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Autore: Duchessa712    24/01/2021    1 recensioni
Sono solo dei flash, in realtà, e non riesce a trovarvi una coerenza, altro filo logico che non sia l'amore. O forse sta solo impazzendo. Non lo sa: sa solo che mentre il suo cuore rallenta la sua vita gli passa davanti, diapositiva dopo diapositiva
[Storia partecipante al Contest "Let's Cliché" indetto da _Vintage_ sul forum di efp]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Crawley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fa male morire?

(Fa male morire?
Questa è la domanda che Matthew non ha mai avuto il coraggio di porre, quando una curiosità forse morbosa lo portava a pensarla.
Fa male morire?
Alcuni dicono di sì, altri che è come addormentarsi, e non è così che si definisce la morte, poi? Un lungo sonno da cui non ci si potrà svegliare mai più?
La cosa ironica é che Matthew non la ha, una risposta, nemmeno quando è lui che sta morendo).

**

Ci sono delle immagini che gli riempiono gli occhi e non è sicuro se siano causato dalla sua mente stanca e sconvolta o semplicemente dalla luce che si diverte a giocare con le lacrime che gli bagnano il viso.
Sono solo dei flash, in realtà, e non riesce a trovarvi una coerenza, altro filo conduttore che non sia l'amore. O forse sta solo impazzendo. Non lo sa: sa solo che mentre il suo cuore rallenta la sua vita gli passa davanti, diapositiva dopo diapositiva.

Flash.
È in una stanza che sa di morte, l'atmosfera tesa che è scesa ad adombrare quella che si era preannunciata una delle solite cene di famiglia.
Lavinia è pallida come il lenzuolo su cui è distesa e anche nei suoi ultimi momenti sta cercando di consolarlo, di togliergli dalle spalle il fardello che i suoi sentimenti tanto giusti e sbagliati al contempo sono diventati.
Mormora parole spezzate, la dolce Lavinia, che Matthew si rifiuta di ascoltare perché più lei parla più lui sente il cuore frantumarsi, conteso tra il desiderio dell'amore per Mary e il ribrezzo per pensieri tanto egoistici quando si sta consumando una tragedia.
(Fa male morire?)

Flash.
Un altro funerale, un'altra morte, un altro silenzio di gelo e dolore si è posato su tutti loro. É Sybil questa volta e Matthew si sente come se gli avessero preso a pugni il cuore e lo stomaco e i polmoni.
Non è giusto!, vorrebbe gridare. Non è giusta la situazione, non è giusto il dolore dove dovrebbe esserci la gioia, non è giusta la distanza tra Robert e Cora e non è giusta nemmeno questa tregua che sembra essersi instaurata da Mary e Edit. Vorrebbe sentirle bisticciare come fanno sempre per le sciocchezze come per le cose puerili. Non è giusto un mondo che pretende una vita per una vita!
Non è giusto che ci sia una bambina, un'altra Sybil, la piccola Sybbie, che piange per una madre che non potrà mai avere e di cui non sentirà mai davvero la mancanza perché non può mancare qualcosa che non si è mai avuto.
(Fa male morire?)

Flash.
Ci sono le bombe che cadono con fragore devastante, la polvere che si infila negli occhi e nelle narici e la stanchezza che penetra ancora più in fondo, fin nelle ossa e forse nell'anima.
Ci sono gli spari e la fretta e gli ordini e Matthew pensa alla danza dei domestici che svolgono le loro mansioni, silenziosi e senza essere visti con Carson e Mrs. Hughes che dirigono tutto e tutti.
Ci sono le uniformi sporche di terra e di fango e di residui di polvere da sparo e sono così diverse dagli abiti formali che Matthew é ormai abituato ad indossare che i primi tempi si guardava spaesato senza riconoscersi.
Sono pensieri sciocchi e insensati eppure trovare paragoni tra casa e l'inferno in cui lo hanno catapultato gli impedisce di impazzire del tutto.
Stringe più forte il cavallino di pezza che è diventato il suo nuovo portafortuna.

Flash.
Vede Downton Abbey come l'ha vista la prima volta: una vecchia casa decadente che sarebbe stata la sua prigione. Nuove regole e nuovi usi e il protocollo, i valletti e il maggiordomo e i servitori, Lord e Lady Grantham e le loro figlie - un cerimoniale così ridicolo e obsoleto.
Vede Downton Abbey come l'ha vista quando è tornato dalla guerra: un porto, la sua casa, la sua eredità, che lo avrebbe accettato anche se storpio e menomato.
Poi c'è la visione più bella: Downton Abbey imbiancata di neve, l'eco della festa che è solo un mormorio confuso e indistinto mentre si inginocchia e pone la domanda più importante della sua vita.
Natale non sarebbe più stato lo stesso.

Flash.
Mary vestita di bianco al braccio di suo padre, un sogno che si avvera, il momento più bello della sua vita. La sua Mary bella come una Regina e pura come un angelo, che con gli occhi scintillanti di gioia gli giurava il suo amore.
La sua Mary, la vera Mary, che vedono solo lui e forse Anna.

Flash.
Oggi, l'ultimo giorno della sua vita, quando è nato suo figlio. Non hanno neanche fatto in tempo a scegliere il nome, adesso che ci pensa. Non ne avrà più, perché il suo tempo è finito.
Sta morendo e nessuno lo sa, sono ancora felici perché è nata una nuova vita, un nuovo erede, e Mary sta bene, é sana, non morirà. Non lei.
Sta morendo e...
È morto.
(Fa male morire?)

**

(Fa male morire?
Matthew non lo sa ancora perché era troppo occupato a rubare ogni attimo di vita dai ricordi, a bearsi della felicità, ad indignarsi per le ingiustizie, a commuoversi per le vittorie, che non ci ha neanche fatto caso se morire faccia male o meno).
   
 
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