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Autore: Saryna8000    22/01/2021    2 recensioni
Può un Malfoy seguire soltanto il proprio cuore?
Forse, dopo una vita di scelte dettate da altri, è il momento di voltare pagina e lottare davvero. Quello che non può immaginare Draco è che la sorte non si è dimenticata dei suoi veri sentimenti e gli sta dando una nuova occasione.
Una malattia degenerativa, che mette in pericolo i suoi cari, farà sì che la sua strada si incroci nuovamente con quella di Hermione.
Hermione che 12 anni prima ha scelto improvvisamente di scappare lontano da lui. Riusciranno a mettere da parte tutte le loro incomprensioni e riscoprire il loro amore?
Una Dramione senza alcuna pretesa che crede nell’amore imprevedibile ed infinito, che muta forma ma resta nel tempo.
Questa fan fiction non tiene conto del capitolo “19 anni dopo” del libro “Harry Potter ed i doni della morte”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ti chiedo un favore Potter
“Buonasera Potter.”
Harry sobbalzò sulla sedia colto totalmente di sorpresa. Era assorto tra le scartoffie di un caso importante e vista la tarda ora di Venerdì credeva di essere rimasto completamente solo in ufficio. Non si aspettava di certo di ricevere la visita di quella austera e nobile figura.
“Mafloy.”
Prima che potesse aggiungere qualsiasi battuta tagliente Draco alzò le mani in segno di resa e si avvicinò elegantemente alla scrivania del moro.
“Ho bussato, anche un paio di volte, e tu sai che non amo ripetermi quindi sì, sono entrato senza il tuo permesso.”
Harry sorrise compiaciuto. Un Malfoy che chiede scusa, anche se velatamente, gli dava sempre molta soddisfazione.
Si sistemò meglio sulla sedia, chiuse il fascicolo che aveva davanti e con disinteresse gli fece segno di accomodarsi. Avrebbe riaperto quel caso insidioso l’indomani, se Draco Lucius Malfoy si era così scomodato ad arrivare fin lì prevedeva una lunga serata.
“Chi ti ha fatto entrare?”
Draco gli lanciò un’occhiataccia e con eleganza prese posto.
“Un Malfoy non deve dare spiegazioni. Sono qui.”
Lo sguardo di Draco divenne vacuo e per mascherare il nervosismo si guardò intorno con finta noncuranza.
La verità è che aveva bisogno di Potter. Era lì a chiedere aiuto e gli costava anche parecchio: un Malfoy risolve i suoi problemi in autonomia senza coinvolgere altre persone.
Harry si sfilò gli occhiali e con un “Accio pezza” fece sbucare da mezzo ai fascicoli un pezzetto di stoffa.
Draco, nel frattempo, si era accomodato ed aveva accavallato le gambe.
Era apparentemente calmo ma, dopo anni, Harry sapeva che il biondo era altamente nervoso ed irrequieto.
Con movimenti calmi e meccanici, il moro iniziò a pulire le lenti, lasciando al nobile biondo il tempo necessario di elaborare la sua richiesta.
Oramai conosceva bene l’uomo che aveva difronte meglio di quanto avesse potuto immaginare.
Tra di loro, negli anni era nata una strana amicizia, un rapporto di fiducia consolidato con gesti e atti che Harry stesso faceva ancora fatica a credere.
Mentre aspettava che il biondo formulasse la sua domanda, il moro vagò nel tempo ricordando come quello stravagante affiatamento fosse iniziato.
Dopo la morte di Voldemort, infatti, volente o nolente la sua vita e quella del giovane Malfoy si erano sempre inevitabilmente incrociate.
Sicuramente iniziò tutto dal processo. Lui, Harry Potter, era stato il testimone chiave per la famiglia Malfoy e grazie alla sua intercessione il Serpeverde era stato completamente assolto e riammesso nella società magica. Se durante la scuola aveva odiato quella serpe snob ed antipatica alla fine di tutto aveva capito che era solo un povero bambino, e poi ragazzo, a cui avevano inculcato un credo sbagliato e a cui non avevano dato molta scelta decisionale.
D’altronde Harry stesso si era ritrovato in un qualcosa più grande di lui senza volerlo, come biasimare Draco che a modo proprio aveva cercato di mantenere in piedi la sua famiglia e proteggerla dal folle Signore Oscuro?
Così durante il processo, guidato dalle parole di Silente, Harry aveva personalmente perorato la causa del Serpeverde e gli aveva dato il beneficio del dubbio.
La prima volta poi che si meravigliò del nuovo Malfoy fu subito dopo la sua sentenza di assoluzione. Draco infatti aveva deciso di ritornare ad Hogwarts per frequentare il settimo anno, affrontando a testa alta i pregiudizi e gli insulti: questo gli faceva onore.
Poi ci fu il momento in cui, andando ad Hogwarts per fare una sorpresa a Ginny, fu a sua volta sorpreso di trovare la serpe con Hermione passeggiare mano nella mano presso le sponde del lago nero.
Sapeva benissimo che Ron e la riccia si erano lasciati mesi prima, avendo capito che non poteva esserci altro che una bellissima amicizia, ma sbiancò quando scoprì la relazione tra la sua migliore amica e il rampollo purosangue, capendo che tra Hermione e Draco stava nascendo un sentimento sincero.
Si stupì ancora di più quando vide Malfoy, appena fresco di M.A.G.O. varcare la soglia del dipartimento Auror, dove lui era solo un cadetto, per offrire gratuitamente e senza alcun interesse delle consulenze come pozionista.
Per non parlare poi di quando qualche tempo dopo se lo ritrovò seduto vicino a lui, al bancone dei Tre Manici di Scopa. Harry e Ginny erano da poco sposati e quella sera avevano litigato pesantemente Il biondo, dopo averlo ascoltato parlare a vanvera, lo riportò a casa integro.
Ma se fino ad allora i loro rapporti, erano sì migliorati ma sempre minimi, fu solo dopo la “tragica rottura”, come la definiva Harry che la loro amicizia si era evoluta e saldata.
Trovarselo, infatti, un paio di mesi dopo, davanti alla porta di casa austero ma sconvolto perché Hermione lo aveva piantato di punto in bianco dopo due anni di relazione, gli aveva permesso di scoprire un Malfoy più umano e più sensibile.
Malfoy, ferito ed impreparato davanti al vero amore, provò a cercarla ma quando capì che la riccia non voleva essere trovata non volle più mettersi sulle sue tracce e scelse di essere un codardo.
Hermione, infatti, non aveva solo lasciato la serpe ma era letteralmente scomparsa, troncando ogni tipo di rapporto anche con Harry ed i Weasley.
Ancora dopo anni, il bambino sopravvisuto, non si dava pace per quella sparizione e per il fatto che l’amica aveva volutamente scelto di escluderlo dalla sua vita.
Quel giorno, l’orgoglio Grifondoro ferito si unì inevitabilmente alla codardia del Serpeverde. E così, invece di cercare Hermione, parlarle e capire le sue motivazioni, Harry si era offeso, distaccandosi da lei ed affiatandosi, in un modo tutto articolato, a Draco Lucius Malfoy.
Lo supportò nell’andare avanti con la sua vita, e lo sostenne quando il biondo in poco meno di un anno, decise di ripristinare il vecchio contratto prematrimoniale stipulato da Lucius con la famiglia Greengrass.
Solo quella volta rivide in un certo senso il vecchio Draco, infelice e solo per opporsi alla famiglia e alle tradizioni.
Certe mentalità bigotte erano dure a morire e Draco in quanto unico figlio di Narcissa e Lucius Malfoy doveva garantire un erede.
Hermione si era volatilizzata ed il biondo aveva scelto di non amare più, una donna quindi valeva l’altra.
Astoria Greengrass, per fortuna, si era rivelata una perfetta moglie: bella mansueta e dolce. Ben presto la donna legò anche con Ginny, soprattutto quando scoprirono, a poca distanza l’una dall’altra, di aspettare entrambe un bambino. Per Harry e la rossa il secondogenito e per i Malfoy il primo ed unico figlio. Bambini tra l’altro destinati a diventare grandi amici.
Quello fu il momento in cui vide rinascere una luce in Draco, e sperò che le cose potessero mutare, ma nonostante tutto, dopo 11 anni di matrimonio e un figlio, Malfoy provava solo del semplice affetto per Astoria.
Ultimamente il suo amico sembrava aver raggiunto un nuovo equilibrio e che tutto gli andasse bene, quindi cosa era successo di così grave da cercarlo addirittura in ufficio per chiedergli una mano?
“Per carità Potter, silenzia questo ufficio e smettila con i pensieri sdolcinati. Sono qui per cose serie!”
Harry lanciò un’occhiata severa verso il Serpeverde e si infilò accuratamente gli occhiali.
“Punto primo, serpe, non ti azzardare ad entrarmi in testa. Mai più. Punto secondo: ho ragione non è vero? E’ qualcosa di serio se ti serve il mio aiuto. Punto terzo: siamo soli, nessuno ci sentirebbe ma se per te è così importante ti informo che il Colloportus ed il Muffliato sono incantesimi basilari, sono certo che puoi riuscirci anche tu.”
Malfoy sbuffò ed estrasse la bacchetta, in un attimo aveva chiuso a chiave la porta ed aveva coperto le loro voci.
“Avanti, parla!”
Il biondo lo guardò ancora un momento e poi sospirò afflitto.
“Sta morendo Harry. Astoria sta morendo. Il medimago le ha dato pochi mesi di vita.”
“Cosa? Ma…come…non…”
“I Malfoy o qualsiasi altra famiglia purosangue non sbandiera le proprie debolezze in giro. Non parliamo di queste cose con nessuno…neanche con …gli amici.”
Harry abbassò lo sguardo rammaricato.
“Da quanto lo sai?”
Draco sorrise amaramente.
“Da sempre. Pensa, era anche scritto nel contratto prematrimoniale! Ma quando fu stipulato la sua salute era migliorata e le avevano prospettato una vita più longeva. Tutto ad un tratto le cose sono peggiorate e non c’è nulla che si possa fare.”
Harry aprì un cassetto della scrivania e ne estrasse del firewhisky con due bicchierini.
“Serve un goccio.”
“Bravo, buona idea! E che ottima scelta Potter…d’altronde te l’ho regalato io.”
Harry scosse il capo e sorrise mesto, Draco voleva cercare di sdrammatizzare provocandolo ma il discorso andava affrontato seriamente ed il moro si limitò a servire per entrambi il liquido ambrato.
“Cos’ha esattamente e perché sei qui da me?”
Draco scolò il tutto in un sorso e se ne versò immediatamente un altro.
“Una malattia del sangue, degenerativa. Non sanno bene neanche loro cosa sia. Ci sono studi, ipotesi, teorie…ma nulla di concreto.”
Il biondo si prese volutamente una pausa e poi guardò dritto negli occhi l’Auror.
“Il problema non è solo Astoria…”
“Cioè?”
Harry si appoggiò completamente allo schienale della sedia, ed attese pazientemente che Draco riprendesse a parlare.
“Scorpius ha iniziato a manifestare gli stessi sintomi della madre.”
Malfoy scolò anche il secondo bicchiere, e ne versò un altro per sé ed il suo amico che era rimasto letteralmente a bocca aperta.
“Non mi offendo Potter se dici qualche parolaccia ad alta voce.”
“Cazzo! Per Godric Grifondoro, non anche lui! Ma il medimago che dice?”
Draco alzò le mani per aria e scosse la testa.
“Cazzate, dice cazzate!...Che al momento ha solo 10 anni ed è tutto sotto controllo. Mi ha prescritto una pozione Rimpolpasangue, che ho ovviamente preparato personalmente. Sono riuscito anche a prepararne una miscela ad hoc che ha rallentato tantissimo la malattia, ma sta comunque degenerando. Al SanMugo sperano che negli anni qualche studio innovativo possa creare una cura. Hanno anche avuto il coraggio in quel momento di chiedermi dei soldi per la ricerca.”
Harry scosse la testa sempre più afflitto.
“Malfoy…mi dispiace…”
“Ti scongiuro non fare il San Potter…so che mi sei vicino e che posso contare su di te, Ginny e i ragazzi ma non ho bisogno di questo ora…mi serve altro da te.”
Harry alzò le mani in segno di resa.
“Ok, dimmi. Che posso fare per te?”
Il biondo sfilò dalla giacca un giornale e glielo porse.
“Leggi. Fresco di questa mattina.”
Il moro scrutò il quotidiano ed alzò un sopracciglio incredulo.
“Il Times? Da quando leggi giornali babbani?”
Draco sbuffò poi fisso il liquore incendiario. Era lì, aveva sganciato una bomba, voleva un favore personale quindi tanto valeva parlare francamente.
“Hermione mi ha attaccato questa brutta abitudine, diceva sempre: -Per avere una corretta informazione non bisogna limitarsi alla Gazzetta del Profeta, ciò che succede al mondo accade per tutti: maghi e babbani. Non puoi capire quanta connessione ci sia.- Odio ricordarla e odio parlare di lei, ma per Salzar ha ragione. Leggi.”
Harry si schiarì la voce ed iniziò a leggere ad alta voce il trafiletto evidenziato.

Cure miracolose? Sì, presso l’ospedale Sant’Mary di Sidney.
Quest’oggi è stato stabilito un nuovo record mondiale nel reparto ematologico dell’ospedale. Infatti, il 98% dei pazienti affetti da malattie degenerative del sangue sono stati perfettamente curati e guariti dall’equipe medica guidata dal primario Adam Martin. La terapia è tuttora empirica e misteriosa, ma il Prof. Martin garantisce quasi del tutto la riuscita.
 -Non diamo mai garanzie ai nostri pazienti. Chi decide di sottoporsi al trattamento firma un patto di corresponsabilità e fiducia nei nostri confronti. Un vero e proprio contratto di segretezza perché la cura è del tutto sperimentale. Se pubblicheremo i nostri studi? Forse, ma al momento ci limitiamo solo alla prova sul campo. -


Harry guardò confuso Malfoy ancora una volta.
“Perdonami ma continuo a non capire a cosa io possa servirti. Vuoi un passaporta per arrivare il prima possibile a Sidney? Te lo avrebbero dato tranquillamente anche senza il mio aiuto, puoi viaggiare liberamente ovunque.”
Malfoy si portò una mano sulla tempia e si massaggiò la fronte.
“Potter. Sei bravo, intuitivo, il salvatore del mondo magico e comunque le cose bisogna spiegartele come un deficiente!”
“Hey! Non ti schianto solo perché stiamo affrontando un argomento delicato!”
Draco sbuffò infastidito.
“Potter questi hanno una cura innovativa, sperimentale e…misteriosa…celata da contratti di segretezza. E non la vogliono pubblicare su riviste scientifiche…ora ti si è accesso un campanellino di allarme? Auror?”
Il moro rilesse velocemente il giornale e finalmente capì.
“…Uso improprio della magia tra i Babbani…”
Malfoy alzò le braccia al cielo.
“Sia ringraziato Merlino, ci sei arrivato!”
“Ma se mando una squadra di Auror a controllare potrebbero creare il panico. Se scoviamo davvero un mago praticare la magia non autorizzata e soprattutto tra i babbani quello finisce ad Azkaban immediatamente e come farai con Astoria e Scorpius?”
Draco si sporse verso Harry e giunse le mani sotto il mento.
“Potter, qui sta il difficile. Il disonesto Serpeverde, che è in me, chiede un favore personale ad un onesto Grifondoro, che è in te. Vai lì da solo, scopri chi c’è dietro e trova un modo per farlo venire a Londra.”
“Del tipo?”
“Per Salzar, tu sei Harry Potter…se ti troverai faccia a faccia con un mago quello non potrà mai dire di no al bambino sopravvissuto, al salvatore del mondo magico. Dì una mezza verità! Che conosci un bambino malato e che vuoi una consulenza.”
“E tu non puoi farlo da solo?”
“No, sono un Malfoy. Non supplico e non chiedo aiuto, tantomeno a sconosciuti. Ho altri metodi per indagare e circuire. Tranquillo, ho imparato da tempo che non sono giusti. E poi, ora che conosci questa storia, so per certo che vuoi smascherare questo tizio. A me serve solo ottenere la cura e dopo potrai fare ciò che la legge magica prevede. Harry, penso di non avertelo mai detto e rinnegherò ogni singola parola, ma con te posso farlo…ti scongiuro aiutami, se non per me almeno per Scorpius e Astoria."
Il salvatore del mondo magico sorseggiò lento il firewhisky e fissò serio l’uomo disperato che aveva davanti.
Si alzò, infilò la pagina del giornale in tasca e con la bacchetta tolse gli incantesimi messi precedentemente dal biondo.
Con passo lento e sicuro si avviò verso l’uscita.
Il biondo chinò il capo, non si aspettava certo che Potter lo assecondasse con entusiasmo ma sperava di aver toccato le corde giuste, quantomeno doveva provarci. Quello gli era sembrato il modo più pulito di agire, non voleva ricorrere a vecchi metodi. A quanto pare ora non aveva molta altra scelta.
Stava per alzarsi a sua volta quando Harry si arrestò alla porta.
“Sai Furetto? Hai ragione, io non stacco mai e dovrei concedermi una vacanza. Non c’è un amichevole delle Holyhead Harpies in Australia la prossima settimana? Penso che dovrei sorprendere mia moglie e regalarle questo viaggetto soli io e lei. Vado a lasciare la richiesta di ferie al capo dipartimento. Ah…e grazie per esserti offerto spontaneamente di tenere Albus e Lily la prossima settimana. Te li porto lunedì mattina. Buon weekend.”
Malfoy sorrise ed alzò il bicchiere in segno di saluto. Lo sguardo pieno di sincera gratitudine.
“Figurati Potter. E’ un piacere fare da baby sitter alle tue pesti, che insieme al mio diventano terribili. In effetti poteva andarmi peggio…almeno James sta a Hogwarts!”
 
   
 
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