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Autore: Blue_Wander    25/01/2021    2 recensioni
"Ti odio così tanto che non vedo l'ora di vedere il giorno in cui ti rovinerai con le tue stesse mani. E ti strapperò quei meravigliosi occhi. [...] La vita vera non è come nelle favole. I principi non si innamorano delle fanciulle del popolo, non rinunciano alla loro vita agiata per una donna, non si fanno mettere i piedi in testa da qualcuno solo perché nei suoi occhi è riflesso il bene più puro o il male più oscuro. [...] Però, mia mortale nemica, non c'è cosa peggiore di conoscere i sentimenti di una persona e non poter farci nulla comunque."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nate per combattere

 

Nel momento in cui Jungkook si voltò emise un sospiro di sollievo nel vedere Veral illesa e le riservò un sorriso gentile. Non durò a lungo perché dietro le spalle della ragazza Rubino aveva ricominciato ad attaccare. Lo sguardo del principe divenne severo. Kerasi non sarebbe resistita da sola a lungo: possedeva un'arma e aveva preso parte ai più duri allenamenti dei classici soldati, superandoli tutti in maniera eccellente, meglio di come aveva visto fare a qualsiasi uomo. Nonostante questo nei duelli il fratello Namjoon era avvantaggiato dalla spada utilizzata che, oltre all'attacco, si sarebbe resa utile un minimo anche nella difesa. La soldatessa però non poteva utilizzare il proprio arco come scudo e, in fin dei conti, era quello il motivo che l'aveva spinta a eccellere negli allenamenti dove era richiesta una maggiore agilità e stabilità corporea.

Jungkook comunque conosceva bene la bravura dell'amica e non si sarebbe di certo spaventato più del dovuto in una battaglia come un'altra. L'unica differenza era che le frecce che la giovane scoccava si polverizzavano a contatto con la carne della Gemma, immediatamente.

La rossa si portò una mano alla faretra e con suo stupore notò che era vuota.

-Hai esaurito le tue vane probabilità di sconfiggermi.- parlò la creatura. -Ti schiaccerò con il mio martello e ti carbonizzerò. Non vale neanche la pena divorarti, mi accontenterò dei tuoi amichetti.- reggeva la propria arma dalle dimensioni abnormi su una spalla. Le estremità erano incandescenti e ogni volta che lo batteva sul pavimento, la terra cominciava a fumare.

-Perché lo fai?- chiese la ragazza. -Noi possiamo aiutarti a ritrovare la persona che eri un tempo.

Il ghigno della Gemma per un attimo sembrò malinconico, ma poi tornò ad essere lo stesso di sempre. -Allora non capisci.- fece una pausa e fece roteare il martello, per poi farlo tornare alla posizione iniziale. -Perché credi che io ti odi tanto? Perché credi che io voglia eliminarti?- nella testa della ragazza balenò il pensiero che forse Rubino poteva ricordare già chi fosse, ma si ricredette. -Io non so chi fossi in passato, ma neanche mi interessa. Anzi, posso dire con certezza di disprezzare ogni cosa che potrebbe anche solo provare a ricordare la vecchia me. Per questo ho allontanato Ametista.- la Gemma sembrò esitare. -Voglio darti una possibilità però: sei una ragazza forte, hai lottato con coraggio nonostante le tue possibilità fossero scarse e mi hai davvero impressionata. Prendi posto come mia spalla e io dimenticherò la nostra somiglianza.- si fermò e trasformò il suo sguardo caritatevole in uno molto più duro. -Altrimenti sai cosa ti aspetta.

Kerasi non volle neanche aspettare la fine. Come poteva pensare che si sarebbe unita a lei, una creatura malvagia che aveva corrotto il suo amato fratello, un mostro che divorava persone innocenti e che si dilettava a banchettare senza la minima vergogna sul sangue di chi aveva messo se stesso nella creazione di un regno. Con la testa alta fece un passo avanti. -Mi disgusti.

Seyun ricominciò a sparare verso Rubino che venne colpita dalla sua magia e si voltò. Alzò il martello per colpirla, ma Seokjin ne aveva tagliato l'impugnatura e così la parte più pericolosa dell'arma giaceva al suolo. Adirata la Gemma si girò nuovamente e lo spinse con una manata bollente, probabilmente una delle dita era stata colpita e come per tutte le altre creature affrontate si stava lentamente trasformando in quello che era realmente: fuoco.

-Sai che cosa hai fatto, piccolo mortale?!- chiese lei mentre lui si teneva la parte del petto che bruciava. -Hai distrutto la fonte dei miei poteri!- Jungkook si piazzò tra i due mentre Rubino avanzava, ma lei lo spinse via con un altro colpo. Si piegò così verso Jin e avvicinò il proprio volto al suo.

Il ragazzo strizzò gli occhi e girò la faccia.

Lui non poteva saperlo, ma Rubino era diventata di pietra.

 

-Che cosa facciamo con lei in questo stato?- domandò il re. -La mettiamo su un tetto e aspettiamo che una simpatica rondine faccia il suo dovere?

-Yoongi!- esclamarono in coro. Il ragazzo però non sembrava affatto dispiaciuto e si sedette da qualche parte vicino ad un vaso. Ormai la maledizione delle siepi non era più attiva, ma il crepuscolo eterno cominciava a stancarlo.

Il corpo del Minotauro era rimasto per terra e anche la condizione di Rubino non era variata. Anche se il Tempo non scorreva nel Labirinto sembrava che da sempre questa regola fosse esente per la morte. Ovviamente, avrebbe aggiunto qualcuno.

-Qualcuno sa dire perché non si è ancora tramutata in gemma?- chiese Blanche, guardando Veral.

La ragazza si strinse nelle spalle. -Rubino è l'unica ad aver deciso di scindere il suo corpo e la sua magia in questo modo. Avete detto che ha evocato quel martello gigante, perciò probabilmente è questa la ragione che l'ha spinta a farlo. Sapendo che una volta colpita il suo corpo diventava comunque incandescente come lava non le serviva tenere con se anche la sua essenza magica. Almeno credo sia così.

-Ma non ha senso!- si intromise Kerasi con rabbia. -Il suo distruggere le mie frecce non era dato comunque dalla magia?

-Non è esatto.- spiegò la minore. -Vedi, il rubino che è nel suo corpo ha sempre sprigionato il dono del fuoco. Forando la carne dell'essere umano non ci sarà solo che...- non seppe bene come dirlo. -...quel che rimane della gemma.

Seyun indicò la soldatessa con un pollice. -Mi trovo d'accordo con lei. Anche se il concetto di Veral fosse corretto, chi ci dice che non ritornerà per vendicarsi? Finché le cose stanno così non posiamo darci pace.

-Qui viene la parte difficile.- ammise la castana. -Il vero rubino è composto praticamente quasi unicamente di magia. Per questo si è pietrificata. Non ha sufficienti poteri per vivere, ma conserva ancora la stabilità del corpo umano e delle piccole percentuali della gemma che le evitano di trasformarsi.

Blanche deglutì a fatica. -Quindi non è né morta né viva?

Veral annuì. -In ogni caso, distruggendo la sua arma Seokjin l'ha sconfitta. Su questo non ho dubbi, anche se la ferita sul petto gli è costata cara. Un po' più su e avrebbe colpito il cuore.- d'istinto la giovane guardò verso il principe, ma non disse nulla.

Jin infatti era stato lasciato riposare vicino a Yoongi. Dovevano muoversi ad uscire da lì e portarlo a palazzo per essere curato, ma non avevano idea di come fare. Era quello il motivo del nervosismo e della fretta, almeno per la maggior parte.

Un bagliore intenso si levò dal corpo del Minotauro e i presenti furono costretti a coprirsi gli occhi per la quantità ormai insopportabile di luce. In un attimo però il cielo cambiò: l'incantesimo che avvolgeva il labirinto era svanito e un principio di alba cominciava a farsi spazio nel cielo notturno.

Tornarono tutti a puntare gli occhi sulla figura del mostro e davanti al corpo esanime erano comparse tre figure sinuose, alte e dall'aspetto magnifico.

-Sorelle.- iniziò la prima. -Inchiniamoci al cospetto di chi ci ha reso libere.- le tre si prostrarono in senso di profondo rispetto e gratitudine. -Eravamo prigioniere del Minotauro che ci aveva assorbite nel proprio corpo. Siamo riuscite ad uscire solo facendo appello a tutti i nostri poteri.- fece un sorriso gentile. -Noi siamo le Ninfe della Vita, Creature del Regno della Natura, nato sotto il nome di Ziràn e forgiato secondo il volere del grande spirito dello Smeraldo.

Nessuno poteva credere alle proprie orecchie. In effetti erano talmente presi dalla situazione che avevano dimenticato completamente di aver eliminato il Minotauro, sarebbe dovuto venirgli il dubbio quando la città era rimasta in piedi nonostante quello.

-Sappiamo bene che siete confusi.- continuò la seconda. -Ma Ziràn prima non era la Città della Terra come ora. Certo, domina ancora sulle piante, sui fiori e sulle montagne, ma un tempo ogni forma di vita era creata grazie all'armonia tra il Tempo e la Natura.- la sua espressione divenne triste. -Il Minotauro si affezionò subito a noi, ma dopo aver costruito questo posto divenne morboso e la sua gelosia lo portò ad appellarsi ad un mago potente che gli insegnò un incantesimo oscuro per costringerci in lui.

L'ultima si offrì di terminare il discorso. -E così il nostro trono di Creature del Regno passò subito nelle sue mani. Le persone lo disprezzarono e gli girarono alla larga, ma con il tempo ci dimenticarono. Stare qui ci piacerebbe molto ma abbiamo tanto da fare nella nostra regione, non è vero sorelle?- le tre si sorrisero e si strinsero le mani

-Capiamo perfettamente.- ammise Jungkook a nome di tutti. -Ma prima potreste aiutarci con alcuni problemi della battaglia? Il nostro amico è rimasto ferito e Rubino è ancora in quello stato, noi non possiamo continuare il nostro viaggio senza risolvere questo problema.

-Il nostro debito con voi non ha eguali, vostra altezza reale.- riprese la prima sorella. -Saremo ben felici di fare un passo avanti verso il nostro saldo.- fece un cenno del capo alla ninfa più giovane e lei mosse una mano dalla carnagione azzurra verso la figura di Rubino. La pietra che la circondava si staccò e tra i cocci apparve la gemma. Yoongi corse subito a prenderla. -Per quanto riguarda il vostro amico noi non possiamo farlo guarire in modo istantaneo, ma possiamo darvi questa.- la seconda ninfa porse verso Kerasi una fiala contenente un denso liquido verde. -Spalmatelo sulla scottatura appena vi riposerete, vedrete che farà miracoli.

Le tre abbassarono il capo e si girarono per andarsene.

-Un'ultima cosa.- Veral le fermò. -Quali sono i vostri nomi?

La prima ninfa le riservò il sorriso più dolce che qualcuno le aveva mai fatto. -Io sono Creazione, le mie sorelle sono Cambiamento e Distruzione.- fece una pausa. -È stato molto bello avere tempo per conoscervi.

Nonostante tutto la ragazza aveva la sensazione che stesse parlando proprio con lei.

 

Quando arrivarono nella piazza del mercato Dalisay era appena arrivata e stava posando una grossa roccia sulla seduta di una panchina in pietra senza schienale. Quando li vide sorrise e si avvicinò, il sole del primo pomeriggio le illuminava il volto sereno.

-Sono sorpresa.- ammise. -Nessuno è riuscito ad uscire dal labirinto così in fretta. Che è successo?

-Il principe ha sconfitto il Minotauro.- spiegò Yoongi con uno sbadiglio. -E così ha liberato le tre Ninfe della Vita, Creature originarie della regione.

Dalisay si portò una mano al mento. -In effetti il Minotauro è sempre stato un po' strano nei nostri confronti, non ci siamo mai sentiti protetti da lui in alcun modo.- cambiò espressione. -Ho pregato affiché andasse tutto bene e vedervi interi significa che avete vinto anche contro Rubino, no?

Il re passò la gemma a Seokjin. -È stato lui a portarci alla vittoria.- ammise mentre il ragazzo arrossiva, ancora aiutato da Kerasi ad avanzare. -Sembrerebbe un buon ascoltatore, sarà per questo che la sua panetteria va così bene.

Scoppiarono a ridere e il maggiore del gruppo sentì nuovamente una fitta al cuore per la nostalgia di casa. Voleva tornare il prima possibile.

-Mi auguro di non disturbare una così piacevole chiacchierata.- si intromise una voce calma. -Ma non potevo di certo mancare questa volta.

Jungkook si voltò di riflesso e gli puntò la lama della spada alla gola. -Perché sei qui?

Gerry comparve alle sue spalle e il principe gli riservò un'occhiataccia nervosa. -Non preoccuparti mio giovane amico, non sono qui per te.- si era presentato senza casco e così ne poterono notare il sorriso furbo. -Ma per voi, dolce signorina.- prese le mani di Veral tra le sue fasciate dai guanti. -Quando toccate le gemme compare per l'ultima volta lo spirito di un umano. Il potere della prescelta è meraviglioso.

La ragazzina si tirò indietro. -Perché vi comportate così? Avete corrotto queste persone e il Minotauro, come mai siete stato così crudele?

Il mago allargò il sorriso. -Speravo in questa domanda.- si avvicinò al suo volto solo per un istante. -Sei molto intelligente, mi domando come mai.- fece una pausa. -Ebbene, vi rivelerò il mio segreto, ma ormai dovreste conoscermi: io non regalo le informazioni.

-Che cosa vuoi?- chiese Jungkook, visibilmente irritato.

-L'antidoto con cui avete guarito il vostro Guardiano è molto potente.- ammise. -Ho sentito dire che avete dovuto uccidere l'Idra per averlo.

Il principe camminò verso Veral per farselo consegnare ma la ragazza fu restia. La creatura lo aveva affidato a loro perché sapeva di potersi fidare, lo avrebbero usato solo a fin di bene. Gerry invece sembrava interessato più alla controindicazione che al resto. Jungkook le riservò uno sguardo gentile, ma lei aveva imparato a conoscerlo, percepiva che lui non aveva la minima idea di cosa stesse facendo. Con uno sonoro sbuffo gli porse la fiala e lui la poggiò sulla mano coperta del mago. -Parla ora.

-Le mappe, i mercanti, persino quella creatura mostruosa, erano tutti sotto il mio controllo.- cominciò. -Vedete, anche voi in un certo senso siete sotto il mio controllo, forse non direttamente, ma per tutto questo tempo avete fatto esattamente quello che volevo che faceste. E ammetto che siete stati molto bravi perché adesso ho quello per cui sono venuto.- alzò la boccetta e Yoongi provò a sfilargliela dalle mani, Gerry però fu più veloce e si materializzò dall'altra parte. Alzò un dito dell'altra mano. -Una volta stretto un patto non si può venire meno ad esso.- il suo sguardo cambiò. -Altrimenti mi riprenderò quello che vi ho dato in cambio, anche con la forza se necessario.

-Lo sai, sbruffone, l'unica cosa che vorrei darti ora è un pugno tra i denti.- borbottò il re, ma Jungkook lo fermò. Il principe pensò che forse stava diventando un'abitudine. Il mago si finse offeso ma non se ne andò.

Seokjin si avvicinò a Veral e le porse il rubino. -Facciamola finita, così questo qui se ne ritorna da dove è venuto e noi possiamo continuare.- le sussurrò all'orecchio.

Veral emise un verso divertito e toccò la gemma che si illuminò immediatamente, poco dopo la proiezione dello spirito si fece spazio tra il gruppo. La donna possedeva un corpo muscoloso e un viso dai lineamenti molto duri, indossava un'armatura rossa e sorrideva.

Quando i suoi occhi incontrarono quelli di Gerry la sua espressione divenne disgustata. -Che ci fa qui questo mago da quattro soldi? Mi hai messo i bastoni tra le ruote ogni volta che ne hai avuto l'occasione.

Dal canto suo lui la salutò in modo tranquillo, ma quasi malinconico. I presenti non riuscivano ancora a capire se fosse loro amico o nemico.

-Siamo lieti di averti incontrata e ci dispiace tanto di averti fatto del male durante la battaglia.- spiegò Veral in modo calmo, sembrava di avere davanti una persona completamente diversa.

Lei ignorò le parole della prescelta e si girò verso Kerasi. -Non ho molto tempo a mia disposizione.- le poggiò le mani sulle spalle. -Ma devo ringraziarti. Sono stata allevata da un soldato, non ho mai conosciuto l'amore dei miei veri genitori. Fin da bambina mi hanno detto di proteggere il mio Regno, ma io non gli ho dato importanza. Ero troppo occupata a guardare i regni degli altri per preoccuparmi del mio. Non sono stata un buon soldato, ma tu mi rendi onore e hai dimostrato di poter valere più di tutti gli uomini del continente.- si fermò un attimo e le poggiò un bacio sulla fronte che la ragazza poté sentire solo leggermente. -Noi non siamo uguali, sbagliavano a paragonarci. Mi sarebbe piaciuto vivere anche solo un po' della mia vita con le tue stesse virtù.

Una lacrima della ragazza sfuggì al suo controllo. Quella doveva essere la sua nemesi eppure sentiva di volerla proteggere. -Non è così, abbiamo qualcosa in comune. Siamo entrambe nate per combattere.

Il viso duro della proiezione si riempì di lacrime e sparì.

Le sarebbe piaciuto venire sconfitta da lei, dopotutto.

 

Il viaggio per Vimana era ormai cominciato da qualche ora, ma non sarebbe comunque durato a lungo. La città della Terra e quella dell'Aria erano diventate molto vicine dalla nascita di Zamek, questo però non aveva affatto diminuito le discrepanze tra i due regni. Comunque Seyun conosceva la strada e faceva da guida, le faceva piacere tornare nella sua città, ma odiava il fatto di dover nuovamente fare i conti con Topazio. Certo, prima di cominciare quel viaggio non possedeva un'arma -soprattutto una di quella portata- ma solo pensare al suo viso le faceva venire il voltastomaco.

Veral conversava con Yoongi, Blanche e Hoseok in fondo alla fila, mentre Jungkook seguiva in silenzio Seyun nella speranza di ricordare la via in futuro. Kerasi e Seokjin si trovavano in mezzo e proprio mentre il ragazzo cercò di iniziare una conversazione, il principe si voltò verso di lui. -Credo dovremmo fermarci un po'.- ammise. -Jin ha bisogno di medicare la bruciatura.

Il sole era tramontato e il villaggio in cui si erano fermati non era molto grande, poteva contare sì e no una dozzina di casette messe in fila in modo che si guardassero l'una con l'altra. Da fuori sembravano spaziose, ma non si permisero di intrufolarsi in nessuna nonostante le scomodità della strada.

Seokjin era sdraiato su un paio di travi di legno e aveva lasciato il gilè e la camicia tra le braccia di Hoseok. Veral passò a Kerasi la fiala con l'unguento regalata dalle ninfe e la ragazza si diresse verso di lui. Arrossirono entrambi, ma lei si mise subito all'opera. Non avevano modo di coprire la medicina con un panno, quindi avrebbero dovuto aspettare che si asciugasse all'aria aperta. Erano fortunati che a Vimana aleggiasse sempre un leggero venticello, avrebbe fatto si che penetrasse in poco tempo.

-Come stai?- le chiese lui mentre lei adagiava qualche goccia densa sulla scottatura.

-Bene.- rispose con tutta fretta, apprestandosi a spalmare l'unguento.

Jin le fermò la mano dal polso. -La verità, Kerasi.- le fece un bel sorriso. -A me puoi dirlo e infondo condividiamo segreti più grandi.- concluse con un occhiolino e poi si mise a ridere.

Lei avvampò nuovamente e fece solo un sorriso. -Questo ruolo, questa vita insomma, è quello che ho sempre sognato. Io volevo servire il principe, i miei genitori non hanno fatto alto che ripetermi che da piccola era il mio più grande sogno.- deglutì a fatica e continuò a spalmare. -Loro non sono mai stati molto affettuosi con me e probabilmente si aspettavano di avere un altro maschio dopo mio fratello, come sai non ci sono molte ragazze nell'esercito. Nonostante la mia bravura in tutte le discipline che mi avevano imposto, non ero mai come Namjoon, al contrario quando ero piccola sentii che stavano facendo un favore a qualcuno nel crescermi.- Seokjin fu in procinto di dire qualcosa, ma lei lo precedette. -È ovvio che parlassero di Jungkook. Mantenendomi fino alla maggiore età hanno fatto si che lavorassi al servizio del principe come volevo.- sorrise in modo malinconico. -Rubino mi ha fatto tornare in mente queste cose. Siamo più simili di quanto lei volesse credere.

Kerasi chiuse la boccetta e la ripose al suo fianco. Jin le prese una mano, non voleva che andasse via. -Ti dispiace che io abbia ucciso la tua nemesi? Significava molto per te, avresti allontanato una prospettiva di vita sbagliata.- Kerasi scosse la testa. -E allora perché sei così triste?

-Mio fratello è innocente, sono sicura che sia così.- ammise seria. Il ragazzo per un attimo non capì. -Ma una parte di me crede che sia solo colpa mia. Non so se questo corrisponda alla verità, però ho paura nel scoprirlo. Volevo diventare un soldato senza macchia ed essere al servizio delle persone che si battevano per il bene del proprio regno, volevo proteggere Zamek in compagnia di Jungkook.- sentì gli occhi riempirsi di lacrime nuovamente. -Mi rendo conto solo adesso che Namjoon era il mio vero fratello e che avrei dovuto riservare a lui le mie attenzioni.

-Tu e Jungkook siete cresciuti insieme e mi pare di aver capito che fosse Namjoon ad averti esclusa dalla sua vita ancora prima che tu prestassi servizio.- vide Kerasi annuire. Le accarezzò il volto. -Allora ti prego non darti colpe.

Lei sussurrò il suo nome e lo vide spingersi verso di se per posarle un bacio delicato sulle labbra. Nonostante quello il suo cuore non riusciva a darsi pace.

  
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