Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Ricorda la storia  |      
Autore: gabryweasley    27/01/2021    4 recensioni
Le ho detto “sposami” e ha accettato. Ha fatto di nuovo l'amore con me.
E poi lo ha detto a mia sorella, e mia sorella lo ha detto a mio padre e mio padre ha detto che avremmo dovuto fare questo
.
{Fa parte della serie: "Always" scritta con Deb}
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Fanfiction 01: Evidence di gabryweasley
Fanfiction 02: Really di Deb
Fanfiction 03: Strays di gabryweasley
Fanfiction 04: Endgame di Deb
Fanfiction 05: Projects di gabryweasley
Fanfiction 06: Proposal di gabryweasley



Gifts

Le ho detto “sposami” e ha accettato. Ha fatto di nuovo l'amore con me.
E poi lo ha detto a mia sorella, e mia sorella lo ha detto a mio padre e mio padre ha detto che avremmo dovuto fare questo.
E io non lo sapevo cosa fosse questo. Non lo sapeva Sana, non lo sapeva il mio amico immaginario che mi incoraggiava quel giorno.

«Akito, dobbiamo preparare lo Yuino!» aveva detto mio padre.
Avevo annuito, più volte, provando ad immaginarne il sapore. Dolce? Salato? Speziato? C'era il pesce? Avevo guardato Natsumi aspettandomi la lista degli ingredienti da comprare ma lei guardava interrogativa nostro padre.
«Cos'è papà?» aveva chiesto.
Non lo sa preparare, papà. Lo compreremo da asporto.
«Una cena figliola.»
Visto? Era una cena. Continuavo ad annuire velocemente, guardando Natsumi. Avevo rallentato solo quando mi ero reso conto, alla fine, che la lista degli ingredienti snocciolata da mio padre non era commestibile.
Lo Yuino non era un nuovo piatto per festeggiare, ma una cerimonia di fidanzamento. Regali di fecondità, fedeltà, vecchiaia.
Prendere il telefono per chiamare Sana in aiuto, non era servito a niente. Facciamoli contenti, aveva detto.


Ed è per far contento mio padre e Natsumi che sono seduto sul tatami in casa di Sana. Ho buone ragioni per credere che sia contenta anche Misako, dalle risa convulse che si sono scatenate in lei nel momento in cui Sana è riuscita a fare impigliare l’anello di mia madre nel nuovo ventaglio donato dalla mia famiglia.

«Lo sposo non deve fare nulla, Akito» mi spiega calmo «Deve solo osservare mentre la sua famiglia dona degli omaggi alla sposa».
Ho le braccia incrociate, lo sguardo fisso su una piccola sveglia argentata su una mensola in cucina. C'è una gallina che becca l'aia a ritmo dei secondi. Una sveglia vecchia come lui. Maledetto vecchiaccio capoccione che fa leva sull'entusiasmo di mia sorella e della mia ragazza.
«Dopotutto…» continua, noncurante del mio impegno nell'ignorarlo «...hai già fatto tutto da solo… una proposta, un anello, come figlio ci devi questa soddisfazione.»
È alla parola anello che incrocio i suoi occhi per la prima volta da quando ha proposto questa sceneggiata.
«Non c'è nessun anello», dico, con un tono di ovvietà. Siamo una coppia atipica, vorrei spiegargli, che si rompe, si aggiusta e si abbraccia forte su una panchina mentre litiga e se ne dice di tutti i colori. Che si separa per tre anni come fossero tre ore. Che bisogno abbiamo di un anello?
Invece c'è un lampo di confusione negli occhi di mio padre, come se gli avessi appena detto che non sono suo figlio. Poi smette di respirare, comincia ad aprire la bocca sempre di più e già mi vedo, fra qualche secondo scandito dalla gallina in cucina, a praticargli un massaggio cardiaco.
E invece il colpo arriva con tutta la sua forza. E io che mi preoccupavo per la sua salute. «Maledetto figlio degenere.» soffia fra i denti, mentre io mi massaggio la testa.


«È tonno? Sembra buono… lo devo assaggiare?» Sana si rivolge a mio padre, in piedi davanti a lei a porgerle un dono dietro l’altro e, senza aspettare la risposta, si porta il tonno alla bocca con le mani, direttamente dal vassoio.
«No, Sana… non dovevi mangiarlo ora...» spiega calma mia sorella, cercando di riprendere il vassoio e appoggiarlo sul tavolo allestito per l'occasione.
«Ah no? Era da cuocere?» Sana si pulisce le labbra e comincia a ridere imbarazzata «Ma io non so cucinare…» decisamente non sa cucinare «Akito! Non glielo hai detto che non so cucinare?» urla nella mia direzione dal lato opposto della stanza.
Misako attira l'attenzione di mio padre, in mano il ventaglio donato poco prima a Sana «Posso provarlo?».
Nel momento in cui vedo arrivare, sul volto di mio padre, la disperazione e il pentimento per aver voluto questa cerimonia, mi dispiace per lui.

Ci sono rumori nella mia stanza che mi riscuotono dal sonno e poi movimenti ai piedi del letto.
Apro gli occhi e mi sollevo giusto un po' per riuscire a distinguere, nel buio della stanza, la figura di mio padre seduta sul bordo del materasso. È sonnambulo?
«Figliolo, voglio darti una cosa» parla, come se non fosse notte fonda e io non fossi stato addormento fino a pochi secondi prima. Non è sonnambulo, è pazzo.
«Non puoi aspettare domani?» se chiudessi di nuovo gli occhi, farei ancora in tempo a riprendere a dormire, senza ricordare nulla.
«Sai Akito, sono contento che tu abbia Sana» mio padre in tutta risposta continua a parlare, non aspetterà. Mi chiedo se si sarebbe accertato che io lo stessi ascoltando, se non mi fossi svegliato da solo. «È quella persona che ti sostiene e ti supporta, della quale ognuno di noi ha bisogno… e tu con lei puoi superare tutto.»
Mi strofino gli occhi e mi metto seduto fra le coperte, chiedendomi dove voglia arrivare con queste parole pronunciate nel bel mezzo della notte.
E poi lontani ricordi cominciano a riaffiorare, come in un sogno. Mio padre, io e Natsumi seduti in cucina a parlare di mia madre, con lui che diceva parole molto simili a queste.
«Dovresti darle questo, almeno» allunga un braccio verso di me, mostrandomi una scatolina di velluto rosso «Era di tua madre». Lo guardo ma i suoi occhi sono fissi su quello che mi sta donando. Accendo la luce sul comodino e finalmente posso vederlo meglio. È in pigiama, i capelli schiacciati su un lato, mi chiedo quante volte di sia rigirato nel letto prima di prendere questa decisione per me, per noi.
Prendo la scatolina dalle sue mani, la apro. All’interno, un solitario brilla nonostante la luce fioca dell’abat-jour. Custodito fino a questa notte, come nuovo.


«È stato divertente, vero?» Sana mi porge un bicchiere di sake, la presentazione dei doni è finita.
«Tu dici?» chiedo, avvicinandola a me e poi tuffando la testa fra i suoi capelli.
«Assolutamente! Guarda!» mi scosta la testa e mi costringe a guardare in fondo al tavolo apparecchiato per la cena. Misako tiene per mano mio padre, cantano una vecchia canzone popolare, davanti ai loro posti ci sono già diversi bicchieri vuoti di sake.
Rei e Natsumi, con i loro bicchieri ancora in mano, cominciano ad improvvisare un balletto.
«Visto?» mi porge di nuovo il sake. Sulla sua mano brilla l’anello che mio padre mi ha dato per lei. E, mentre lo guardo, penso che non avrebbe potuto avere una collocazione migliore dell’anulare di Sana che, ormai tanti anni fa, ci ha aperto gli occhi sull’amore di mia madre. È come se lei stessa la ringraziasse per non aver reso vano il suo sacrificio mettendomi al mondo.
Sana, che ha reso sopportabile l’inferno nel quale vivevo, estinguendo poi del tutto quelle fiamme. Che mi guarda, gli occhi felici, come se io la meritassi davvero. Che mi sposerà, abbracciando le mie paure e le mie insicurezze.
Sana che ama, lenisce e cura.
Prendo il bicchiere dalla sua mano e lo mando giù, tutto d’un fiato. «Uniamoci a loro!» dice, mentre comincia a trascinarmi verso Rei e Natsumi.
La tiro a me per baciarla, prendo l’altro bicchiere dalla sua mano. «Avrò bisogno anche di questo». E la seguo, sempre.



Buongiorno a tutti! :)
Sono diventata molestah, lo so.
Io non lo so cosa mi sia successo in questo fandom, ho scritto come una forsennata, non era mai accaduto. Sono sempre stata piuttosto stitica.
Prendetevela o ringraziate Deb, a seconda di quello che provate vedendo il mio nick comparire a giorni alterni ultimamente. E’ per lei che ho scoperto questo fandom e ci sto sguazzando senza contegno!
Alloooooora, la fic. Nel mezzo del cammin di nostra serie, abbiamo scoperto che in Giappone, prima del matrimonio, è tradizione fare lo Yuino. Googlate: Yuino. E’ terribile, vedrete… MA! Come tutte le tradizioni, non è più una regola nè una tappa obbligatoria… però il signor Fuyuki ci sembrava il tipo, e anche Sana che combina disastri nel mentre! XD
Come vi dicevo nelle scorse shot, spero anche stavolta di strappare qualche risata!
Buon mercoledì!
Mano sul cuore,
Gabry





   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: gabryweasley