Una settimana ogni quattro anni, nel mondo Pokémon, si tiene la festa dell'Arceoweek dove i giovani allenatori si radunano e festeggiano l'origine del legame tra umani e pokémon. Si svolge sempre in una regione diversa, che per giorni viene invasa da avventurieri provenienti da ogni dove e felici di scoprire un posto ogni volta diverso in attesa dei festeggiamenti. Un anno toccò a Johto, terra fatta di leggende e quotidianità semplice (forse fin troppo semplice) e i pochi ragazzi di Fiorlisopoi lo sapevano bene... Per questo colsero anche loro l'occasione (chi più chi meno convinto) di affrontare questo viaggio.

Tra loro c'erano Tsuki, ragazza bassina dai rossi capelli e dalla noia facile, e poi la compostissima Shiruku, sua coetanea e migliore amica di Kanto che ogni estate la passava a casa sua, ma non nel momento del primo incontro, dato che stavano viaggiando ormai da giorni e si trovavano già nel bosco ad est di Amarantopoli.

-Sono stanca!- Gridò la rossa per poi mugolare sul pelo del suo pokémon e la compostezza della sua amica le rispose:

-Non so se è il caso di dirlo in groppa al tuo arcanine-

Il tono di Tsuki divenne dolce nell'esprimersi:

-Lo so che non vi state simpatici, ma potresti cominciare a chiamarlo per nome-

-Ovvero?- Chiese Shiruku con nonchalance e sistemandosi il cappello di paglia azzurro.

-Dopo tutti questi anni davvero non sai che il mio arcanine si chiama Cenerino?- anche il pokemon in questione sgranò gli occhi, ma l'altra continuava con le sue tipiche reazioni contenute:

-Ah già... Comunque non mi pare stessimo parlando di me-

-Sì, giusto! Torniamo a parlare del mio disagio!- effettivamente ne aveva molto, ma è un mio parere

-La stanchezza?- e non solo

-Sì! Della noia!-

-Hai ragione... Anch'io mi annoio...-

-Sai cosa ci vorrebbe?-

-Una considerevole accelerazione del passo per arrivare ad Amarantopoli più in fretta?-

-Un incontro con un pokémon!-

Forse ho sbagliato a indicarvi la compostezza come caratteristica principale di Shiruku, perché obiettivamente c'era una cosa che le faceva svanire tutto il suo savoir-faire, ovvero l'idea di trovarsi davanti ad un pokemon selvatico. Troppo cliché!

-No!- Disse con tono duro e spalancando gi occhi. Tsuki era abituata a quelle reazioni dettate dalla paura e il non volerlo far notare, e ogni volta si divertiva a scovare un sintomo diverso. Tipo quella volta le sembrò che il suo sopracciglio destro vibrasse ad intermittenza

-Mi stai rispondendo come se dipendesse da me, ma ti ricordo che siamo in un bosco. Prima o poi succederà-

-No!- sì... Le vibrava il sopracciglio a ritmo

-E invece...-

-No!- Il ritmo era più o meno: ora sì ora no, ora sì ora sì ora sì, ora sì ora no ora sì ora sì ora sì. Tsuki si stava chiedendo se fosse un messaggio in codice e per la scienza enfatizzò il discorso:

-Oh sommo Arceus, creatore di ciò che è e ciò che non è!- alzò le mani come per afferrare qualcosa- Fai cadere dal cielo una tua creatura!-

-Pazza!- Esclamò la sua amica. Come darle torto...

-W

  i

  i

  i

  i

  i!!!-

Il silenzio. Quel raro compagno delle nostre protagoniste... riempì quei tre secondi di stupore: l'urlo precedente rappresentato in un modo che ha davvero poco di professionale per uno scrittore proveniva da qualcosa che era caduto sulle mani di Tsuki... E dopo prese a canticchiare.

-Cos... Chi... Che sei?!- urlò la rossa con gli occhi pieni di meraviglia

-Dimensioni ridotte, foglie sulla testa e corpo duro e sferico colorato di nero e giallo... È un sunkern!- espresse così, Shiruku, il suo terrore. Descrivere le cose in modo oggettivo per navigare meglio nelle proprie conoscenze la calmava.

-Waaa!!! Sei bellissimo!-

-Waaa!!! Allontanalo da me!-

-Ma è tenerissimo!-

-I superlativi non mi faranno cambiare idea!-

-Ti chiamerò Hoshi! Così mi porterai fortuna!- con entusiasmo l'abbracciò, mentre l'amica con terrore ammonì:

-Non oserai tenere quel coso con te!? Sappi che ti potrei abbandonare qui-

-Tanto tra due giorni lo ignorerai come ignori Cenerino-

-E adesso chi è Cenerino?!-

-Il pokemon che porto sempre con me da dieci anni e che ora è accanto a te!-

-Ah già...-

In tutto ciò il sunkern non smise di canticchiare felice e il sopracciglio di Shiruku continuava a vibrare ora sì ora no, ora sì ora sì ora sì, ora sì ora no ora sì ora sì ora sì.