza* prendendo un po’ di indumenti
*Sai anche te che non hai finito d’imparare* sorrise
*Vero, ma ora devo andare... a domani* andando via.
Nel frattempo, Katsuki si era messo a studiare la stanza, desiderava vedere e conoscere meglio il suo futuro compagno, perché l’idea di sposarlo non se n’era andata per niente, anzi, si era rinforzata sempre più; ad un certo punto davanti all’unica scrivania, trovò dei diversi piccoli raccoglitori in cui vi erano scritti i diversi tipi di draghi che vivevano lì e la loro dieta, cosa che fece sorridere il biondo, finché non recuperò un altro libricino e quello si rivelò essere un diario personale. Era in tento a prenderlo per darci una occhiata, quando sentì dei passi delicati ma veloci che si stavano avvicinando e lo rimise al suo posto e finse di non aver letto nulla ma che continuava le sue operazioni di “studio” e nel momento in cui la porta si aprì rivelò Izuku con dei vestiti.
-Scusa se ci ho messo tanto- sorrise
-Fai con comodo- sorrisetto, -Tanto da qui io non me ne vado senza di te- serio
-Ancora con sta storia?- Sospirò
-Sì, perché tu appartieni al nostro villaggio non qui! Non sei un drago-
-Lo so cosa credi?- Seccato, -Sono solo un umano, ma... qui mi trovo bene-
-Anche là ti troveresti bene! Non ti farei mai mancare nulla!- Afferrandogli le mani
-Senti Kacchan, adesso andiamo a fare un bagno alle sorgenti e poi vediamo- seccato.
Entrambi andarono alle sorgenti, dove si trovarono da soli, cosa che sorprese molto il verdino, abituato a trovare sempre qualcuno lì a rilassarsi, mentre Katsuki sembrò felice e seguendo l’esempio del “padrone” di casa entrò nell’acqua trovandola fantasticamente calda ed adatta allo scopo di rilassare i muscoli. Si appoggiò alle pietre e chiuse un attimo gli occhi per ascoltare tutti i suoni che lo circondavano e poi aprì un occhio e poté giurare di sentirsi accaldare e non per via dell’acqua, ma nel vedere nudo l’altro. Lo studiò attentamente e si accorse di una cosa che non si aspettava, lungo le braccia e parte dei pettorali erano segnate da cicatrici e nel vederne una in particolare lo fece avvicinare ed osservarla con attenzione; era uno sfregio al livello del cuore che lo indusse a sfiorarla e facendo sussultare Izuku che, anche lui ad occhi chiusi, non si era accorto dei movimenti dell’amico.
-Che stai facendo Kacchan?- Spiazzato
-Come... te la sei... procurata- sfiorando la cicatrice ignorando la domanda posta
-Il mio primo drago che ho domato- sospirò nostalgico; -Erano passati un paio di giorni da quando ero arrivato qui a vivere e questo drago aveva perso il controllo per qualcosa e nemmeno Ryukyu era riuscito a bloccarlo- sospirò
-E tu come al solito ti si messo in mezzo- ridacchiò Katsuki
-Qualcosa del genere; fu così che Ryukyu ebbe la conferma che ero un vero Domatore- sorrise sereno, -Anche se ho rischiato di farmi trafiggere da una spina lanciata da quel drago- ridacchiò
-Mi dispiace- gli baciò quel segno facendolo sussultare un’altra volta, -Avrei dovuto esserti vicino in quel momento- borbottò
-Per prima cosa non sarebbe cambiato nulla- sospirò, -Secondo, in quella maniera compresi sempre più il mio potere-
-Se lo dici tu... anche se avrei comunque voluto esserci per vederti all’opera- sospirò baciandogli di nuovo quel punto
-Kacchan?- Cercando di allontanarlo, -Che diamine stai facendo?-
-Nulla perché?- Fingendo ignoranza
-Kacchan non so che a gioco stai giocando, ma non voglio averci a che fare- serio
-Non sto giocando!- Sbottò all’improvviso, -Cosa devo fare per farti capire che voglio starti vicino per sempre!- Si scansò un po’, -Ho capito!- Alzandosi mostrandosi in tutto il suo splendore
-Ka... Kacchan?- Rosso imbarazzato sentendosi un po’ duro
-Resterò qui con te!-
-COSA!?- Scattò in piedi, -Non puoi lasciare il villaggio per me!-
-Sono qui infrangendo il tabù del villaggio! Per te questo ed altro!- Irritato.
Izuku rimase colpito e con molto imbarazzo da parte sua, anche eccitato, non aveva mai sentito qualcuno infervorarsi per qualcosa che pensava davvero, a parte Kirishima che parlava sempre di virilità, ma con il biondo aveva tutt’altro effetto su di lui e sul suo corpo. Con una sicurezza che mai aveva sperimentato verso qualcuno, Izuku afferrò con forza i capelli di Katsuki, che lo fissò confuso e sorpreso, e lo attirò a se baciandolo con forza e un pizzico si sfrontatezza; l’altro in un primo momento non se lo aspettò per niente e poi resosi conto che era tutto reale, ricambiò il gesto spingendolo contro le rocce dietro di loro e con questo gesto entrambi si accorsero che erano decisamente eccitati.
-Ma guarda chi ha coraggio di fare la prima mossa- sussurrò all’orecchio di Izuku
-Almeno ho fatto qualcosa, invece di qualcun altro mi sembra- rispose ansimando e malizioso
-Tsk! Tanto sono io che...- gemette nel sentire una mano sulla sua natica e strizzarla
-Che cosa volevi dire?- Invertendo le posizioni
-Izu...- ansimò
-Su, torniamo in camera o la nostra cena si raffredderà- si staccò con nonchalance
-Ehi!- Stizzito, -Dove credi di andare?-
-A mangiare in camera- uscendo avvolgendosi con un asciugamano
-Ed io con che coraggio dovrei uscire con essa!- Indicando l’erezione ancora attiva
-Che dici d’uscire e te lo mostro- gli fece l’occhiolino, per poi andarsi a vestire
-Tu piccolo...- uscendo, -Stronzetto pensi di cavartela così facilmente?- Seguendolo
-Sì- ghignò malizioso
-Te lo faccio vedere io- bloccandolo contro una parete
-Attento a quel che fai Kacchan- malizioso
-Per...- gemette nel sentire un ginocchio tra le sue gambe
-Per questo- strusciando il ginocchio contro la sua erezione
-Mmmm- gemette sotto voce.
Katsuki non resistette e crollò sulla spalla dell’amico, che lo accolse tranquillamente e poi con delle semplici parole, lo fece riprendere e tornarono in camera, dove li aspettarli c’era un carrellino con la cena sopra. Izuku appoggiò Katsuki sul letto e lì cenarono con un piatto a base di cervo, cosa che fece venire l’acquolina in bocca al biondo che tra un boccone e l’altro si fece spiegare più o meno com’era veramente finito lì; con un sospiro un po’ esasperato, ma per niente in cline a sorvolare, Izuku spiegò che per prima cosa, aveva conosciuto Kirishima ancor prima di finire lì.
-Che vorresti dire?!- Ringhiò Katsuki
-Ti ricordi che a cinque anni mi ero “assentato” quasi un’intera giornata?-
-Sì ed allora?- Confuso
-Era il mio compleanno e come sempre tu mi avevi preso in giro e per non farmi vedere da tutti che piangevo, per l’ennesima volta, andai al fiume dove trovai Kirishima ferito ad un fianco ed apparentemente era rotolato giù dal fianco della montagna mentre si esercitava nel controllare le sue squame, ma va beh! Quando lo trovai si stava contorcendo dal dolore ed io mi avvicinai e nel vedermi mi ringhiò contro ed istintivamente parlai la sua lingua, per fargli capire che non avevo intenzioni di fargli del male e vedendolo sorpreso ne approfittai ed esaminai la ferita-
-Cosa centra con il fatto che ti trovi qui da dieci anni?-
-Beh... proprio dieci anni fui attaccato da un branco di lupi e se non fosse stato proprio per Kirishima che volava lì sopra, sarei stato sbranato- sospirò
-Tch! Gli devo la tua vita a denti aguzzi-
-Tutti i draghi hanno i denti aguzzi Kacchan-
-Ma lui li dimostra anche in forma umana- secco
-Se lo dici tu- scrollò le spalle, -In ogni modo Kirishima mi portò qui dove Ryukyu mi esaminò e mi mise alla prova, pensando che fossi un mago e non un Domatore, fino a quando non mi feci la cicatrice che... mi hai baciato- rosso
-Che ti è piaciuto o mi sbaglio?- Ghignò
-Kacchan?- Fissò attentamente
-Cosa?-
-Tu ti sei eccitato solo vedendo le mie cicatrici- calmo
-Io...- si bloccò ammettendo così che l’altro aveva ragione.
Dopo di che, Izuku portò fuori il carrello su cui vi erano posati i piatti puliti e poi tornò da Katsuki, che si era sdraiato a pancia in su, sulle lenzuola; con somma sorpresa del biondo, aveva trovato un letto decisamente comodo e le lenzuola non sembravano per niente “rozze”, ma qualcosa di alta qualità. Immerso nei suoi pensieri, non si accorse subito che il verdino lo avesse raggiunto e lo stesse accarezzando i capelli, in modo dolce, cosa che lo rilassò un pochino e poco dopo lo circondò la vita per portarlo sotto di esso; lo fissò attentamene negli occhi verdi lucidi e splendenti come mai li aveva visti e poi si buttò su quelle labbra rosee e lucide ancora dal cibo che avevano appena finito di mangiare. Si godettero quei baci e poco prima che Katsuki potesse semplicemente infilare una mano sotto i vestiti del verdino, sentirono bussare e chiedere: -Izuku?-.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Che ne pensate di questo capitolo? Chi sarà mai la persona che ha bussato alla porta interrompendo i due ragazzi?
  
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