Dedicata a Cress. Buon Compleanno, tesoro <3
 
Aeternum

 
Ben sapeva che non ci fosse alcun motivo di essere nervoso. C’era già passato una volta, adesso non sarebbe stato diverso.
No, invece sarebbe stato diverso eccome. Adesso non era più un ragazzino, era un uomo con consapevolezze diverse, una persona che aveva sofferto prima di riavere la sua felicità.
Si chiese se Rey avrebbe apprezzato. Si chiese se non fosse troppo presto.
Troppo presto? Erano già stati sposati una volta, esattamente cosa doveva attendere?
Poe e Finn gli avevano detto di buttarsi senza pensare. Noa lo aveva aiutato a scegliere l’anello. Perfino Leia se n’era uscita con una frase del tipo era ora.
Come se avesse sempre saputo. E dopotutto era così, probabilmente.
Ma poco contava che avesse già esperienza. Quello rappresentava un nuovo inizio, il lasciarsi alle spalle tutto ciò che di brutto c’era stato e voleva che fosse tutto indimenticabile. E che fosse tutto speciale.
In fondo era sempre stato un romantico.
Così aveva indossato il suo vestito migliore, aveva invitato Rey a cena in uno dei ristoranti più costosi della città, anche se era riuscito a mangiare poco. Rey era bellissima, con quel vestito di un blu scuro e la collana di perle intorno al collo.
Ed era raggiante e brillava di luce propria.
«Che cos’hai in mente? So che stai tramando qualcosa e che c’entrano anche quei tre» disse Rey con un sorriso. «Finn ha assistito affinché indossassi questo vestito. Non so se mi sta bene.»
«Sei bellissima. Come sempre» gli aveva lui, stringendole la mano senza riuscire e trattenere un certo tremore.
Avanti, sii coraggioso.
Dopo cena uscirono a fare una passeggiata. Ben aveva l’inquietante impressione che Poe, Finn e Noa li stessero seguendo, ne sarebbero stati capaci, ma ad un tratto non ci pensò più. C’erano solo lui e Rey.
Rey che si era tolta le scarpe per camminare sul bagnasciuga, Rey che avrebbe voluto fare il bagno nonostante facesse un po’ freddo. Nel guardarla, Ben si rese conto che se alcune cose erano cambiate, altre erano rimaste identiche.
Rey era rimasta sempre uguale. Prima la bambina poi la ragazza, infine la donna di cui si era innamorato.
«Ben?» Rey lo guardò, non capendo perché la guardasse in quel modo. Ben tornò per qualche attimo alla realtà, arrossendo.
«Sì, Rey… ecco… c’è una cosa che vorrei dirti.»
Lei incrociò le braccia sotto il seno.
«Allora avevo ragione ad avere sospetti. Cos’hai combinato?»
Ben rise. Oh, la sua sospettosa, meravigliosa Rey. Si avvicinò, inginocchiandosi.
«B-Ben? Ma che fai?» a quel punto Rey non sapeva più che pensare. Anzi, lo sapeva benissimo e il problema era proprio questo.
«D’accordo, Rey. Lo so che forse tutto ciò è superfluo. Voglio dire, ci siamo già sposati una volta. Però, insomma… stavo pensando… perché non riprovarci? Perché non ricominciare? Gli anni che ho passato separati da te sono stati terribili. Per questo non voglio più passare un millesimo di secondo senza te» infilò la mano in tasca, tirando fuori lo scatolino in velluto blu scuro. «Volevo comprarti un nuovo anello e… beh, Noa mi ha aiutato. È molto esperto su certe cose» sorrise e la guardò negli occhi. «Allora… cosa ne pensi? Vuoi riprovarci?»
Rey era totalmente sotto shock. Effettivamente, perché non se l’era aspettato? Era la cosa più ovvia. Ma non avrebbe mai pensato che Ben arrivasse a farle una proposta di matrimonio del genere, come quelle dei film romantici.
«B.-Ben Solo, alzati immediatamente. Come osi prendermi alla sprovvista in questo modo? Tu… io… sei impossibile!»
Ben rise, alzandosi e tenendo l’anello tra le dita.
«Posso prenderlo per un sì?»
Rey sospirò. Perché no? Dopotutto avevano già ricominciato e nemmeno lei voleva stare lontano da lui.
«Ben, ma certo che ti dico di sì. E ti dico anche che questa volta andrà bene.»
Sorrise e gli occhi luccicarono. Forse perché si sentiva speciale? Perché Ben riusciva sempre a farla sentire speciale? E perché si erano riscoperti, anche dopo anni di matrimonio e un divorzio.
Ben le infilò l’anello al dito e si avvicinò per baciarla. In quel momento udirono l sguaiato rumore di un clacson provenire da un’auto posteggiata, L’auto di Poe e Finn, ovviamente.
Anche perché poco dopo Ben li sentì esultare.
«Sapevo che eravamo spiati» sospirò alzando gli occhi al cielo. Rey strinse le braccia attorno al suo collo, sollevandosi sulle punte e baciandolo con devozione.
Adesso lo sapeva, lo sapevano entrambi. Quello era un vero per sempre.
 
Nota dell’autrice
Come scritto nell’introduzione, questa storia nasce come mini-sequel della mia precedente long. Ci tenevo a scrivere qualcosa su Ben e Rey, per far felice Cress. E spero nel mio piccolo di esserci riuscita, mi sono astenuta dallo scrivere qualcosa di pesante/malinconico/angst perché NON mi sembrava il caso vista la ricorrenza, quindi ecco qua un Ben nervoso che richiede a Rey di sposarlo (con la gentile collaborazione di Noa, Finn e Poe).
Tesoro, spero tanto ti sia piaciuta! T i dirò, ci sono tanti personaggi e coppie su cui avrei potuto scrivere (e magari me le terrò da parte per la prossima volta), ma sapevo che questa volta dovevano essere Ben e Rey.
Sono molto felice di averti nella mia vita, ti voglio bene <3