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Autore: BlackMist96    11/01/2021    0 recensioni
[Fantasy]
Nel momento del bisogno, un personaggio misterioso che si fa chiamare "Pinguino", assembla un gruppo di razze e classi diverse.
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Salve a tutti, questa è la mia prima storia su EFP, tuttavia questa storia non è di mia realizzazione, ben si di un mio amico che si è ispirato alle nostre sessioni di Drizzit, un gioco di ruolo parodia di D&D che molti di voi conosceranno. Io mi sono limitata a correzioni o piccole aggiunte, il resto è interamente di produzione del mio amico.
AVVISO che molti nomi e fatti sono ispirati a film, serie tv e anime hai quali il mio amico si interessa maggiormente, come Star wars, film e serie tv marvel, ecc...
Spero la storia sia di vostro gradimento :)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una mattina qualunque nella città di Topple dove ogni persona di Razze diverse popolavano questa città. Le guardie del Re si facevano gli affari loro, qualche volta giocavano d’azzardo con qualche forestiero ma se c’era il caos non sarebbero mai intervenute. 

 

Nella Locanda, situata ad est della città, dove c’era sempre un affollamento di gente che puzzava di Alcool, una Dracomante umana di Nome Reyna stava aspettando seduta ad un tavolo. Reyna con il volto e corpo da umana, Capelli lunghi castani, ma aveva un paio di corna con squame rosse. Le sue spalle e il busto erano protetti da un'armatura d’argento…. O così sembrava.. l’armatura era logora e vecchia. Le gambe erano protette da delle protezioni in Cuoio Borchiato. Invece le braccia erano ricoperte di squame rosse.  Era avvolta anche da un mantello marrone e teneva il cappuccio. 

 

Reyna aveva ricevuto un messaggio da un tizio che si faceva chiamare Pinguino ( che stupido nome) per una missione speciale. Stava aspettando da ore e si stava stufando, aveva già bevuto tre birre e, anche sapendo che poteva reggere bene l’alcool, non voleva esagerare. 

Dal nulla si avvicinò un tipo viscido, mingherlino, calvo con la barba marrone  era completamente ubriaco, gli occhi arrossati e la puzza di Alcool e sudore si poteva sentire a distanza di chilometri. “ Dolcezza prendi qualcosa ?” Se il suo odore era nauseante, l’alito era peggio. Reyna non rispose e ignorò l’uomo. Il tizio si avvicinò ancor di più : “Ehehe sei muta per caso?”. L’uomo cercò di buttare giù il cappuccio ma quando toccò con la mano sinistra, in un lampo Reyna afferrò la testa dell’uomo e fece sbattere la faccia contro il tavolo, spaccandogli il setto nasale. 

Mentre l’uomo, cadeva a terra, si mise le mani sul volto, Reyna si rimise composta. 

“ Bastarda!! io ti… “ Mentre lo sfortunato ubriaco cercava di mettersi in piedi, qualcuno lo fece ricadere a terra con uno sgambetto da dietro. Alle spalle dell’uomo, una ragazza, aveva una veste nera che le copriva solo alcune parti del corpo, lunghe maniche, una cintura con una pietra nera incastonata al centro di essa tenuta sui fianchi, lunghi capelli neri i quali a metà della loro lunghezza cambiavano colore sfumando da un nero profondo ad un viola che finiva alle punte, il volto era coperto da una maschera e un marchio dorato sul petto, appena sopra il seno.  Alla cintura aveva una serie di pugnali e una spada corta. L’uomo si mise a sedere, con il naso che perdeva sangue come fosse una fontanella si voltò verso l’ultima arrivata: “ Ehy pidocchio, mi hai fatto cad….”. La ragazza non rispose ma lancio rapidamente un coltello che si conficcò nella mano dell’uomo ( SE STAVA A CASA FORSE ERA MEGLIO ). Urlando di dolore l’uomo se ne andò via correndo dalla locanda. 

Reyna la osservo ad occhi sbarrati, e nei suoi pensieri riconobbe la ragazza, ma in un primo momento rimase in silenzio, osservando le azioni della ragazza mascherata. Ella, nel completo silenzio, si sedette al tavolo, accavallò le gambe ed incrociò le braccia, attendendo. “Ti serve qualcosa?” chiese la dracomante, senza mai staccare gli occhi di dosso alla ragazza con un po di freddezza. “No”. Un no secco, diretto, freddo, “e anche se fosse, non sono affari che ti riguardano”. L’elfa oscura neanche si degnò di guardarla o tanto meno spostare la testa verso di lei, e sotto quella maschera che celava il suo volto, non si sarebbe mai saputo dove fossero indirizzati i suoi occhi in quel momento. Reyna la osservò a lungo, dai tratti, dal corpo, dalla razza, sapeva benissimo chi era, ma voleva la conferma diretta. “Come ti chiami?”, per un momento ci fu un silenzio che durò circa cinque secondi, poi la tanto attesa risposta e conferma arrivò, fredda dome la lama d'un coltello, “Lory”.

 

Intanto fuori dalla taverna si era scatenato l’inferno con urla e colpi.

 

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Borgan un nano, ex capitano della guardia reale del reame dei Monti di Cristallo, anziano con barba lunga grigia cercava di vendere delle armi di contrabbando a due Gladiatori delle armi come armi della guardia reale ma erano dei rottami. Uno dei gladiatori piegò senza problemi una delle asce che il nano voleva vende. 

“ Le armi della guardia reale, sono forgiate con il Mitril, questo è acciaio scadente!” Disse uno dei Gladiatori al Nano. Nemmeno il tempo di trovare una giustificazione il nano prese un pugno dritto in faccia che li fece saltare un paio di denti. 

“ Credi di essere così furbo? Puoi fregare uno stupido della guardia del Re, non due Gladiatori di Tomfald!” Mentre l’energumeno fini la frase diede un calcio nelle costole al povero nano ( DICIAMO TRE COSTOLE FRATTURATE??). “ Fossi.. cough cough… giovane… vi aprirei la testa!” Disse il Nano guardandoli dal basso verso l’alto. 

I Gladiatori si misero a ridere ed erano pronti a massacrarlo. “ LASCIATELO STARE!” urlò un uomo dietro di loro. 

I due energumeni si voltarono e videro un uomo di statura media, molto magro, avvolto da un mantello nero, il cappuccio copriva gli occhi, si vedeva soltanto I capelli neri. 

I due Gladiatori lo guardarono e scoppiarono a ridere: “ Se no piccolo insetto cosa farai?”

L’uomo si abbassò il cappuccio. La sua carnagione era bianca quasi cadaverica, gli occhi di ghiaccio. “ Vi farò molto male!” disse l’uomo con calma, alzando la mano destra.

I Gladiatori ancora una volta scoppiarono a ridere. “ Oggi è il nostro giorno fortunato!! Ti staccheremo la testa a pugni piccolo insetto! E poi pesteremo il nano finchè non sputerà l’ultima goccia di sangue”. Il primo gladiatore si avvicinò di un solo passo all’uomo che fece un gesto rapidissimo con la mano. Un urlo che squarciò anche il cielo. Dal nulla una ferita profonda si aprì all’altezza nel muscolo della coscia sinistra del gladiatore che cadde a terra. Dalla ferita sgorgava una grande quantità di sangue.  Un altro gesto con la mano e un'altra ferita si aprì in mezzo al petto, schizzando sangue ovunque e il gladiatore urlò ancora più forte. 

“ Tu vuoi subire la stesso trattamento del tuo amico?” Disse l’uomo sempre con calma. 

“Figlio di…. “ Il secondo Gladiatore si mosse velocemente ma l’uomo con la veste nera con altrettanta rapidità emise dalle mani una scossa elettrica che colpì il secondo gladiatore facendolo cadere in preda alle convulzioni. 

“Pietà!!” Urlò il primo che si mise in ginocchio. 

L’uomo fece cenno con la testa di andar via. Con grande fatica I due gladiatori se ne andarono. L’uomo si avvicinò al nano che aveva visto tutta la scena da terra. Vedendolo avvicinare, il nano si mise le mani davanti al volto dal terrore. “ Non uccidermi ti prego!”. Per la prima volta l’uomo vestito di nero sorrise. Si chinò verso il Nano e con la mano destra li toccò il volto e con la sinistra la zona delle costole. Il nano sentì un grande calore e dal nulla il dolore scomparve. Sentiva che le sue ferite si erano chiuse e le costole non erano più fratturate. “ Ora stai meglio vero?” Chiese l’uomo con un sorriso. 

Il Nano rimase sbalordito e si rialzò. “ Non avevo mai visto un Necromante che usa la magia di guarigione.”

L’uomo guardò con sorpresa il nano: “ Come fai a sapere che sono un Necromante?”

Il Nano sorrise : “ Sai… so riconoscere la magia e solo un Necromante può infliggere ferite senza usare armi taglienti. La vecchiaia a qualcosa serve.”

L’uomo rise un po’ : “ Sei in gamba amico. Mi chiamo Tyranus.”

“ Borgan, ex capitano della guardia reale dei Nani delle montagne di Cristallo. E’ un piacere averti conosciuto Lord Tyranus. Entriamo nella taverna. Ti offro da bere.” 

Tyranus seguì il nano e in pochi secondi dopo entrò nella taverna. 

 

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Reyna, ancora incappucciata, stava scrutando di nascosto Lory. Intanto vide entrare un nano e un uomo che riconobbe. “Tyranus?”. Quasi senza volerlo riguardò l’assassina. Questa volta Lory se ne accorse, ma fece finta di niente. 

 

Tyranus vide Reyna. “ Ehy Borgan, te ordina da bere io vado a salutare una vecchia amica. Ah… una pinta di birra.” Borgan annuì e andò al bancone. 

 

Tyranus si avvicinò a Reyna : “Che ci fai qui Reyna?”

Reyna lo guardò storto : “ TU..Che ci fai qui?”

“Ho ricevuto un messaggio da parte di un certo Pinguino per una missione.” Risposte il Necromante con sorpresa di Reyna, a quanto pare anche lui era stato contattato da questo Pinguino. “Anche io sono qui per lo stesso motivo.” Questa volta era Tyranus sorpreso. “ E c’è dell’altro...” continuò la Dracomante abbassando la voce. 

Tyranus divenne da sorpreso a preoccupato e continuò ad ascoltare Reyna: “La ragazza al tavolo alla mia sinistra è…. “ 

“ Ehy Tyranus!!! Vieni a Tavolo!!” Urlò Borgan

“ Arrivo!” Tyranus rispose a Borgan e si rivolse a Reyna “ Torno tra poco! Tienimi il posto!”

Mentre si allontanava Reyna lo guardò e si rilassò stirandosi le braccia. In tutto ciò, Lory aveva assistito ed ascoltato le chiacchere dei due, rimase stranita dalla voglia della dracomante di presentarla a quel suo amichetto, perché tanta fretta? in più, da come la ragazza si era espressa, sembrava la conoscesse. Purtroppo non avendo ne voglia ne tempo per fare chiacchere con due sconosciuti, lasciò correre, per la seconda volta.

 

Arrivato al tavolo Tyranus vide che davanti a Borgan c’erano una decina di boccali di birra e un unica pinta di birra nel posto vuoto, ovviamente era il posto del Necromante che si sedette subito. Mentre prendeva il boccale per dare il primo sorso di birra, il nano aveva già svuotato un boccale e attaccò immediatamente il secondo “ Come cavolo fa a bere così velocemente?”

Finito il secondo boccale Borgan si rivolse a Tyranus: “ Allora amico mio, come posso sdebitarmi per avermi salvato la vita ? Vuoi dei gioielli? Diamanti? Armi ? Chiedi e avrai.”

Tyranus diede un paio di sorsi alla sua birra…. “ Birra…. E’ urina di vacca!”… rispose a Borgan “ Niente di tutto ciò. Voglio informazioni.”

Borgan dopo aver ascoltato si scolò altre due birre. “ Ci stò!” rispose molto felice…. Borgan non aveva nulla di tutto quello che aveva nominato prima. 

“ Che tipo di informazioni ti servono?”

“ Devi farmi sapere tutti I movimenti del Clan Dei Necromanti.” Rispose a voce bassa Tyranus. 

Borgan lo guardò confuso. “ Ma scusami, non sei un Necromante? “

“ Me ne sono andato, E mi danno la caccia...” Tyranus glielo disse con molta calma.

Borgan annui scolandosi una sesta e una settima birra.

A tre birre probabilmente io sarei già nel mondo dei sogni !” pensò Tyranus sorseggiando ancora la sua birra.

“ Altro?” e l’ottava birra era a metà. 

 Tyranus si voltò verso Reyna che di nascosto, ma ormai neanche più di tanto, stava fissando la ragazza vicino al suo tavolo. 

“ Sai chi è il capo del Clan degli assassini?” Chiese Tyranus tirando un lungo sorso di birra.

Il nano non si aspettava certo una domanda del genere. 

“ No amico mio, non so chi sia...”e finì di scolarsi l’ottava birra 

Tyranus era deluso dalla risposta. Tyranus finì la sua bevanda e appoggiò il boccale sul tavolo, e Borgan invece attaccò la nona birra “ Però…. So a chi chiedere! E visto che ti devo la vita Lord Tyranus, avrò anche queste informazioni.”. 

Tyranus sorrise e chinò il capo in senso di ringraziamento. 

“ Mi metto in viaggio subito.” Borgan si alzò e si scolò la decima e ultima birra. 

“ Borgan… prudenza!” avvertì Tyranus. 

“ Ho oltre 200 anni amico mio…. Sarò cauto.” Disse Borgan andando al bancone per pagare le bevute.

Tyranus si alzò e chinando il capo lo ringraziò. 

 

Il Necromante andò di nuovo verso Reyna. Lui si sedette e lei senza guardarlo gli chiese: “ Chi è il nano?”

“ Uno che ho salvato poco fa.” Rispose l’uomo appoggiando le braccia sul tavolo

Lei gli lanciò un'occhiata: “ E gli hai chiesto informazioni sul Clan degli assassini e dei Necromanti immagino”. 

L'ultima affermazione, fece non solo sgranare gli occhi sotto la maschera a Lory, ma improvvisamente trovò i due, e la loro conversazione molto interessante, ma ovviamente, sotto la maschera, rimase tutto celato agli occhi dei due amici.

Tyranus si passò la mano sinistra sulla nuca : “ Immagini bene!”.

Lei sbuffo: “ Guarda quella ragazza...”

“Quella che stai fissando da molto?” chiese Tyranus

“Guardala e Basta Tyranus!” ordinò Reyna a denti stretti.

Tyranus iniziò ad osservarla senza farsene accorgere. In effetti quella ragazza aveva qualcosa di familiare…. Chi era? 

“ Mi sembra di conoscerla… ma non so dove l’ho vista…”

Reyna fece un sorriso e rispose : “Un assassina, di nome Lory, ti dice niente?”

Tyranus sbiancò più di quello che era bianco. Guardò Reyna e capì che era seria, nonostante la risata. 

LORY!!” 

Tyranus strinse I pugni e Reyna giurò di aver visto delle scintille sulle punte delle dita di Tyranus. 

“EHY!” Reyna richiamò l’attenzione del Necromante. “Ricordati che lei è solo lo strumento. Te vuoi l’architetto del lavoro svolto da quella assassina.” 

Tutto ciò, per Lory si fece non solo interessante, ma anche divertente. Era abituata ad essere invisibile per il resto del mondo, ma di certo la discrezione non era dalla parte dei due amici: “credono davvero di poter ingannare un assassino? sono due poveri sciocchi, la discrezione di certo non fa per loro…” pensò tra sé e sé mentre un sorriso si formava sul suo viso sotto la maschera, e ancora sotto di essa continuò a guardarli, e ad ascoltarli. “Il tipo sembra conoscermi e anche la dracomante...curioso...anche se sono certa di non averla mai vista quella dracomante… ma lui…” il pensiro di Lory rimase un po nel vuoto, sospeso, mentre osservava l’uomo, che a quanto pare ce l’aveva con lei, ma erano in tanti ad avercela con lei e di certo non si sarebbe messa a pensare a tutti quelli ai quali aveva ucciso qualcuno, per di più non era suo interessa sapere chi fosse, probabilmente uno dei tanti a cui aveva tolto qualcuno, forse un parente o un amico, chi lo sapeva, e francamente non era neanche di suo interessa al momento.

Tyranus cercò di trovare l’autocontrollo. E non ci riuscì perchè dal nulla un elfo oscuro volò all’interno della taverna rotolando per terra. 

Una montagna, con capelli e barba nera e lunga. Aveva della pelle di qualche animale come indumento e bracciali in metallo. Entrò dentro il locale e gridò: “ BIRRA!!”.

Il proprietario gli consegno in fretta e furia un boccale. Il gigante si avvicinò al tavolo di Tyranus e Reyna. Si sedette “ La sedia deve esser rafforzata per tenere un armadio come quello!!” pensò Tyranus. 

Una volta finita la birra il gigante ruttò. Sembrava un tuono o qualcosa di simile. Volò il boccale verso il bancone. “ EHY UOMO!! PORTAMENE UN ALTRA!”. 

Il locandiere, tremante di paura, portò un altro boccale al Gigante. Mentre beveva la birra, si voltò verso Tyranus e Reyna. “ PINGUINO?” 

I due sobbalzarono. “Anche tu aspetti Pinguino?” Chiese Reyna

Il gigante ruttò di nuovo e rispose : “Si donna cornuta!! Sono DRAKO. Un Barbaro Elfo Oscuro. 

Alla parola “donna cornuta “ Reyna strinse gli occhi fino a far diventare due fessure e avrebbe voluto sbranare quell’ammasso di muscoli senza cervello.

“Tanto rumoroso e rozzo quanto fastidioso” pensò tra se e se Lory.

“ Io sono Lord Tyranus e lei e Reyna…”

“ NON PARLO CON TE, BECCHINO!” Tuonò Drako. 

Tyranus voleva farlo a fette. Si alzò fece un passo verso il gigante quando intervenne Lory “Vi conviene farla finita di dare così tanto spettacolo...siete fastidiosi...”. Tyranus la guardò e sentì il sangue ribollire nelle vene… doveva calmarsi. “Tu saresti?” tuonò Drako rivolgendosi alla ragazza mascherata.

“Lory”. 

“ DRAKO piccola ragazza”. Tuonò il Barbaro.

Lory si rivolse a Tyranus.

“Io sono Tyranus. Un Necromante!”. 

“Buono a sapersi…” rispose con poco interesse.

Tyranus la guardava con occhi sbarrati, cosa ci faceva lì? di certo non era una che si presentava in una locanda con così tanta gente per nulla... Anche lei forse….

“Anche te hai ricevuto la lettera da Pinguino?” chiese il Necromante. 

“Si, per una missione speciale...o almeno a detta sua...” rispose l’assassina. 

Reyna si mise una mano sul mento. “una missione con questa bastarda!?”. 

Tyranus si sedette e I due nuovi “amici” li raggiunsero al solito tavolo. 

“Sai Tyranus…” iniziò Lory “… ho la vaga impressione di averti già visto da qualche parte… ma mi sfugge dove…”

Reyna sbarrò gli occhi verso il Necromante, che a sua volta fissò Lory. 

“Ho fatto il mercenario per qualche anno.” rispose Tyranus.

Lory si limitò a fare spallucce. 

“Un Becchino come Mercenario…. Maaah…..” Intervenne Drako, volando il secondo boccale e urlando: “ BIRRA!!”

Tyranus e Reyna iniziarono a pensare che questo fosse uno scherzo di cattivo gusto di qualche impiastro del Re. 

“Non sono un becchino, sono un Necromante!” lo corresse Tyranus…. La calma stava per andare a farsi benedire. 

Il locandiere arrivò con un altra Birra e Drako lo ringraziò ruttandogli in faccia. 

I tre compagni erano schifati dall’atteggiamento del Barbaro. 

“Necromante… becchino… dov’è la differenza .. EH??” Tuonò Drako.

Tyranus stava per rispondergli ma Reyna gli diede un calcio sotto il tavolo e diede un'occhiataccia all’amico facendoli capire che tanto era inutile controbattere ad un essere così stupido. 

 

Intanto al loro tavolo si avvicinò un uomo, capelli corti con barba molto corta, indossava una veste di cuoio e degli avambracci di metallo. 

“Avete ricevuto il messaggio di Lord Pinguino?” esordì l’uomo

Drako osservò l’uomo mentre beveva la sua birra. Tyranus lo squadrò dalla testa ai piedi, e lo stesso fece Lory.Reyna,invece, si alzò e chiese: “ Esatto. E Voi chi siete? “

L’uomo rispose appoggiandosi al tavolo con le mani: “Sono la Vostra guida! Mi manda Pinguino.”

L’uomo si guardò intorno: “ Ne manca una….”

Drako, ignorando totalmente la guida, lanciò il boccale sopra la sua testa e questa volta colpì il locandiere nella testa. 

Tyranus si mise una mano in faccia per l’imbarazzo e domandò alla guida. “Tra quanto andiamo?” 

spero il prima possibile “ pensò Reyna. 

“Non possiamo più attardarci… ci aspetta un viaggio di due giorni.” Rispose l’uomo di Pinguino. 

Lory si alzò dal suo posto : “ E le provviste? “ 

La guida sorrise “Le provviste dovete comprarle.”.

Prese 4 sacchetti e le distribuì uno a testa. “100 corone a testa, Un anticipo della ricompensa per la missione!”. 

Tyranus aprì il sacchetto e vide delle monete d’oro. Annuì con la testa. 

“Tra un'ora, al cancello Ovest.” l’uomo se ne andò dal tavolo.

I quattro compagni si guardarono e entrambi si alzarono. Drako lanciò 10 corone sul bancone. Il povero locandiere si stava alzando con un bel bernoccolo in testa. 

   
 
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