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Autore: la_pazza_di_fantasy    25/01/2021    0 recensioni
Riwan si trova catapultato da un giorno all'altro in un altro regno perchè deve sposare il principe di quel regno. Ma al suo arrivo le cose non vanno come sperava e si ritrova ad essere trattato malissimo per colpe non sue. Riwan si chiuderà completamente in se stesso sperando che la sua vita in quel palazzo finisca presto.
Ma qualcosa cambierà nel giro di qualche mese.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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-prima che inizi devo avvisarti che oggi Riwan ha creato una sfera di magia nella sua mano quindi ha la magia- disse Garen sorridendo al suo istruttore che annuì.
-si, Riwan ha la magia- confermò Elar.
-te lo ha rivelato mio padre? E come sta?- chiese Riwan davvero preoccupato.
-sta bene, ma ne parleremo dopo. Comunque hai la magia perché sei per metà di Aleppo- rivelò Elar cercando nel mentre le parole giuste per avvisare il figlio.
-mia madre è di Aleppo? Ma allora perché i miei poteri si sono rivelati solo adesso? Rell nonostante non sia completamente di Aleppo ha mostrato i suoi poteri in pochi mesi- chiese il moro che era ansioso di sapere di più, era assurdo come stava conoscendo la verità solamente dopo essere stato costretto ad un matrimonio combinato.
-con calma, sono parecchie domande- disse Elar sospirando. -la verità è molto più complessa di quanto tu possa credere. I tuoi poteri non si sono presentati subito solo perché ti era stato fatto un incantesimo che impediva ai tuoi poteri di uscire. Aspetta- disse Elar notando che Riwan stava per fargli un’altra domanda -l’incantesimo si sarebbe spezzato soltanto alla tua morte. Riwan tu sei veramente morto dopo il parto ma l’incantesimo ti ha salvato permettendo al tuo potere di farti ritornare in vita. È una cosa assurda ma ha funzionato altrimenti non saresti qui in questo momento-
-come sai tutte queste cose? Non credo che mio padre sapesse della magia altrimenti mi avrebbe avvisato- sospirò Riwan mentre Garen osservava il marito preoccupato e leggermente felice di quello che aveva appena sentito. Se Riwan non fosse stato un ibrido sarebbe morto ancora prima di potersi conoscere e tutto quello che erano riusciti a formare in quei mei non sarebbe mai esistito.
-no, tuo padre non sa della magia- “anche se dovrei dirglielo prima o poi” pensò Elar.
-e quindi come lo sai? Conosci mia madre?- chiese Riwan che era sempre più curioso.
-so che può sembrare assurdi, molto assurdo- disse Elar sospirando, non poteva rimandare ancora -ma sono io tuo padre. Si, so che non sono un Iswa ma quel coglione di tuo padre mi ha salvato la vita e il medico pensava fossi di Mussasur quindi quando mi ha trapiantato gli organi mi ha fatto diventare un iswa e…-
-aspetta un attimo? COSA?- gridò quasi Riwan che non riusciva a credere alle sue orecchie -perché non lo hai detto prima?- quasi sussurrò il principe che iniziava a sentirsi a disagio difronte a quell’uomo.
-perché tuo padre mi aveva detto di essere un nobile e non il re altrimenti me ne sarei accorto subito- rivelò Elar lanciando un’occhiata veloce a Garen che era rimasto in silenzio mentre si mordeva il labbro.
-non riesco a crederci- sussurrò Riwan mentre si appoggiava al marito non riuscendo a reggersi in piedi per la sorpresa.
-lo so che è assurdo e ti giuro che mi sono sempre pentito di averti lasciato li. Ma credevo che tuo padre mi avesse usato solamente come distrazione dalla moglie, che tra l’altro non mi aveva detto di avere-
-e quindi ti è sembrata la cosa giusta lasciarmi in un posto dove mi avrebbero di sicuro odiato?-
-volevo fare un dispetto a Yuri non a te. Me ne sono pentito subito dopo ma comunque non potevo tornare indietro a prenderti-
-mi sembra ancora tutto assurdo- sussurrò Riwan chiudendo gli occhi. -ho bisogno di tempo-
-lo so e so anche che non mi perdonerai mai ma spero di poterti insegnare a controllare i tuoi poteri- disse Elar. Aveva saputo dal primo momento in cui aveva capito che Riwan era suo figlio che il ragazzo non lo avrebbe mai considerato come un padre.
-ho solo detto che ho bisogno di tempo non che non ti perdonerò- disse Riwan che aveva visto la sincerità nello sguardo del padre.
-grazie. Il al tuo posto mi sarei già mandato a fanculo- sussurrò Elar. -vi lascio soli allora- disse poi uscendo dalla stanza senza aspettare risposta.
-non ci credo ancora-
-io non ho capito come sia possibile che Elar sia tuo padre visto che lo hai bloccato ma okay, credo- disse Garen iniziando a cullare Rell che si era svegliata all’urlo del marito.
-io non posso ancora credere che Elar sia mio padre. È una cosa così assurda che è palesemente vera proprio perché assurda- sussurrò Riwan chiudendo gli occhi. Doveva assolutamente riprendersi da quelle scoperta.
-vostre altezze- Riwan e Garen si voltarono verso la porta dalla quale era appena entrata una guardia che Riwan non aveva mai visto.
-cosa c’è?- chiese invece Garen che sembrava essere abbastanza tranquillo.
-all’ingresso del palazzo c’è un uomo che dice di voler parlare con il principe Riwan- spiegò la guardia e i due coniugi si guardarono confusi per poi seguire entrambi la guardia sempre più confusi.
Ma la confusione si trasformò in sorpresa sul volto di Riwan non appena riconobbe la figura del padre nella sala all’ingresso del palazzo. L’uomo non si accorse della sua presenza solamente perché stava litigando con delle guardie che non volevano farlo avanzare oltre.
-papà?- chiese Riwan attirando completamente l’attenzione del moro che si girò verso di lui e gli sorrise. Riwan non ci pensò due volte e si fiondò tra le sue braccia ancora incredulo ma felice di poterlo riabbracciare dopo quasi un anno.
-che ci fai qui?- chiese poi il ragazzo felice della cosa.
-diciamo che ho abdicato e Budogan è divento re- spiegò l’uomo.
-ma perché?- chiese Riwan non volendoci credere. Era fantastico avere il padre li.
-per quanto anche Lucine e Budogan siano miei figli tengo molto di più a te, e poi so che qui c’è anche l’uomo che amo quindi perché no? Infondo non ho mai voluto essere il re- spiegò l’uomo mentre le lacrime scendevano dagli occhi di Riwan.
-vieni- disse poi il moro trascinando il padre verso il marito -ti devo presentare delle persone-
 
 
 

 
   
 
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