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Autore: la_pazza_di_fantasy    26/01/2021    2 recensioni
I Dragi non esistono, sono solo parte di antichi miti che vengono raccontati ai bambini per spaventarli o semplicemente per spiegare antiche usanze. E' per questo motivo che quando Taye vede un drago volare in picchiata durante il matrimonio della sorella rimane completamente paralizzato dalla paura. E la paura crescerà ancora di più quando il drago lo portarà nel suo covo al posto della sorella.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Taye sorrideva vedendo la grande confusione che c’era nel suo palazzo. Non era roba da tutti i giorni vedere la servitù che correva da una parte all’altra del castello. Taye sapeva che camminare per i corridoi osservandoli divertito non avrebbe per niente aiutato la servitù, ani gli intralciava soltanto con il suo passo lento.
Il ragazzo decise di spostarsi sul lato destro del corridoio per non intralciare la servitù ma comunque continuando ad osservarli felice. Non era un caso la scelta di quel lato. Ovviamente il moro si era spostato li soltanto perché era il lato sul quale erano stati posti i lunghi tavoli di legno con sopra tanto buonissimo cibo. E Taye non riuscì a resistere più di tanto finendo quasi subito per prendere una delle tartine li presenti e mettersela in bocca lanciando occhiate in direzione della servitù. Non era minimamente il caso mangiare quel cibo di nascosto e se qualcuno lo avesse visto gliene avrebbe dette quattro, ma la gente era troppo occupata per prestare attenzione all’ultimogenito della famiglia reale.
Alcune volte era una benedizione essere l’ultimo di otto figli, nessuno ti prestava attenzione e potevi fare quello che volevi senza avere gli occhi di tutti addosso.
Conscio che nessuno gli avrebbe detto Taye continuò a camminare e mangiare le varie cibarie sui tavoli.
Camminando per il corridoio arrivò alla sala centrale del castello, che non era altro che la sala da ballo, e si guardò intorno notando come era stata addobbata con rose rosse e peonie. E poi oltre ai fiori ovunque in quella sala erano stati messi anche nastri rossi e rosa. Quel posto stava facendo venire il vomito al ragazzo che odiava qualunque colore simile al rosa. Come si vedeva che quelli erano i gusti di sua sorella.
-vostra altezza dovreste essere con vostra sorella- Taye alzò gli occhi al cielo riconoscendo la voce del consigliere reale.
-perché dovrei? La cerimonia non è ancora iniziata- disse Taye spostando un ricciolo moro da davanti agli occhi verdi.
-ascoltate attentamente- disse invece l’uomo alzando l’indice e Taye fece come gli era stato detto per poi bloccarsi di colpo. In sottofondo, solamente perché la sala da ballo si trovava molto lontano rispetto alla scogliera sulla quale ci sarebbe stato il rito iniziale prima del matrimonio, era presente la musica e quella musica significava solamente una cosa: il rito era iniziato.
-grazie- disse Taye correndo fuori dalla sala per raggiungere il prima possibile la scogliera. Il fratello della principessa non poteva arrivare tardi, anche se era l’ultimogenito.
Per fortuna di Taye il palazzo era costruito proprio sulla scogliera e in una decina di minuti riuscì ad arrivare al fianco dei suoi fratelli mentre ancora il canto antico continuava a risuonare.
-era ora- disse il re senza nemmeno guardare il figlio. Aveva avvertito la sua presenza soltanto grazie al fiatone che il moro aveva per la corsa.
-scusate, sono rimasto bloccato nella calca- rispose Taye, sapeva che non era un’ottima scusa ma era sempre meglio che non dire niente.
-ne riparleremo dopo, ora canta- l’uomo non distolse lo sguardo dal mare che c’era sotto di loro dove, accompagnata dal canto di tutti i presenti, una piccola imbarcazione stava andando verso la scogliera con dentro una ragazza dai lunghi capelli neri vestita completamente di bianco. La ragazza stava tenendo gli occhi chiusi ed era distesa all’interno della barca proprio come se stesse dormendo. Attaccata alla prua della barca c’era una corda che era sorretta dall’altra estremità da quello che sarebbe diventato il marito della principessa.
Quella era un’antica tradizione la cui origine si perdeva nella notte dei tempi quando si diceva che le spose venivano date come sacrificio ai draghi. E quella melodia che tutti stavano cantando serviva ad attirare i draghi da loro. Poi un cacciatore di draghi era riuscito a sterminarli tutti e da allora la tradizione era cambiata e tutte le principesse subivano quel rito per essere portate dal loro promesso sposo.
Taye stava cantando senza convinzione quando notò nel cielo sopra di loro la figura di un uccello che sembrava stesse volando nella loro direzione. La cosa poteva essere di poco conto se solo non fosse stato l’unico uccello in tutto il cielo che si era fatto scuro per via delle nubi. Gli occhi di Taye si sgranarono ancora di più quando si accorse che più si avvicinava a loro e più quell’uccello cresceva di dimensioni e un urlo gli fece capire che non era stato l’unico a notarlo.
L’enorme essere scese in picchiata attirando l’attenzione su di se di tutti i presenti e prese tra i suoi possenti artigli la barca nella quale si trovava Deborah. Taye non riusciva a credere ai suoi occhi, quello che aveva difronte non era altri che un drago. Il moro era pietrificato per la paura. Quell’essere era enorme e completamente ricoperto di squame rosse e gli artigli delle sue zampe stavano piano piano rompendo lo scafo della barca di legno. Gli occhi ambra scrutavano tutti ma sembrava che non stessero vedendo niente.
-MOSTRO- gridò il re che si riprese quasi subito da quello che era successo e guardava preoccupato la figlia che era diventata bianca come un cadavere. -ti propongo uno scambio- continuò l’uomo attirando l’attenzione del drago.
Taye si chiese cosa avesse in mente suo padre ma la risposta arrivò subito quando l’uomo lo tirò per un braccio mettendolo difronte a se.
-dammi mia figlia e io ti do lui. È la stessa cosa- Taye stava tremando dalla paura trovandosi perfettamente difronte agli occhi ambra del drago. Drago che lo osservò per un bel po’ facendo uscire anche del vapori dalle sue narici prima di aprire i suoi artigli, facendo cadere la barca nella quale si trovava Debora, per poi prendere Taye e volare via come se niente fosse successo.
 

 
   
 
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