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Autore: Beeble    26/01/2021    0 recensioni
(riprende dal finale della stagione 5A)
Dio in persona sceso sulla terra stupisce tutti con la sua misericordia.
Ma è quando tutto sembra perfetto che le crepe si insinuano nell'esistenza.
Le crepe non sono colpa di nessuno, nemmeno di Dio.
La normalità viene stravolta dall'arrivo di una pandemia globale, quella causata dal coronavirus.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Monopoli: probabillità e imprevisti

 

La scuola era ricominciata, Chloe stava bene, Lucifer sentiva intensamente la sua mancanza ma non non correva il rischio di annoiarsi a casa con Trixie.

Lucifer aveva avuto modo di videochiamare Ella nei giorni precedenti… Era giù di morale, stanca e abbattuta. Lei era la regina degli abbracci ed ora era chiusa in casa senza poter nemmeno parlare di persona con nessuno. Pur non essendo stata in mezzo alla mischia con Chloe e gli altri era in centrale quando avevano portato alcuni arrestati dalla manifestazione, ed era meglio che anche lei stesse in quarantena. Ella era stata dolce ed esuberante anche se Lucifer aveva percepito che stava facendo davvero fatica. Così l’aveva invitata a giocare con loro a Monopoli quella sera.

Era sabato, settimo giorno dell’isolamento di Chloe e Trixie non sarebbe andata a scuola il giorno dopo e avevano organizzato con Chloe di videochiamarsi alle 20.30: Trixie avrebbe mosso anche la pedina della madre e Lucifer quella di Ella.


 


 

Dopo cena, mentre si lavava i denti Trixie si trovò a ripensarci… l’aveva visto quando aveva convinto Lucifer ad asciugargli i capelli. Aveva risposto di “no” al suo “TIPREGOTIPREGOTIPREGO” almeno 10 volte. Poi aveva ceduto. E l’aveva notato mentre gli asciugava i capelli. Lui non l’avrebbe presa bene, lo sapeva. E il fatto che lei lo sapesse gli avrebbe bruciato anche di più.


 


 

Lucifer stava lavando i piatti a mano perché era un modo per scacciare i pensieri dalla mente o almeno per fingere di riuscirci. In realtà la cosa gli rimuginava in mente da giorni.

Era quasi sicuro di averla vista, ma era stato un attimo. La domanda era perché Chloe non gli avesse ancora detto nulla. Anche se era comprensibile la sua incertezza.


 


 

“Se ci siamo tutti iniziamo!” aveva decretato Lucifer dopo i saluti e qualche chiacchiera con Chloe e la signorina Lopez i cui volti erano uno accanto all’altro sullo schermo del televisore.


 

“Fermi tutti!” disse Ella con la sua miglior voce entusiasta “Dobbiamo decidere cosa c’è in palio per chi vince o la punizione per chi perde...”

Trixie alzò la mano come se fosse a scuola “Allora… se Lucifer perde io dico a tutti il segreto su di lui che ho scoperto”.

Ella scoppiò a ridere ma fu l’unica. “Dai ragazzi, sarà divertente, chissà che segreto avrà scoperto la piccola detective...” disse la giovane donna ridendo fra qualche colpo di tosse.

“E se vinco invece Lucifer deve imparare a farmi le trecce” Lucifer e Chloe si scossero dai loro pensieri.

“Piccola umana è ingiusto che la tua punizione e il mio premio siano entrambe punizioni per me!” protestò Lucifer con la bocca ancora secca per la preoccupazione.

“Va bene!” rispose Trixie facendo spallucce “Allora decidi il tuo premio e la mia penitenza”

Quante possibilità c’erano che il piccolo demonio l’avesse beccato con le ali? Era stato sempre molto attento… e poi c’era la questione di Ella, l’avrebbe mandata fuori di testa saperlo… o quantomeno avrebbe violato l’isolamento per prenderlo a schiaffi…

“Se perde, Trixie passerà l’aspirapolvere per una settimana” sospirò Lucifer con gli occhi al cielo (Dio solo sapeva quanto rumore facesse quell’attrezzo infernale). “Ma se vinco…” ci pensò un attimo “decido io cosa si guarda in tv prima di cena”.

Trixie fece una faccia fintamente sconsolata. Quella bambina avrebbe potuto benissimo fare l’attrice!

“Mi piace l’idea dei segreti” disse pensosa Ella

“Allora se Chloe perde deve svelare un segreto che nemmeno Lucifer sa...”

“E se vinco… potete farmi avere a casa una di quelle torte al cioccolato con il cuore di cioccolato fuso dentro?” tutti la fissarono divertiti; lei fece spallucce “mi mancate troppo, devo pur compensare”.

Risero di nuovo e infine Chloe disse decisa “se vinco mi fate avere un plaid di quelli tutti morbidosi… avete presente… quelli in cui avvolgersi...” “ma se perdi signorina Lopez, tu devi mantenere la promessa fatta quella sera quando non eravamo propriamente sobrie...” ammiccò lei. Ella si portò una mano alla fronte facendo una faccia delle sue.

 

Era l’inizio della partita di Monopoli più assurda che avessero mai fatto.

Trixie si trovò in un attimo con la proprietà di Parco della Vittoria e Viale dei Giardini.

Chloe pagò due volte la tassa di lusso ma evitò le proprietà della figlia (sulle quali stava edificando anche numerose case).

Ella si era presa Corso Ateneo e Via Accademia e aveva provato numerose volte a trattare con Lucifer per prendesi Piazza Università ma lui alzava sempre troppo il prezzo.

Lucifer era infastidito dal fatto di possedere Vicolo Stretto e Vicolo Corto ma molto orgoglioso delle 3 stazioni che era riuscito a conquistare. Peccato che ora si trovasse in prigione da 2 turni.

 

Mano a mano che giocavano tutti si erano pressochè dimenticati dei premi e delle punizioni presi dal divertimento di star giocando tutti insieme anche se distanti.

 

D’un tratto Trixie finì sulla casella “Imprevisti”.

Iniziò a leggere “IMPREVISTI”.

E in quel momento Ella iniziò a tossire, era già successo quella sera, ma era qualche colpo di tosse e loro avevano cercato di non essere paranoici… Ma la tosse di Ella non smetteva…

“Ella…” ma lei non riusciva a rispondere mentre continuava a tossire…

“Chiama un’ambulanza...” disse a Chloe… “io chiamo... i rinforzi...”

 

Lucifer guardò Trixie che era immobile, spaventata… “vieni qui” le disse “tanto sai già tutto no…?”

 

Così fece qualcosa che non aveva mai fatto.

Tenne Trixie stretta a sé, tirò fuori le ali e pregò.

 

 

Le ali si chiuserò in un cerchiò di fronte a Lucifer, quasi a racchiudere la bambina… poi si illuminarono leggermente… “Azrael” sussurò “lei ha bisogno di te… non portarla con te, ti prego...”.

 

Trixie osservava con gli occhi lucidi e attonita la scena.

Ma c’era in qualche modo pace in quell’istante, nonostante il caos.

Lei aveva scoperto che Lucifer aveva un paio di capelli bianchi.

Non aveva idea che avesse un paio di vere ali da angelo.
 


L'immagine non è mia ma potete trovala qui

 



Angolo dell'autrice
Non ho assolutamente riletto quindi siate clementi... Un saluto e un "grazie" a tutti quelli che seguono questa fic ;)

  
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