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Autore: InkHeart070    11/01/2021    0 recensioni
In un mondo dove creature soprannaturali e umani coesistono una ragazza scoprirà le sue vere origini dopo una serie d'incidenti che coinvolgono anche un misterioso vampiro con gli occhi di topazio.
Ma non tutto è come sembra, vampiri, lupi mannari, misteri, profezie e un umano accecato dall'odio che farà tutto pur di distruggere i vampiri.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 1

“Principessa"
“Principessa!”
Mi sembrò di sentire qualcuno chiamarmi. 
Però, pensando che lo vedessi nel mio sogno, mi girai dall’altra parte per poi tirare le coperte sopra la mia testa.
“Principessa Raffaella svegliatevi, la prego” il tono della mia serva aveva un pizzico di dispero. 
‘No, certamente non me lo sto sognando’ pensai.
Tolsi le coperte infastidita e la guardai facendole sapere che ero sveglia. Lei fece un piccolo inchino. Sbuffai e mi alzai sbadigliando, entrando nel mio bangio. Versai l’acqua nella ciotola di ceramica e sciacquai il mio viso.

“Sara potresti prepararmi l’acqua verso mezzogiorno?” chiesi rientrando.
“Certamente”
“Grazie, ora puoi andare”
Sara fece un inchino e se ne andò. Ho smesso di lasciarla aiutare a vestirmi da quando ho avuto la mia prima ferita. Anche se non fa troppe domande, se vede le cicatrizzi che ho accumulato andrà sicuramente a dirlo al re.   
Misi una camicia con le maniche strappate e un paio di pantaloni da uomo, volevo essere comoda quando mi allenavo.
Mi diressi verso la mia libreria e tirai il candeliere da parete colore d’oro. Si sentì un clic e spinsi la libreria rivelando una
scalinata. Entrai e chiusi la porta, le torci si accesero immediatamente.
Continuai il mio cammino lungo il corridoio fino ad arrivare alla camera centrale, la mi allenavo. Ce ne era un’ancora, strapiena con libri e varie armi.
Feci due giri correndo e poi degli allungamenti per le mani e le gambe. In seguito presi i coltelli che c’erano già sul tavolo per poi cominciare a tirargli al bersaglio.


“Sara” chiamai rientrando nella mia camera sudata.  
“Sì, principessa?” la testa bionda di Sara fece capolino dal mio bagno.
“Hai preparato l’acqua come ti ho detto prima?”
“Si” disse mentre usciva per farmi passare. 
“Va bene grazie Sara”
Accorgendomi che non se ne fosse andata la guardai interrogativa.
“E sicura che non le serve aiuto?” mi chiese per l'ennesima volta.
“No, non mi serve grazie però” le sorrisi come sempre.
Mi girai e buttai giù i miei indumenti. Il mio corpo a contato col’aria fredda mi fece rabbrividire. Entrai velocemente dentro la vasca di marmo. Poi presi un panno bagnato e lo strofinai su la mia pelle sporca di sudore. Quando mi senti pulita smisi e usci fuori asciugandomi.
Sopra il mio letto trovai un vestito blu affiancato da dei gioielli. Lo guardai un po’ stranita. Cercai di ricordare se c’era qualche evento oggi. La porta si aprì, al’improvviso. Mi fermai di colpo.
“Raffaella ti vorrei parla-” l'intruso rimase a bocca aperta.
Io feci un piccolo urlo e mi girai immediatamente. Cercai disperatamente qualcosa per coprirmi ma in vanno.
“Raffaella scusami non sapevo che eri nuda”
“Gabriele esci!” gli urlai rendendomi conto che non si era mosso.
“Si subito, scusami ancora una volta”
“ESCI!” urlai disperata e imbarazzata come non mai. 
Finalmente usci e chiuse la porta.
Mi senti le gotte infocate. 
'Ma perché non bussa mai'
Indossai la mia vestaglia nera, che solo ora scopri che era posata sul comò. 
Presi due respiri profondi e mi recai verso la porta. L'apri lentamente e vidi Gabriele appoggiato sul muro con un sguardo assente. 
“Scusami per averti urlato” gli dissi abbassando la testa, troppo imbarazzato per guardarlo direttamente.
“No, non ti devi scusare io sono stato quello che è entrato senza bussare” stava grattando la sua testa.
L'atmosfera si era fatta più scomoda del solito. 
“Comunque di che cosa mi volevi parlare?” cercai di spezzare il silenzio.
“Oh si, quasi me lo ero scordato”
“Allora?” avevo cominciato a sentire un po’ di freddo e miei capelli gocciolanti non aiutavano affatto. 
“Mi farai il piacere di accompagnarmi al ballo di stanotte?”
Sgranai gli occhi. Me lo ero completamente dimenticata. Oggi era il ballo della primavera. 
“Raffaella, tutto bene?”
“Si, scusami, ci andrò volentieri”
“Allora verrò a prenderti alle otto”
“Certamente”
“A sta notte cara Raffaella” mi disse baciandomi la mano.
Entrai rabbrividendo. Gabriele ultimamente si comporta molto stranamente nei miei confronti e mi dà più attenzioni dal solito.
Tolsi il vestito dal letto e lo posai sopra la sedia e mi ci sdraia sopra. 
Chiusi gli occhi per un secondo e quando gli riaprì il cielo era scuro.
 Misi il vestito lungo blu, mi copriva tutta la spalla e le maniche strette, arrivavano fino al gomito e poi si allargavano. 
Sara arrivò poco dopo per acconciare i miei capelli in due trecce e poi creare un chignon con esse. In fine mi tinse le labbra di un rosso chiaro e misi un ombretto marrone, che si vedeva appena, su gli occhi. 
Presi la collana e la guardai, era un regalo da Gabriele. Non mi sentivo proprio a indossarla.
Qualcuno bussò alla porta. Sara posa il pettine e va ad aprire la porta. 
Io rimango seduta e continuo a guardare la collana.
“Raffaella vuoi una mano con la collana”
Esitai un po’ prima di rispondere
“Si”
Gabriele la prese mettendola attorno al mio collo e la agganciò. Le sue mani si posarono sulle mie spalle e abbassò la sua testa vicino al mio orecchio. 
“Sei incantevole” sussurrò prima di posare un bacio sul incavo del mio collo.
Io rabbrividì disgustata e mi alzai di scattò.
“Dobbiamo andare ora se no faremo tardi” dissi in fretta.
“Certo”
Gabriele usci primo e io pulì il punto che aveva baciato prima di mettere i miei tacchi e seguirlo.  
Un silenzio imbarazzante ci segui fino a raggiungere la sala da ballo.
I suoi genitori, re Gabriele il III e regina Sofia, ci accolsero e insieme entrammo dentro.
Tutti gli ospiti si ammutolirono appena il maggiordomo annunciò il nostro arrivo. In perfetta sincronia s’inchinarono e non si alzarono finché il re non glielo permise.
Poi tutti continuarono come se non avessero mai interrotto la loro conversazione.
Gabriele si inchino un po’ e mi porse la sua mano. 
“Mi farai il piacere di aprire le danze?”
“Con piacere” risposi mettendo la mia mano nella sua.
Scendemmo la lunga scalinata per poi metterci in posizione aspettando che la musica cominciasse. 
Abbiamo ballato per un po’ prima di fermaci. Ringraziai Gabriele e andai a prendermi qualcosa da bere.
Con un bicchiere di vino in mano mi recai verso la veranda che si affacciava al giardino. Le rose erano incantevoli ed emanavano un aroma dolce, mi piace la primavera ma non tanto quanto l'inverno.
Rimasi fuori ad ammirare la vista del giardino e quando senti il maggiordomo annunciare che il re voleva dire qualcosa, entrai dentro. 
Gabriele intravedendomi si avvicinò e mi strinse la mano sorridendo.
Avevo un brutto presentimento.
“Come tutti sapete, il grande disastro che è accaduto più di quattordici anni fa, causò innumerevoli danni al nostro regno. Distrusse le nostre proprietà e ridusse il nostro regno in rovine, ma la cosa più devastante ci tolse le persone a noi più care. Anch’io, come molti di voi, ho perso una persona cara a me. Mio fratello. A riempire quel grande vuoto che la sua perdita ha causato, fu una piccola bambina” fecce una pausa e mi guardo.
Una lacrima mi rigò la guancia e gli sorrisi.
Non mi dimenticherò mai la bontà che mi mostro adottandomi.
“Raffaella e mio figlio andavano sempre d’accordo e non ho potuto non notare che si volevano bene più di un fratello e una sorella. Così, presi una grande decisione” si fermò e prese un bicchiere.
Il sorriso sparì dal mio viso. Sapevo fin troppo bene dove stava andando questo discorso.
Ora si spiegano tutte le attenzione che mi dava Gabriele ultimamente.  
“Vi ho invitato oggi per annunciare il fidanzamento tra mio figlio, principe Gabriele il IV, e la mia figliastra principessa Raffaella"
Un' onda di applausi si alzò ma io non potevo sentire niente. I mie orecchi fischiavano e un capogiro per poco no mi fece cadere. Gabriele mi sostenne appena in tempo. Mi stava chiedendo come stavo ma io non lo potevo sentire. Il rumore e la sua voce si erano ovattate. Cercai di dirgli che stavo bene ma la mia gola si prosciugò.
L'unica cosa alla quale stavo pensando era la parola 'fidanzamento'. Gabriele e io ci sposeremo in futuro. Non ci potevo credere, l’idea di dover condividere il mio letto con lui mi causava il volta stomaco. Non posso essere intima con una persona che considero mio fratello.
Qualcuno mi portò un bicchiere d'acqua e cominciai a riprendermi. Una folla ci aveva circondati. Il re e la regina erano accanto a me. Il re era visibilmente preoccupato e la regina aveva gli occhi pieni di lacrime. Mi volevano davvero bene. Come posso dire a queste persone che io non amo il loro figlio. Non posso e non lo farò.
Presi una decisione. Gli ripagherò per tutto quello che hanno fatto per me sposando il loro figlio.
Gabriele mi sollevò e si recò verso la mia camera.
“Grazie” sussurrai quando mi posò sopra il mio letto.
“Non ti preoccupare. Come ti senti?”
“Meglio, scusami per prima mi ero solo sorpresa”
“Perdonami Raffaella, dovevo dirtelo prima”
Non risposi e mi alzai dal letto lentamente dirigendomi verso la porta.
“Ti lascio ora a riposare, buona notte” disse capendo che doveva andare.
“Buona notte”
Chiusi la porta e tolsi tutto prima di mettere la mia camicia da notte bianca.Entrai sotto le coperte e piansi fino allo sfinimento. Mi addormentai poco dopo sognando di un mondo dove i vampiri non esistevano, Annarita e Graziella erano vive e Gabriele non era il mio fidanzato.   


~Inky's Corner 
Ciao ragazzi, ecco il primo capitolo. Spero che vi piacerà. 
Non scordate di lasciare qualche recensione se vi va. 
Tanti bacci a tutti! 

   
 
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