Nella nuova casa ci sono risate e musica. Gli accordi di Bach e Haydn, di cantate e oratori che non conosce, risuonano incessanti dal giradischi. Non è propriamente il suo genere, ma quando alza lo sguardo incontra quello azzurrissimo e luminoso di lui, gli angoli degli occhi che s’increspano in mille piccole pieghe di felicità.
Risponde al suo sorriso spontaneo e contagioso, nonostante i denti un po’ storti, e lo bacia d’impulso, assaporandone le labbra carnose. Gli piace trattenerle la lingua tra le labbra e premersi contro di lei, sempre ridendo, mentre le fa il solletico. La nonna li rimbrotta per quelle effusioni in pubblico, ma è tradita da un sorriso rugoso proprio mentre la nuora li chiama a tavola. È imbandita di vivande, candele, cesti di fiori, anche se le porzioni sono più scarse di quelle alle quali lei, da figlia unica, è abituata. Non ci fa caso: la sua anima è finalmente sazia di amore, luci e colori, in un meraviglioso e inaspettato contrasto rispetto all’aridità grigia e soffocante della sua famiglia d’origine.
Lui prende una bacca di vischio e gliela infila tra i capelli, approfittandone per strapparle un altro bacio. Nerone, l’enorme alano, le appoggia il muso in grembo per farsi accarezzare. Lei lo asseconda volentieri, divertita dal nome così inappropriato per l’indole del suo amico canino, così fedele e affettuoso.
Fuori è una giornata perfetta come una ciambella glassata, di quel freddo rinvigorente che fa arrossare le guance ed espirare in nuvolette di vapore. La campagna è imbiancata di brina, che rende ancor più incantevoli le dolci valli toscane. È la prima volta che lei le vede d’inverno: è il primo Natale che passa con la famiglia del suo fidanzato. Inspira l’aria pulita e sferzante a pieni polmoni, godendosi l’agognata libertà di respirare senza mascherina. La loro è l’unica casa nel raggio di chilometri, ma lei non si è mai sentita meno sola. I cavalli avellinesi della sua energica suocera, Red e Coco, pascolano pacificamente, scrollando al sole le criniere chiare e sbuffando di soddisfazione di tanto in tanto.
Lui le cinge le spalle con un braccio, così premuroso da suscitare la derisione – più o meno bonaria – dei fratelli ancora single.
“Torna dentro, prenderai freddo.”
Lei scuote la testa. Non è mai stata accolta con tanto calore, una fiammella di gratitudine si è accesa dentro di lei e ha spazzato via le ombre di un anno terribile. Il nervosismo per la presentazione ufficiale ai parenti del suo fidanzato è evaporato con la naturalezza di un respiro. Gli stringe la mano e affonda gli stivali nel terreno bagnato, senza preoccuparsi di sporcarli. Niente potrebbe essere più perfetto, in quel momento.
Proprio lì, nella nuova casa, ha trovato una famiglia.