17/01/2021
31 recensioniCi guadagno, disse la volpe, il colore del grano
Dedicata a Sia, senza una motivazione particolare, se non quella di essere la dolcissima persona che è.
| I capelli di Hermione hanno lo stesso colore delle spighe del grano. Fred non ci aveva mai fatto caso prima, ma da quando l’ha sorpresa a leggere quel piccolo libricino babbano non riesce a pensare ad altro. Non ha potuto fare a meno di notarlo, tanto è diverso dai tomi voluminosi, pieni zeppi di tediose formule magiche o nozioni di storia, che lei si porta sempre appresso. «Il Piccolo Principe, eh?» Hermione alza lo sguardo, sorpresa: per un istante i suoi occhi si bagnano dell’ultima luce del tramonto estivo, castano e oro liquido che si fondono insieme. Arrossisce appena e Fred si sorprende a trovarla deliziosa – un termine che mai prima di allora avrebbe pensato di attribuire a lei. «Stupito?» domanda la ragazza, cogliendolo in fallo. «Un pochino, lo ammetto.» Fred stiracchia le braccia prima di sedersi accanto a lei, facendo attenzione a non compromettere la ferita, non ancora del tutto guarita, sul fianco sinistro. Il prato della Tana profuma di erba appena tagliata e di qualcos’altro che il giovane non riesce a identificare. (Grano, profuma di grano.) «Non è un po’ piccolo per i tuoi standard? Che fine ha fatto Storia della Magia?» Hermione ignora la stoccata e torna a immergersi nella lettura. «Da piccola, questo libro era il mio preferito. I miei genitori me l’hanno regalato il giorno in cui ho cominciato la scuola,» mormora senza alzare lo sguardo, e Fred, improvvisamente, si sente come depositario di un segreto prezioso. Allunga la mano, d’istinto, alla ricerca di un contatto nuovo e del tutto inatteso. Hermione non ritrae la sua, ma intreccia le loro dita e sorride, come se lei invece non stesse aspettando altro. «Posso leggertene un pezzo, se vuoi.» *
Il libro lo hanno finito il pomeriggio seguente, e da allora il colore del grano ha invaso ogni sogno e ogni pensiero di Fred. George se n’è accorto subito, ovviamente, ma le sue prese in giro, per fortuna, si sono limitate a quando i due gemelli sono da soli. Il resto della famiglia ha impiegato più tempo a capirlo, o forse è solo più discreto nel mostrarlo. Ma Hermione lo vede comunque negli sguardi divertiti che Ginny e Harry le riservano, lo sente nei borbottii infastiditi di Ronald o nelle carezze esitanti e piene di affetto che Molly non le aveva mai dispensato prima. «Se ne sono accorti tutti, lo sai?» Le labbra di Fred sono piegate in un sorriso dolce e malandrino: un sorriso pieno di sole, un sorriso che Hermione ha scoperto di adorare e del quale non riesce più a fare a meno. Come abbia fatto a vivere senza fino ad adesso è una domanda destinata a rimanere senza risposta. Se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come inondata di luce.
«Del tuo improvviso amore per la lettura?» lo stuzzica, alzando un sopracciglio. Fred le scosta la frangia dalla fronte, deliziato nel vederla nuovamente arrossire. «No. Del fatto che sono diventato la tua Volpe.» La verità di quelle parole colpisce Hermione con il più dolce dei sussulti e allora ecco che è lei, inaspettatamente, a unire le loro labbra per la prima volta, cancellando la smorfia compiaciuta del gemello. «In effetti il pelo rosso ce l’hai,» mormora poco dopo, conquistandosi una nuova risata. *
Si corre il rischio di piangere un po’, quando ci si è lasciati addomesticare. Ma anche di ridere, ballare – correre fino a perdere il fiato e sentire il cuore scoppiare per la fatica e la gioia. «Non andare domani.» In un campo di grano ci sono finiti davvero, a rotolarsi come fossero bambini: Fred nel cuore lo è ancora, ed Hermione grazie a lui ha riscoperto una parte di infanzia. Ma l’estate sta finendo e Hogwarts l’attende, per l’ultima volta. «Ne abbiamo già parlato,» sorride, indulgente, «voglio completare gli studi e passare prima qualche giorno coi miei. Ho già approfittato della vostra ospitalità fin tropp-» Fred la stringe a sé, interrompendola con un bacio che sarebbe in grado d’incendiare l'intera distesa dorata che li circonda. «Potrei farti cambiare idea in neanche dieci secondi,» replica con un ghigno, ma solo perchè sporcarle le gote di rosso è diventato il suo nuovo passatempo preferito, «e non ci sentirebbe nessuno…» «Oh, non ne sarei così sicura,» ribatte lei, salendogli a cavalcioni, perchè contraddirlo e pungerlo nell’orgoglio invece era diventato il suo. Alla fine ebbero ragione entrambi, perchè nessuno li sentì, ma Hermione non cambiò idea. *
Il primo settembre una pioggia leggera ricopre Londra dopo due insolite settimane di sole.
Fred rimane a guardare l’Espresso di Hogwarts allontanarsi dal binario 9 e ¾ fino a quando il treno non scompare dietro la curva. Le sue labbra sanno ancora di Hermione e i suoi occhi sono pieni del colore del grano. Stringe fra le braccia il regalo di arrivederci che lei gli ha portato: un libro babbano sulla cui copertina sono disegnati un tramonto e una volpe, che pazientemente attende il ritorno del suo principe, per poter ammirare nuovamente insieme il calare del sole. Si corre il rischio di piangere un po’, quando ci si è lasciati addomesticare, ma – Fred ora ne è certo – quello che si guadagna in cambio, in fondo vale molto, molto di più. |
E niente. Le Fremione l'anno scorso hanno inesorabilmente conquistato anche me :)
La rilettura di alcune parti del Piccolo Principe (le frasi in corsivo sono prese dal libro) ha fatto il resto.
è una cosa minuscola, specialmente in confronto alle meraviglie postate da altre persone, ma spero possa piacervi: ringrazio chi leggerà e chi vorrà lasciare un commento <3
Un grazie di cuore alla mia dolce Bea per aver letto in anteprima e per sostenermi sempre <3
Alla prossima!
Bennina