Sirius
Pov
Il
cuore mi batteva fortissimo. Talmente
tanto da impedirmi di concentrarmi su altro.
Chiusi gli occhi per un secondo, e quando li riaprii senza esitazione
alzai la
bacchetta verso i due gatti seduti sulle sedie davanti a me, proprio
dietro il
calderone pieno di pozione trasfigurante.
Iniziai a mormorare la litania in latino senza fermarmi mai.
Con un movimento di bacchetta la pozione iniziò a
volteggiare intorno ai due
gatti, e per la successiva ora continuai questo processo, nonostante la
fatica
magica e fisica che richiedeva.
Allo scoccare dei sessanta minuti, al posto dei due gattini Nefer e
Lilith,
c’erano gli ologrammi addormentati di James e Lily Potter.
Gideon Pov
Erano
giorni che vagavo in biblioteca
senza riuscire a trovare la soluzione al mio problema.
Harry non sapeva niente, ovviamente, ma ero sicuro che avrebbe
approvato il mio
comportamento, soprattutto considerato ciò che era successo
durante la prima
lezione di Remus.
Metis non aveva mai parlato di quello che l’aveva spinta a
rifugiarsi nel
diario, non nel dettaglio almeno.
In ogni caso, di certo non aveva mai
parlato di quello che Tom Riddle aveva detto per soggiogarla.
Ero davvero molto preoccupato, come tutti d’altronde.
Remus ci aveva chiesto di tenerla d’occhio e, grazie alla
mappa del malandrino,
avevamo scoperto che passava gran parte del suo tempo con un tale
Cedric
Diggory.
Avevo provato un fastidio non indifferente nel vedere come Metis
preferisse la
sua compagnia alla mia.
Ci parlavamo ancora a malapena, e l’unica consolazione, se
così la si poteva
chiamare, era che parlava a malapena anche con Harry e Ron.
Permetteva solo ad Hermione, e a volte ad
Evelyn e Ginny Weasley, di avvicinarla.
Non la capivo davvero più, e questa cosa non mi piaceva.
Una scritta sul libro catturò la mia attenzione: come
proteggere la persona
amata.
Che lei lo volesse o meno, avevo deciso di proteggerla.
Il molliccio non aveva fatto altro che confermare quello che pensavo
già da un
po’ di tempo…
Scossi la testa e mi misi le mani nei capelli, chiedendomi quale
diamine di
incantesimo mi avesse fatto quella ragazzina.
Metis
pov
Erano
ormai passate tre settimane da
quando io e Cedric avevamo iniziato ad allenarci insieme, ed era
passata una
settimana dalla prima tragica lezione di Remus di difesa contro le arti
oscure.
Avevo iniziato ad evitare i ragazzi del gruppo per scappare dalle loro
domande,
e la cosa mi stava ferendo molto, nonostante fossi io stessa la causa
del mio
male.
Non ero ancora pronta ad affrontare l’argomento
“Lord Voldemort” con loro.
La cicatrice a forma di saetta sulla mia spalla sinistra aveva iniziato
a
bruciare a partire dall’anno scorso, e io sapevo che stava ad
indicare
“pericolo imminente”.
Cedric aveva iniziato ad allenarmi nel combattimento corpo a corpo in
seguito
alle mie richieste, e a gennaio avremmo iniziato con gli incantesimi
avanzati
di attacco e difesa.
Era un bravo ragazzo, e non mi aveva fatto domande indiscrete su quello
che mi
spingeva ad allenarmi con questi ritmi.
Avevamo iniziato a vederci anche al di fuori dei nostri incontri di
allenamento
e avevamo scoperto di apprezzare la reciproca compagnia, nonostante la
differenza d’età e tutto ciò che questo
comportava.
Era davvero il ragazzo perfetto di cui innamorarsi… peccato
solo che non fosse
Gideon.
Harry
pov
La
cicatrice sulla fronte mi bruciava
dalla prima lezione di difesa contro le arti oscure di Remus. Sapevo
perfettamente cosa significava: pericolo imminente.
Ne avevo parlato con Remus e anche lui mi era sembrato preoccupato,
anche se
aveva cercato di nasconderlo.
Gli avevo chiesto il motivo per il quale i dissennatori facessero
più effetto
su di me e su Metis che su altri. La risposta era stata scontata,
ovviamente: a
causa del nostro passato.
Gli avevo fatto promettere che avrebbe insegnato a me, Metis e Gideon
l’Incanto
Patronus, utile a respingere quelle bestie mangia anima.
Le lezioni sarebbero cominciate il mese prossimo, e non vedevo
l’ora.
Sperando che tali incontri mi avrebbero permesso ricominciare a capire
la mia
gemella come prima, sprofondai in un sonno senza sogni.
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Capitolo
un po’ breve di transizione.
Cercherò di rimediare con il prossimo. Vi anticipo
già che stavo pensando di
far comparire Lily e James in carne e ossa nella scena alla stamberga
strillante, quindi dovrete pazientare ancora un po’. A
presto, Mary Evans