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Autore: Martina_Catrine    21/01/2021    2 recensioni
Questa storia partecipa alla "Challenge del Superfluo" indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp.
Prompt: 23, poltrona.
Ho scritto ciò che mi è subito balenato in testa per questo prompt: qualche ricordo del mio nonno paterno e qualche ricordo del mio nonno materno.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando ero piccola e i miei nonni paterni erano ancora più o meno in salute, li andavo a trovare spesso con mamma e papà. Ricordo che qualche volta non mi andava, poichè mi annoiavo e non sapevo mai cosa dire; col tempo però, crescendo, ci andavo sempre volentieri. Ricordo che la maggior parte delle volte era nonna che veniva ad aprire la porta per farmi accomodare in casa. Ricordo che la maggior parte delle volte che varcavo la soglia, trovavo mio nonno seduto sulla sua amata poltrona di pelle marrone. Ne aveva due in soggiorno, in più un divano, ma lui sedeva sempre sulla stessa, di fronte alla televisione. 
Man mano, nonno ha iniziato a stare su quella poltrona sempre meno, soprattutto negli ultimi due o tre anni. La maggior parte del tempo lo passava nel letto a casa, poi ha iniziato a passarlo nel letto di ospedale, dove quasi nessun parente o medico si curava di lui. Quando non stava in ospedale, viveva con mia nonna a casa dei miei zii, dato che non potevano stare più da soli nel vecchio appartamento; è poi andato ad alloggiare qualche mese in un edificio di cura per anziani, continuando a fare avanti e indietro tra la stanza che aveva in quell'edificio e la terapia intensiva o simili. 
Mio nonno Giuseppe è morto il 20 Febbraio 2020, in un letto di ospedale. 
Mio nonno Mario, invece, è morto il 7 Settembre 2019, sulla sua poltrona mentre guardava video sul tablet. Lui aveva un aneurisma della aorta addominale da svariati anni, ed è stato quello a porre fine alla sua vita. Non vedevo molte volte all'anno mio nonno materno, visto che tutti i parenti dalla parte di mamma abitano a Napoli e dintorni, mentre io vivo in un'altra regione con la mia famiglia.
Ricordo che poco meno di un anno prima, il 3 Novembre 2018, andai a trovarlo perché lui disse di voler organizzare una cena a casa sua con tutti i nipoti, prima di morire. Credo di aver ereditato da lui la mia capacità di predire gli avvenimenti futuri. 
Ricordo che, quando ero più piccola, lui e la nonna mi facevano trovare per pranzo le pietanze che io chiedevo loro di prepararmi, prima di partire. Chiedevo veramente tanto, ma col tempo ho imparato ad accontentarmi di poco. 
I miei nonni erano decisamente molto diversi: uno scontroso, l'altro pacato; uno molto serio, l'altro gentile e scherzoso; uno più cupo, l'altro un po’ più allegro; uno un po' sordo, l'altro sentiva fin troppo bene.
I miei nonni erano decisamente molto diversi, ma avevano una cosa in comune: la loro fidata poltrona preferita.

Parole: 445.
Prompt: Poltrona.
 
   
 
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