Anime & Manga > Yuri on Ice
Ricorda la storia  |      
Autore: marika394    19/01/2021    0 recensioni
Victor vuole fare una sorpresa a Yuri per la sua festa di laurea e insieme ai suoi amici Ugetsu ed Akihiko organizza qualcosa di davvero speciale! Yuri ricorderà quel giorno con gioia ancora maggiore!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Yuriiiiiiiiiiii" salutò Victor con trasporto.

"Dimmi Vic, ci sarai?" chiese Yuri con voce speranzosa.

Un lungo silenzio si intromise nella conversazione; Victor non voleva dirlo, ma la sorpresa gli avrebbe riscaldato di sicuro il cuore e avrebbe rimediato a quella momentanea tristezza. 
"Yuri, amore, mi dispiace tanto ma devo trattenermi ancora un po' a San Pietroburgo. Sarò lì tra qualche giorno.. Mi dispiace davvero, ma ho già chiesto ad Akihiko di fare una videochiamata durante l'evento così che ti possa vedere anch'io ed essere presente anche se lontano, ti prometto che ci sarò."

"Non fa niente Vic, davvero. Ci rivedremo solo qualche giorno in ritardo. Non importa. Devo ripassare. Ci sentiamo presto, ti amo."

"Ti amo anch'io. Baci *smack*"

Victor chiuse la chiamata. La voce intristita del suo cucciolo gli aveva spezzato il cuore, ma la sua presenza alla festa di laurea del fidanzato doveva essere una sorpresa e non poteva rovinare tutto a distanza di pochi giorni.

Con un sorriso gli venne improvvisamente in mente la prima volta che lo aveva incontrato, tre anni prima; Victor era al suo ultimo anno che grazie a uno scambio culturale con la sua università aveva passato in Giappone. Yuri era ancora al terzo anno.
------

"...e questo era il campus. Qui sono tutti molto gentili, se non dovessi trovare la strada ti basterà fermare qualche studente e chiedere indicazioni, te le forniranno sicuramente e probabilmente faranno almeno un pezzo di strada con te!"

Victor aveva appena concluso il giro del campus dell'università che avrebbe frequentato per l'ultimo anno. Il senpai che gli aveva gentilmente mostrato tutti gli spazi, condivisi e non, si congedò per frequentare una lezione e lui rimase solo in quel vasto luogo ancora sconosciuto. 
Non voleva girovagare per il campus e rischiare di perdersi subito, quindi decise di sedersi sull'erba all'ombra di un albero di ciliegio in fiore. Quel posto gli piaceva già, sembrava tutto così quieto e calmo. Persino il chiacchiericcio degli studenti risuonava come un lieve e piacevole brusio nelle sue orecchie mentre si stendeva a terra con gli occhi chiusi, rilassato.

Passò qualche minuto così, ma sentendo dei passi avvicinarsi aprì gli occhi scontrandosi con due pozze di cioccolata fondente schermate da dei fini occhiali blu. La figura di un'esile ragazzo dai capelli d'ebano gli stava davanti immobile,  un libro in mano e l'aria incerta di chi non sapeva se trovarsi un altro posto per rilassarsi o disturbare un ragazzo che non aveva mai visto prima.

"Konnichiwa! * Ti prego non essere timido, siediti pure qui! Sono appena arrivato e non conosco nessuno tranne il senpai che mi ha mostrato il campus. Mi dispiace non poterti parlare nella tua lingua, ma non sono ancora pratico del giapponese.. Sono russo, vengo da San Pietroburgo! Sembra che questo sia il tuo posto, sbaglio? Ti assicuro che non ti disturberò, anzi ho già parlato troppo, gomen**!"
Fu Victor il primo a parlare; l'aria sempre serena e innocente nascondeva un ragazzo piuttosto loquace ed estroverso. 

Yuri rimase ancora qualche secondo in piedi, incantato dal gioco di luci e ombre che i raggi di sole filtrati dalle foglie disegnavano sui lunghi capelli argentei di quel ragazzo. 
Era sempre stato un bambino timido e, nonostante fosse migliorato nei rapporti sociali con l'aumentare degli anni, rimaneva ancora un ragazzo introverso, ma gentile.

"Non ti preoccupare, l'albero è abbastanza grande per entrambi. E comunque non c'è scritto il mio nome, no? Benvenuto in Giappone e in questa università. Spero che ti ambienterai bene!"

-------
Quel giorno non si erano rivolti che quelle poche parole, ma il primo contatto era stato stabilito. Victor aveva continuato inconsciamente a presentarsi a quell'albero ogni giorno a quell'ora e puntualmente Yuri si presentava con il suo sorriso caldo e apriva il libro della settimana. 
Il resto era venuto da sé. Furono sufficienti solo poche settimane affinché Victor oltrepassasse la timidezza del più piccolo ed erano diventati amici. Iniziando ad incontrarsi anche al di fuori dell'università avevano approfondito la loro conoscenza e dopo qualche mese era sembrato quasi naturale per entrambi volere di più. Così si erano fidanzati quando l'anno accademico era ormai giunto al termine.

Victor si ridestò da quei pensieri, si alzò con un dolce sorriso sul volto e prese la valigia dirigendosi all'aeroporto.

circa 6 ore dopo

"Akihiko-chaaaaaan" Victor corse incontro al suo amico che lo aspettava al gate e lo travolse gettandogli le braccia attorno al collo assumendo la posa di un koala aggrappato al suo albero preferito. Subito dopo lasciandolo respirare, passò a salutare anche l'altro suo kouhai, Ugetsu. 
Erano passati diversi mesi dall'ultima volta in cui li aveva visti di persona e quei due tenebrosi gli erano decisamente mancati!
Uscendo dall'aeroporto si diressero insieme all'appartamento che i due amici condividevano. Per quei giorni Victor sarebbe stato ospitato lì, mentre Akihiko avrebbe dormito da Haruki per lasciargli lo spazio necessario nel piccolo letto situato in soggiorno. 

Dopo un bagno rigenerante, leggendo perfettamente i volti degli amici Victor tirò fuori dalla custodia il suo violino che aveva portato con sé e attendendo l'arrivo del bassista suonarono una composizione a 3 divertendosi come ai vecchi tempi. 

Concluso il terzetto si sistemarono insieme ad Haruki intorno al piccolo tavolo, pronti a sistemare gli ultimi dettagli per la sorpresa. 
Trascorsero così un paio d'ore tra spartiti e note, bozzetti per le decorazioni e liste di proposte per gli stuzzichini. 

Il giorno della laurea

Victor osservava con occhi lucidi Yuri salire sul palco e ritirare il suo attestato ritornando poi subito al proprio posto. Conclusa la cerimonia Yuri raggiunse i suoi amici con le lacrime agli occhi; era sicuramente felice di aver terminato il suo percorso di studi, di essersi migliorato nel pianoforte e nel frattempo di aver conosciuto così tante persone a lui care. Nonostante questo nei suoi occhi, anche da lontano, Victor poteva scorgere un velo di malinconia dato dalla sua apparente assenza. 

Victor si incamminò piano verso il suo ragazzo attualmente girato di spalle, cinte da Ugetsu che buttò uno sguardo veloce verso di lui. 
Arrivato a un passo da lui Victor si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò dolcemente "Omedetou*"

Yuri si girò di scatto e strinse forte a sé il fidanzato, piangendo più forte, ma con un sorriso più grande che mai sulle labbra. 
"Sorpresa.." si sentì sussurrare ancora. Se possibile lo strinse di più a sé, non avendone mai abbastanza. Era sempre stato così Victor, voleva sempre stupirlo e ogni volta lui rimaneva stupito. "Arigatou, Victor!"

Dopo che gli studenti furono congedati ufficialmente dalla cerimonia il gruppo si spostò a casa di Yuri che per l'occasione era stata arredata a festa poche ore prima da Ugetsu. 
'Era tutto perfetto, Victor e i suoi amici erano con lui e tutti volevano rendere quel giorno ancor più memorabile di quanto già non lo fosse; cosa poteva desiderare di più?'

Dopo aver stuzzicato qualcosa e fatto due chiacchiere, improvvisamente tutti si zittirono. 
Victor si alzò dirigendosi in silenzio nella zona notte per tornarne poco dopo con il violino in mano. 
Con un sorriso Victor lo  impugnò sistemandosi e disse "Che ne dici se suoniamo la nostra canzone?".
"Ma..non capisco, suonerai anche tu?"

Yuri per il loro primo anniversario di fidanzamento aveva infatti composto un pezzo al piano facendosi aiutare da una amica e lo aveva intitolato 'Yuri on Ice' poiché 'i capelli di Victor gli ricordavano il ghiaccio', così aveva detto lui stesso. Tuttavia il pezzo era stato studiato per essere eseguito al piano e Victor non era mai riuscito ad arrangiarlo per il violino. Per questo aveva chiesto l'aiuto di Akihiko e soprattutto di Ugetsu che era un talento naturale nel suonare quello strumento e lo superava certamente in abilità nonostante la differenza di età.

"Ugetsu mi ha aiutato, ora possiamo finalmente suonarlo insieme."
Yuri si sistemò al piccolo piano poggiato alla parete, posizionando le dita sui tasti bianchi e neri.

Una volta concluso di suonare Victor affidò il violino ad Akihiko e si avvicinò al proprio ragazzo ancora seduto sullo sgabello inginocchiandoglisi davanti. Frugò un po' nella tasca della sua giacca e gli sorrise guardandolo con occhi leggermente lucidi.

"Yuri, ci conosciamo da tre anni e posso giurare che sono stati i tre anni più belli della mia vita. Non nascondo che è stato difficile mandare avanti una relazione a distanza, ma la fiducia e l'amore che ci legavano ci hanno fatto superare ogni difficoltà e siamo andati avanti. Siamo ancora qui, uniti più che mai e stiamo addirittura considerando di prendere casa insieme; chi ci avrebbe mai pensato!" 

Intuendo la fine del discorso Yuri iniziò a piangere. Victor aprì una piccola scatolina blu di velluto davanti ai suoi occhi, mostrando due anellini d'oro bianco al suo interno.
"Yuri, ti amo ogni giorno di più e voglio vivere per sempre con te; Yuri, amore mio, vuoi sposarmi?"

Yuri che era già in lacrime da diversi minuti, si buttò tra le sue braccia stringendolo forte cercando di calmare i singhiozzi che lo scuotevano. Rimase fermo in quella posizione per qualche minuto tanto che Victor fu costretto a chiedere commosso "Lo prendo come un sì?" e tra le risate generali Yuri gli urlò "Certo che sì, baka!!".

Si baciarono dolcemente stringendosi forte per poi continuare a festeggiare con gli altri. 
Ora Yuri aveva un altro motivo per ricordare con gioia quella giornata speciale per tutta la sua vita. 

----------------------------------------------

*Konnichiwa: "salve, buon giorno" (ho voluto scrivere in giapponese i saluti per evidenziare il fatto che durante il suo primo anno in Giappone Victor non parlava molto bene il giapponese, quindi salutava per cortesia nella lingua nazionale, per poi passare all'inglese)
**gomen: "scusa" (tono colloquiale)
***omedetou: "congratulazioni"
[credo sia ovvio ma per sicurezza specifico che senpai indica qualcuno più grande o più esperto in qualcosa, al contrario il kouhai è il discepolo più piccolo]

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: marika394