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Autore: il viandante    19/01/2021    0 recensioni
Pensieri di Leo dopo essere tornato indietro dal terribile universo alternativo dove i braccialetti rossi erano andati alla deriva.
Ciò che segue mi auguro rispecchi fedelmente e realisticamente il suo stato d'animo come la stessa serie tv avrebbe potuto trattarlo.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scelgo di tornare all'inferno

Chi me l'ha fatto fare di fare questa scelta disperata? Ho fatto una vera pazzia a cambiare vita e ridurre i miei unici amici così, mi sembra di aver fatto un patto col diavolo talmente è diventato insopportabile l'incubo che mi si è aperto davanti dopo l'iniziale euforia di una vita senza la mia bestia: il cancro.

Se è questo il paradiso allora non lo voglio, voglio tornare ai cancelli dell'inferno, con la bestia che mi divora da dentro, che divora il mio corpo, e la mia vita, che divora tutto ciò che ho, ma almeno lascia intatta la mia anima. La mia anima è Cris, il mio unico amore per cui voglio accettare di soffrire la peggiore delle distopie.

Non può farmelo fare nessuno di vedere il mio gruppo di amici andare alla deriva senza di me. Perchè ora l'ho capito, senza di me i braccialetti rossi non si sarebbero mai formati e ognuno dei membri di questo fantastico gruppo non avrebbe trovato la speranza senza di me, senza il mio carattere solare e determinato che tutto può combattere.

Sono un Dio senza ali che vuole volare e può farlo solo guidando il suo gruppo e facendosi voler bene dalla Lisandri, senza di loro non sono niente, senza di loro non sono assolutamente niente ed è per questo che scelgo questa vita qua, sputo sul paradiso perchè non posso accettare la sua ipocrisia, non voglio un altra vita, non voglio un altra ragazza che non è Cris, non posso accettare di vedere Nina esprimere il lato peggiore di sé con tutti, non posso accettare di vedere Vale ridursi a un pezzente senza gamba dominato dal gioco d'azzardo, non posso accettare di vedere Cris appassire come un fiore avvelenato, non posso accettare il football come mia grande passione se poi mi rende un baldo giovane staccato da questo ospedale, che ora è diventato la mia vita e la mia anima. Non posso accettare l'ostilità negli occhi della Lisandri, per me una madre, e sopravvivere.

Davide perdonami, ho buttato via il tuo tempo bonus per niente, e ora non sei più qui con me, ma dì a quel Dio che è il tuo capo che sono felice così.

Sono felice così.

Sono felice così mentre guardo i miei amici attraverso un vetro, sdraiato su un letto d'ospedale, sorridendogli.

Sono felice qui mentre lottiamo gli uni per gli altri, sostenendoci, appoggiandoci, condividendo la nostra forza che va oltre il sesso e oltre l'amore, per condividere questo incubo insieme, dove tutto ha senso e tutto è nel posto che non dovrebbe essere, ma che pure ci fa sentire che non potrebbe essere altrimenti.

Perdonai Davide ma tu sai che è meglio così.

Perchè non potevi donarmi una vita sana dove i miei amici e Cris potessero restare con me?

Perchè non potevi far stare insieme il diavolo e l'acqua santa?

Era superiore ai tuoi poteri?

Eppure Dio non può tutto?

Sto cominciando a dubitare della sua onnipotenza se non fa altro che mettere limiti e condizioni.

No non posso fare a meno di criticarti perchè non ci sei riuscito.

Eppure mentre sono qui a sorridere ai miei amici attraverso un vetro io perdono anche te, che fai parte anche tu dei miei amici.

Spero che tu sia felice dove ti trovi ora, goditi il paradiso Davide, te lo meriti.

Per quanto riguarda me, non è ancora il mio momento.

  
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