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Autore: _Layel_    18/01/2021    1 recensioni
Quando Touya ferma sua madre dall’ustionare Shouto, decide che quando è troppo è troppo. Deve uscire da quella casa e portare il suo fratellino con sé. 
[AU! Canon Divergence, Dabi è Touya Todoroki] [No manga spoiler]
Dabi/Hawks, Bakugou Katsuki/Midoriya Izuku/Todoroki Shouto
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Dabi, Hawks, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prima Parte: Capitolo Sette 

 

Touya si stupì per quanto facilmente si abituò a una nuova routine. Si svegliava ogni mattina, preparava la colazione per sé e per Shouto, svegliava Shouto e lo preparava per scuola. Era più o meno a quell’ora che Izuku bussava alla porta e camminava con loro fino alla curva in fondo al quartiere, dove Katsuki stava aspettando. I tre bambini parlavano di quello a cui volevano giocare per la ricreazione mentre andavano a scuola. Shouto lo abbracciava ogni mattina prima di entrare con i suoi amici e Izuku iniziò a fare lo stesso dopo un paio di settimane. Katsuki lo guardava male, anche se ogni mattina lo sguardo diventava meno ostile. Poi Touya andava a lavoro.

 

Indovinò che Mitsuki avrebbe messo le mani su tutto il suo guardaroba- anche se si era sbagliato su quanto tempo ci avrebbe impiegato. Quando entrò nell’edificio il primo giorno, Mitsuki era già lì ad aspettarlo. Lo portò dall’addetta delle risorse umane e si sedette lì con lui mentre la donna (che era estremamente nervosa per la presenza di Mitsuki al colloquio e che pensava di essere nei guai per qualche ragione) controllò il contratto e tutti i documenti. Lei poi lo portò direttamente nel suo ufficio dove suo marito li stava aspettando. Masaru era un uomo gentile che lo mise subito a suo agio e Touya apprezzò aver tempo di conoscere l’uomo mentre lui e Mitsuki gli presentavano il suo nuovo guardaroba… e anche alcune cose per Shouto. Touya provò a protestare, ma cercare di ragionare con un Bakugou era completamente inutile. Nemmeno Masaru starlo a sentire e raccontò che Mitsuki stava mettendo da parte vestiti per lui e Shouto da quando si erano conosciuti e che gli avrebbero dato i vestiti anche se non avesse accettato il lavoro.

 

Touya venne presentato ai fotografi che gli mostrarono cosa avrebbe dovuto fare e fu abbastanza veloce a imparare. Il lavoro gli piaceva e stava imparando molto da quando era là. Finiva solitamente alle cinque e mezzo di sera e si univa a Mitsuki e Masaru per il viaggio di ritorno (Mitsuki aveva insistito il primo giorno e si era rifiutata di fargli prendere il treno per tornare a casa). Quando arrivavano al condominio, i tre salivano le scale verso l’appartamento di Inko, dove i Bakugou prendevano Katsuki e tornavano a casa. Touya avrebbe ringraziato Inko e poi lui e Shouto sarebbero andati nel loro appartamento dove Shouto gli avrebbe raccontato, in dettaglio, la sua giornata mentre Touya preparava la cena. Dopo cena lui e Shouto si sedevano insieme su divano e guardavano qualsiasi serie dovessero continuare- avevano finito il cartone di All Might e stavano spuntando la lista che Katsuki e Izuku fecero per Shouto quando realizzarono che non aveva mai visto i loro cartoni preferiti.

 

I fine settimana erano il periodo che Touya preferiva. Lui e Shouto potevano dormire fino a tardi e passare giornate pigre. Di solito o stavano insieme a casa o uscivano e facevano qualcosa che non avevano mai avuto la possibilità di fare. Andare in un museo, ad un luna-park, al cinema… la lista era lunga e Touya si godeva il sorriso luminoso che abbelliva il viso di Shouto. Occasionalmente, Izuku e Katsuki si univano a loro, specialmente quando Inko doveva lavorare o svolgere qualche faccenda. Lei si prendeva sempre cura di Shouto e li aiutava ogni volta che ne aveva l’occasione, quello era il meno che lui potesse fare per la donna.

 

Dopo un paio di mesi in questa routine qualcosa cambiò.

 

Lui e Mitsuki andarono all’appartamento di Inko per prendere i bambini. Katsuki stava aspettando sua madre fuori dalla porta, braccia incrociate al petto. “Bimbo?”

 

“Voglio andare a casa.”

 

Mitsuki lanciò uno sguardo stupefatto a Touya, prima di annuire e accarezzare i capelli di Katsuki. “Si, va bene. Andiamo a casa.”

 

 Katsuki annuì e, per la prima volta da quando Touya lo conosceva, si rilassò al tocco di suo madre e la seguì senza dire una parola. Touya bussò velocemente ed entrò, preoccupato che fosse successo qualcosa. La brutta sensazione si intensificò quando vide gli occhi lucidi di Inko e il suo sorriso tirato. “Shouto! C’è tuo fratello!” la donna lo chiamò dolcemente e Shouto apparì velocemente dalla camera di Izuku. A Touya si ruppe il cuore quando vide l’espressione inespressiva sul viso di suo fratello, un espressione che gli ricordava talmente tanto dei giorni in cui vivevano con loro padre che Touya fu tentato di prendere in braccio suo fratello e scappare. Guardò Inko, il cui sorriso scomparso alla vista di Shouto.

 

“Sho?”

 

Shouto nascose velocemente la faccia nel fianco di Touya. Touya appoggiò una mano sulla testa di Shouto e accarezzò i capelli tinti mentre guardava Inko. La sua compostezza era completamente crollata e stava singhiozzando in un fazzolettino. “Hey, Sho, perché non vai a casa? Io arrivo subito.”

 

Shouto annuì a prese le chiavi che Touya gli aveva offerto. Esitò solo per un minuto, per poi abbassare la testa e lasciare l’appartamento, non salutando Izuku mentre usciva.

 

“Midoriya-san? È successo qualcosa?”

 

A Inko tremarono le spalle. “Ho… portato Izuku dal dottore oggi e…”

 

“E?” Chiese Touya mentre guardava verso la camera di Izuku, sempre più nervoso. “Izuku ha qualcosa che non va?”

 

“Lui… hanno detto che lui… che lui non ha un Quirk…”  

 

Oh. Touya aggrottò le sopracciglia mentre registrava quelle parole. Quindi Izuku non aveva un Quirk? Doveva essere dura per il bambino, visto quanto desiderasse diventare un eroe. Da quando Touya lo aveva conosciuto non aveva fatto altro che chiacchierare di quanto amasse gli eroi e di quanto volesse essere come loro. Touya aveva pensato che fosse strano che il bambino non avesse ancora manifestato il suo Quirk, ma c’erano diversi casi in cui comparivano in ritardo. Probabilmente era per quella ragione che Inko lo aveva portato dal dottore. “Capisco,” disse in fine, guardando mentre Inko continuava a piangere. Alla vista gli si strinse il petto. Lui… lui aveva pensato che suo padre fosse un’anomalia, che la maggior parte dei genitori non fosse ossessionata dai Quirk dei loro figli. Non avrebbe mai pensato che Inko, tra tutti, potesse concentrarsi tanto sul fatto che suo figlio non ne aveva uno. Avrebbe dovuto essere felice perché suo figlio era sano, incredibilmente intelligente e uno dei bambini più gentili che Touya avesse mai incontrato.

 

Invece, stava piangendo mentre Izuku, suo figlio, stava senza dubbio facendo la stessa cosa nella sua camera.

 

“Vado solo un attimo…” fece un gesto verso la stanza di Izuku e Inko lo guardò a malapena, sedendosi sul divano e continuando a piangere. “Izuku?” Entrò nella camera da letto e gli si spezzò il cuore alla vista del bambino rannicchiato su se stesso sotto le coperte. “Oh, Izuku.”

 

Merda, Fuyumi è sempre stata più brava di lui con sta roba.

 

Si sedette sul bordo del letto, attendo a non sedersi sul bambino, e gentilmente appoggiò una mano sulla sua schiena. “Izuku, non tutti hanno Quirk come si vede nei film. Molte persone hanno Quirk che nemmeno si notano o che non li aiutano nella vita di tutti i giorni. Alcune persone,” si fissò le mani e deglutì con difficoltà. “Alcune persone evitano di usare i loro Quirk di proposito. Non hai bisogno di un Quirk per vivere la vita che desideri, Izuku.”

 

Touya si zittì quando vide del movimento sul letto, sorridendo agli occhi verdi e lucidi di Izuku che lo spiavano tra le pieghe della coperta. “Davvero?”

 

“Certo!” Disse dolcemente, scompigliando i capelli del bambino che si stava lentamente sedendo. “Hey, vuoi dormire da Shouto sta sera?” Voleva far uscire il bambino dall’appartamento per evitare che vedesse la delusione di Inko. Sapeva, logicamente, che lei era solo sconvolta e turbata per suo figlio ma… ma la sua reazione lo toccava troppo da vicino al momento e non voleva che Izuku si sentisse di aver fatto qualcosa di sbagliato.

 

Izuku si morse un labbro e scosse la testa. “No… voglio stare con la mamma,” mormorò.

 

Touya voleva fare una smorfia ma si sforzò di sorridere. “D’accordo. Beh, perché non guardi quel video di All Might che ti piace tanto?” Izuku annuì e Touya si sporse per prendere il bambino in braccio. Si alzò e uscì dalla stanza di Izuku per metterlo sulla sedia della scrivania e fece partire il video di All Might che Izuku aveva guardato mille volte. “Bene, è a posto?” Izuku annuì e Touya gli sorrise prima di alzarsi in piedi e guardare Inko negli occhi. Fece un gesto verso la cucina. “Devi dire ad Izuku che non avere un Quirk è okay, d’accordo?” Inko singhiozzò a quelle parole e Touya sospirò. “Midoriya-san, Izuku deve sapere che non c’è nulla di sbagliato nel non avere un Quirk. Devi sorridere e fare tutto il possibile per farlo stare meglio. Puoi farlo?”

 

Il labbro inferiore di Inko tremolò ma annuì. Anche Touya annuì e si girò per vedere Izuku completamente incantato dal video. “Izuku, ci vediamo domani mattina! Passate una buona serata. Midoriya-san, grazie mille per esserti presa cura di Shouto.” 

 

Shouto era raggomitolato sul divano quando Touya entrò e si sedette vicino a suo fratello. “Vuoi dirmi cos’è successo oggi?”

 

Shouto si accoccolò al fianco di Touya, che mise un braccio attorno al suo fratellino. “Izuku era triste,” disse lentamente, le manine che stringevano la maglia di Touya. “Zia Inko è venuta a prendere Izuku prima, e quando è tornato era strano… poi ci ha detto che non aveva un Quirk e che non ne avrebbe mai avuto uno e Kacchan si è arrabbiato ed è stato cattivo con Izuku…” Shouto tirò sul col naso e Touya abbracciò forte suo fratello.

 

“Shouto, mi spiace che Katsuki sia stato cattivo con Izuku. È una situazione difficile e Izuku sarà triste per un po’. Devi solo essere lì per lui e mostragli che non è cambiato niente. Okay?”

 

Shouto annuì e si accoccolò di più al fianco di Touya. Rimasero abbracciati per dieci minuti buoni, finché Touya non si allontanò dal fratello per iniziare a preparare la cena. “Sho, perché non scegli cosa vedere sta sera?” 

 

Il bambino corse verso la televisione e iniziò a cercare tra i mille DVD che avevano comprato. Touya tirò fuori degli avanzi del giorno prima e li riscaldò. “Touya?” Disse Shouto all’improvviso, la voce tanto bassa e timorosa che Touya lasciò il cibo e si girò verso suo fratello. Shouto non alzò gli occhi dal DVD, ma continuò a parlare. “Kacchan e Izuku vogliono fare gli eroi da grandi.”

 

“Si, è vero.” Concordò Touya.

 

“Non… non voglio che siano come papà,” sussurrò, le manine che si stringevano sulla custodia del DVD. “Ma se fossero come All Might…”

 

“Vuoi che diventino eroi come All Might?”

 

Shouto annuì e si morse un labbro. “Touya?”

 

“Si?”

 

“Mi odieresti se ti dicessi che anche io voglio essere come All Might?”

 

A quelle parole Touya abbandonò completamente la cena, camminando velocemente verso il fratello e inginocchiandosi davanti a lui. “Shouto, non ti odierò mai. Non importa cosa fai.” Shouto continuava ad essere preoccupato e Touya gli fece un sorriso rassicurante. “Shouto, voi diventare un eroe?” Shouto annuì e a Touya sprofondò il cuore. Impiegò un paio di secondi per registrare il movimento e sorridere di nuovo. “Okay. Beh, allora dovremmo impegnarci per farti diventare il prossimo All Might.

 

 

 

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N/t: Scusate per il ritardo! Ieri sono rimasta senza pc, perciò non sono riuscita ad aggiornare >-<

Aah, povero Izuku. Che succederà ora tra lui e Katsuki? 

Lasciate pure una recensione, anche solo per dire se la storia vi sta piacendo (o non vi sta piacendo, anche se spero di sì).

   
 
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