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Autore: Bored94    24/01/2021    0 recensioni
Dopo la guerra contro gli Amanto e la morte di Shōyō, Gintoki e i suoi compagni si sono separati. Risentimento, fraintendimenti e dolore si sono andati a frapporre tra i tre amici. Due anni dopo la fine della guerra e quando ormai il samurai dai capelli d'argento si è stabilito a Kabuki-chō, Gin e Zura si incontrano per caso
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gintoki Sakata, Kotaro Katsura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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RICONCILIAZIONE

 

L'uomo si guardò attorno con circospezione e uscì dal rifugio inclinando il sandogasa per coprire il più possibile il viso. Teneva un basso profilo da quasi due anni, da quando quella maledetta guerra era stata data per perduta e il bakufu si era arreso agli invasori, quindi era abbastanza sicuro che non sarebbe stato scoperto soltanto perché aveva deciso di andare a mangiare una ciotola di soba. E poi a Kabuki-chō nessuno gli avrebbe dato fastidio, quel quartiere era un ricettacolo di criminali e falliti, nessuno avrebbe fatto a caso a lui, nonostante fosse ricercato.

Era ancora perso nei propri pensieri quando si accorse che un'altra persona stava camminando nella direzione opposta alla propria, anche se si trovava ancora all'altro capo del ponte.

Che strano.

Normalmente la strada che stava percorrendo era completamente deserta a quell'ora. Tutti i suoi sensi si misero automaticamente in allerta, allenati da anni di guerra e missioni clandestine, se quella era una trappola sarebbe stato pronto.

Katsura si bloccò di colpo.

C'era qualcosa di familiare nell'uomo che si stava avvicinando.

Il samurai mosse qualche passo incerto verso lo sconosciuto e sgranò gli occhi.

Non era affatto uno sconosciuto.

Avrebbe riconosciuto quella capigliatura argentata ovunque.

Non che ce ne fosse bisogno, non era molte le persone ad avere un cespuglio di capelli mossi color argento a Edo.

«Gintoki» si lasciò sfuggire prima ancora di rendersene conto.

Era la prima volta che rivedeva l'amico da... quella volta, ma potevano ancora definirsi amici dopo quanto era successo?

Il ragazzo alzò lo sguardo e si fermò. L'espressione sul suo volto era difficile da decifrare: per una frazione di secondo al ronin era sembrato di vedere un lampo di sorpresa negli occhi del samurai dai capelli d'argento, ma adesso qualsiasi tipo di riconoscimento era scomparso, lasciando spazio a una maschera apatica.

Katsura Kotaro non era facilmente impressionabile, ma non poté fare a meno di sentirsi in qualche modo turbato da quell'espressione vuota, quelli non erano gli occhi del ragazzino arrogante ed estroverso con cui era cresciuto. Che la guerra fosse riuscita a spezzarlo?

No, si corresse mentalmente il jōi, non è stata la guerra.

L'uomo dai capelli neri ricacciò nei meandri della propria memoria i ricordi di quel giorno che cercavano di riaffiorare. Li stava seppellendo da due anni ormai, non aveva intenzione di rivivere di nuovo quegli eventi. Non adesso che avevano finalmente iniziato a dargli tregua.

Tornò alla realtà quando sentì Gintoki mettergli un braccio attorno alle spalle.

«Zuraaaaaa, da quanto tempo!» gli alitò in faccia l'ex compagno jōi, investendolo con una zaffata di alcol. Katsura per buona misura lo scaraventò al di là del parapetto del ponte, gettandolo dritto nel fiume.

«Non sono Zura, sono Katsura!» gli urlò, per poi rendersi conto che gridare il proprio nome nel bel mezzo della città, per quanto gli abitanti fossero inclini a ignorare criminali e terroristi, non era poi un'idea molto intelligente e saltare a sua volta in acqua al seguito di Gintoki, impegnato a dimenarsi per non affogare.

Il ribelle conosciuto come la Nobile Furia sospirò, sentendosi davvero poco un leggendario generale e un famigerato terrorista, quanto molto più di essere tornato ad essere l'adolescente che cercava di calmare l'iperattività di quei somari dei propri compagni. Mollò un pugno in testa a Gintoki e lo sollevò afferrandolo per il colletto della camicia. «Si tocca, razza di idiota» disse indicando il livello dell'acqua.

L'altro si bloccò di colpo e si passò una mano sulla nuca, lo sguardo di nuovo distaccato e indifferente, ma decisamente più lucido.

 

Erano in silenzio ormai da quasi mezz'ora, ma nessuno dei due sembrava volersi decidere a parlare. Restavano semplicemente sdraiati in riva al fiume ad osservare pigramente il cielo. Alla fine fu Katsura a farsi avanti. «Avevo sentito che ti avevano catturato durante l'epurazione alla fine della guerra. Hanno fatto annunci per tutta Edo, volevano essere sicuri che lo sapessimo tutti.»

«Mi sono consegnato» si limitò a rispondere Gintoki.

L'altro annui. «Lo avevo immaginato, nessuno sano di mente avrebbe mai potuto credere alla storia secondo cui un manipolo di Hitotsubashi qualsiasi fosse riusciti a catturare così facilmente lo Shiroyasha» commentò, fingendo di non vederlo irrigidirsi al suono di quel nome.

Il vento mosse l'erba attorno a loro, se non fosse stato possibile sentire i rumori della città in lontananza, avrebbero potuto pensare di trovarsi in un altro posto, in un altro momento, quando tutto era più semplice.

«Sono stato io a dissuadere i jōi dal venirti a liberare» riprese Katsura, «alcuni dei ribelli, quando hanno sentito della tua cattura, avrebbero voluto intervenire. Li ho fermati, sarebbe stata una carneficina e il tuo sacrificio sarebbe stato inutile.»

Gintoki annuì. «Venire decapitato per niente sarebbe stata una seccatura» concordò. «Così hai detto ai tuoi compagni di tenere un basso profilo, di nascondersi ed aspettare finché le acque non si fossero calmate, finché non fosse stato possibile riprendere a combattere, anche se in modo meno diretto.»

«Le operazioni stanno ricominciando» confermò Katsura. «Unisciti a noi, aiutaci a rovesciare il bakufu.»

«Abbiamo già provato ad opporci al governo, ricordi? Non è andata così bene» gli rispose l'altro con espressione disinteressata.

Il jōi sbuffò. «Non ci stavamo opponendo al governo all'epoca. La nostra missione era ben diversa da quel che ricordo.»

«Non è comunque un buon precedente.»

Katsura lanciò un'occhiata all'ex compagno e sospirò. Era lì che sarebbero andati a parare allora. In fondo era giusto, non poteva davvero aver pensato che non sarebbe saltato fuori in qualche modo.

«Me ne sono ricordato, sai? Che Shōyō ti aveva fatto promettere di proteggerci» mormorò a bruciapelo, con la coda dell'occhio vide Gintoki annuire e quindi proseguì. «Mi dispiace, a quel tempo non ho pensato... e dire che me lo avevi anche detto» commentò.

Gintoki si irrigidì, ricordando la notte in cui aveva detto a Katsura di quella promessa. «Lui mi aveva chiesto di proteggere Shōyō al posto suo se fosse morto, ma non potevo farlo. Avevo già dato la mia parola al sensei, non potevo...»

Zura annuì, capendo a chi si riferisse l'allusione di Gin. «Adesso che ci penso era davvero ovvio. Immagino che nessuno di noi fosse molto lucido e in grado di capire i sentimenti e le motivazioni degli altri in quel momento.»

Il ragazzo sentì il samurai rilassarsi, era rimasto teso e sulla difensiva fino a quel momento, probabilmente pensando che lui lo odiasse ancora per ciò che era accaduto. Non poteva biasimarlo, visto com'erano andate a finire le cose. Più di una volta si era ritrovato a pensare a quel giorno e si era chiesto come avrebbe agito al posto di Gin... la verità era che non lo sapeva nemmeno lui. Non sapeva se sarebbe riuscito a scegliere o se sarebbero morti tutti e quattro su quella rupe a causa della propria indecisione, ma soprattutto non sapeva se sarebbe stato in grado di scendere a patti con le proprie azioni in seguito.

«Dopo che ci siamo separati» ecco di nuovo il nervosismo e la tensione irrigidire i muscoli dell'ex compagno, «cos'è successo? Prima che ti consegnassi intendo.»

Gin sembrò capire le implicazioni della domanda. «Ho viaggiato per un po' per conto mio, dovevo restare solo per schiarirmi le idee. Alla fine mi sono unito ad un gruppo di ribelli. È lì che Tastuma mi ha trovato» fece una pausa. Ma certo, Sakamoto... se c'era qualcuno in grado di spingere uno di loro a reagire era lui. «Quando ci siamo separati, lui è partito per lo spazio e io mi sono costituito.»

«Capisco, sembra che Sakamoto sia stato molto più utile di me e Takasugi, eh?»

Il silenzio calò nuovamente tra i due per qualche minuto.

«Sicuro di non volerti unire a noi, Gintoki? C'è ancora molto da fare in questo Paese.»

«No, Zura, io ho chiuso. Sono un Tuttofare adesso.»
Il ragazzo dai capelli neri scattò a sedere. «Un Tuttofare?» assunse un'espressione furba. «Quindi...»

«Non ci provare» lo bloccò subito l'altro, con uno sguardo seccato, cercando di nascondere il sollievo per aver scoperto che oltre a Sakamoto un altro dei suoi ex compagni in fondo non lo odiava. «Posso rifiutare i clienti.»

Katsura si rivolse a lui con espressione di sfida. «Stai sottovalutando la mia determinazione, Shiroyasha. Se pensi che sarà così facile farmi desistere, te lo puoi scordare» disse alzandosi e dandogli le spalle. «Avrai miei notizie, cederai un giorno» terminò salutandolo con un mano senza voltarsi.

 

Tornato al quartier generale, la Nobile Furia venne circondata dai suoi sottoposti, trafelati. «Dove siete stato? Siete scomparso senza dire nulla, noi-»

Katsura alzò una mano per intimare il silenzio. «A perlustrare le strade di Edo, dobbiamo essere sempre vigili» Inoltre, ho ritrovato un vecchio amico da infastidire di tanto in tanto, pensò rivolgendo un'ultima occhiata verso il fiume prima di chiudere la porta.

Intanto, sulla riva, Gin stava ancora osservando le nuvole, sorridendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:
Gli headcanon presenti in questa fanfiction sono condivisi con Quasar93 e Magnetic_Ginger, quindi se avete letto (o leggerete, molte sono in wip) più fanfiction nostre e trovate delle somiglianze è normale, siamo d'accordo per riempire a turno i vari missing moments (ci conosciamo irl, quindi nessun plagio all'orizzonte).

Le nostre fanfiction che rientrano al momento nel progetto sono, in ordine cronologico:
- Sometimes the only choices you have are bad ones. But you still have to choose - Quasar93
- L'unica scelta possibile - Bored94
- Il peso di una promessa - Bored94
- Riconciliazione - Bored94
- Propositi e vendette - Bored94
- Nightmares - Quasar93
- Non fare domande se non sei pronto per la risposta - Bored94

Mentre la timeline su cui ci basiamo, ricavata dai riferimenti canon e adattata un pochino è questa (basata sull'età di Gintoki):
- 8 anni Gintoki viene trovato da Shōyō
- 10/11 anni Takasugi e Katsura arrivano alla Shoka Sonjuku
- 16/17 anni Shōyō viene catturato e i ragazzi entrano in guerra
- 21 anni morte di Shōyō, i jōi4 si separano, Gintoki si consegna agli Hitotsubashi
- 22 anni Gintoki si stabilisce a Kabuki-chō
- 27 anni incontro con Shinpachi e Kagura
- 30 anni guerra contro l'esercito della liberazione
- 32 anni arco dei due anni dopo
- 34 anni epilogo del manga

  
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