Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Valfreyja_DominaScorpius    18/01/2021    1 recensioni
Gli addii portano con sé sempre tanta tristezza e non ci offuscano la mente spegnendo anche i colori più vividi e i ricordi più gioiosi. Gli addii spesso sono il preludio di un nuovo ed emozionante viaggio. Un viaggio di cui conosciamo la partenza, ma non la destinazione. Un viaggio che ci fa perdere o lasciare indietro qualcosa o qualcuno. Un viaggio che non tutti approveranno perché li spaventa. Un viaggio che ci farà cambiare. Un viaggio che ci farà crescere. Un viaggio il cui solo pensiero ci emoziona, ma al contempo ci fa soffrire.
Quello che vi propongo è un breve racconto che parla di una partenza, dell’inizio di un nuovo viaggio, e di un doloroso addio, un addio che non conosce parole, ma che lascia un sapore dolceamaro.
Buona lettura!
ValFreyja_DominaScorpius
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PARTENZE
 
Guardo l’orologio. Sono le diciotto e venti: il treno parte tra dieci minuti. Mi guardo intorno e ti vedo. Ti avvicini. Vuoi spiegazioni, lo sento, lo percepisco dal tuo sguardo. Cara amica mia, come posso? Come posso lasciarti? Non lo so. Ma devo… devo seguire la mia strada e andare oltre. Cercare il mio futuro. Qui non posso più restare, questa piccola città mi impedisce di sentirmi libera. Mi chiude, devo trovare il mio spazio. Il mio luogo. Sono pronta, adesso, finalmente ho la mia laurea. Posso trovarmi un lavoro che mi entusiasmi in una grande città metropolitana. È il mio sogno, e lo sai.

Nei tuoi occhi vedo un sentimento misto a rabbia e tristezza. So che sei arrabbiata e nervosa perché non te l’ho detto prima. Ma, scusami amica mia, non potevo. So perfettamente che avresti cercato di fermarmi e di impedirmi di partire. I tuoi occhi sono carichi di lacrime, mi sento triste. Ma devo farlo. Mi mancherai, ne sono certa. Ma ci risentiremo ancora, perché non è un addio.

Le persone si muovono per la stazione frenetiche, come le formiche che alla sera hanno fretta di tornare al formicaio. Sono indaffarate, ognuna preoccupata di prendere il treno giusto dal binario giusto.

Non trovo le parole, non so come dirti addio. Che in realtà è solo un “Arrivederci, a presto”.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Valfreyja_DominaScorpius