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Autore: Arvistloe    13/01/2021    0 recensioni
Due digressioni sull'appuntamento di Chloe e Lucifer nell'episodio 4×02 Somebody's Been Reading Dante's Inferno.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: in questa storia, Chloe non conosce padre Kinley a Roma. La psicoterapeuta Linda Martin, odiava con tutta se stessa quando in un grande ipermercato era aperta una sola cassa. Quella mattina si era fermata nel supermercato vicino il suo studio per comprare un martello con dei chiodi. Gli servivano per appendere un quadro nella sua abitazione, regalo di una sua paziente che era guarita. Stava per andare via esasperata, quando vide Chloe mettere sul bancone della cassa alcune cose che la preoccuparono. Vide una piccola motosega a batteria, un'altra elettrica. Eppoi coltelli di varie misure, corde, cinghie, disinfettante, un paio di collari da cane. Nella spesa di Chloe c'erano anche varie confezioni di guanti di lattice, buste per spazzatura da condominio, pacchi di bende e nastri adesivi.

La dottoressa Linda ricordava bene l'ultima seduta il giorno prima con Lucifer. Il re dell'inferno era felice, anzi elettrizzato che Chloe fosse tornata. Quel mese di lontananza di Chloe con Trixie a Roma, era stato molto triste per Lucifer. Una tristezza diradata dal re dell'inferno, sentendo Chloe dirle che aveva accettato la sua parte bruciata da diavolo. Ma per continuare nella loro partnership in polizia, con qualcosa di più nel privato, gli aveva fatto una strana richiesta
"Chloe vuole che dal tramonto di domani sera, per ventiquattro ore successive io sia a sua disposizione nell'attico. Sinceramente ero un po eccitato alla sua richiesta, ma le sue successive parole mi hanno un po' preoccupato. Mi ha fatto promettere, qualunque cosa mi farà, sfruttando la mia vulnerabilità accanto a lei, non scapperò e mai mi vendicherò"
Linda aveva rassicurato Lucifer, ma vedere Chloe comprare tutti quegli oggetti molto taglienti la preoccupò.

Nel parcheggio Chloe alzò gli occhi al cielo, vedendo Linda correrle incontro. Accigliata, chiudendo il bagagliaio dell'auto la salutò dicendole
"Linda che piacere vederti…"
Era una mezza verità
"...scusa ma avrei un po' di fretta"
Linda si posizionò di fronte lo sportello lato guida dicendo a Chloe sottovoce
"Chloe ricorda che puoi sempre venire nel mio studio per parlare di Lucifer, con il suo mondo tra inferno e paradiso"
Chloe ridacchio
"Te l'ha detto vero? Della mia richiesta. Non ti preoccupare dottoressa, Trixie per quarantotto ore di trova con mia madre, non si accorgerà di nulla"
Linda resistere a Chloe che tentava di spostarla dallo sportello, dicendole molto convinta
"Chloe ricordati che Lucifer punisce il male, non è il male. Guarda oltre qualunque idea di rabbia o vendetta verso di lui. Sai bene che prova sentimenti molto forti per te. Sentimenti che vanno oltre l'amicizia. Vuole restare accanto a te nonostante lo rendi vulnerabile"
Chloe si abbassò su Linda, dicendogli con voce roca
"Dottoressa io sono stanca di essere la buona, di essere quella sacrificabile dal conoscere la verità. Da ora in poi lascio il mio cuore buono solo a mia figlia Trixie. Al resto del mondo consegno solo la mia rabbia. Da ora in poi Chloe sarà il personaggio cattivo. Il caro Lucifer lo capirà nel modo migliore, più doloroso"
Linda stava per dire qualcosa, ma Chloe entrò in auto. Abbassò il finestrino, dicendole
"Puoi anche dire tutto a Lucifer. Lui deve mantenere la sua parola. Da ora in poi Chloe decide per se stessa, vendicandosi di chi la crede inadatta a qualunque cosa"
Linda guardò l'auto di Chloe andare via, indecisa se avvertire Lucifer.

Qualche ora dopo. Attico.

Lucifer era in cucina, senza giacca con le maniche della camicia grigia arrotolare. Stava cucinando alla griglia del formaggio, come piaceva a Chloe. Aggiunse accanto delle fette di arance, per dare al formaggio il sapore fruttato che piaceva alla sua detective. Cercò di scacciare dalla mente la telefonata di Linda, molto preoccupata per come aveva visto Chloe al supermercato. Era deciso, nel lasciare fare a Chloe quello che voleva, anche la tortura fino alla morte, visto che aveva dato la sua parola. Finito con il formaggio, che lasciò in caldo in uno scaldavivande, mise apposto la zona del salotto vicino al balcone, per cenare con Chloe seduti sul pavimento sopra dei cuscini, intorno al basso tavolino di vetro. Quando fu sicuro che tutto era perfetto, mentre il sole tramontava, indossò la giacca, con mille speranze nel cuore.

Qualche momento dopo.

Giù al bar del Lux che si stava riempiendo di clienti, Maze vide Chloe andare verso l'ascensore. La demone notò che Chloe portava un borsone nero, all'oscuro della spesa tagliente vista fare da Linda, era un po' felice che forse Chloe volesse passare la notte con Lucifer.

Nell'attico.

Lucifer aggiustò la rosa rossa, vicino la candela nel centro del tavolo. Per l'occasione aveva scelto un porta candela molto antico, d'inizio novecento. Sentendo il ding dell'ascensore si voltò. Lucifer sorrise felice nel vedere Chloe. La sua detective indossava una maglia blu scura, con un paio di pantaloni di seta dello stesso colore, lasciando i capelli sciolti. Cercando d'ignorare il borsone nero alla mano destra di Chloe, Lucifer le disse
"Detective, sei magnifica"
Chloe alzò le spalle, indicando la zona preparata da Lucifer, chiedendogli
"Attendi qualcun altro? Ricordati che mi hai dato la tua parola"
Lucifer ridacchio, dicendole
"Come promesso sono solo per te, per qualunque cosa. Tutto questo sempre per te. Speravo che volessi cenare con me"
Chloe appoggiò la borsa vicino l'ascensore, ripetendo mentalmente

"Sono cattiva...sono senza cuore...sono cattiva...Non cedere...Non cedere"

Ma scoprire che Lucifer aveva preparato il formaggio grigliato con le fette di arance, il pane di orzo con lievito naturale, la turbò, facendole battere forte il cuore. Cercando di sembrare normale, disse al re dell'inferno
"Non amo gli sprechi. Quindi si, mangiamo. Poi devo farti quello che devo farti"
Lucifer annuì di si, felice di vederla sedersi.

Chloe dovete ammettere a se stessa, Lucifer era sempre un ottimo cuoco, apprezzando tantissimo il formaggio grigliato che lei adorava. Colpi ulteriormente il suo cuore un sottofondo di canzoni anni novanta.

Nel momento il quale Lucifer le versò nuovamente nel bicchiere del vino rosso, Chloe cercò di attaccarsi alla sua decisione di essere una persona cattiva, senza cuore, dicendo al re dell'inferno
"Mi congratulo con te signor Lucifer. Un'ottima strategia per ipnotizzare le persone che non ti conoscono"
Alzò il bicchiere, bevendo sicura di averlo colpito nel profondo. Invece Lucifer pensò che non poteva darle torto, era certo che la sua nomea di donnaiolo non lo aiutava. Annuì di sì, dicendo a Chloe con sguardo addolorato
"Chloe tu sai bene che non posso...o meglio non voglio mai mentire. Mai, ripeto mai per nessun'altra persona o mai cucinato. Di solito facevo portare qualcosa di pronto. Tu sei speciale per me"
Chloe sentì crescere nuovamente la frustrazione dentro di lei, replicando con rabbia a Lucifer
"Ma questa persona così speciale non era mai capace di capire o sopportare il tuo mondo…"
Strinse i pugni sotto il tavolo
"...Ma ti rendi conto come mi sono sentita scoprendo tutte le cose che mi avevi nascosto? Io…"
Si batte sul petto gridando
"...Non potevo sapere che eri il re dell'inferno, io non ero capace di capire che Pierce era il primo assassino del mondo oltre un pericoloso boss criminale. Io per te non sono mai stata speciale, ma una stupida bambola, che dovevi portare nel letto per scoparla, visto che il tuo mojo non funzionava con me. Io sono stanca delle persone come te, che mi nascondono le cose, credendo che sono incapace di sopportare…"
Cercò di frenare le lacrime, ma fu inutile, calde lacrime le bagnavano le guance, sotto lo sguardo dispiaciuto di Lucifer che non credeva mai di averla così offesa, Sentendola continuare con tono normale
"...non potrai mai capire come mi sentivo sola quando sei scappato a Las Vegas. Ma tu dovevi decidere per me. Io non ero degna del libero arbitrio che tu tanto decanti. Magari se avessi visto prima la tua parte bruciata, l'avrei accettata. Ora basta. Basta con te, basta con tutto in questo mondo. La Chloe buona non esiste più. La Chloe che perdona, la Chloe che comprende non esiste più"
Lucifer le urlò disperato
"No! Non puoi far scomparire la mia Chloe, l'unica persona che abbia mai amato, perché io ti amo, ti amo da sempre"
Chloe lo fissò con gli occhi sgranati, balbettando agli occhi lucidi di Lucifer
"Tu...Tu cosa?"
Lucifer tolse senza difficoltà il tavolino tra loro due, mettendolo di lato. In ginocchio si avvicinò a Chloe tenendole la mano destra nelle sue, dicendole con tono lieve
" Sai bene che non mento. Ti amo Chloe, dal primo attimo che posai gli occhi su di te. Il mio maledetto orgoglio, la mia guerra personale contro mio padre mi ha fatto sempre complicare le cose con te. Io ti amo Chloe. Da quando ti conosco, non ci sono più altri partner sessuali o sentimentali nella mia vita. Mi rendo conto che non amo il sesso estremo o altri cose degne di una camera di tortura, dove sono stato fin troppo. Chloe diamoci una possibilità, la meritiamo "
Chloe tolse la mano tra le sue, alzandosi, dicendo freddamente
"Lucifer sono arrivata al limite. Non provo nulla per te"
Lucifer sempre in ginocchio abbassò la testa, era certo che lei lo amava. Chloe gli disse senza guardarlo
"Io poi non posso avere a che fare…"
Cercò di non arretrare nella sua convinzione
"...con un mostro...un essere aberrante"
Lucifer alzatosi dal pavimento, sentiva mancargli le forze per qualche momento. Non poteva credere quello che aveva detto Chloe. In quel momento, il re dell'inferno voleva sul serio che Chloe lo torturava, magari uccidendolo. Si tappò le orecchie con le mani, tentando di frenare il ricordo dei suoi famigliari che gli gridavano
"Mostrò! Obbrobrio! Veleno!"
Mentre lui urlava per le torture chiedendo pietà. Srotolo le ali facendo sobbalzare Chloe che lo vide diventare nella sua forma bruciata.

Lucifer finì in ginocchio, le ali tornarono nella schiena, togliendosi freneticamente la giacca, strappando i bottoni della camicia aprendola. La detective arretrò qualche passo, vedendolo circondato da ombre nere, dalla forma umana. Le ombre afferrarono Lucifer, ridendo lo lanciarono dall'altra parte dell'attico. Alcune ombre si diressero da Chloe, mentre altre facevano sedere Lucifer su una sedia, continuando a insultarlo mentre lo legavano con corde.

Le ombre dissero a Chloe con una voce metallica
"Siamo stati posti nell'animo di Lucifer da quelli del paradiso. Usciamo fuori quando si sente solo, ferito nel cuore"
Chloe cercò di reprimere delle lacrime ricordando una frase di Lucifer dettagli qualche tempo prima
"Chloe, tu con Trixie, siete le uniche che non mi abbiano mai fatto sentire solo o indesiderato"
Una ombra si avvicinò ancora di più a lei, dicendole quasi sottovoce, con il vociare delle altre attorno a Lucifer
"Voi umani, siete così fantasiosi nella tortura, secondi solo a quelli dei suoi ricordi in paradiso. Dimmi cosa vuoi fargli. Noi ti aiuteremo. Siamo qui per lasciarlo vicino, vicino alla fine. Su dicci"
Altre ombre presero il borsone, portandolo vicino alla sedia, spingendo Chloe.

Lucifer era seduto su una delle sedie più robuste dell'attico. Una sedia che sembrava un trono. Le ombre gli avevano legato con corde i polsi ai braccioli della sedia, le caviglie alle gambe della sedia. Fisicamente, oltre la versione bruciata, era intatto. Mentalmente era finito nella prigione dei ricordi, delle offese ricevute. Quando vide Chloe fissarlo, mentre era nudo, chiuse gli occhi sicuro che anche l'unica persona che abbia mai amato, lo avesse abbandonato.

La detective fissò quell'essere che doveva essere tutto il male incarnato. Era lì, fermo in una versione bruciata che le aveva fatto paura. In quel momento vide solo il suo partner, l'amico speciale di Trixie, il gentiluomo che la difendeva meglio di chiunque altro, le apriva le porte, le diceva continuamente che era la migliore detective del mondo. Guardò con orrore il borsone nero volendo mai averlo preparato.

Il re dell"inferno apri gli occhi sorpreso, sentendo Chloe urlare
"Basta! Non dovete più tornare! Non merita tutto questo! Può aver sbagliato nel passato, ma oggi si tratta di una brava persona. Lasciatelo stare!"
Le ombre le dissero ridendo
"Sei brava nel tessere le sue lodi. Ma guardati, sei spaventata da lui"
Le ombre urlarono quando Chloe si sedette sulle gambe di Lucifer, baciandolo nella sua versione bruciata, dicendogli alternando piccoli baci su quel viso lesionato
"Ti prego perdonami, non mi fai paura, non sei un mostro per me. Ti amo, ti amo anche così. Lucifer smettiamola di farci del male, perdoniamoci a vicenda"
Chloe bacio le lacrime che scendevano dagli occhi di Lucifer che le disse con la voce rotta
"Chloe…"
Accennando un piccolo sorriso
"...non stai mettendo…"
Chloe appoggiò la fronte alla sua
"...Ma sono intrappolato nei ricordi tristi, terribili. Sento il mio cuore pieno, senza più spazio. Chloe sono condannato alla solitudine"
Le ombre risero. Ma Chloe non voleva perderlo, dicendo al suo amato Lucifer
"Liberiamo questo cuore"
Baciò Lucifer con passione, trasporto, volendo liberare dal passato terribile il suo cuore.

Il tempo attorno Chloe e Lucifer si fermò.

Lucifer era in piedi, nella versione bruciata, nudo circondato dalle ombre. Era ormai rassegnato, le ombre gli avrebbero mostrato ogni episodio di solitudine o rifiuto della sua eternità. Nella sua rassegnazione, Lucifer sentì una mano stringere la sua destra. Era Chloe, in piedi accanto a lui che gli disse con un ampio sorriso
"Sono sempre con te. Nessuna paura. Queste ombre devono capire che non possono più restare"
Le ombre risero, dicendo
"Umana, guarda la mediocrità di questo essere. I suoi ricordi sono solo dolore"

Il re dell'inferno guardò scioccato cosa stava succedendo. Per ogni ricordo doloroso, Chloe contrapponeva un ricordo felice con Lucifer. Una determinazione della detective che portò, la prima volta nella sua eternità, Lucifer nel contemplare nei ricordi di Chloe in quegli anni, un mare di amore, amicizia, gentilezza che commosse il re dell'inferno.

Intorno a Chloe e Lucifer vorticavano piccole immagini, momenti di dolore, solitudini di quel re triste. Nessuno dei due aprì gli occhi, persi nel loro amore. Le immagini raccolsero le ombre, scomparendo tutto in un lampo di luce angelica.

Chloe e Lucifer staccarono le labbra solo per respirare. Il re dell'inferno si guardò intorno, dicendo alla sua amata detective, sempre seduta sulle sue gambe
"Ci sei riuscita Chloe, le ombre sono scomparse per sempre. Il mio cuore non sanguina più. Ci sei riuscita"
Tornando nella sua forma umana. Chloe si appoggiò alla spalla sinistra di Lucifer, sorridendo felice. Senza problemi, Lucifer si liberò dalle corde. Alzandosi in piedi con Chloe tra le sue braccia stile sposa, le disse mentre fuori albeggiava
"Chloe vogliamo continuare il nostro appuntamento?"
Chloe rise felice, annuendo di sì, andando insieme nella camera da letto.

Quel pomeriggio.

Chloe si svegliò sola nel letto, ma coperta fino il collo da una coperta. Sorrise, ricordando con eccitazione i momenti passati con Lucifer. La sorprese sapere da Lucifer, nel turbine del loro fare l'amore
"Chloe, avrò fatto sesso in ogni modo, sperimentando ogni grado di orgasmo e sesso estremo, facendomi fare di tutto. Ti giuro, solo con te posso dire di aver fatto l'amore. Solo grazie a te conosco il valore delle carezze, dei baci, del prima e del dopo aver fatto l'amore. Sei proprio la mia anima gemella"

Poco dopo.

Affamata, Chloe si alzò dal letto cercando i suoi vestiti sparsi intorno nella camera. Si fermò notando la vestaglia blu scura che indossava Lucifer, lasciata su una poltrona. La indosso perdendosi nell'odore di Lucifer, uscendo dalla camera.

Vide Maze che portava nell'ascensore la sedia dove le ombre avevano legato Lucifer, con il borsone preparato da Chloe per torturare il re dell'inferno. Vedendola, la demone le disse prima di far chiudere le porte dell'ascensore
"Complimenti Chloe. Grazie del borsone con tutte queste cose"
Chloe sorrise, seguendo il canticchiare di Lucifer. Lo trovò in una moderna cucina, intento nella cottura di pancetta con uova. Aveva indosso un paio di pantaloni grigi di pigiama, con sopra un grembiule da cucina rosso con un forcone nero disegnato sopra. Vedendola le sorrise, dicendole
"Di solito sarei nudo sotto questo grembiule, ma visto che avremmo intorno la tua prole, meglio che sia coperto"
Chloe provò un nodo alla gola, sentendo quelle parole. Si sedette dall'altra parte del bancone della cucina, trovandosi baciata da Lucifer che le posò davanti un piatto con pancetta, uova e pane tostato. Affamata, trovò quella colazione deliziosa, con Lucifer dall'altra parte del bancone che mangiava da un piatto le stesse cose.

Qualche momento dopo.

Chloe fini il contenuto del piatto, sorseggiando il caffè in una tazza bianca, guardando Lucifer che stava pulendo la cucina, domandandogli
"Lucifer, se non vuoi rispondere capirò. Vorrei sapere, quelle ombre ti hanno finalmente lasciato? Lo chiedo solo perché mi preoccupo per te"
Lucifer sorrise, dicendole mentre continuava la pulizia della cucina
"Chloe non dovrai mai avete dubbi per chiedermi qualcosa. Tu puoi sapere tutto di me. Su quelle ombre, posso dirti che sei riuscita nel mandarle via..."
Lucifer si sentì bene appena Chloe l'abbraccio da dietro
"...perché sei la mia anima gemella. Non immagini quante volte sono tornate, soprattutto quando venivo scacciato, sentendomi così solo"
Cercando di cambiare argomento, Chloe gli disse, baciandogli le spalle
"Dovremmo dirlo al lavoro che stiamo insieme"
Lucifer sorrise sereno, anche l'ultimo tassello della sua vita era tornato apposto, per la prima volta nella sua eternità ipotizzava una vita con Chloe, decidendo di abbandonare la sua guerra contro il padre Dio.

FINE
   
 
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