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Autore: Marc25    20/01/2021    1 recensioni
trama:
Un ragazzino ingenuo non si ricorda niente del suo passato, si ricorda solo di essersi risvegliato un giorno nella città di Roscow, nel continente pacifico del mondo di Albadros, una strega gli ha detto che troverà risposte nella città di Alcius, pericolosissima città dove sono tenuti i peggiori criminali. A Roscow incontra un ragazzo, Ichigo, che deve salvare sua madre, un incontro che sarà destinato a cambiare le loro vite e ad aiutarsi a vicenda per raggiungere i rispettivi obiettivi.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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~Cap 12 – Verso Alcius

Dopo due giorni di cammino erano ormai vicini ad Alcius, fortunatamente avevano trovato un piccolo villaggio poco lontano da Hurdan dove Ichigo poté rifocillarsi e prendere delle provviste per i giorni a venire.
In quei giorni si era allenato non solo a schivare i colpi che Kaito gli rifilava ma aveva iniziato anche a tentare di migliorare la tecnica di combattimento d’attacco, ma aveva pochi giorni e Kaito non lo poteva aiutare in questo se non schivando con imbarazzante facilità i colpi che con un ramo cercava di assestargli.
Ichigo in realtà se la era sempre cavata abbastanza bene nel combattere con le spade di legno, prima era solo un gioco, lo aveva fatto qualche volta anche con Vicies, perdendo sempre. Poi lo aveva trovato un modo utile anche per allenarsi e cosi anche da grandi si allenavano lui e Amon e stavolta era Ichigo a vincere quasi sempre. Ultimamente grazie al nuovo amico era diventato molto più bravo a schivare, se si fosse scontrato di nuovo con Vicies avrebbe fatto di tutto per stancarlo e poi colpirlo con forza, sperava di non doversi scontrare con lui, ma se fosse stato necessario per salvare sua madre lo avrebbe fatto e per quanto più debole di lui, avrebbe vinto.

Mentre  Ichigo pensava tutte quelle cose schivava i colpi di Kaito e per la prima volta dopo un’ora li avrebbe schivati tutti, certo Kaito avrebbe potuto lanciare attacchi molto più veloci ma ormai sapeva la velocità con il quale lanciarglieli ed erano comunque colpi più veloci di quelli che uno spadaccino normale avrebbe potuto performare. 

Ichigo era fiero di se e ricevette un sacco di complimenti da Kaito, cosa che lo fece sorridere e arrossare, poi decise di spiegare a Kaito un po’ la situazione che avrebbero trovato ad Alcius.
Ichigo: Kaito, stai attento, quello che ti sto dicendo è molto importante
Kaito: Starò attento
Ichigo: Come avrai certamente notato, le strade per le città in queste zone sono per lo più desertiche, in realtà noi abbiamo fatto la strada delle città per due motivi, una, come sai era perché per qualunque fuggitivo era la più improbabile e l’altra è perché per quanto sia più veloce passare per le strade laterali, ci sono molti più pericoli.
Kaito: Più pericoli?
Ichigo: Si, è vero, noi non ce la siamo visti bene ad Hurdan e non avremmo trovato quel tipo di pericoli facendo l’altra strada ma.. hai presente quando abbiamo passato quella piccola distesa di vegetazione con le scimmie rosse?
Kaito: Si
Ichigo: Ebbene, in quelle strade il territorio è molto diversificato, ci sono più specchi d’acqua, per quanto piccolissimi e ci sono due boschetti molto più grandi di quelli che abbiamo visto noi, uno dei due è chiamato addirittura la foresta incantata e pare che non  tutti quelli che passano di lì sopravvivano ma in fondo è solo una leggenda.
Kaito: Allora perché me lo dici?
Ichigo: Non so se troverai delle risposte ad Alcius e se poi ti convenga tornare con me a Roscow o meno, so solo che se salvo mia madre noi passeremo di lì e volevo che ti tenessi pronto nell’eventualità tornassi con noi.
Kaito: Ok
Ichigo: Ma in realtà ora ci dobbiamo preoccupare della località che ormai è vicina e non è detto che usciremo vivi di là.
Kaito: Alcius?
Ichigo: Già, ora è quasi il tramonto, cerchiamo un posto più adatto per dormire, dove accamparci, lì ti racconterò cosa troveremo probabilmente ad Alcius e come faremo a entrare nelle prigioni.


Nel frattempo Vicies era appena all’uscita della foresta incantata, in realtà era solo un bosco, quello che poteva tranquillamente affermare era che aveva perso tutti gli uomini che lo seguivano, per fortuna era riuscito a salvare il suo cavallo, subito al di fuori della “foresta” notò una casa, la cosa lo incuriosì, fu tentato di bussare, ma ormai Alcius era vicina, pensò fosse meglio galoppare verso Alcius, ma proprio in quel momento si aprì la porta di quella casa, un uomo molto robusto con folti capelli rossi e barba del medesimo colore lo fisso intensamente, aveva alla cinta un pugnale, Vicies aveva la mano pronta a sguainare la spada se necessario. Poi vide che l’uomo aveva una buona parte del corpo fasciata e a giudicare dalla qualità della fasciatura si era curato da solo.
Poi l’uomo parlò: Devo ringraziare lei e i suoi uomini se il gigalupo  è morto.
Vicies: A giudicare dalle ferite che quel gigalupo aveva già prima del nostro incontro e dalle sue immaginò che lei abbia avuto il suo ruolo.
Vicies aveva soddisfatto la sua curiosità e stava per andare verso Alcius ma l’uomo lo fermò dicendo: È quasi notte, vuole fermarsi qui? In segno di ringraziamento
Vicies si limitò ad annuire e legò il suo cavallo, si stava fidando di uno sconosciuto ma quello sconosciuto gli ricordava anche se inconsciamente il suo vecchio migliore amico. Poi disse: Io non voglio sapere niente della sua vita, e io non le dirò niente della mia, siamo d’accordo?
L’uomo annuì: D’accordo.


Ichigo aveva una tensione ben evidente, persino Kaito la percepiva, in verità anche il ragazzino biondo aveva un battito più accelerato del solito, qualcosa di simile a ciò che gli era successo a Bourabia, quando stavano per essere condannati.
Ichigo cercava di smorzare la tensione spiegando il piano di irruzione alla prigione di Alcius.
Ichigo: Scusa se te lo chiedo ancora, ma sei proprio sicuro di voler entrare nella prigione di Alcius insieme a me? Rischiamo la vita
Kaito: Certo, la rischieremo insieme
Ichigo: Se penso che all’inizio non ti volevo nemmeno con me.., tu invece non hai mai avuto dubbi.
Kaito scosse la testa: Mai
Ichigo: Ok, ora ascolta attentamente, la prigione di Alcius è narrata come una delle prigioni più tremende di Albadros, eppure il governatore di Alcius non ha per niente l’importanza degli altri governatori, anzi è un pupazzo di questi ultimi, ufficialmente è lui che gestisce le prigioni, ma in realtà la prigione è come una entità a se stante autogestita, quando un prigioniero è molto pericoloso lo mandano ad Alcius e qui a volte viene condannato a morte, quasi tutto è deciso da chi lo manda là. Se la prigione è gestita bene, beh, la città è praticamente non gestita, ho sentito che la povertà è ai massimi livelli, spesso si vede gente per strada che chiede dei San. Spero sia vero che portano dei mantelli stracciati e vecchi spesso come si dice.
Detto questo frugò nello zaino e ne prese due
Kaito: Ah, ecco perché in quei due villaggi hai comprato queste cose
Ichigo: Si, ho preso di proposito quelli già vecchi e usati oltre che grigi, ci confonderemo tra i poveri.
Kaito: E perché?
Ichigo: Ecco, ora ti spiego la parte più importante.


La lieve luce mattutina accarezzò il viso di Vicies che dormiva in un letto per la prima volta dopo giorni dalla partenza da Roscow, non riconobbe subito il posto dove si trovava e per un momento gli venne un sussulto, poco dopo si ricordò e respirò di nuovo tranquillamente. Si alzò e si legò i capelli lunghi e ondulati nel suo consueto codino, si mise le scarpe e uscì dalla stanza spoglia in cui si trovava e vide già pronto l’uomo rosso, aveva cambiato la fasciatura ma la ferita sotto era ancora ben evidente, forse avrebbe avuto bisogno di cure migliori ma a Vicies non doveva interessare.
Vicies: La ringrazio per l’ospitalità
L’uomo: Ho della frutta, se vuole prima di partire..
Vicies: Prendo una mela per il viaggio, mi basta per ora.
L’uomo: Io non so cosa e dove lei voglia andare ma non credo che sia niente di buono.
Vicies: Posso fare a meno delle sue sensazioni, la ringrazio per l’ospitalità ma niente di più.
L’uomo: Addio allora
Vicies: Addio
Vicies si lasciò quell’uomo e quella casa alle spalle, prese il suo cavallo, salì in groppa e andò verso Alcius.  


Ichigo e Kaito arrivarono nei pressi di Alcius, il momento tanto atteso era arrivato.

 

   
 
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