Vita passata

CAPITOLO 1- PROLOGO

-Uff…- ennesimo foglio di carta che cade sul pavimento. 

Yuzo si guarda intorno e capisce che ormai non riuscirà più a scrivere nemmeno una parola. 

-Eppure avevo la trama! E avevo tutto in testa… persino i dialoghi!- tra il silenzio della sua casa quel sussurro risultava un grido. 

Si alza dalla sedia di legno in cui era seduto fino ad un attimo prima e scuotendo il capo va verso la piccola cucina del suo appartamento. Una piccola cucina in stile classico. Con i mobili vintage in legno decorato da una cornice rettangolare e linee verticali distanziate l’una dall’altra da un breve spazio.

Si prepara un caffè e mentre aspetta si gira verso la finestra e osserva il paesaggio esterno. 

Sospira ancora, ma questa volta nel suono c’è una sorta di nostalgia. 

-Quanto mi manca Nankatsu!- lo dice come se ci fosse qualcuno lì, pronto ad ascoltarlo ed a tenergli compagnia. Cosa che ormai è scomparsa da tanto. 

Aveva lasciato Nankatsu qualche anno prima per poter studiare all’Università di Tokyo nella facoltà di lettere. Fin da ragazzino alternava il calcio alla scrittura. Coltivava quella passione di nascosto, si allenava a scrivere. Raccontava su un diario tutto quello che gli accadeva. 

A partire dai Campionati o dalla partite. Oppure quello che succede agli allenamenti, e con Ishizaki in squadra qualcosa accadeva sempre. 

Un leggero sorriso si impadronisce del volto di Yuzo facendo scomparire la tristezza e la malinconia. 

A questo punto capisce che il suo pomeriggio di scrittura non avrà successo e quindi, dopo aver bevuto il caffè, prende il cellulare e manda un messaggio a Ishizaki. 

-Che ne dici di vederci al centro? Ci passiamo il tempo!- scrive nella loro chat. 

-Per passarci il tempo lo dicono i ragazzini… che succede Yuzo? Trovato una donna eh?- gli risponde Ryo con ironia. 

-Ma che dai...per vederci- e quando riceve l’ok da Ryo, non ci mette molto a prendere la sua felpa e ad uscire di casa. 

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-Ehi Morisaki che succede?- 

-Niente Ryo, che deve succedere?- chiede esasperato Yuzo. 

-Ma che ne so! Te sei quello silenzioso del gruppo, che non dice mai una parola e in silenzio lavora e trama qualcosa…- 

-E cosa dovrei tramare?- domanda Yuzo quasi ridendo, soprattutto per la faccia di Ishizaki e allora -Chiedo per un amico!- e si lascia prendere dalla risata. 

-Senti un po’...andiamo a bere qualcosa va!- 

-Sì, andiamo, andiamo!- 

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In un bar piuttosto tranquillo della zona si siedono in un tavolo ed ordinano semplicemente due birre.

-Yuzo… ti vedo strano…- continua per la sua Ryo.

-Stressato...mi vedi stressato credimi…- 

-Come mai?- sempre Ishizaki mentre sgranocchia degli snack che sono sul tavolo. 

-Sto scrivendo Ryo… ma sono in un punto fermo…- spiega l’ex portiere. 

-Ah Yuzo… lo sai che di queste cose non sono bravo, ti ricordi come andavo a scuola no?- 

-Ahahaha sì Ryo me lo ricordo bene. Mi manca Nankatsu- dice infine Morisaki.

-Ti capisco… anche a me!- 

-Spesso…- 

-Sì, era casa nostra...è normale- 

Casa mia è lì, non qui.