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Autore: lmpaoli94    23/01/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Quando Elliot riuscì a ritornare a Dunguaire, la sua rabbia irrefrenabile lo fece desistere di confrontarsi con i suoi genitori e con sua sorella Mia.
Ma in quel momento non poteva capire che una brutta situazione si era abbattuta sulla sua famiglia.
Credendo che per Mia non ci fosse più niente per poter rimanere al castello, ordinò ai servitori di preparargli la carrozza.
< Te ne vai subito? > domandò sua madre cercando di trattenere la sua commozione.
< Sì. Elliot e Katherine hanno deciso di rompere per sempre… Almeno questo è quello che mi ha detto mio fratello. >
< Mi dispiace tanto. Ma quello che mi duole di più è vederti tornare via da me. >
< Lo so. Anche a me dispiace. >
< Non credi che potresti rimanere qui ancora per un po’? >
< Cahir è la mia nuova casa, madre. Qui sarei solo d’impiccio. >
< Sei una Grey, Mia. Il tuo sangue è legato al mio e a questa famiglia. >
< Peccato che ho un padre diverso rispetto ai miei fratelli. E da quello che ho capito, non avete avuto il coraggio di dirglielo. >
< Non ce né mai stata occasione. >
< Certo. Perché voi avete paura della verità. Voi e mio padre continuate nei vostri sotterfugi, ma molto presto la verità verrà a galla. >
< Lo credo anch’io… Ma ti assicuro che tuo padre non sarà qui per godersi la scena. >
< Di cosa stai parlando? >
< Ciao, Mia. Sono felice di vederti che sei ancora qui. >
Mentre la giovane ragazza guardava suo padre zoppicare, gli domandò subito che cosa gli potesse essere successo.
< Niente. Sono caduto da cavallo. >
Ma il Conte, ancora visibilmente debole, non riusciva ancora a rimanere in piedi per molto.
< Padre, non vi dovevate alzare così presto. Non siete ancora in forma. >
< Carrick, dovevate rimanere a letto. Avete sentito il dottore, no? >
< Credete che io potessi farmi sfuggire una vostra conversazione sulla mia vita? Grace, adesso basta. I nostri figli non possono rimanere all’oscuro anche su questo. >
< Madre… >
Con la paura che gli si dipingeva negli occhi, Mai non riusciva a capire cosa stava succedendo.
< Mia, la mia non è una semplice caduta da cavallo… >
< Padre, ma cosa… >
Arrivato al limito, Carrick dovette essere riportato immediatamente in camera sua se non voleva rischiare di morire prima del previsto.
Una volta adagiato sul suo letto, Carrick si sentì parzialmente sollevato.
< Allora? Che cosa sta succedendo? Parlatemene immediatamente. >
< No, Mia. Non puoi abbandonare la tua famiglia proprio adesso che io sto per lasciarvi per sempre. >
< Padre, ma cosa state dicendo? >
Nel mentre Carrick stava cercando di sforzarsi per spiegare la sua situazione, dovette venire in aiuto sua moglie Grace per spiegare a sua figlia che suo marito aveva un tumore ai polmoni in stato avanzato.
< Colpa di quel dannato incendio che ha reso i suoi organi molto debilitati. Il suo corpo non reggerà per molto. >
Cercando di trattenere le lacrime al contrario di sua figlia Mia, la donna capì che era l’ora di spiegarlo anche ai suoi due figli maschi.
< Non ce n’è bisogno che voi me ne parliate, madre > mormorò Elliot raggiungendo la sua famiglia < Io sono qui. >
Cercando un minimo di conforto che continuava a mancare, nemmeno Elliot poté trattenere le sue lacrime nel vedere suo padre in quelle condizioni.
< Padre, dovete essere forte. Non potete mollare in questa guerra. >
< Mi dispiace Elliot, ma ormai c’è rimasto poco da fare. Non credo che riuscirò a sopravvivere per i prossimi due mesi. Sento che il mio corpo mi sta abbandonando. >
< No! non può finire così. Voi… >
< Avvertite immediatamente Christian. Voglio tutta la mia famiglia radunata nel giorno più triste di Dunguaire. Vi prego. Non posso andarmene senza l’affetto di tutti i miei cari. >
Vedendo quello spettacolo pietoso senza poter fare nulla, fu Elliot a riuscire a trovare il coraggio e a spedire la lettera nella sua dimora francese.
< Ci vorranno alcuni giorni prima che la riceva > fece Elliot dopo aver dato la lettera al maggiordomo < Spero che riuscirà ad arrivare in tempo. >
 
 
Mentre Christian continuava a stare alla larga da sua moglie, non si poteva dire lo stesso di Caroline.
La giovane serva, su ordine della Contessa, non molava per un solo istante il giovane Conte, soprattutto quando aveva intenzione di fare un bagno rilassante nel laghetto vicino al castello.
< Caroline, non hai altre faccende al castello? >
< Gli altri potranno sostituirmi. >
< Fai fare il lavoro sporco agli altri domestici? Caroline, non ti pago per non fare niente. >
< Ho voluto prendermi un momento di pausa, tutto qui. È da stamattina alle cinque che sgobbo come una matta. E poi… >
< E poi cosa? >
< Non so come, ma ho sempre più voglia di vedervi. >
< Questo si chiama amore, mia cara. Non riesce a stare alla larga da me… Ma né mia moglie né gli altri servi devono sapere di questa nostra tresca comune. Deve essere il nostro piccolo segreto. Mi sono spiegato? >
vedendo il suo corpo bagnato e scolpito come una statua perfetta, Caroline non poté che sentire la meraviglia che si trovava dinanzi a lui.
< Posso toccarvi? >
< Prima del matrimonio non l’avrei permesso a nessuno… Ma adesso che ho superato le mie difficoltà, puoi farlo senza problemi. >
< Perché prima non vi facevate toccare? >
< E’ una lunga storia legata ad un amore che credevo puro, invece che malsano e maledetto. Sono stato abusato. Per questo non volevo più essere toccato. >
< Mi dispiace davvero tanto > replicò commossa la giovane ragazza < Dovevate essere un bambino quando vi è successo. >
< Era poco più di un adolescente. Preferirei non parlare di questa storia. >
< Certo. Scusate. >
Mentre Caroline si accingeva a baciare il suo amante in giardino, l’arrivo tempestivo di Anastasia con in mano la lettera la fece allontanare di prepotenza.
< Anastasia, perché stai correndo? >
< Christian, è successo un grave fatto a Dunguaire. >
< Che cosa stai dicendo? >
Appena Anastasia gli porse la lettera, Christian riuscì a capire immediatamente la gravità della faccenda.
< Ripartiamo per Dunguaire. Immediatamente. >
 
 
Tre settimane dopo


Tutta la famiglia Grey e tutti coloro che erano legati in maniera indissolubile al povero Conte Carrick Grey, si apprestavano a celebrare il suo funerale per un ultimo saluto.
Gli animi erano molto agitati e disperati in quel giorno di inizio agosto scandito da nuvole nere che si apprestavano a far cadere una quantità di pioggia consistente.
Ma questo non avrebbe mai fermato quel momento così duro e crudele che i Grey dovettero superare tutti assieme dopo la morte di Theo Grey che si era consumata pochi mesi prima.
Dopo i due grandi pionieri dell’ultimo secolo, stava ad Elliot e Christian portare avanti gli affetti di famiglia e far crescere la loro casata e mantenerne l’egemonia e il potere.
Ma quel giorno non si poteva pensare ad altro: il dolore era troppo forte.
Mentre i figli si apprestavano a sotterrare il loro defunto padre, Grace non poteva che provare dolore e pianto.
< Non riesco a rimanere qui > sussurrò la donna a sua figlia Mia < Non ce la faccio. >
< Volete che vi riporti dentro il castello? >
< No. ho solo bisogno di allontanarmi un momento da qui. >
< Certo. Andate pure. >
Nel mentre Grace si stava asciugando le lacrime e ripensava ai momenti trascorsi con suo marito, non poteva immaginarsi di ritrovarsi dinanzi a Jerry Roach.
< Jerry, come sapevate… >
< Ne parlano tutti in Irlanda > gli spiegò frettolosamente l’uomo < Non avendo ancora deciso di partire per uno dei miei tanti viaggi, ho ritenuto necessario dare un ultimo saluto a Carrick come state facendo voi. >
< E’ gentile da parte vostra. >
Anche se non era il momento di confessare tutto l’amore che aveva per lei, Jerry Roach si strinse in un abbraccio confortevole che venne subito ricambiato dalla donna.
< Se desiderate parlare con qualcuno, io ci sarò sempre. >
< Jerry, avete appena detto… >
< Non partirò se è quello che volete sapere. Rimarrò qui a Dunguaire con la possibilità di darvi una mano nelle vostre faccende. >
< Jerry, i nostri possedimenti e le nostre finanze non vi riguardano da un bel po’. >
< Va bene, ne starò fuori. Però non allontanatemi dalla vostra vita. Avete bisogno di qualcuno che riesca a capirvi davvero, oltre ai vostri figli. >
Decidendo di non rispondere alla richi9esta del suo ex amante, Grace decise di tornare al funerale per rimanere vicino ai suoi cari.
< Volete che vi accompagni? >
< No, grazie. Ce la faccio da sola. >
< D’accordo > disse infine Jerry tenendosi a debita distanza per non farsi riconoscere dagli altri membri della famiglia.
   
 
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