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Autore: terryoscar    19/01/2021    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Un regalo particolare
 
 
Corro incontro al medico e dico: "Dottor Lasonne, finalmente siete arrivato! Mio fratello ha battuto nuovamente la testa, temo che questa volta sia davvero grave! Ha perso conoscenza ..."
"Vado subito di sopra per visitarlo, è nella sua stanza vero?"
"Si, con lui c'è Marguerite . Presto dottore, andiamo!"
"Si certo … "  salgo rapido le scale seguito da Andrè e Armand, lasciando mia moglie nel salottino al piano terreno. Arrivo davanti alla porta della stanza del generale e busso.
 
TOC TOC
 
 
"Madre, deve essere arrivato il dottore!"
"AVANTI!"
Apro la porta ed entro deciso. Vedo Madame Oscar seduta su una poltroncina, agitata,continua a muovere le gambe e intrecciare le mani, mentre osserva sua madre intenta a passare una pezza fresca sul viso del generale.
 
"Madame, ditemi cosa è accaduto?!"
"Oh dottor Lasonne, siete qui! Augustin è scivolato eda perso conoscenza! ... Dottore, Vi prego fate qualcosa!"
"Scivolato? Ma .... forse ha avuto un capogiro?!"
"Nessun capogiro, è scivolato nelle segrete."
"Nelle segrete? Ma .... cosa ci è andato a fare?!"
"Ecco ..."
Mi alzo dalla poltroncina,decisa a togliere mia madre dall’imbarazzo, e rispondo: "Dottor Lasonne, mio padre è andato nelle segrete con l'intento di spiare mia nipote Catherine..."
"Cosa?!! Ma .... Augustin è forse impazzito? Oh santa pazienza! Per fortuna che lo avete trovato, quel posto è un vero labirinto, ed è pure molto umido!"
"Non l'abbiamo trovato ma seguito. Non gli avremo mai permesso di spiare l'intimità di nostra nipote!"
Marguerite ribatte: "Dottor Lasonne, magari ne riparleremo ma adesso aiutate mio marito!"
"Si, certo Madame. Certo che Augustin ne combina di continuo. Bene, fatemi vedere. Ha sbattuto nuovamente la testa?!"
"Si."
 
 
"Uhm ...."
 
Osservo per bene il mio amico, gli tasto il polso, controllo la temperatura e ascolto i suoi polmoni.
 
Marguerite sussurra: “Cosa mi dite? Dottore, come sta Augustin?”
“Un momento Madame, controllo la ferita che ha sulla testa…“ osservo e continuo: “Avete ripulito il tutto per bene e il sangue non esce più ma adesso devo fare in modo che Augustin ritorni in sé.”Mi avvicino alla mia valigetta, estraggo una boccettina contenente un liquido verdognolo. Apro la bottiglia e ne controllo l'odore, piuttosto forte e sgradevole.
Vedo madame Oscar storcere il naso quando l'odore la raggiunge, sorrido, la gravidanza ha ancora qualche effetto collaterale su madame.
 
"Un bel cucchiaio di questo sciroppo e vedrete che si risveglierà. Il suo odore è pari al suo sapore: disgustosi entrambi! Vedrete che si sveglierà immediatamente!!"
 
 
Sono in stato di incoscienza quando i miei sensi reagiscono a causa di un tremendo fetore, spalanco gli occhi, vedo lo sguardo di Edmond scrutarmi e un cucchiaio vicino alla mia bocca, digrigno: "Vuoi forse avvelenarmi?!!! Sparisci immediatamente con questo intruglio!"
"Buonasera Augustin, vedo che il mio sciroppo ha fatto effetto .... senza neppure dovertelo mettere in bocca!!! Bene, ne sono felice. Dimmi, come ti senti?!"
"Ho un forte mal di testa! Ahhh ... la mia testa non fa che battere!"
"Augustin, mi hanno detto che sei scivolato nelle segrete ..... ricordi cosa ci sei andato a fare?!"
"A controllare se era tutto in ordine."
"In ordine? Cosa dovrebbe essere in ordine?!"
"Ecco ... si insomma volevo parlare con mio nonno ..."
"Ancora con questa faccenda ..... uhm ... dimmi .... allora ti è tornata la memoria!!! Evviva!!!"
"Memoria?!” mi assento con lo sguardo e con la mente, dopo pochi secondi ribatto: "Memoria? Ma se non ricordo cosa sia successo negli ultimi dieci anni!"
"Ma ricordi di avere incontrato tuo nonno nelle segrete!!! E questo è accaduto pochi mesi fa!!! Vedi, la tua memoria sta tornando! Bene .... un bel cucchiaio di sciroppo e ti tornerà del tutto!" rispondo sorridendo.
"No noooo! Sono state le mie figlie a dirmi che nelle segrete aleggia il fantasma di nonno Augustin ed io ho deciso di parlargli!"
"Uhm ..... Madame, potete lasciarmi da solo con Augustin? Anche voi Armand e Andrè, dovreste uscire!"
"Si ... certo dottore!" dico seguita da mio cognato, mia figlia e mio genero.
 
André, mia madre, lo zio Armand ed io rimaniamo dietro la porta nell’attesa di avere notizie di mio padre, sussurro: “Madre avete sentito il medico? Molto probabilmente mio padre ha recuperato la memoria.”
“Oscar, tuo padre ha ribadito di non ricordare nulla, credo che Lasonne si sia fatto prendere dall’entusiasmo.”
Armand ribatte: “Marguerite, il dottor Lasonne è un medico con una cetra esperienza, io preferisco pensare che mio fratello abbia recuperato la memoria. Forse adesso è un tantino confuso ma sono sicuro che si riprenderà quanto prima!”
“Spero che sia come tu dici Armand, altrimenti Augustin ci farà impazzire tutti.”
“Madre, con o senza memoria, mio padre non cambierà mai, rimarrà sempre lo stesso.”
“Oh figlia mia!” esclamo sconsolata.
 
 
 
Vedo tutti uscire dalla stanza, prendo una sedia e mi accomodo vicino al mio amico.
"Allora Augustin, tu ricordi tutto, vero?!" domando mentre mi sistemo sulla poltrona, osservando le reazioni del mio paziente.
 
Paziente …. Augustin non sa neppure cosa sia la pazienza!
 
"Certo che ricordo tutto! Sono andato nelle segrete, ho visto George dare onore e lustro alla mia famiglia e poi ho scambiato qualche parola con mio nonno ed infine sono scivolato!"
"Intendo tutto quello che è accaduto negli ultimi dieci anni. Forza, non mentirmi!"
"Ma non capisco perché dovrei! Non sono mica un bugiardo!"
"NOOOOOO!!! Certo che no!! Su forza ..... con il medico bisogna essere sinceri! Forza!"
"Non capisco perché tu insista! E poi perché dovrei mentirti? Avanti, su rispondimi!"
"Non lo so il perchè ... senza offesa ma hai una mente assai contorta!! Qualsiasi cosa tu abbia in mente, ricordati che hai una famiglia stupenda, sei figlie che ti vogliono un gran bene ed una moglie che ti ama, nonostante tu sia insopportabile certe volte!"
"Io insopportabile?!! Ma perché secondo te lo sarei? La mia unica preoccupazioneè che tutti stiano bene. Infatti ho deciso che porterò via la mia famiglia da questo paese e tu verrai con me!”
“Ma …”
“Niente ma. Lasonne, tu dovrai seguirmi a Collegno, io di quel Pautasso proprio non mi fido …. E neppure di quei monaci di cui Armand decanta tanto le virtù.”
"Io?!! No, fermati un attimo. In primo luogo tu hai un concetto tutto tuo di assicurarti che la tua famiglia stia bene, tipo spiare tutti dalle segrete. In secondo luogo .... tu vorresti che io partissi con te?!"
"Esatto! E poi con tutto il da fare che ti do, sarebbe meglio che da domani ti trasferissi con tua moglie a palazzo. Non vedi che passi più tempo a curare me e la mia famiglia anziché stare con lei! Edmond, da questo preciso momento ti nomino medico esclusivo della famiglia Jarjayes! Ovviamente sarai remunerato profumatamente! … Beh che ti prende? Forse non ti fa piacere della tua investitura?”
“Amico mio, è che ti vedo  gesticolare, come se avessi in mano una spada e mi stessi investendo a cavaliere.”
“Infatti, è ciò che ho appena fatto!”
“ Non c’è nulla da fare, quando ti metti in testa una cosa …. Non c’è botta in testa che tenga!!”
“Edmond, sei pregato di non infierire.”
"No, davvero, tu sei tutto matto. E giusto per capirci, faccio il medico perchè mi piace e non certo per viverci!! In quanto a trasferirmi qui con te ..... beh, mia moglie ne sarebbe molto felice, così avrebbe compagnia! Lo sai che io ho solo figli maschi che vivono lontano da Parigi, alcuni anche lontano dalla Francia. Mia moglie sente molto la mancanza di nipoti e non ha mai avuto la gioia di seguire le sue nuore in stato interessante. Uhm .... credo che le farebbe molto bene .... a mia moglie intendo!"
"Perfetto! Quindi sei il mio medico personale! Ih ihih ... ne sono felice!" mi porto le mani alla testa e sussurro: "Il bernoccolo mi fa ancora male!"
"E ci credo che ti faccia male! Però si sta sgonfiando. E secondo me tu hai riacquistato tutta la tua memoria perduta .... stai solo fingendo mio caro amico. Bene, ora se non hai più bisogno di me, tornerei da mia moglie ..... che mi sta aspettando di sotto, sai non è voluta rimanere a casa nostra con poca servitù!"
"No, un momento! Perché sostieni che io abbia recuperato la memoria? Su, avanti parla!"
"Perchè ti conosco amico mio!!! Ora scusami, vorrei andare a riposare .... sempre che non ci siano altri pazienti per me in questa casa!!!"
"L'unico ad essere caduto nelle segrete sono io, quindi puoi andare! Edmond, dunque accetti? Partirai con me?"
"Dovrei parlarne con mia moglie ... ma considerato che uno dei miei figli vive a Torino .... potrei anche decidere di partire con te!"
"Ne sono felice! Ahiii che botta che ho preso! ... Credo che abbia un livido nei pressi della coscia! Sono sicuro che sarò claudicante!"
"Fammi vedere allora!! Su, togliti le brache e vediamo questa coscia .... claudicante .... esagerato che sei!!!"
"Uhm ... dovrei farmi vedere da te? Dico ... mi riferisco alle mie parti nascoste."
"Beh ... secondo te come faccio a visitarti se non vedo? Me lo vuoi spiegare?!!! O vuoi rischiare di rimanere claudicante per tutta la vita e darci il tormento?!!!" Uff .... Augustin è il solito esagerato!!!
"Io non sono esagerato! Piuttosto dammi un unguento che a spalmarlo ci penserà mia moglie!"
“Ecco, adesso ho capito cosa hai in mente …. Povera madame Marguerite. E pensare che da giovane eri tanto assennato e a modo, con la vecchiaia invece ….. sei diventato ossessivo!”
“Ma dico che sei matto? Ammetto che da ragazzo ero inesperto ma adesso, adesso mi ritengo saggio e assennato!”
“Certo, intanto ti rechi nelle segrete per spiare tutti.”
“Io non spio, sorveglio! E poi quell’unguento mi serve.”
"AUGUSTIN!!!! SE vuoi una scusa per fare certe cose con tua moglie .... non chiedere il mio aiuto!! Direi che posso tranquillamente andarmene. Buona notte!!" Rispondo raccogliendo le mie cose e sistemando il tutto nella borsa.
Con molta fatica mi alzo dal letto e digrigno: "Maledizione che male! Ahiii ... Edmond fai il tuo dovere! Ho bisogno davvero di un unguento, mi fa male sopra la coscia.Hai capito?"
"Certo che ho capito, ti ho anche detto di farmi vedere, ma tu nulla. Ti vergoni!!! E allora .... si può sapere cosa vuoi da me?!!!"
"Un unguento. Ti costa così tanto?! Quanto vuoi?! Un Luigi d'oro?"
“Che?!”
“Edmond sei proprio duro a capire. Sarai anche un bravo medico ….. ma ci vuole tanto a capire? Un unguento, una pomata, un qualche cosa!”
"Ah ahahahahah .... no grazie. Vorrei solo sapere che genere di unguento darti!!! Sei gonfio? Senti come una gnocca? Hai solo un livido? Hai forse un taglio? O forse hai battuto in un posto delicato e temi di non .... adempiere più ai tuoi doveri di marito?!"
"Che? Cosa? Ma se ho battuto prima la testa e poi il fondo schiena! ... Beh ... credo, visto che mi fa male!"
"Ah .... allora non hai male sopra alla coscia, ma dietro!!! E spiegati allora!!! Dunque, per il tuo fondo schiena ..... andrà bene questo qui" dico tirando fuori un unguento dalla borsa.
"Ma ci voleva tanto a capire? Ma che razza di medico sei?!"
"Eh .... il problema non è il medico .... è il paziente!! Ah ahahahah!"
"Senti, visto che siamo in argomento, che ne diresti di darmi una polverina per aiutarmi a ... si, insomma io sono ancora vigoroso come un tempo però vorrei qualcosa che sorprenda mia moglie!"
"Ancora Augustin? Ma tu sei proprio fissato!!! Hai già finito la polverina che ti ho dato questa estate?!! Mi stai esasperando, certe volte Augustin non sai pensare ad altro.”
“Piantala Lasonne e dammi la pomata!”
“Non mi hai ancora risposto, l’hai già finita?”
"Certo che l'ho finita! Ehm .. ma di quale polverina stai parlando? Quando me l'avresti data? Dieci anni fa? .. Io non ricordo altro!"
"Si si ... certo certo ..... come no. Augustin .... smettila di fingere con me. Non so cosa tu abbia in testa .... comunque ecco qui la tua polverina. Ti ricordi ancora il dosaggio, vero?!!"
"Ma come potrei ricordare se ho perso la memoria! A volte sei davvero insistente!"
"Si certo, come no. Io vado, ciao Augustin!!!" rispondo lasciando la stanza ridendo.
"Buonanotte EdmondLouis Maurice deLasonne. E domani prepara i tuoi bagagli! Ti voglio sempre pronto e allerta per quando nascerà il mio erede! Così non perderò tempo per mandarti a chiamare!"
"Oh .... per la nascita del tuo François ci vorrà ancora molto .... credo almeno un anno Augustin!"
“CHE? MA SEI IMPAZZITO?! Cosa stai dicendo?!"
"Dico quello che vedo!!! A domani Augustin ..... buona notte. E riposa!!"
"E IL PAZZO SAREI IO?! DOVE PENSI DI ANDARE? LE STRADE NON SONO SICURE, POTREBBERO ASSALIRTI E AMMAZZARE! Edmond sei uno sciagurato, rimani qui stanotte, ti farò preparare una stanza."
"Uhm ..... e sia. Rimarrò a palazzo ... ma tu devi promettermi di non spiarmi! Ah ahahahah!"
"Non ci penso nemmeno! Sai che impressione sarebbe!”
"Per tua informazione, IO funziono perfettamente!!! Chiaro?!!!"
"Si, certo come no! Sono sicuro che anche tu ricorri a certi mezzucci."
"Puoi stare certo che MIA moglie non ha da lamentarsi, ed ora scusami, sono davvero stanco! E tu ... vedi di non andare ancora in giro per le segrete del palazzo!!" rispondo mentre apro la porta, pronto ad uscire dalla stanza.
 
 
 
Siamo dietro la porta, nell'attesa che esca il dottore, udiamo delle voci, sussurro: "Madre, mio padre e il dottore non fanno che discutere, è un buon segno, ciò significa che gode di ottima salute.”
"Si, hai ragione. Tuo padre adora discutere!!! Meglio così, almeno non lo dovremo curare troppo!! Oscar, sarai stanca figliola! Vuoi andare a riposare?"
 
Osservo mia figlia, è visibilmente stanca, forse provata, con alcune piccole rughette attorno agli occhi.
 
"No, voglio sapere cosa dice il dottore!"
Esco dalla stanza del mio amico, trovo ad attendermi appena fuori madame Marguerite e Madame Oscar, entrambe con aria preoccupata.
"Allora dottore, cosa ci dite?"
"Madame state tranquilla. Vostro marito è vivace, combattivo ed autorevole come al solito!"
"Quindi sta bene? Possiamo essere tranquilli?!!!"
"Se non dovessero subentrare complicanze, direi di si."
"Complicanze?!!! Di che genere?!!" Domando preoccupata.
"Madame Marguerite, aldilà di tutto, Augustin ha subito troppi traumi alla testa, non vorrei che alla fine impazzisse per davvero!"
"Oddio no! Ti prego Signore no!!!"
Poi sento una voce provenire dalla mia stanza: "No dico, ma sei impazzito Edmond?!!!!"
"Augustin, mi chiedo quando perderai la brutta abitudine di origliare!"
"Io non origlio!!!" Rispondo affacciandomi alla porta.
"Marguerite....avrei bisogno del tuo aiuto!"
 
Vedo mio marito spuntare appena dalla porta, con una piccola fasciatura sulla testa, indossa solo la sua camicia bianca ed i pantaloni. Ha un’aria un poco sofferente ma ha il solito spirito combattivo.
 
 
"Si ... arrivo Augustin!" rispondo preoccupata. "Scusatemi, vado da mio marito."
"Si certo, andate. Tanto vuole aiuto per un certo unguento!!! Non ha voluto che provvedessi io!!!"
André sussurra appena: "Avete detto unguento? Ma cosa gli è successo?"
"Ha sbattuto il suo augusto fondo schiena!! Ih ih!! Ma venite, allontaniamoci!"
Armand ribatte: "Meglio andare via altrimenti mio fratello continuerà ad origliare."
"Esatto!!"
 
 
Ci allontaniamo fino a raggiungere un salottino, entriamo e ci accomodiamo.
"Dunque dottore non dobbiamo preoccuparci?!" Domando mentre André mi osserva con attenzione e amore.
"Nel contesto no, ma ripeto, ha battuto troppe volte la testa e potrebbe avere qualche lesione interna. Purtroppo la medicina non può fare miracoli."
"Povero Padre! Sapete dottore, mi sento un poco in colpa....."
 
Vedo Madame Oscar accavallare nervosamente le gambe, o meglio cercare di accavallarle, ormai la pancia le impedisce tale movimento. Sbuffa insofferente ed intreccia le mani tra di loro.
 
"Non dovreste. Da ciò che mi avete raccontato, avete fatto l'impossibile per sventare un’ingiustizia. Spiare la gente non è cosa da fare. Ed è per questo che temo per la lucidità di Vostro padre, certo non voglio dire che sia impazzito ma da quello che ricordo anche suo nonno era allo stesso modo, quindi con tutto il rispetto credo che sia una questione ereditata dal vecchio Jarjayes."
"Beh....la possibilità di spiare, attraverso i passaggi segreti, è appannaggio di tutti gli eredi. Anche io, volendo, potrei farlo. Lo zio Armand no, e neppure le mie sorelle!"
“E nessun altro?”
“Nessuno. Solo gli eredi del casato, i maschi primogeniti, quelli che hanno il compito di portare avanti la stirpe conosce tutti i passaggi segreti di questo palazzo, e non solo. In effetti ho le piantine di tutti i passaggi di qualsiasi proprietà della nostra famiglia. Mio padre ha insistito affinchè imparassi a memoria anche luoghi che non ho mai visitato.”
"Madame Oscar non avete mai pensato di chiudere tutti gli spioncini delle segrete? Almeno così Vostro padre la smetterà di violare l'intimità degli abitanti del palazzo! Ih ih ... Ve lo dico anche nel mio interesse, visto che mi ha chiesto di trasferirmi qui, vorrebbe che diventassi il medico personale della Vostra famiglia, non solo addirittura vorrebbe che mia moglie ed io partissimo anche noi per il paese italico."
"Davvero mio padre Vi ha chiesto una cosa simile?!! Beh....a ben pensarci ormai siete sempre qui, dottore!!"
"Bene, raggiungo mia moglie di sotto, e come ha asserito Augustin, le dovrò dire che data l'ora sarebbe prudente fermarci qui
"Su questo concordo con mio padre. Sapete, inizio a credere che scivolare sia un problema dei maschi Jarjayes!!" rispondo un po’ sovra pensiero, senza neppure rendermi conto di avere davvero parlato. In effetti stavo pensando al mio Andrè ….
"Come? Non Vi capisco!"
"Beh....da quando mio padre lo ha adottato....mio marito non fa che scivolare!!! Inizio a credere ad una maledizione...."
"Ah ahah ... suvvia Oscar, cosa dici!?"
"Vorresti forse negarlo? Sul tuo comodino c'è una scatola di pomata che purtroppo devo usare sovente sul tuo .... beh hai capito, vero?!"
"Ah ahahah ..."
"Coffcoff ... scusatemi, raggiungo Anna, l’ho lasciata sola, con permesso!"
"Beh, cosa ridi André? O forse approfitti della situazione?!!!! Uhm ......"
"Non ci penso nemmeno! Sapessi che male! Ah ahahah ..."
"Oh....adesso basta!!!"  dico alzandomi.Poiaggiungo:"Dottore, Vi faccio preparare una stanza? In effetti mio padre ha ragione!!"
"Grazie Madame Oscar!"
 
Certo che Madame è uguale a suo padre, compresa una certa fissa per gli scivoloni, gli unguenti e il coniuge. Povero Andrè, tra suo suocero e talvolta sua moglie ….. un vero santo quel ragazzo.
 
Tiro il cordino in attesa che una cameriera ci raggiunga. Dopo pochi minuti vedo entrare Clarisse, una delle giovani cameriere di palazzo, tutta formosa, con una scollatura profonda sulla sua divisa nera che mette in risalto il suo petto, fa un piccolo inchino, osserva un po' troppo mio marito e domanda: "Avete chiamato signor Conte?!"
"Si. Fate preparare una stanza per il dottore e sua moglie!"
"Subito monsieur....o Madame....ehm...."
"Si vai .... forza! La stanza a fianco a quella di mio padre andrà benissimo!! Sei ancora qui Clarisse? Veloce veloce!!!" dico con tono autoritario.
 
 Questa ragazza osserva troppo il mio Andrè!Inizia davvero ad irritarmi, non gli toglie gli occhi di dosso! Parla con me ed osserva lui!
 
"Si ... subito Madame!" rispondo quasi correndo.
"Clarisse!!! Fai salite su Madame Lasonne!!! Non vorrai lasciarla di sotto, spero?!!"
"No, certo che no, Madame...."
"Ecco....muoviti!!!" Poi mi volto verso Andrè, sorrido e aggiungo "E tu ricorda che sei mio! Io davvero non capisco se ti hanno sempre osservato tutte con quello sguardo ..... ed io non me ne sono mai accorta .... o se ora che sei mio ti corrono tutte dietro!!"
"Ma cosa dici?! Clarisse mi ha guardato come ha sempre fatto: con indifferenza."rispondo tranquillo mentre vedo Oscar osservarmi furente.
"Indifferenza? Ma per favore!!! Dottore, diteglielo anche Voi!! Quella non è indifferenza, anzi....."
"Madame, non dovreste agitarVi in questo modo, non fa certo bene alla creatura che portate in grembo."
"Ecco .... ditelo a tutte quelle svaporate che rincorrono mio marito!!! In certi momenti proprio non le sopporto ..... ma non posso di certo sparare a tutte, non trovate?!"
"Ovvio Madame, ovvio!"
 
Sento dei passi alle nostre spalle e la porta aprirsi, è madame Lasonne che entra nel salottino.
"Buonasera Madame Oscar. Caro, cosa sta accadendo?!"
"Nulla Madame Lasonne! ... Ho fatto preparare una stanza per Voi e Vostro marito, credo che sia il caso che passiate la notte al palazzo, visto che a quest'ora le strade sono pericolose."
“Oh grazie, avete avuto davvero un bel pensiero ... ma non ho con me nulla per la notte ..... "
"Non preoccupateVi, negli armadi troverete tutto ciò che Vi occorre."
"Grazie mille Madame, siete molto gentile. Allora .... buona notte cara, riposatevi, avete l'aria stanca!!! E di sicuro la Vostra creatura si farà sentire!" Dico osservando la pancia di madame Oscar, ormai piuttosto voluminosa.
"Beh .. in effetti non fa che muoversi."
Mi avvicino, osservo per bene la pancia, allungo una mano e domando: "Posso?"
"Si ... certo!"
Mi appoggio leggera e sento la piccola creatura muoversi.
"Uhm...è proprio agitata!!!! Povera cara....avete proprio bisogno di riposo!"
"In realtà....la mia creatura è sempre irrequieta!!! Chissà....magari nascerà in anticipo!!"
"E' naturale che la sentiate muovere, lo spazio diventa insufficiente. Riguardo alla nascita anticipata non credo, fortunatamente la Vostra gravidanza procede senza problemi, esclusi gli assalti che state subendo in modo frequente. Madame Oscar, purtroppo la situazione sta peggiorando di giorno in giorno; ieri la mia governate mi ha detto che alcuni ladri sono entrati nella villa del Marchese di Montferrau, hanno eluso la sorveglianza della servitù e saccheggiato ogni cosa."
"Santo Cielo!! Speriamo che non vengano anche qui! In ogni caso ho sempre la mia spada accanto al letto....ed anche una pistola, il fucile ed uno stiletto!!! Ovviamente il tutto ben carico!!" Rispondo sorridendo, sono e resto un soldato.
"So, bene che siete un soldato ma ciò che non comprendete è che siete una donna incinta! Voi non potete battervi, altrimenti rischiate davvero di partorire prima del dovuto."
"E dovrei forse farmi ammazzare?!!! Certo che mi batterò in caso di necessità!!! In quanto al parto in anticipo.....se la mia piccola sta bene che ben venga! Sono davvero stanca della gravidanza, non vedo l’ora di tenere la mia creatura tra le braccia. Questa attesa è snervante, l’attesa in sé e tutto ciò che comporta!”
"Madame, è ovvio che non Vi rendiate conto di ciò che dite! A questo punto non mi resta che dirvi di riguardarvi."
"Grazie dottore!!! A riguardarmi ci pensa André! Vero?!!!" Rispondo sorridendo al mio amore, con sguardo innocente e dolce.
"Pensare a cosa?"
"Come sarebbe a cosa?!! Ma a me!!! André, forse non stai bene?!"
"Sto bene Oscar, non preoccuparti, vedrai che tutto andrà bene."
"Oh....ma io non mi preoccupo affatto!! Andiamo a riposare? Con permesso dottore, Madame, a domani allora!!"
"A domani Madame Oscar!"
 
 
Sono sul mio letto sdraiato a pancia in giù mentre mia moglie mi spalma l'unguento sulla parte bassa del fondoschiena, sospiro prima poi digrigno: “Che dolore!"
"Augustin hai un livido spaventoso! Certo che questa volta ti è costata davvero cara spiare i nostri nipoti!"
 
Passo piano piano l’unguento sul fondo schiena di mio marito. Prendo la scatolina con una mano, intingo le dita al suo interno e provvedo a spalmare per bene tutta la superficie interessata, sussurro: “Poverino … è diventato tutto blu!
Giro appena la testa e protesto: "Marguerite ma cosa dici?”
“Davvero Augustin, la parte lesa è diventata tutta blu.”
“Ma no! Io mi riferivo a ciò che hai detto prima!”
“Prima quando?”
“Al fatto che spio i nipoti!”
“Forse non è così?”
“Certo che no. Io non ho mai spiato nessuno in vita mia!"Rispondo fiero e deciso.
"Ah già....dimenticavo...tu non spii....sorvegli!!!" rispondo mentre continuo a spalmare e massaggiare per bene, fino al completo assorbimento della pomata.
"Esattamente! E vedi di essere più leggera! ... Sapevi di avere un tocco pesante?! Che male!"
"Pesante? Io?!! Vuoi forse che chieda aiuto a Nanny?!!!" Domando con tono ironico.
"Nanny?! Nanny dovrebbe guardarmi là?!! No, grazie! Non ci penso nemmeno!"
"Augustin....mi sorge un dubbio....uhm..."
"Quale dubbio?"
“Hai forse....sorvegliato tutte le nostre figlie?!!!!"
"Certo! E ti dirò di più ... i nostri generi beh ... a parte quell'idiota di Maxim, sono tutti molto ma molto ... ehm ... come dire ... vigorosi, si, vigorosi è il termine esatto. Ah e anche nostro nipote George è un vero Jarjayes. Adesso non mi resta che appurare sul conto di Antony e il nuovo arrivato, il marito di Catherine."
"Ecco!!! Immaginavo!!! E chissà, tra Oscar e André....chi è chi comanda?!!!"
"Nostro figlio ovviamente! Ih ih ... Ti assicuro Marguerite che al nostro Oscar mancano solo gli attributi ... ih ihih ...."
Do una pacca decisa sul sedere di mio marito, poi rispondo decisa "Lo sapevo!!! TU ricordi tutto!!!!"
"AHIIII Ma cosa ti prende, sei forse impazzita?!! E poi io non ricordo nulla! Li ho semplicemente spiati l'altra notte!" rispondo accarezzandomi la parte lesa. "Sei una selvaggia, Marguerite! Selvaggia e diffidente!"
“E’ inutile caro, tu hai ritrovato la memoria ma non vuoi ammetterlo. Ma io ti avviso, se pensi di poter approfittare della situazione … dovrai vedertela con me!!” Rispondo mentre chiudo la scatolina dell’unguento e la poso sul comodino. “Ed ora fammi posto, vorrei riposarmi anche io!”
“Certo mia amata Marguerite …. Ehm … ecco …. Magari tu ed io …… se tu volessi …. Potremmo ……”
Sorrido alle parole di mio marito, ribatto: “Uhm… per certe cose non sei mai stanco!”
“Per “certe cose”, come le chiami tu, non sono mai ne stanco e nemmeno indolenzito.”
“Ho notato caro!”
“E allora? Su avanti Marguerite, veni qui ….”
“Augustin!”
“Cosa c’è?”
“Ma non hai preso un’altra botta in testa? Non stai male? E poi ricordi ancora certe cose?”
“Ma … ma … ma che domande fai Marguerite?!”
“Ih ihih ….”
“Oh te l’ho mai detto che sei affascinante quando ridi?”
“Si. Ogni volta che vuoi ottenere qualcosa da me! Ah ahahah …..”
“Marguerie! Ah ahahah …”
 
 
 
Entro nella mia stanza seguita da Andrè, mi avvicino alla specchiera, mi siedo sulla poltroncina e afferro la spazzola, sussurro: “La gita nelle segrete ha fatto si che i miei capelli si siano annodati, con tutta quella umidità. Che capelli indisciplinati!”
“Sono ricci, è naturale che si siano annodati.”
“E, ma questa volta si sono annodati un poco troppo … e adesso come faccio?! Uff …” sbuffo mentre affondo con la spazzola tra i miei capelli. “Che disastro!”
“Invece sei bellissima!”
 
Nel riflesso dello specchio vedo Andrè avvicinarsi con passo leggero ed una luce maliziosa negli occhi. Sento le sue mani appoggiarsi sulle mie spalle, mi sposta una ciocca di capelli e mi osserva nel riflesso dello specchio. I nostri sguardi si incontrano, sento le guance diventare calde, arrossisco un poco. Poi Andrè si piega un poco e posa le sue labbra sul mio collo, piano risale lungo il collo fino a raggiungere un piccolo punto dietro l’orecchio. Sento il suo fiato caldo, le sue labbra farmi un poco di solletico. E poi un brivido correre giù, fino a raggiungere lo stomaco.
 
“Tuoi capelli mi piacciono così come sono … ribelli come te.”
“Io … non sono ribelle!”
“Chi lo dice, tu?!” sussurro continuando a baciarle l’orecchio.
“Si … io …”
 
“Dimmi … perché sarei ribelle?!”
“Sei ribelle e gelosa. Lo sai che non ne hai motivo.”
Mi volto e guardandolo negli occhi ribatto animatamente: “Basta! Se vuoi riprendermi per via di quella smorfiosa di Clarisse, dimmelo senza cercare di sedurmi!”
“Non vedo perché dovrei riprenderti …”
“Ma se mi hai appena detto che sono …”
“Ribelle e gelosa.”
 
Osservo Andrè mentre sorride felice, son aria molto seduttiva. Uff …. Quanto mi piace mio marito!
 
“Appunto! Forse non ne ho motivo? Clarisse non fa che guardarti e l’ha fatto anche stasera, in mia presenza e di Lasonne. Forse non è vero? … André, dimmi … c’è mai stato qualcosa tra te e lei?” domando con tono inquisitorio.
“Che?! Ma …”
“Niente che e ma. Allora? Dimmi! Se ti guarda in quel modo forse prima, cioè intendo prima che io e te …”
“Mai! Ma quante volte debbo dirti che prima di te nessuna!”
“Però se è tanto sfacciata da guardarti in quel modo significa che magari le avrai dato qualche speranza, non so … delle piccole confidenze e magari non te ne sei neanche reso conto!”
“Ma no! E poi, ma se passavo tutto il mio tempo con te!”
“Si, ma questo non ha impedito ad Anne di corteggiarti! Ricordi quando l’ho scoperta in camera tua, pronta a infilarsi nel tuo letto?”
“Ah ahah … certo che lo ricordo! C’è mancato poco che le sparassi addosso!”
“Ho sparato alla mela, non ad Anne! E poi non è stata la prima volta, ci ha provato in diverse occasioni ed è per questo motivo che mio padre l’ha cacciata!”
“Ricordo … mia adorabile gelosona.”
“Non vorrei che anche Clarisse tentasse di …”
“Di?”
“Hai capito benissimo!”
“Non credi di esagerare?”
“No.”
“Invece si.” Mi avvicino a mia moglie e sussurro sulle sue labbra: “Anch’io sono gelosissimo di te! … Hai troppi uomini che spasimano per te …”
“Ma sei matto? Di chi stai parlando?”
“L’ultimo è quell’imbecille di Maribeau …”
Mi divincolo dalla sua stretta e ribatto: “Maribeau?!! Ma sei matto?! Davvero sei geloso di quel buffone?”
“Non posso negare che le sue attenzioni nei tuoi confrontinon mi possano fare piacere!”
“Certo che no. Ma … ma dai André! Maribeau! Ma se l’ho perfino sfidato a duello egli ho tagliato i vestiti davanti a tutti! Ah ahahah … chefigura! Ah ahahah …”
“Ti sei divertita, vero?”
“Beh … diciamo che mi sono tolta qualche soddisfazione!”
“Io invece sono ancora geloso …”
“Non starai dicendo sul serio!”
“Si, invece! … Oscar, la verità è che siamo gelosi l’uno dell’altra. “
“E’ vero amore mio!” lo guardo negli occhi e continuo: “Ti amo André … ti amo tanto …”
“Anch’io ti amo moltissimo. Sei la mia vita, la mia luce, il mio unico e solo amore!” sSringo a me mia moglie e la bacio con passione.
 
 
 
Le sue mani scendono lente lungo le mie braccia, portando con loro le maniche della mia vestaglia da camera. Poi si spostano poco sotto il mio seno e slacciano il nastrino che la teneva chiusa, ormai inutile. È chiaro cosa desidera mio marito, ed a lui è chiaro che anche io lo desidero, seppure mi sento goffa ed impacciata.
Andrè mi fa alzare, mi solleva prendendomi tra le sue braccia e mi sistema sul nostro letto con dolcezza ed attenzione.
Con pazienza mi sfila la sottile camicia da notte, io piano lo aiuto a sfilare i suoi indumenti, godendo appieno del calore della sua pelle sotto alle mie mani.
E poi piano, con dolcezza ed attenzione, ci amiamo. Con passione, sorrisi, baci e dolcezza. Andrè si assicura di non pesare sulla mia pancia, vuole che io sia comoda e rilassata. Per fortuna la nostra creatura ha deciso di stare tranquilla, così Andrè non rimane impressionato dai suoi movimenti.
Poi, stanchi ed appagati, rimaniamo stretti, abbracciati, coperti dalle pesanti lenzuola e dalle coperte di lana.
Andrè mi stringe a sé, mi bacia e mi sussurra parole dolci, una ninna nanna che mi accompagna fino ad assopirmi stretta nel suo abbraccio.
 
 
 
E' la vigilia di natale, tutte le sorelle Jarjayes sono giunte a palazzo, con figli e servitù al seguito. Anche il dottore Lasonne si è trasferito qui a palazzo. Ormai la casa è viva e vivace come e forse anche più di quando tutte le sorelle vivevano qui. E' quasi ora di cena ed io ho passato il pomeriggio ad allestire il salone delle feste con addobbi floreali, lanterne, candele profumate per la gioia di mia moglie Oscar. E poi c'è il regalo che ho predisposto per lei di cui devo occuparmi. Per fortuna che la nonna mi sta aiutando ....
"Oscar, sei pronta per scendere di sotto? La cena sarà ormai quasi in tavola!"
"Aspetta.... devo sistemare ancora i capelli! ... Voglio legarli con un nastro, sai a volte sento caldo e mi danno fastidio."
 
"Uhm ... li vuoi raccogliere un poco?" Domando sorridendo felice, con i capelli raccolti ha un aspetto ancora più femminile. "Oscar .... perchè non indossi un bell'abito? Magari quello rosso ....." Domando ostentando una tranquillità che non ho, mia moglie potrebbe arrabbiarsi per questa mia piccola richiesta.
"Un abito? Forse non ti piacciono i miei pantaloni? Ah ahah ..."
"Beh si certo che mi piaci .... però .... ogni tanto mi piacerebbe vederti con un bel vestito!"
"Umm ... non ti sembrerò più grossa del solito?"
"Certo che no!! Perchè? Che poi .... tu non sei grossa .... sei in attesa della nostra creatura!"
 
Mi guardo di profilo allo specchio e dico: "Non avrei mai pensato che un giorno avrei avuto un figlio. Io, colonnello delle guardie reali sposata e incinta. Che buffo! Ih ihih ..."
"Io invece l'ho sempre sognato ..... anche se non avevo nessuna speranza ..... però tu sei il mio sogno divenuto realtà!"
Sorrido, mi giro verso mio marito e con tono soave rispondo: "Non avevi alcuna speranza perché io non pensavo al matrimonio, figurarsi poi di avere un figlio!"
"Veramente .... non avevo nessuna speranza perchè per te ero come un fratello ..... ricordi? Senza contare che tu sei nobile mentre io ... no."
"Non avevi alcuna speranza solo perché ti consideravo mio fratello, riguardo al fatto che non eri nobile, beh, lo sai che non ho mai dato importanza a certi dettagli."
"Lo so ... ma dimmi .... sei felice di diventare madre?" Domando preoccupato ma curioso.
Mi stringo a mio marito e rispondo: "Certo! Questa creatura è il frutto del nostro amore."
"Oscar ..... tu non immagini neppure quanto io sia felice!" Dico posando le mie labbra su quelle del mio amore, stringendola un poco a me. Poi sussulto appena quando sento la nostra creatura tirare un bel calcio. "Tutta sua madre, la nostra piccola!! Ih ih …"
"Solo sua madre? E suo padre?... Dimentichi che da bambino eri molto vivace!" rispondo allegra e vivace, mentre punto il dito verso mio marito.
"Mai quanto te ... anche se ero sempre e solo io a subire le ire della nonna!! Su vieni, è ora di scendere di sotto. Questo sarà il primo Natale insieme. Sono davvero felice Oscar!"
"Non volevi che indossassi un abito femminile?"
"Si, certo ..... davvero lo farai? Per me?!"
Poso un bacio veloce sulle sue labbra e sussurro: "Aspetta! ... Faccio in un momento!" Apro l'armadio, tiro giù il vestito rosso e lo poso sul letto. "Su, avanti André, devi aiutarmi!"
"Con molto piacere!! Lo sai che adoro svestirti ..... e talvolta anche vestirti!"
"Si, ma ... questa volta dovrai aiutarmi a vestirmi in fretta! Ah ahahah ..."
 
TOC TOCTOCTOCTOCTOCTOCTOC
 
"Avanti!"
"Oscar, figliola ... ehm ... figlio mio, sei pronto per scendere?!"
"Non ancora!"
"Oh .... e dimmi, stai bene?!"
"Benissimo! Piuttosto, ditemi di Voi! Come state? Avete recuperato la memoria?"
"La memoria? Ehm ... no, figliolo .... purtroppo no. E come dice Lasonne .... ho bisogno di riposo, di essere assecondato e mai contraddetto!!"
"Uhm ... ho l'impressione che Vi stiate burlando di me."
"Io? Assolutamente no. Dimmi .... intendi scendere vestito così?!"
"No, devo cambiarmi. Stasera indosserò un abito rosso."  rispondo indicandolo con la mano.
"Uhm ...." Osservo per bene l'abito, sorrido felice e aggiungo: "Bene, così il mio François starà più comodo!!"
"La mia Sophie!"
"NO!!! FRANÇOIS!!!! Chiaro?!! E vedi di parlare di lui e con lui usando il maschile!!" Poi mi avvicino a mia figlia, poso una mano sulla sua pancia ed aggiungo: "Nipotino mio, non preoccuparti. Ci pensa il nonno Augustin a te!"
"Padre, e se fosse davvero una femmina?"
"Non dire eresie!!! L'anatema di tuo zio si è già riversato su di me ..... TU avrai François!!! Vero piccolino mio?!" Zccarezzo piano la pancia, sento il mio nipotino muoversi e scalciare.
"Sarà! Ma io dico che sia meglio che Vi prepariate a qualsiasi evenienza. Mi dispiacerebbe davvero se rimaneste deluso!"
"In quel sciagurato caso .... Andrè dovrà vedersela con me!! Ti assicuro che passerà un brutto momento .... molto brutto!! Oh certo, non lo ucciderò, mi serve per farti produrre il mio erede!"
 
Vedo un sorriso strano sul viso di mio padre, una luce brillare nei suoi occhi.
 
"Voi siete pazzo!"
"MA COME TI PERMETTI?!!!! SCREANZATA!!!"
"Padre, non mi fate arrabbiare. Meglio che usciate, devo cambiarmi!"
"Si, certo. Ti aspetto di sotto ..... ma ricordati che sarà François!!! Anzi ... ora dirò a tuo zio di andare nella cappella e pregare un poco affinchè sia François!"
"Fate pure! ... Adesso lasciatemi sola!"
"Sola? Allora Andrè .... vieni con me, forza! Mio figlio vuole restare solo!!" dico deciso, pronto ad allontanare mio genero da mia figlia.
"Ma Signore io ..."
“Lui rimane qui! E' mio marito."
"Eh .... ma tu hai detto di volere restare solo ..... mica l'ho detto io. Figliolo .... sei un poco confuso!!"
"Non quanto Voi! Padre, Voi mentite! Ammettetelo, avete riacquistato la memoria. Avanti, confessate!"
"Io? E cosa te lo farebbe pensare?!"
"Avete l'atteggiamento di prima, siete troppo sicuro di Voi e poi i Vostri discorsi sono quelli di sempre."
"Intendi forse dire che sono trent'anni che ripeto sempre le stesse cose?!"
"Per quale ragione volete nasconderlo?"
"Io non sto nascondendo nulla!! Qui, chi nasconde qualcosa, sei tu!!"
"Io?! E cosa nasconderei?"
"Ah .... e me lo domandi anche?!! Sgrunt. Meglio che vada!!! Vi attendo di sotto, tra cinque minuti!"
"Eh no! Ditemi a cosa state pensando!"
"Alla tua pancia ovviamente. Ora vado, tua madre mi sta aspettando"
"La mia pancia? Cos'ha che non va?"
"E' .... è .... uff .... meglio che vada! E spera che sia François!" Borbotto mentre lascio la stanza di mia figlia.
 
 
 
"A dopo Padre! Ah ahah ..."
"Oscar .... non ridere così di tuo padre .... a modo suo, ma ti vuole un gran bene!"  dico tranquillo, con tono dolce ed amorevole.
"Lo so. So che mi vuole bene ma non significa che debba intromettersi nella mia vita."
"Beh ,.... lo sai che lui è fatto così .... su forza, ora ti aiuto a cambiarti!"
"Si ...."
 
Aiuto mia moglie a sfilarsi gli indumenti maschili, le slaccio lo jabot, le sfilo la camicia e la aiuto con i pantaloni. Poi le passo la camicia lunga, la gonna, il corpino. Mi sistemo dietro di lei e inizio a sistemare i lacci.
 
"Dimmi Oscar, va bene così?!"
"Si, è perfetto!"
"Bene .... ora metti la giacca e sei pronta!"
"Grazie André!"
"Uhm .... per le scarpe? Quali preferisci?" dico mostrando due scarpe diverse, una rossa come il vestito, con un piccolo tacco quadrato, non troppo alto, ed un fiocco sul davanti, ed un'altra panna con la punta e il retro rosso, un poco più alta.
"Quelle di sempre andranno bene."
"Ma Oscar .... non vorrai mettere delle scarpe maschili?!!"
"Certo, sono molto più comode."
 
Mio marito non crederà davvero che io voglia mettere quelle trappole? Dovrei fare il funambolo per restare in equilibrio! Ed io non posso certo mettere in pericolo la vita della mia creatura!
 
"Ma ..... non sono adatte al tuo vestito! Sono tropo basse, inciamperesti nella gonna!"
"Ma se le ho messe un’infinità di volte! Però l'ultima volta mi andavano strette e ho dovuto mettere le ciabatte."
"Si ma ..... e va bene, mi arrendo. Tanto con te è inutile discutere!! Sei sempre la solita prepotente! Ih ihihih…"
Sorrido e ribatto: "Sono pronta, dammi il braccio!" faccio una piccola piroetta e prendo il braccio di mio marito.
"Certo amore mio!! Andiamo!"
 
Appoggio il braccio al mio André, sollevo la gonna e scendiamo le scale. Raggiungiamo il salone, allestito a festa per la serata. Ci sono quasi tutti....a parte Joséphine e Charles!
 
 
"Buona sera a tutti!"
 
Entro al braccio del mio Andrè nel salone delle feste, per la cena della vigilia. Sono davvero felice, tutta la mia famiglia è radunata qui a palazzo.
 
"Buonasera Oscar!! Su vieni, sistemati qui, al tuo posto, accanto a me!!!"
"Grazie Padre!"
"Come al solito manca Joséphine!!! Mi farà impazzire!!!"
"Nonno....perché dite così? E poi....manca anche mio padre!" sento lavoce della piccola Marguerite. "Volete che vada a cercarli?!!"
"NO. Tu no cara! Meglio che vada la servitù a cercarla!"
"Ma no, Nonno!!! Vado io!!! Carlo, vieni con me?!!" dico mentre afferro la mano del mio cuginetto e lo trascino fuori dal salone.Sollevo un poco la mia gonna per correre più veloce e fuggo via dalla sala.
Lancio con forza il tovagliolo sul tavolo, mi alzo in tutta fretta e precedo i miei nipoti."Ti ho detto che TU non ci devi andare! FILATE VIA! TORNATE A TAVOLA! ARMAND, GEORGE OCCUPATEVI DI LORO!" dico raggiungendo lo scalone.
"Augustin calmati. Lasciali andare!! Non fanno mica nulla di male!!! Certo che sei proprio un despota!!!"
"Marguerite, forse non ti rendi conto di ciò che dici?!! Lo sappiamo tutti cosa combinano quei due! Non vorrai che i nostri nipoti se ne rendano conto?" Dico percorrendo il corridoio.
"Marguerite hai ragione, mio fratello è un despota!!! Carlo su, non fare quella faccia!! Lo zio Augustin è fatto così!!!"
 
Non vista dai miei fratelli scivolo quatta quatta fuori del salone e, in punta di piedi, seguo mio nonno.
 
Sono dietro la porta di mia figlia Joséphine, prima di bussare appoggio l'orecchio sulla porta, ascolto ....
 
 
"OHHHH Charles sei magnificoooo Ah ahahah .... sei una vera delizia! .... Ahhhh che meraviglia essere incinta, diventa tutto più bello!"
 
TOC TOCTOCTOC
 
“Hanno bussato, chi sarà?!”
“Jo, è tardi! Di sicuro la cena sarà pronta e saranno venuti a cercarci!”
“Ma noi adesso siamo pronti per la cena! Ih ih …”
“Ma se non siamo nemmeno vestiti!”
 
"MUOVETEVI!!!! LA CENA È PRONTA!!! SIETE DUE SCELLERATI!!!!!"
Tiro la giacca del nonno e domando: "Nonno...non dite così!! I miei genitori sono bravi!!!"
Abbasso lo sguardo, vedo mia nipote Marguerite, vado su tutte le furie ma mi controllo, digrigno: "Cosa ci fai tu qui?"
"Quello che ci fate Voi!!! Cerco i miei genitori. Vedete, si fa così!!" Busso decisa alla porta e poi chiamo a gran voce: "MADRE!!! PADRE!!!! APRITEMI!!! CI SONO I MOSTRIIIII!!!!!!!"
 
 
"Oh no! Non bastava avere mio padre dietro la porta, adesso ci mancava anche Marguerite! Uff! ... Presto Charles, rivestiamoci!"
"Si, meglio cara!! Contro nostra figlia non possiamo fare nulla!!"
 
 
"MADREEEE!!! HO PAURAAAA!!!! RISPONDETE!!!!!!"Poi strizzo l'occhio al nonno."Vedrete che adesso arrivano subito! Basta dire che ci sono i mostri!!! Ih ihih!"Sorrido felice, con aria superiore.
Spalanco la bocca e sussurro: "Però! Ih ihih ... saresti stata un ottimo maschio! Ih ih .... però questi due meritano una bella lezione!" Batto i pugni sulla porta e continuo:"AVETE SENTITO VOSTRA FIGLIA? CI SONO I MOSTRI NEL NOSTRO PALAZZO, APRITEEEE!"
 
 
"Oh Charles....io proprio non sopporto mio padre!! Dobbiamo tornare a palazzo Liancourt!!! Se solo non ci fossero tutti questi selvaggi per le strade!!! Uff.... ARRIVIAMO!!!! MARGUERITE C'È IL NONNO CON TE!!!"
 
"SIIIII .... Ih ihih ...”
 
"Uff.. Charles....aiutami con il corsetto!!! Forza! Ma non credere che io mi accontenti di questa prestazione!!! Devo recuperare mesi di astinenza!!! … Molti mesi, e tu,  mio Charles devi recuperare!! Mi hai trascurata per troppo tempo.”
"Ma quale astinenza? Noinon ci siamo mai astenuti."
"Ah no? E durante il nostro viaggio?!!! Ti ricordi che mi hai lasciata in vedovanza!!!"
"Oh ma è stato solo un inconveniente, io nemmeno me lo ricordavo più..."
"Ma io si!!! Ed esigo riparazione!!"
“Tranquilla, l'avrai!" dico sistemandomi la giacca.
 
Mia moglie è instancabile, insaziabile, inarrestabile!
 
 
Busso ancora, urlo: "STIAMO ASPETTANDO VOI! MUOVETEVI!"
"MADRE!!!! I MOSTRI!!!!!!! AIUTOOOOOOO!!!!"
 
 
"Maledizione! E' tutta colpa di mio padre! ... Charles, sono pronta, apro la porta!
 
"Finalmente siete usciti!!! Forza, è ora di cena!"
"Arriviamo! Ma Voi calmateVi!"
"Madre, io avevo detto al nonno che sareste usciti grazie ai mostri! Ih ihih ..."
"E hai ragione cara! Come sempre hai ragione!!! Su forza, andiamo di sotto!!!" Poi mi volto verso mio padre ed aggiungo: "Ho due mesi di arretrati da recuperare....per colpa Vostra!!! Umpft!"
"Sei una sfacciata!"
“Padre, ho l'impressione che abbiate recuperato la memoria, mi fa davvero piacere!"
“Io non ho recuperato un bel niente! Avanti, muoviti!"
"Sarà Padre......Sarà......" rispondono sibillina.
"CHARLES! Non sei più un ragazzino, possibile che tu non sia ancora un uomo sensato?!"
"Sensato?!! Ma .... cosa dite?!! Io davvero non Vi capisco!"
"ZITTO E CAMMINA!"
"Generale.....però potreste spiegarmi cosa avrei fatto questa volta!!"
"Charles credo che tu passi troppo tempo con tua moglie!"
"A me non pare affatto .... e poi la mia Joséphine è così... così..."
"Vergogna! Non hai rispetto nemmeno per tua figlia che è qui!"
"Certo che io ho rispetto per la mia piccola!! Vero Marguerite?!!"
"Siete il padre migliore del mondo!"
 
Sento la vocina squillante della mia piccola Marguerite.
 
"Avete sentito? Grazie piccola mia!! Vieni qui, ti prendo in braccio!"
Salgo in braccio a mio padre, gli poso un bacio sulla guancia e sussurro: "Vi voglio tanto bene!"
“Padre, siamo pronti, possiamo andare!”
"Finalmente!!!!"
"Finalmente cosa?!"
"Finalmente siete pronti per la cena!! Uff .... ma che razza di figlia che ho!! Vieni Marguerite, piccola nipotina mia!"
"Si, nonno!” scendo dalle braccia di mio padre e raggiungo mio nonno e dico: “Nonno, mi farete un regalo? Oppure avete pensato solamente alla zia Oscar?"
"Alla zia Oscar? A lei ci pensa Andrè, ovviamente. Beh .... anche io che sono suo padre. Comunque mia cara nipotina, tuo nonno ha pensato a tutti .... vedrai!"
"Oh che bello!"
"Su ... andiamo!" Mi sistemo la mia nipotina in braccio e scendo le scale, seguito da mia figlia e mio genero, i due lussuriosi .....
 
 
 
 
Siamo riuniti a tavola, vedo prendere i loro posti: mio nonno, la mia sorellina e i miei lussuriosi genitori, sorrido divertito, mio nonno mi richiama: "Antony, non osare fare una delle tue battutine! Voglio trascorrere una piacevole serata senza arrabbiarmi!"
"Ma certo Nonno ... a farvi arrabbiare ci pensa già la mia adorabile madre .... ih ihih!"
 
Anna mi sussurra sottovoce: "Armand, credo che sia il caso di stemperare la situazione, chi più di te può farlo?!"
"Io? E come Anna? Questo è il nostro primo Natale insieme .... niente e nessuno potrà impedirmi di essere felice! Mio fratello può dire o fare qualsiasi cosa ...."
"Uhm …... ci penserò io!" Guardo mio cognato e dico: "Augustin, sono davvero felice di ritornare nel paese italico! Ditemi, di cosa Vi occuperete Voi e mio marito quando torneremo a Torino?"
"Anna .... ci occuperemo della gestione dei nostri beni .... e di cacciare quei dannati monaci approfittatori!! Li voglio fuori dalle mie terre .... e li avrò, vedrete! E poi .... so che i miei generi hanno qualche idea da sottopormi!"
Armand ribatte: "Ma cosa dici Augustin?! Come puoi fare una cosa simile? Non puoi mandare via i monaci dalla contea!”
"Certo che posso!!! Li voglio fuori dalle mie proprietà!! Sono solo dei ladri, approfittatori, ingannatori della povera popolazione ...... e non sarai tu ad impedirmelo!"
"Io ... non capisco, a cosa ti riferisci?"
"Ma non dirmi che TU non ne sai niente!! Loro, i monaci intendo, rubano la mia acqua, ingannano i poveretti facendo credere loro che con quegli intrugli tutti i loro problemi si risolvano!!! Capisci?!!"
"Rubano l'acqua? Ma ... tu come fai a saperlo? E perché non hai provveduto quando eravamo alla contea?"
"Perchè all'epoca avevo un fratello cardinale che si sarebbe offeso e li avrebbe difesi in ogni modo, anche lanciando anatemi sulla mia progenie!!! Guarda che io ricordo tutto benissimo ... e se ho avuto solo figlie femmine è tutta colpa tua, Armand de Jarjayes!"
"Ma?!! Ma cosa dici Augustin?!"
 
"Andrè .... ma mio padre di cosa sta parlando?!" Domando mentre addento un bel pezzo di arrosto. “Oh André, la mia fame aumenta di pari passo con la mia pancia.Comunque, sai a cosa si riferisce mio padre?”
"Sicuramente a qualcosa di molto divertente!"
"No ... io intendo a proposito dei suoi generi .... cosa avete in mente?! Perchè sono certa che tu c'entri in tutto ciò! Nelle ultime settimane hai passato più tempo con Charles e Louis che con me ....." sento un tono leggermente inquisitorio nelle parole di mia moglie.
"Oscar, giuro che non so nulla a riguardo."
"Uhm .... non ti credo .... ma pazienza. Però sappi che sono gelosa ...... Io ti voglio con me, sempre!" Rispondo mentre gioco con il coltello da carne. “Uhm .... come vorrei bere un buon bicchiere di vino rosso, corposo ... Ah .... spero davvero che Sophie nasca in fretta!"
 
Osservo prima mio zio poi mio padre e dico: "Padre, quando torneremo alla contea, sarò felice di ritrovare Riccardo e i suoi uomini ih ihih .... i nostri assalitori adesso sono Vostri dipendenti!"
"COSA?!!! Ma io non li ho mica assunti!!! Joséphine .... cosa dici!"
"Padre, sono ... sono ... AHHHHHH Padre avete riacquistato la memoria! Il dottor Lasonne aveva ragione! Siiiiii!!! Sono riuscita a farVi cadere nel tranello! Aha ha ah … Voi avete riacquistato la memoria! Ricordate tutto!”
"Ricordo? No no ... io non ricordo nulla!!! Assolutamente nulla!!!"
Armand ribatte: "Come no?! Ma se hai appena asserito che i monaci sono dei ladri e dei truffatori? E poi Riccardo ed i suoi uomini li avete assunti! Ricordi di aver consegnato loro una lettera affinché Giovanna trovasse loro un impiego a palazzo?"
Carlo esulta battendo le mani: "EVVIVA! Lo zio Augustin adesso si ricorda di me!"
"Ma no .... io non ricordo nulla degli ultimi dieci anni .... io .... Edmond!! Diglielo anche tu che devono assecondarmi!!!!" Dico rivolto al mio amico Lasonne.
"Ih ih ... Augustin è inutile che tu finga ancora! E poi a cosa ti serve negare?"
George ribatte: "Nonnino, ma se avete appena detto che i frati Vi derubano, come potete rimangiarVi ciò che avete detto? Ih ih ...."
“Oh ... ecco ..... io ... qualcosina .... inizio a ricordare qualcosina ...... poco, pochino ... ecco!"
"Ah ahahah ... Nonno siete davvero tremendo!" dDco mentre sorseggio il vino.
"Uff ..... che famiglia .... di malfidenti!! Marguerite ... povero me!" Sussurro appena all'orecchio della mia dolce sposa.
"Augustin è inutile mentire tanto ormai lo sappiamo tutti che tu hai riacquistato la memoria!"
Luisa ribatte: "L'ultima botta in testa Vi ha fatto proprio bene! Ed è tutto merito di Catherine e suo marito!"
“Luisa!! Non ti permetto di dire certe cose di me!!!"
"Voi non permettete a nessuno di dire le cose come stanno!"
Arrossisco per le parole di mia zia e domando: "Zia Luisa, perché mai sarebbe merito mio se il nonno ha riacquistato la memoria?"
"Oh cara vedi, tuo nonno si è recato nelle segrete per verificare che la tua prima notte di nozze fosse di tuo gradimento. Qualcosa però gli ha impedito di controllare, è scivolato ed ha preso una bella botta in testa!! Nulla di che ... ma ora ricorda tutto ......"
"Cosa? Zia state scherzando?"
“Certo che no, nipotina mia. Tuo nonno spia tutto e tutti! E' un uomo molto all'antica ....." rispondo tranquilla. “ Come fosse la cosa più ovvia e normale di questo tempo, che poi, secondo me, fa solo bene!”
Batto un pugno sul tavolo e dico: "NON E' VERO! Se mi sono recato nelle segrete è stato per vedere se nelle mura del palazzo ci sono infiltrazioni. Dimenticate che tra qualche mese dobbiamo partire?"
"Infiltrazioni Padre? Sappiate che io non approvo la vostra decisione di assicurarvi che Vincent facesse il suo dovere di sposo rendendo felice la nostra Catherine!!!"
"NON E' VERO!" guardo minaccioso la servitù e ordino: "Servite immediatamente a tavola!"
"Subito Generale! Portiamo il dolce!"
Guardo dritto negli occhi il marito di mia nipote e dico: "Vincent, benvenuto in famiglia!"
“G .... grazie molte ....zia Luisa ......" rispondo preoccupato.
 
Se davvero il nonno di Catherine è così ... invadente .... povero me!
 
"Nipote, dovrai abituarti a tante cose, ma è meglio sorvolare!"
"S ... si. Certo ...." rispondo intimidito.
 
 
"Andrè ... questa torta è davvero deliziosa .... però con un goccio di champagne sarebbe meglio .... un goccio solo ...... un assaggio ....." domando con occhi dolci e supplichevoli.
“lo sai che non puoi.”
“Dai!”
“Però, in compenso, ti farò una bella sorpresa!"
"Una sorpresa?!! Uhm .... di che genere?!!" Domando mentre allungo la mano verso il bicchiere di mio marito.
"Se te lo dicessi non sarebbe una sorpresa. Dovrai attendere!"
 
Afferro piano il bicchiere, lo sollevo e lo avvicino alle labbra.
 
“Oscar, il vino potrebbe farti male!”
"Uhm .... lo so, hai ragione. Comunque anche io ho una sorpresa per te .... "
"Davvero?"
"Certo .... vedrai!!" Rispondo sorridendo mentre assaggio appena un sorso di champagne.
 
George domanda: "Dunque nonno, se avete deciso di mandare via i monaci dalle Vostre proprietà, almeno avete trovato una sistemazione per quelle povere anime?"
"Certo!! Li manderò sulla punta del monte Pirchiriano!! Lì potranno espiare tutte le loro colpe!"
"Fratello non credi di esagerare? Ricordati che sei un cristiano, devi porgere l'altra guancia."
"Certo, io porgo l'altra guancia ma i monaci sene devono andare!”
“Armand, ma hai sentito cosa ho detto? Quei monaci si burlano delle credenze popolari arricchendosi alle spalle di quella povera gente!”
“Ma tu come lo sai?”
“Ho ricevuto una lettera di Giovanna dove mi dice che ci rubano l’acqua e non solo quella!”
“Quando torneremo a Torino voglio vederci chiaro, dobbiamo essere sicuri prima di prendere una decisione.”
“Non ti fidi di Giovanna?”
“Non ho detto questo ma prima di agire dobbiamo accertarcene. Augustin, non dobbiamo agire con avventatezza, siamo gente timorata di Dio!”
“Si, certo certo!Ma io sono sicuro che quei monaci siano dei truffatori.  Bene ... vogliamo andare nel salotto per brindare a questo Natale? E' quasi mezzanotte!"
Silvie sussurra: "Padre, lo zio ha ragione! Dov'è la Vostra carità cristiana? Infondo cosa volete che sia un poco d'acqua!"
"Tu non sai ..... quindi taci!! E vedete di non rovinare questa bella serata. Sono almeno ... uhm ..... trent'anni che non attendiamo il Natale qui a palazzo. Siamo sempre stati a Versailles .... quindi vedete di non rovinarmi la serata!"
"Come volete Padre! Tanto ci saremo anche noi a Torino e vedremo cosa succede realmente!"
"Certo che verrete tutti a Torino!!! La mia famiglia deve restare unita!!! Ah ... sarà un viaggio da incubo!!! … Sei figlie, altrettanti generi, tre nipoti sposati, di cui due con prole, altri non so neppure io quanti nipoti. E ovviamente il mio François. Senza contare mio fratello, la servitù ….. e Nanny!”
Luisa ribatte: "Almeno non partiremo in pieno inverno! La mia piccola Marie è troppo piccola per fare un viaggio tanto lungo."
"Certo che non partiremo subito. Le tue sorelle devono prima partorire!!! Non vorrai farle viaggiare nelle loro condizioni, spero!"
"Certo che no!"
"Bene!!!"
 
 
Sento l'orologio del salone iniziare a suonare i dodici rintocchi della mezzanotte. Alzo il calice e aggiungo: "Buon Natale a tutta la mia numerosa famiglia! E ... buon compleanno Oscar, bambina mia!"
"Grazie Padre! ... Grazie alla mia splendida famiglia!"
Abbraccio mia moglie, le poso un piccolo bacio su una guancia e aggiungo: "Buon compleanno amore mio!"
 
Mi avvicino a mia figlia, la guardo dritto negli occhi e dico: "Auguri Oscar, sono fiero di te, del soldato che sei diventata, del figlio maschio che non ho mai avuto, della splendida donna che sei diventata e della madre che sarai." Poi la abbraccio piano e le poso un piccolo bacio sulla fronte.
 
Vedo mia figlia arrossire un poco imbarazzata, certo non è che io la baci tutti i giorni …..
 
"Oscar, puoi scusarmi un attimo?" dico mentre lascio mia moglie in compagnia di suo padre.
"Dove vai?"
"E' una sorpresa!! Tu però resta qui ...." rispondo sorridendo.
 
Vedo André allontanarsi, non capisco cosa abbia in mente?! Forse si tratta della sorpresa di cui mi parlava?
 
 
Raggiungo le cucine, vedo la nonna, con la sua immancabile cuffietta in testa e gli occhialini, con la cesta in mano.
 
“Nonna non smetterai mai di occuparti di tutti noi!”
"Andrè non dire sciocchezze! ... Su forza, la mezzanotte è ormai scoccata!!! Però ....."
"Però cosa? Forse non ti piace il regalo che ho fatto a mia moglie?"
"Si certo ..... ma non so se Augustin lo gradirà!"
"Dovrà abituarsi o meglio rassegnarsi. E poi il regalo non è per lui ma per Oscar!"
"Lo so ..... bene, prendo la cesta e vado ..... Nonna .... vieni anche tu?!"
"Ma si, certo nipote!"
A passo veloce, facendo attenzione alla cesta e soprattutto al suo contenuto, raggiungo il salone. La nonna mi apre la porta ed entro deciso, sorridendo felice. Mi avvicino alla mia Oscar e poso ai suoi piedi la cesta.
"Ecco .... buon compleanno amore mio!"
"Oh ma ... grazie André ma cosa c'è in quella cesta?"
"Guarda!! Su forza!"
Mi sistemo a terra, con una certa difficoltà. Vedo la coperta che è sopra alla cesta muoversi. Sollevo piano un lembo e vedo una testolina scura, con due occhioni grandi e delle orecchie lunghe.
"Andrè!! è .... è un cucciolo!!!!" Dico sorridente mentre prendo il cucciolo tra le mie braccia. Sento il suo musetto appoggiato sulle mie mani, mi annusa, mi lecca.
"Ti piace Oscar? Sai è da tempo che pensavo di regalarti un cane."
"E' .... bellissimo!! Oh Andrè!! Sono così felice!!!!" Rispondo felice e sorridendo.
"Carlo hai visto? Un cane! Che bello!"
"Marguerite, andiamo a vedere!" Dico mentre ci avviciniamo. "Cuginona, lasciami vedere!"
"Si certo. Guardate .... non è adorabile?!" dico tutta felice."Andrè ... quanti mesi ha?!"
"E' nato da poco, credo poco più di un mese.
"E' piccolissimo!! Ha già un nome?!"
"No, spetta a te decidere."
"Io .... lui è così bello ... dolce e tenero .... direi .... Beau. Ti piace?"
"Si, molto."
 
 
"Augustin hai visto? Ma è stupendo!"
“E no! Che quel cane stia molto ma molto lontano da me! Ma dico, ma che razza di regalo che ha fatto André a mia figlia?! Non poteva donare un anello o un bracciale? E no, lui doveva portarmi altri guai!"
"Augustin .... Andrè ha scelto un regalo perfetto! Guarda come è felice nostra figlia!"
"Ma io lo sono meno! Marguerite, tu non sai quanti guai combinerà quel cucciolo!"
 
Vedo mio marito indicare il piccolo cucciolo con una mano, non si smentirà mai! A lui i cani piacciono ….. ma solo se stanno fuori dal palazzo.
 
"Oh su .... abbiamo un'intera muta di cani da caccia. Quel cagnolino renderà felice nostra figlia, e tanto basta!!"
"Si, ma loro sono nel canile invece questo ce lo ritroveremo ovunque! Marguerite, d'ora in avanti farai attenzione a chiudere bene la porta della nostra stanza. Non vorrei ritrovarmelo anche in camera nostra!"
"Ih ihih .... però che idea!! Potrebbe dormire con noi! Ci terrà al caldo!!!"
"CHE?!! Ma sei impazzita?! Ti ricordo che sono stato perfino morso da uno di quei cosi di quella Madame pompom!"
"Ahhh allora lo ammetti?"
"Ammettere cosa?"
“Che hai riacquistato la memoria."
"Certo che no!!!!! Non ho riacquistato nulla!! Povero me!!! Ma che razza di regalo è? Io ti ho sempre regalato gioielli, fiori, dolci, vestiti, profumi ..... un cane .... Marguerite ..... un cane ....... "
"Ah no? Ma se hai appena detto che sei stato morso da uno dei cani di Madame Battista! Forse è successo dieci anni fa? Ih ihih ...."
"Oh ... dettagli Marguerite, dettagli!!!"
BAU BAU ......
"Ecco, senti, abbaia già ... anche se cucciolo .... abbaia .... uhm ..." mi avvicino al cagnolino, lo osservo per bene ed aggiungo: "Uhm ... direi che diventerà abbastanza grande!" Poi mi volto verso Andrè: "E' un cane da caccia?!"
“Si, Signore!”
"Sissignore? Ma che risposta è?!!"
"E' un cane da caccia Signore. Così va bene?"
"Ecco, così va meglio. Ma posso sapere come ti è venuta una tale idea?!!! Adesso Oscar lo vorrà tenere in casa, capisci?!"
"Vedrete che non darà alcun fastidio."
"Lo spero, per te. Perchè se farà dai guai .... sarai tu a risponderne! Sappilo!!"
"Va bene Signore!"
 
 
 
 
 
Campania, Positano
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Terry: "Che meraviglia! Siamo scappati dal freddo glaciale dove vive la Befana per fare un salto non solo dello stivale ma anche temporale! Ih ihih .... Siamo a Positano!"
Carolina: "Uè Arpia, siamo vicino al mio regno! Ahhhhh che sia ben chiaro, mi rifiuto di incontrare lu pour di Ferdinando!"
Aizram: "State tranquilla Maestà, niente pour, come dite Voi. In cambio però dovrete farci da cicerone!"
Carolina: "Parola di Arpia?"
Aizram: "Parola di Arpia!!"
Carolina:"Perfetto! Venite cummè! (con me) Madame Marguerite permettete ca prendo a braccio lu Generale?"
Marguerite: " Certo Maestà! Io prenderò l'altro braccio!"
Carolina:"Benissimo! ... Prego andiamo da questa parte!"
Marguerite:"Grazie Maestà!"
 
Carolina: “ Generà, Madame Marguerite ma lu sapete ca Positano è il regno delle Sirene?”
Marguerite: “Avete detto sirene Maestà?”
Carolina: “Si, sirene. Avite (avete) sentito bene.”
 
Oscar: “Ma è meraviglioso! André guarda che mare! … E le spiagge poi …”
André: “E’ meraviglioso! Oscar vorrei trascorrere qui una notte.”
Oscar: “Oh André, mi piacerebbe moltissimo!”
 
Terry: “Aizram, guardali come sono romantici!”
Aizram: “Siiii …. Sono così teneri!”
 
Carolina: “Positano vista dal mare appare quasi come una conchiglia, striata di colori diversi. Dal verde dei Monti Lattari che la incoronano fino al bianco, al rosa e al giallo delle sue case mediterranee, il grigio argento delle spiagge di ciottoli e, infine, il blu del suo mare.
Generà nu bello palazzo acca (qui) non sarebbe male!”
Generale: “Intanto adesso debbo pensare al mio trasferimento a Torino, poi si vedrà!”
Carolina: “Mi piacerebbe assaje se compraste casa acca, accussì (così) potreste anche essere ospite alla mia reggia!”
Generale: “Vi ringrazio Maestà!”
 
Carolina: “Un luogo seducente come le sirene che secondo il mito vivevano sugli scogli de Li Galli, le piccole isole che si trovano di fronte Positano.
Sul litorale di Positano sorgevano splendide ville durante il periodo romano, come testimonia la domus romana, molto simile a quelle di Pompei, ritrovata sotto la chiesa dell'Assunta e da poco riportata alla luce e aperta al pubblico.
i ritiene che la città di Positano sia stata fondato nel IX secolo attorno a un'abbazia benedettina e poi ingrandito con l'arrivo degli abitanti di Paestum, terrorizzati dalle incursioni dei Saraceni in Costa d'Amalfi.
Quando nel 1268 fu saccheggiata dai Pisani cambiò il proprio assetto urbanistico a fine difensivo, diventando simile ad Amalfi con strade strette, case arrampicate sulla roccia, fortificazioni e torri di avvistamento.
Bene Generale, adesso possiamo andare!”
Generale: “Dove Maestà?”
Carolina: “Le Arpie hanno prenotato un ristorante che si affaccia sul mare. Degusterete le nostre pietanze!”
Generale: “Le donzelle?”
Carolina: “Ci stanno aspettando.”
Generale: “Perfetto andiamo!”
 
 
Ssciarrone: “Eccoli … sono arrivati!”
Lupen: “Maestà, siamo qui!”
Carolina: “Arriviamo piccirrè!”
Australia: “Carulì, ta da sittà (devi sederti) vicino a me!”
Carolina: “Con molto piacere Signurì!”
 
 
Agrifoglio:“A Palazzo Jarjayes, c'è una rete di cunicoli che dà in tutte le stanze e che consente di spiare in ciascuna camera attraverso dei fori praticati nei muri.”
Aizram: “Cosa Ve lo fa pensare?”
Luisa: “Ma se spesso mio padre si addentra per spiarci tutti!”
George: “Zia, il nonno ha spiato anche me! Ih ih …”
Luisa: “George, c’è poco da ridere. E’ scandaloso!”
George: “Suvvia zia Luisa calmatevi! In fondo tutta questa faccenda mi diverte, però vorrei che il nonno spiasse anche mio fratello Antony! Ah ahah …”
Antony: “George ma sei impazzito?”
 
Generale: “Um … però mica male come idea! Chissà come se la cava Antony?!”
Marguerite: “AUGUSTIN!!”
 
Australia: “Antony, George complimenti! L’avete presa molto bene la storia del nonnetto spione.. e Jo cara, mi hai fatto divertire troppo con la storia dei fantasmi della piccola Marguerite ihihih ragazzi!! Non osate piu disturbare mamma e papà che fanno i... compiti! Ahahahah. Ahhhh, che divertimento puro sto capitolo, arpie!”
Arpie: “Grazieeeee …”
Elektra: “Josephine che rifai il fantasma del nonno, quanto ridere, ho rischiato di cadere dalla sedia!”
Joséphine: “Oh Madame Tigre, Voi nemmeno immaginate quanto mi diverto ad impersonare il fantasma di mio nonno! Almeno ho trovato un modo per vendicarmi di tutte le stranezze di mio padre! Ahhh se ripenso che ha spiato mio figlio!”
Elektra: “Però ammetti di pensare solo ad una determinata parte del tuo Charles, che non si rompa!”
Joséphine: “Ditemi, a cos’altro dovrei pensare?! E poi mio marito è scivolato solo per puro divertimento delle Arpie! Arg … non voglio nemmeno immaginare che cosa sarebbe potuto accadere se … l’avessero messo nuovamente fuori uso!”
Laura: “Scusa Jo se Charles morisse per davvero cosa faresti? Sai io sto leggendo il capitolo “ una marchesa in lutto”
Joséphine: “Morire il mio Charles?!! Noooo …”
Laura: “Faresti come le vedove in India?”
Joséphine: “Cosa fanno le vedove indiane?”
Laura: “ “Si chiudono in una specie di convento in preghiera …”
Joséphine: “No no no … basta! Madame non scherzate su una cosa tanto seria! Mio marito sarà eterno, non morirà mai, soprattutto una sua parte sarà sempre viva e vegeta. Vero Arpie?”
Arpie: “Ah ahahah …
 
 
Agrifoglio:“Oscar sono i classici occhi dei dipinti che, poi, sono richiusi con delle piccole assi di legno?”
Oscar: “Non solo, ci sono anche i lucchetti di ferro.”
Agrifoglio: “Comunque tuo padre finisce vittima dei suoi stessi sotterfugi, e la messinscena dei fantasmi gli ha procurato un'ulteriore caduta e l'ennesima botta in testa. Sarà la volta che recupera la memoria?”
Oscar: “Mio padre l’ha negato fino a che non si è tradito a tavola.”
Cleo Rozenfeld: “Generale, nei sotterranei è successo di tutto, sinceramente non mi sono meravigliata di nulla, mi aspettavo esattamente ciò che è successo e poi ciò che avete detto al dottore una sciocchezze dopo l’altra!”
Generale: “Madame, io non dico mai sciocchezze!”
Joséphine: “Padre, siete tremendo, dovete smetterla di spiarci!”
Generale: “Ma quante volte debbo dire che io non spio, sorveglio!?”
Antoniette: “Si, certo!”
Generale: “Antoniette, anche tu?!”
Elektra: “Tutte le sorelle Jarjayes contro quello spione, pazzo, sporcaccione del Generale! Il brutto vizio di spiare l'avete ereditato dal nonno. Ma non avete di meglio da fare? "Arpie" fatemi entrare in un capitolo che sistemo io sto sporcaccione. Il mattarello di mia nonna funziona meglio di quello di Nanny.”
Terry: “Entrare nel capitolo è impossibile, potresti convincere il nostro Generalone nel siparietto.”
Australia: “Aahahahhahah …  vecchiacchio, però ti sei fatto menare dalla Befana! Ihihih solo tu puoi!! Che ridicolo!!! Ahahahaha… non hai idea delle grasse risate che mi sto ancora facendo.. ho il mal di pancia mo'!!”
Generale: “Tigre e Voi Gattaccia ma perché vi accanite contro di me?! La prima vuole colpirmi con il mattarello e la seconda … la seconda ride perché Madame Befana mi ha colpito con la sua scopa! Ahhh sento ancora i colpi che mi ha dato! … Per fortuna che l’Arpietta è venuta in mio aiuto, altrimenti chissà cosa sarebbe accaduto! … Grazie Arpietta!”
Arpietta: “Di nulla Generale! Per me è stato un vero piacere fare quella sgommata tra i cieli! Ih ihih …”
Australia: “ Ahhahaha… Arpietta cara, cavoli! Potevi lasciarlo al ... suo destino, no? Invece l’hai pure salvato.. ed hai visto? Comunque si e lamentato che andavi troppo forte... mhhh … chiss, forse una curvetta presa male per schivare una nuvolonina dispettosa e .. pluff! Opss.. Marguerite, abbiamo perso il generalone! Ihihih bellissima puntata sarebbe, imperdibile!!! Ma ..ma..  tanto so che le Arpie non trasformeranno mai il mio sogno in realtà!! Uff!!!  Non mi fate maiiiii contenta!! Infatti! Infatti!”
Aizram: “Ma come facciamo? Dopotutto noi adoriamo il nostro squilibrato Generale!”
Generale: “Squilibrato?! Madamigella!”
Aizram: “CalmateVi, il mio è un appellativo bonario! Ih ih …”
 
 
Cleo Rozenfeld:“Solo leggendo il titolo sono stramazzata dalle risate. Come sempre ho riso dall'inizio del capitolo fino all'ultima sillaba.”
Generale: “Ma cosa c’era tanto da ridere?”
Cleo Rozenfeld:“Tutto Generale. Autrici immaginate la scena, il pc sulle mie gambe trema per il troppo ridere. Siete UNICHE, FANTASTICHE!”
Autrici: “Grazie Cleo!”
Lupen: “Anch’io ho riso dall'inizio alla fine de capitolo, il generale possibile che  credete al fantasma di nonno Augustin?”
Generale: “Certo! Ho sentito la sua voce e poi ho sentito sbattere le catene …”
Joséphine: “Padre, forse il nonno è in purgatorio!”
Armand: “Smettila Joséphine! Non devi parlare in questo modo, la tua è una mancanza di rispetto!”
Joséphine: “Ma zio forse non esiste il purgatorio? Credete  che Vostro nonno sia salito direttamente in Paradiso?”
Armand: “ORA BASTA! Jo sei irrispettosa!”
Joséphine: “Uff … possibile che con Voi e mio padre non si possa mai scherzare?”
Generale:  “Joséphine, tuo zio ha ragione! Ahi che male alla testa!”
Ssciarrone: “ Certo che avete preso proprio una bella botta! Addirittura un'amnesia...”
Generale:  “Non ricordo nulla …”
Lassonne: “Ne sei davvero sicuro Augustin?”
Generale:  “Metti in dubbio la mia parola?”
Agrifoglio: “Generale, il vecchio nonno Augustin è sepolto nelle segrete?”
Generale:  “Ma certo che no. Mio nonno è sepolto nella cripta di famiglia! Ma perché me l’avete chiesto?”
Agrifoglio:“La mia era solo curiosità.”
Australia: “ Vecchiaccio, la mazzata delle scale è stata la ciliegina sulla torta, ottimo!! Ihihih..”
Generale: “Gattaccia rinsecchita!”
Armand: “Ma quale Gattaccia rinsecchita?! Madamigella Australia ha tutte le ragioni per parlarVi in questo modo! Voi avete spiato mio figlio!”
Generale: “Sorvegliavo.”
Joséphine:  “Non è vero! Avete spiato di proposito.”
Generale: “ Calmati, sembri impazzita.”
Australia: “Ma come potevi solo pensare di salvarsi dall ira di Jo, io mi domando! O di Marianne.. ma soprattutto della mia adorata Jo!! Cavolo, Caruli'!!! Ti avessero chiamato avresti potuto prender parte anche tu al divertimento!”
Carolina: “Piccirrè, vuje( voi) nemmeno immaginate cosa accadrà quando sarò ospite a Torino!”
Australia: “ Ahahaha ti immagini???! Ahah Ma hey, ci sarà sempre tempo no!?!??? Ihihih Armand, scusa ma ho riso troppo, tuo malgrado ti sei trovato vittima e testimone di questo casino di famiglia...”
Armand: “Non avrei mai immaginato che mio fratello avesse un simile vizietto.”
Generale: “Armand difendi tuo fratello!”
Armand: “Impossibile, sei indifendibile!”
Carolina: “Avite  (avete) sentito Generà?”
Australia: “ Carulì sai il problema??? Solo il luogo cambierà, perché tutto il resto verrà con te/voi in italia.. ahaha, gentilmente offerto dalla rottura del vecchio scimunito! Che si spera ritorni jn se (ma migliorato! Per favoreeee!!) dopo questa ennesima cadutona nelle segrete del castello!  Ehm- si si, il dottore dovrebbe pure trasferirsi con voi in italia, non pensate? Ne avrete tantooooo bisogno se il pazzoide continua cosi! Ihihih.
Lupen: “ Non fate che scivolare e cadere, ma credo che non siate fatto male,anzi penso che questa botta in testa Vi farà ritrovare la memoria.”
Generale “Io non ricordo nulla.”
Lassonne: “Smettila Augustin! Ma a che gioco stai giocando?”
Generale “A nessun gioco. Io non ricordo nulla!”
Joséphine: “Ma se avete ammesso di conoscere Riccardo e i suoi uomini!”
Generale: “Arg …”
Lupen:“Tremendissima Josephine,dici sempre quello che pensi,non hai vergogna di nessuno!”
Joséphine: “Non ho nulla di cui vergognarmi e poi io non so mentire, dico solo quello che penso.”
Ssciarrone: “Generale, la vostra mania di spiare tutti nella loro intimità ha raggiunto e superato ogni limite, menomale che ci ha pensato nonno Augustin a darvi una lezione.”
Generale: “Non capisco di quale lezione stiate parlando.”
Oscar: “Padre, Madame si riferisce al fatto che siete scivolato. Mi dispiace, spero davvero che non Vi siate fatto male!”
Ssciarrone: “ Oscar non sentirti in colpa, la testa di tuo padre è più dura del granito, sono certa che tornerà a farvi impazzire quanto prima “
Heleanna: “Siiiii....”
Generale: “Finalmente qualcuno che mi capisce!Grazie Madame!”
Elena: “Ahahahah…”
Generale: “Ma ho battuto la testa!! Cosa c'è da ridere?!”
Elena: “Tutto!!!”
Generale: “Ho battuto la testa, sono svenuto ma cosa ci sarà mai da ridere?!”
Elena: “Secondo voi?!!!”
Virginia:“Giusta punizione così imparate a vagare tra i meandri del castello invece di stare con madame Margherite che vi aspettava trepidante.”
Generale: “Perché nessuno mi capisce? Tutti mi prendono in giro …”
Virginia: “Coraggio abbiate la forza di cambiare vi vogliamo tutti bene.”
Generale: “Sniff … grazie Madame ma io non credo che cambierò e poi, non faccio nulla di male.”
Elektra: “Spione sporcaccione, spione sporcaccione, spione sporcaccione …”
Generale: “Tigre, io non spio, sorveglio!”
Elecktra: “ Oscar però sei stata diabolica ih ih …”
Oscar: “Io diabolica?!”
Elecktra: “Si, tu. Hai mosso le campanelle e soffiato la polvere. Mi sono dovuta mettere sul letto altrimenti finivo per terra per le troppe risate.”
Oscar: “Ah ahah …. Beh … ammetto che mi sono divertita un mondo. Non mi sono mai divertita tanto in vita mia! Ah ahah …”
Generale: “Oscar!”
Elecktra: “Ben vi sta Generale, con il vostro vizietto, siete caduto ancora, magari vi ritornerà la memoria.”
 
 
 
Australia: “Caruli', Caruli'!!!  Come vorrei partissi pure tu per l’Italia per vivere permanentemente con la famiglia, carissima amica! Mi mancherà non leggere di te con loro, ma son sicura riceveremo news delle batoste che continuerai a dare allo puorc!!”
Carolina: “Signurì, (signorina) farò il viaggio con la famiglia de lu Generale, mi intratterò per qualche tempo dai Jarjayes e poi ripartirò per la mia bellissima Caserta. Riguardo a lu pour delle due Sicilie, manderò sue notizie. Magari vi farò sapere se si arrenderà davanti ai lucchetti di mio cognato Giggino.”
Giggino: “Vedrai Carolina, Ferdinando non potrà accedere ai tuoi appartamenti se non lo vorrai! Ih ih …”
Carolina: “Grazie Giggì!”
Australia: “ Ihjhihhey, arpie! Ma ditemi ditemi!!! Che succederà a... come si chiama? Che e agli "arresti" nella ex- caserma di Oscarina... d’altronde, anche non volendo, comunque fa parte della famiglia. Lo lascerete in francia? Chissà!!!!”
Aizram: “ Maribeau è il figlio illegittimo di Claud quindi … tutti in Italy! Ih ih …”   
 
 
Lupen: “ Alain ma rimani sempre a " bocca asciutta?”
Australia: “Hai visto Lupen? Le Arpie hanno ancora  importunato il mio tesoruccio .. Oh Alain caro, vedi  che ci provo, sempre?”
Alain: “Sig … Madame Lupen, le Arpie si sono scagliate contro di me, spero solo che prima o poi la loro attenzione si sposti su qualcun altro! E pensare che ero lì lì … invece …”
Lupen: “Su... su... simpatiche  Arpie "  siate buone!!! Aiutatelo!!! Non fatelo più disturbare da nessuno quando è  con Sabrina.”
Australia: “ Tesoruccio, farei di tutto per vederti contento con Sabrina.. ma le autrici e quella maledetta piuma! Maledizione!!!!  Una settimana, tesoro! Su su, resisti!”
Alain: “Ne siete davvero sicura? Madame Lupen, Madamigella Australia forse non conoscete ancora le Arpie? … Sig …”
Lupen:  “Certo che le conosciamo tutti! Ih ih …”
Australia: “Arpie, com’è che Gerard ha avuto tempo di... divertirsi e il mio tesoruccio no?!?! Eh? Eh?? Arpie!! Rispondetemi! Tze', siete proprio di parte.. solo per stavolta vi perdono!!  Ma per favore non fatelo più!!!!”
Terry: “La nostra non è cattiveria ma innocente divertimento! Ah ahah …” 
Australia: “Sniff …  Poi le arpie diventeranno streghe della peggior specie se continueranno a giocarti brutti scherzi!!! Chiaro autriciii!!!!!!!?!?? Grunt !!  Che continuino pure con Andre e il vecchiaccio scimunito...”
Alain: “Con André?! Ma se André è il pupillo delle Autrici! E’ praticamente intoccabile.”
André: “Ma non è vero! Alain hai dimenticato della paura della pancia di Oscar? Quell’idea è stata di Madamigella Aizram ….”
Alain: “André dimmi! Quante volte sei rimasto a bocca asciutta con il Comandante?”
André: “Vent’anni.”
Alain: “Non prendermi in giro! André, mi riferisco dal momento in cui ti sei accoppiato con il diavolo biondo …”
Oscar: “ALAIN!!!! Ma come osi rivolgerti a me in questo modo! “Accoppiato” bah … AUTRICI!!! RIDIMENSIONATE ALAIN!”
Arpie: “Agli ordini Oscar!”
Alain: “NO NO NOOOO…”      
 
Generale: “Ih ihih …. Marguerite, Oscar è tutta suo padre! Ih ih …”
Marguerite: “Vedo, Augustin …”
 
Australia: “Ehi ma cosa dici Aizram?! Lascia stare il mio tesoruccio e occupatevi di André, perchè tanto Oscarina adora essere la sua infermiera personale..eheheh  e il vecchio pazzo …  beh, ormai tutti sanno che se lo merita, come tutte le disavventure che gli sono capitate e capiteranno in futuro perché e uno sporcaccione, rompiscatole, spione etc etc...”
Generale: “EH NO, IO NON C’ENTRO NELLA VOSTRA DISPUTA. LASCIATEMI FUORI!”
Lupen: “Calmatevi tutti! … Autrici, forse sarebbe meglio che Alain abbia un poco di tregua …”
Generale: “ED IO?!!”
Australia: “ZUT VECCHIACCIO!”
Generale: “Arg …”
Aizram: “Lupen ma ti sembra giusto che Alain non debba avere problemi? Anche lui deve soffrire come gli altri!”
Alain: “Oh povero me! Povero me! Ma che male ho fatto!”
Generale: “Nulla Sassoin! Come non ho fatto niente nemmeno io! … Che disgrazia! Sniff …”
Ssciarrone: “Buonasera Generale, scusate se sono "scomparsa" ma sappiate che non ho perso nessuna delle vostre dis...avventure.”
Generale: “Oh madame, ne succede l’una dopo l’altra, non ne posso più!
Ssciarrone:“Sarà come dite ma menomale che ci siete Voi e la vostra bellissima e chiassosa famiglia! Accidenti, solo non vorrei che con la ritrovata giovinezza non vi tornasse una certa voglia di menar le mani, soprattutto su vostra figlia!”
Generale: “Che?! Cosa avete detto? Madame io … forse … ma …”
Ssciarrone:“ Sappiate che allora non si è potuto fare nulla ma adesso..... sono prontissima a renderle pan per focaccia con rinforzo!!!! Ecco, scusate ma dovevo dirvelo non potevo più tenermelo!”
Generale: “Ci risiamo! Un momento Madame! Quel despota non sono io! Ma perché mi confondete con la creatura della Ikeda?! Io appartengo alle Arpie e non sono come quel tale violento! Ahhhh Marguerite, non ne posso più anche questa adesso!”
Marguerite: “Coraggio caro, tutti sanno che non sei il Generale cattivo dell’anime!”
Generale: “Grazie Marguerite!”
Ssciarrone: “ Non vedo l'ora di leggere delle vostre prodezze giovanili. Ah Arpie anche io ho cantato a squarciagola le sigle dei cartoni, ero parecchio indietro ma ho seguito le voci e vi ho raggiunto con la mia scopa customizzata.”
Terry: “Che belle le sigle dei cartoni del nostro tempo!”
 
Generale: “Marguerite, ma quanti secoli hanno le Arpie?”
Marguerite: “Ma cosa dici Augustin?!”
Generale: “Ma non hai sentito? Madame ha appena decantato le canzoni del suo tempo.”
Marguerite:“Ma Madame si riferiva alla sua infanzia.”
Generale: “Se lo dici tu.”



Australia: “Oh, terry, stavo x dimenticare. Bellissima la scena di te che volavi cantando la sigla di Goldrake a squarciagola ahahah e anche tu, aizram!!  Che controbattevi con quella di lady oscar!!! Che ricordi, ragazze!!! Ed e sempre molto piacevole riavere come protagonista la nostra affezionata arpietta! Intrepida e sferzante, la giusta compagna per star far zitto il nostro vecchiaccio! Ihihi.  Un altra fantastica avventuraaaa!  Vi adorooooooo…”
Arpie: “Grazieeeee!”
 
 
Elektra: “André quanto sei dolce quando parli di Oscar, che ognitanto ritorna ad essere quella bimba dispettosa che ti coinvolgeva nelle sue marachelle.”
André: “La mia Oscar è perfetta ed io adoro quando si comporta come la bambina di un tempo!”
Oscar: “Andrè….”
Terry: “Oscar, me lo presti?”
Oscar: “CHI?”
Terry: “Ma André! Solo per …. Tutta la vita e oltre!”
Oscar: “ARPIA!!!”
Generale: “Calmati figliola, pensa alla mia nipotina! Lo sai che l’Arpia sta scherzando!”
Terry: “Dai Oscar, tuo padre ha ragione, magari io mi trovo un clone del tuo André!”

 
   
 
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