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Autore: Ellis stories    25/01/2021    0 recensioni
Nonostante tutti i mille pensieri che le affollavano la mente riguardo il suo futuro, ce n’era uno che occupava uno spazio molto maggiore: l’amore.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era agosto e l’estate stava finendo. Se lo aveste chiesto a Lisa vi avrebbe detto che per lei quell’estate, l’ultima da adolescente, non l’aveva vissuta affatto. Quello era stato per lei, come per tutti, un anno eccitante, appagante e difficile da dimenticare, di lì a poco la sua vita sarebbe cambiata drasticamente o almeno così sperava. Aveva studiato tutta l’estate, senza godersela, per il test di ammissione alla facoltà di medicina ed eccola lì a pochi giorni dal test con la terribile e raggelante sensazione di non ricordare nulla. In questi mesi non aveva avuto praticamente una vita sociale, fatta eccezione per alcune uscite con le amiche la sera. Lisa era una ragazza alta, con un fisico sportivo, le spalle larghe, occhi verdi e la parte che più di tutte le invidiavano le amiche erano senza alcun dubbio i suoi capelli ricci castano chiaro con i riflessi ramati. La vita non era stata molto clemente con lei, sino a quel momento almeno. Raggiunti, finalmente, i 18 anni poteva vantare una serie di dolorose ed emotivamente difficili esperienze (molte delle quali dovette affrontarle proprio lo stesso anno della maturità). Nonostante tutti i mille pensieri che le affollavano la mente riguardo il suo futuro, ce n’era uno che occupava uno spazio molto maggiore: l’amore. Dopotutto era una giovane adolescente e sebbene sia difficile da credere non aveva mai avuto un fidanzato serio. Era un ragazza molto sveglia e aveva rifiutato tanti pretendenti, ma ci aveva provato con altrettanti e o per un motivo o per un altro non le era mai andata bene. Era un suo desiderio recente quello di innamorarsi. Ed accadeva spesso. Di recente, durante quella strana estate, era uscita con Gianluca, un ragazzo di 27 anni conosciuto in palestra. A febbraio lui si era rivolto a lei, appena uscita dallo spogliatoio, per la prima volta chiedendole come mai i suoi capelli fossero ancora bagnati. Inizialmente Lisa non lo aveva considerato come possibile pretendente per via dell’età ma col passare delle settimane lui la riaccompagnava a casa ed era innegabile il suo interesse per lei. Più andavano avanti, più a lei piaceva e lui sembrava invece non molto costante nei sentimenti che manifestava. Lisa prese la decisione di chiedergli di uscire e chiarire le cose. Non ne poteva più di accettare inviti ed uscite proposte da lui che però non divenivano mai realtà. Uscirono dunque insieme un pomeriggio di luglio, lui la venne a prendere sotto casa con la macchina e quando lo vide Lisa pensò “è uno schianto con quella camicia”. Si salutarono, entrarono in macchina e parlarono del più e del meno fino all’arrivo al bar. Durante il tragitto, Lisa era arrossita e si sentiva molto vulnerabile e in imbarazzo. “Allora Lis quali sono le tue intenzioni?” iniziò bruscamente lui con un sorriso, appena seduti al tavolo del bar, senza accorgersi di quanto mise a disagio Lisa con quell’affermazione. Lei si limitò a rivolgergli la stessa identica domanda con nonchalance cercando di nascondere l’imbarazzo che traspariva dalla sua voce. Gianluca mise le carte in tavola, finalmente aggiungerei. Dopo 6 mesi ebbe il coraggio di ammettere le sue intenzioni. Lisa ne rimase sconvolta, non tanto il giorno dell’uscita, in cui cercò in tutti i modi di nascondere a Gianluca quanto in realtà ci era rimasta male, quanto i giorni seguenti. Le sembrava che tutte le certezze e convinzioni che lei stessa si era costruita, si fossero distrutte in un attimo. Gianluca le aveva detto che era un tipo da “storie occasionali”, alias sesso senza coinvolgimento emotivo. Era una cosa che lì per lì, dato il debole che Lis aveva per lui, le era sembrata eccitante e si era pure convinta che avrebbe potuto farlo se solo avesse voluto, ma era proprio questo il punto. Lisa in fondo non voleva. Aveva dei principi morali e non voleva calpestarli e dimenticarsene. Si era detta che lei meritava di più. Meritava qualcuno che la amasse. Non c’era niente di male nell’avere storie occasionali, anzi, credeva che quando sarebbe stata più grande lo avrebbe fatto, coscienziosamente, se ne avesse avuta voglia. L’unica cosa di cui era certa in quel momento era il fatto che ci era rimasta male. Nei giorni successivi cercò di concentrarsi sullo studio e di dimenticare quel giorno tanto strano. Prima di affrontare il fatidico test, che avrebbe apportato tanti cambiamenti nella sua vita, partì con la famiglia per un viaggio l’ultima settimana di agosto. In Puglia. Erano in 4; madre padre fratello e Lisa. Arrivarono in hotel giusto in tempo per sistemare le cose nelle varie camere ed andare a cena. Lisa si mise ombretto dorato, mascara e indossò un vestito blu corto con sandali d’oro dal tacco basso che si intonavano perfettamente al suo trucco. Quella ragazza era un bijou. La cena fu senza dubbio deliziosa. Mangiarono senza contegno tutti i cibi più tipici pugliesi ed un cannolo siciliano, un dessert strepitoso preparato da un ottimo pasticcere palermitano. Durante la cena Lisa notò un cameriere. Era alto, molto elegante nei movimenti, moro e con gli occhi azzurri (starete pensando che è un clichè e probabilmente lo è ma quel ragazzo aveva veramente gli occhi azzurri, proprio come Gianluca). Insomma Lis se ne era infatuata per benino. Era difficile trovare ragazzi così belli e con una certa classe, inoltre si chiedeva se non avesse un debole per i ragazzi più grandi che, senza alcun dubbio, apparivano ai suoi occhi molto più affascinanti ed attraenti. Quello che avrebbe voluto fare Lis con questo bel ragazzo ovviamente non succedette neppure nei suoi più oscuri sogni e la cosa la rattristo un po’. Tornata a Roma, il caldo afoso che le aveva fatto compagnia a luglio e agosto era magicamente scomparso per dare spazio a 3 giorni intensi di pioggia. Settembre era arrivato più velocemente del previsto e la mente di Lisa, che avrebbe dovuto essere lucida e focalizzata solo sul test, era invece affollata di ansiosi pensieri sul futuro. Cosa avrebbero pensato gli altri di lei se non fosse passata? Cosa avrebbe pensato lei di se stessa? Lisa era una ragazza molto solare ed autoironica in apparenza, ma anche molto critica verso se stessa in qualunque cosa facesse. Le persone che la conoscevano ammiravano la testardaggine e la determinazione che aveva nell’affrontare tutte le prove che la vita le presentava. Questa sua grinta derivava però, non da un’accentuata autostima come tutti immaginavano, bensì da un forte senso di inadeguatezza che l’aveva accompagnata sin da bambina. Tante volte si era immaginata quel fatidico giorno. Il giorno del test. E quando arrivò, si può dire che neanche ci fece caso. L’ansia non era venuta a farle visita, anche se era un po’ agitata e prima dello svolgimento della prova di ammissione per rilassarsi ripeteva tra se e se: “Ho fatto tutto ciò che ho potuto, speriamo basti”. In fondo non aveva tutti i torti; aveva sacrificato tutta l’estate per studiare biologia e chimica e fatto un migliaio di quiz. Aveva dato il massimo come al solito ma stavolta probabilmente non era stato sufficiente. Si era sfogata con le amiche e questa era una cosa che le faceva sempre bene. Un po’ come prendere un analgesico per lenire il dolore dei propri insuccessi. Passeggiando con le sue amiche del cuore, per così dire, riusciva a ridimensionare i propri fallimenti e, diciamo così, a volersi bene. Erano due ragazze molto educate e sveglie, a modo e con una sensibilità ed intelligenza molto affine a quella di Lisa. Erano oramai diventate un trio e ciò che le univa era il bene che provavano l’una nei confronti dell’altra. Durante questo ultimo anno di superiori si erano supportate a vicenda e si erano ripromesse che sarebbe stato così per sempre.
   
 
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