Film > Indiana Jones
Segui la storia  |       
Autore: IndianaJones25    19/01/2021    2 recensioni
È una luminosa e calda giornata estiva di fine Ottocento quando, in una casa di Princeton, nel New Jersey, nasce l’unico figlio del professor Henry Jones Sr. e di sua moglie Anna.
Nel corso dei venticinque anni successivi, il giovane Junior vivrà esperienze indimenticabili e incontrerà persone straordinarie, in un viaggio di formazione che, tappa dopo tappa, lo porterà a diventare Indiana Jones, l’uomo con frusta e cappello, il più celebre archeologo del mondo…
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abner Ravenwood, Henry Jones, Sr., Henry Walton Jones Jr., Marion Ravenwood, René Emile Belloq
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
V.
PIANA DI GIZA, CHEDIVATO D’EGITTO, MAGGIO 1908

   «E queste, quindi, sono la piramidi?» mormorò Indy, stupefatto da quella visione, spalancando gli occhi per la meraviglia.
   Lo spettacolo era straordinario. Così abituato alle campagne sterminate e alle piccole case di legno verniciate di bianco del New Jersey, non si era mai davvero reso conto di quali fantastiche architetture l’essere umano fosse stato capace di realizzare nel corso della sua storia millenaria. Aveva letto molti libri, d’accordo, ed era stato preventivamente istruito su moltissime cose, ma trovarsi di persona davanti a tali creazioni era tutto un altro paio di maniche. Di certe cose non ci si può davvero rendere conto finché non le si ha davanti agli occhi, a riempire la vista e la mente.
   Con gli occhi colmi di stupore, fece vagare lo sguardo sugli edifici appuntiti, che si innalzavano in maniera ardita verso il cielo quasi a voler sfidare il tempo, e sul volto sereno della Sfinge, che lo scrutava con aria enigmatica da sotto la coltre di sabbia che la ricopriva.
   «Proprio così» rispose Sallah, fermo al suo fianco.
   Sallah Mohammed Faisel el-Kahir era il figlio di uno dei più importanti scavatori del Cairo. Lui e Indy si erano conosciuti qualche giorno prima nella Valle dei Re, dove la famiglia Jones, sempre accompagnata da miss Seymour, era andata a visitare gli scavi di Theodore Davis, impegnato da tempo a dissotterrare le tombe degli antichi faraoni, con metodi archeologici non propriamente ortodossi.
   Sallah si trovava laggiù insieme a suo padre e, non appena aveva posto gli occhi su Indy, era diventato suo amico. Era come se fosse scattato qualcosa, dentro entrambi, che li aveva uniti prima ancora che si fossero rivolti una sola parola. Si erano intesi al volo, comprendendosi senza difficoltà: Sallah masticava un po’ di inglese e di francese, essendo l’Egitto pieno di europei e americani, e Indy stava cominciando a imparare i primi rudimenti della lingua araba. Miss Seymour, infatti, sosteneva che la conoscenza delle lingue fosse fondamentale, per non rischiare di mancare di rispetto ai diversi popoli con cui, di volta in volta, sarebbe venuto in contatto.
   Quando avevano fatto ritorno tutti insieme al Cairo, Sallah aveva insistito perché Indy visitasse le piramidi. Il giovane Jones non aveva ancora avuto modo di vederle, neppure in lontananza, perché quando erano salpati la prima volta era ancora buio, ed era altrettanto buio quando il battello era tornato in porto una settimana più tardi.
   Indy doveva riconoscere che il suo nuovo amico aveva avuto una grandissima idea, a condurlo fin lì. Nella luce radiosa del sole egiziano, quello spettacolo millenario non aveva pari. Non aveva mai visto nulla di tanto bello ed elettrizzante. Persino i grandi e bellissimi monumenti che gli erano sfilati davanti agli occhi durante il viaggio in battello lungo il corso del Nilo non sembravano in grado di reggere il confronto con queste costruzioni ardite e imperiose.
   Soltanto miss Seymour, che li accompagnava, non sembrava condividere il loro entusiasmo. Teneva alto un ombrellino per ripararsi dai raggi roventi del sole e, mentre si faceva aria con un ventaglio di stecche di bambù, pareva non desiderare altro che tornare nella frescura ombrosa della loro residenza.
   «Bene, ragazzi, le piramidi sono molto belle e sono state in grado di sfidare i millenni» disse, affannata. «Ora che ne dite se andiamo a sederci sotto quel pergolato laggiù? Così, potremo approfittare dell’occasione per ripassare un poco di storia dell’antico Egitto. Vi potrei parlare dell’architetto e medico Imhotep, l’inventore delle piramidi…»
   Indy e Sallah la guardarono come se fosse impazzita.
   «Sederci?» ripeté Indy, sconvolto.
   «Non possiamo sederci adesso!» gli fece eco il ragazzo egiziano. «Indy, miss Seymour, venite con me! Vi voglio condurre dentro la piramide!»
   Indy, entusiasta al solo pensiero, partì di corsa alle spalle dell’amico. L’educatrice, rassegnata, si affrettò a seguirli.
   L’interno della piramide era cupo, caldo, profondo. I disagi, tuttavia, non si avvertivano minimamente. Muoversi in quello stretto cunicolo soffocante equivaleva a muoversi nella storia. Ogni passo era un passo nella gloria dell’uomo: un essere destinato a invecchiare e a soccombere, ma le cui opere immortali sarebbero state capaci di sfidare il trascorrere di tutte le ere. Ogni centimetro di pietra, ogni segno lasciato dagli antichi scalpelli comunicava la grandezza delle epoche passate.
   E, al termine del grande corridoio, all’interno della Camera del Re, l’antico sarcofago di granito parve parlare, rivelando segreti misteriosi e arcani prodigi, e nascondendo altri enigmi che, presto o tardi, sarebbero stati rivelati.
   Una voce che soltanto Indy poté udire. Una voce che parlò dentro di lui, comunicandogli quale sarebbe stata la sua strada. La strada della sua vita si stava tracciando dinnanzi a lui, in quella camera oscura, rovente e soffocante, testimone del passato, del presente e del futuro.
   In terra d’Egitto, in quei giorni indimenticabili, Indiana Jones non trovò soltanto un grande amico. Scoprì anche qualcos’altro, una passione che non lo avrebbe mai più abbandonato. E d’ora in poi, se qualcuno gli avesse domandato che cosa gli sarebbe piaciuto fare da grande, avrebbe avuto la risposta subito pronta.
   «Voglio fare l’archeologo.»

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Indiana Jones / Vai alla pagina dell'autore: IndianaJones25