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Autore: Ghost Writer TNCS    16/01/2021    0 recensioni
Niflheim è sempre stato famoso per essere un pianeta tetro e ostile, ma questo non aveva fermato i coloni. Il loro spirito intraprendente e gli interessi economici di una grande multinazionale sembravano sufficienti per far fronte a qualsiasi avversità, ma si sbagliavano.
Il sogno si è infranto contro misteriose interferenze, e alla frustrazione ha fatto seguito la criminalità. Se per un amante degli esplosivi la situazione è particolarmente allettante, lo stesso non si può dire per le forze di polizia che cercano di ristabilire l’ordine, costrette a combattere un’organizzazione malavitosa più influente delle autorità ufficiali.
La sfida per la frontiera è iniziata e il più forte imporrà la sua giustizia.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '1° arco narrativo'
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23. Vendetta e perdono

Era passato appena un giorno dall’annuncio di Kerberosz Égettvér, ma la fortezza un tempo appartenuta al Sindaco era già tornata operativa e diversi uomini stavano lavorando per rimettere in piedi l’organizzazione criminale.

Luca Pricolici, che aveva assistito agli ultimi eventi con grande interesse, in quel momento si trovava proprio davanti all’ufficio del Sindaco. Lui e i suoi uomini avevano deciso di restare in zona, almeno per il momento, e il motivo era molto semplice.

La porta era aperta, così l’orco entrò. Kerberosz era seduto con i piedi sulla scrivania e stava fumando l’ennesimo sigaro. Luca non aveva bisogno della sua trasformazione in ordogue per avvertire la pesante cappa di fumo che c’era nella stanza.

«Égettvér,» esordì, «sono Luca Pricolici, il Mastino, e sono venuto per chiederti un favore.»

Il tartariano soffiò una nuvola grigia. «Sarebbe?»

«L’orchessa contro cui hai combattuto, la poliziotta, si era infiltrata sotto copertura. Ha cacciato con me e i miei uomini.» Serrò i pugni. «Si è presa gioco di noi per tutto il tempo, e voglio vendicarmi! Ho sentito che il Sindaco ha una spia nella polizia: se è vero, potrei scoprire dove si trova Frida. La poliziotta, intendo.»

«Sì, fa’ pure» annuì Kerberosz con un gesto annoiato della mano. «Chiedi alla gente qui fuori: di sicuro qualcuno saprà come aiutarti.»

Luca rimase un attimo interdetto. «Sei sicuro? Credevo volessi ucciderla con le tue mani.»

«Se non riesce a sistemare uno come te, vuol dire che non vale poi così tanto.»

Il corpo dell’orco si ingrandì e il suo muso assunse i tratti canini di un ordogue. Si appoggiò alla scrivania, che scricchiolò sotto i suoi palmi. «Mi stai forse sottovalutando?»

Kerberosz sorrise apertamente e si alzò. Il tartariano non era certo basso, ma ora che si era trasformato, il Mastino lo sovrastava nettamente.

«Mi piace il tuo sguardo» affermò il nuovo Sindaco. «Facciamo così: portami la testa della poliziotta e poi combatterò con te. Chi vince si prende la colonia. Ci stai?»

Luca tornò al suo aspetto originale. «Comincia a pensare a dove vuoi farlo.» E senza aggiungere altro lasciò la stanza.

***

Dopo essere stata dimessa dall’ospedale, Freyja aveva raggiunto l’alloggio assegnatole dalle autorità di Ziqi City. Si trattava di un modesto edificio non molto distante dalla centrale di polizia dove erano stati riuniti tutti gli agenti della colonia occidentale, o per lo meno tutti quelli che avevano ultimato le cure. I cinque più gravi si trovavano ancora in ospedale, e altri tre colleghi dovevano ultimare gli ultimi esami.

Le stanze non erano molto grandi e tutti quanti avrebbero dovuto condividere l’alloggio con almeno un collega. Le quattro donne erano state divise in due stanze doppie e Freyja era con una demone dal fisico slanciato. Nell’altra ci sarebbero dovute essere il commissario Mantina e l’agente Linch, ma la teriantropa era ancora in ospedale. I medici stavano facendo il possibile per ricostruirle le vertebre della schiena, così da permetterle di tornare a camminare. Difficile dire se sarebbe riuscita a correre di nuovo.

Qualcuno bussò alla porta.

La demone era sdraiata sul suo letto e stava leggendo una rivista elettronica, così l’orchessa andò ad aprire.

«Freyja?» domandò il giovane poliziotto. Non l’aveva mai visto, quindi doveva essere di stanza a Ziqi City. A riprova di ciò, insieme a lui c’era un droide fluttuante con il logo dell’azienda.

«Sono io.»

«D’Jagger Rahoud ha chiesto di incontrarti. Se vuoi vederlo, possiamo portarti alla centrale.»

Freyja non aveva niente da fare al momento, così annuì. Recuperò la sua giacca, avvisò la sua compagna di stanza e si accodò al giovane.

L’assistente robotico guidò la volante fino alla centrale di polizia, dopodiché la scortarono fino alle celle.

«Ti aspetto di sopra» le disse il collega. «Quando hai finito, ti riaccompagno al tuo alloggio.»

«D’accordo, grazie.»

Una volta sola, Freyja raggiunse la cella dove era rinchiuso D’Jagger.

«Mi volevi vedere?»

Il goblin, steso sulla branda, si alzò subito e si avvicinò alla barriera energetica. «Wow, sei già in piedi! Sul serio, ma di cosa sei fatta?!»

«Se stai per chiedermi di tirarti fuori, temo che la risposta sia no.»

«Sì, lo immaginavo. Per questo volevo chiederti un’altra cosa: vorrei che ti prendessi cura di Lunaria mentre sono qui dentro.»

L’orchessa, che non si aspettava una simile richiesta, rimase un attimo sorpresa.

«So che è una gran rompiscatole, ma credo si fidi di te, quindi…»

«Sì, questo posso farlo» annuì la poliziotta. «A proposito, dov’è adesso?»

«Le ho detto di nascondersi prima che gli agenti mi portassero in cella. Poco fa l’ho vista dalla finestrella, quindi dovrebbe essere qui in giro.»

Freyja annuì. «D’accordo, la cercherò.»

D’Jagger fece un attimo mente locale. «Per quanto riguarda il cibo, in linea di massima credo possa mangiare quasi tutto, ma è soprattutto vegetariana. Sappi che odia le cose piccanti e vacci piano con gli zuccheri, se no diventa iperattiva. Se devi tenerla occupata per un po’, io le facevo vedere delle lezioni di lingua dei segni. In realtà non ha ancora capito come funzionano gli smartwatch, quindi tu mettigli qualche lezione in loop così se ne sta buona.»

Freyja non riuscì a trattenere un sorriso.

«Davvero, funziona!»

«No, non è per quello. È solo che sembri un genitore preoccupato.»

Il goblin spirò dalle narici. «Ah! Se io sono un genitore preoccupato, quella è una teenager problematica!»

L’orchessa continuò a sorridere. «Ti prometto che farò del mio meglio. E un’altra cosa: volevo ringraziarti per averci dato una mano. Non posso farti uscire, ma ti prometto che ti farò avere il tuo sconto sulla pena. E in ogni caso i tuoi reati non sono così gravi, quindi dovresti cavartela con poco.»

Il goblin si strinse nelle spalle. «Beh, devo ammettere che è stato bello non essere il solito buono a nulla.»

Freyja annuì. «Beh, ora è meglio che vada.»

«D’accordo. Grazie ancora. E mi raccomando: quando sarai commissario, non diventare anche tu una cattiva mancata!»

L’orchessa si concesse un altro sorriso. «Lo terrò a mente. E tu vedi di rigare dritto quando uscirai.»

D’Jagger sfoggiò un sorriso da signore del male. «Su questo non posso garantire. Muahaha!»

Freyja scosse il capo, più divertita che contrariata, e si allontanò. Avvisò l’agente che le aveva dato un passaggio che aveva una cosa da fare e poi raggiunse il retro della centrale di polizia, su cui si affacciava la finestrella di D’Jagger.

«Lunaria?» chiamò. «Lunaria, sei qui?»

Non ci volle molto prima che la fata spuntasse fuori e le andasse incontro.

“Che ci fai qui?” le domandò nella lingua dei segni.

«Sai, mi chiedevo se ti andasse di stare da me ancora un po’.»

“D’Jagger viene con noi?”

Freyja scosse il capo, dispiaciuta. «Purtroppo lui non può venire, non ancora.»

Lunaria non nascose il suo disappunto. “Avevate promesso di liberarlo!”

«È complicato» provò a spiegare la poliziotta. «Quello che ha fatto è sbagliato, e anche se ci ha aiutato, questo non basta a cancellare i suoi reati. Ti prometto che la sua pena sarà contenuta, però… Lunaria, aspetta! Lunaria…!»

La fata non le diede retta e volò verso la prima strada libera da passanti.

L’orchessa le andò subito dietro, preoccupata e dispiaciuta per lei. Poteva immaginare come si sentiva, ma in quanto poliziotta non poteva mettersi contro la legge. Non poteva e non voleva.

Lunaria si infilò in una stradina a destra e Freyja continuò a seguirla.

Se avesse voluto, la fata avrebbe potuto volare verso l’alto e far perdere le sue tracce, quindi l’orchessa dedusse che in realtà non voleva davvero scappare da lei. E in ogni caso non intendeva abbandonarla in quel momento difficile, quindi avrebbe fatto di tutto per convincerla delle sue buone intenzioni.

Raggiunto un vicolo dall’aria appartata, Lunaria si fermò e si rannicchiò sopra un cabinotto metallico.

Freyja si concesse un attimo per riprendere fiato e poi le si avvicinò.

«Ehi, lo so che è difficile, ma devi avere un po’ di pazienza.»

“Sono stufa di avere pazienza!”

«Lo so che D’Jagger non è cattivo, ma quello che ha fatto va contro la legge. Ha accettato di pagarne le conseguenze, e questo dimostra che vuole diventare una persona migliore. Anche tu vuoi che diventi una persona migliore, vero?»

La fata ci pensò un attimo, l’espressione triste, poi scosse il capo. “Io voglio che stia con me!”

«Beh, quando avrà finito di scontare la sua pena – che sarà breve, vedrai – potrete stare insieme senza più preoccuparvi di scappare.» Le porse la mano aperta. «Dai, vieni. Hai voglia di mangiare? Ti prendo quello che vuoi.»

Lunaria la scrutò un momento, indecisa, poi finalmente andò ad adagiarsi sul suo palmo.

“Voglio mangiare tutte le cose buone che hai!” dichiarò, ancora un po’ sulle sue.

L’orchessa le sorrise felice. «Certo. La macchina della mensa può preparare quasi ogni cosa. Vedrai, ti piacerà!»

«Frida!»

Il grido improvviso fece trasalire la poliziotta e fece schizzare via Lunaria, che sparì più veloce di un fulmine.

«Luca!» esclamò Freyja. «Che ci fai qui?»

Il Mastino serrò i pugni. «Indovina? Sono qui per fartela pagare per averci presi in giro!»


Note dell’autore

Ciao a tutti!

In questo capitolo Freyja è stata proprio al centro dell’attenzione: tutti la vogliono e tutti la cercano XD Purtroppo per lei, non tutti lo fanno con le migliori intenzioni :(

L’orchessa dovrà affrontare il Mastino e i suoi, ma secondo Kerberosz non avrà problemi a sistemarli. Avrà ragione, o la poliziotta avrà la peggio e ci sarà un nuovo contendente per la colonia occidentale?

Non perdete il prossimo capitolo (e magari unitevi a Lunaria nel fare di nascosto il tifo per Freyja XD).

A presto ^.^


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