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Autore: Mary Evans    14/01/2021    2 recensioni
Terzo anno. Metis, Harry e Gideon, insieme alla neo ritrovata cugina Evelyn e alla madre di quest' ultima, nonchè madrina di Gideon, Marlene Black, ricevono la sconcertante notizia che Sirius Black è scappato da Azkaban. A differenza di provare quel terrore che molti hanno avuto, tuttavia, loro ne sono stati felici. Perchè? Cosa nasconde il nostro gruppetto? Cosa è successo da quando Evelyn Black ha iniziato il suo primo anno? E perchè Marlene McKinnon in tutti questi anni ha continuato a farsi chiamare con il cognome da sposata affibbiandolo anche alla figlia e incurante del disonore che avrebbe portato loro?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Metis Potter'
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Sirius Pov
Il cuore mi batteva fortissimo. Talmente tanto da impedirmi di concentrarmi su altro.
Chiusi gli occhi per un secondo, e quando li riaprii senza esitazione alzai la bacchetta verso i due gatti seduti sulle sedie davanti a me, proprio dietro il calderone pieno di pozione trasfigurante.
Iniziai a mormorare la litania in latino senza fermarmi mai.
Con un movimento di bacchetta la pozione iniziò a volteggiare intorno ai due gatti, e per la successiva ora continuai questo processo, nonostante la fatica magica e fisica che richiedeva.
Allo scoccare dei sessanta minuti, al posto dei due gattini Nefer e Lilith, c’erano gli ologrammi addormentati di James e Lily Potter.

 
Gideon Pov

Erano giorni che vagavo in biblioteca senza riuscire a trovare la soluzione al mio problema.
Harry non sapeva niente, ovviamente, ma ero sicuro che avrebbe approvato il mio comportamento, soprattutto considerato ciò che era successo durante la prima lezione di Remus.
Metis non aveva mai parlato di quello che l’aveva spinta a rifugiarsi nel diario, non nel dettaglio almeno.
In ogni caso, di certo non aveva mai parlato di quello che Tom Riddle aveva detto per soggiogarla.
Ero davvero molto preoccupato, come tutti d’altronde.
Remus ci aveva chiesto di tenerla d’occhio e, grazie alla mappa del malandrino, avevamo scoperto che passava gran parte del suo tempo con un tale Cedric Diggory.
Avevo provato un fastidio non indifferente nel vedere come Metis preferisse la sua compagnia alla mia.
Ci parlavamo ancora a malapena, e l’unica consolazione, se così la si poteva chiamare, era che parlava a malapena anche con Harry e Ron.
Permetteva solo ad Hermione, e a volte ad Evelyn e Ginny Weasley, di avvicinarla.
Non la capivo davvero più, e questa cosa non mi piaceva.
Una scritta sul libro catturò la mia attenzione: come proteggere la persona amata.
Che lei lo volesse o meno, avevo deciso di proteggerla.
Il molliccio non aveva fatto altro che confermare quello che pensavo già da un po’ di tempo…
Scossi la testa e mi misi le mani nei capelli, chiedendomi quale diamine di incantesimo mi avesse fatto quella ragazzina.

 

Metis pov
Erano ormai passate tre settimane da quando io e Cedric avevamo iniziato ad allenarci insieme, ed era passata una settimana dalla prima tragica lezione di Remus di difesa contro le arti oscure.
Avevo iniziato ad evitare i ragazzi del gruppo per scappare dalle loro domande, e la cosa mi stava ferendo molto, nonostante fossi io stessa la causa del mio male.
Non ero ancora pronta ad affrontare l’argomento “Lord Voldemort” con loro.
La cicatrice a forma di saetta sulla mia spalla sinistra aveva iniziato a bruciare a partire dall’anno scorso, e io sapevo che stava ad indicare “pericolo imminente”.
Cedric aveva iniziato ad allenarmi nel combattimento corpo a corpo in seguito alle mie richieste, e a gennaio avremmo iniziato con gli incantesimi avanzati di attacco e difesa.
Era un bravo ragazzo, e non mi aveva fatto domande indiscrete su quello che mi spingeva ad allenarmi con questi ritmi.
Avevamo iniziato a vederci anche al di fuori dei nostri incontri di allenamento e avevamo scoperto di apprezzare la reciproca compagnia, nonostante la differenza d’età e tutto ciò che questo comportava.
Era davvero il ragazzo perfetto di cui innamorarsi… peccato solo che non fosse Gideon.

 
Harry pov
La cicatrice sulla fronte mi bruciava dalla prima lezione di difesa contro le arti oscure di Remus. Sapevo perfettamente cosa significava: pericolo imminente.
Ne avevo parlato con Remus e anche lui mi era sembrato preoccupato, anche se aveva cercato di nasconderlo.
Gli avevo chiesto il motivo per il quale i dissennatori facessero più effetto su di me e su Metis che su altri. La risposta era stata scontata, ovviamente: a causa del nostro passato.
Gli avevo fatto promettere che avrebbe insegnato a me, Metis e Gideon l’Incanto Patronus, utile a respingere quelle bestie mangia anima.
Le lezioni sarebbero cominciate il mese prossimo, e non vedevo l’ora.
Sperando che tali incontri mi avrebbero permesso ricominciare a capire la mia gemella come prima, sprofondai in un sonno senza sogni.

 


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Capitolo un po’ breve di transizione. Cercherò di rimediare con il prossimo. Vi anticipo già che stavo pensando di far comparire Lily e James in carne e ossa nella scena alla stamberga strillante, quindi dovrete pazientare ancora un po’. A presto, Mary Evans

  
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