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Autore: Kim WinterNight    27/01/2021    2 recensioni
[Raccolta di due capitoli scritta per i compleanni di Mike e Trevor ♥]
Trevor giunse a casa di Mike con un enorme sorriso stampato sul viso acerbo. [...]
Era la prima volta che decideva lui cosa regalargli, dato che fino al compleanno precedente ci aveva pensato sua madre. [...]
«Che stai dicendo?»
Mike gli fece l’occhiolino. «Te lo spiegherò quando anche tu avrai dodici anni!»
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Mike Patton
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Eureka



27 gennaio 1980







Trevor giunse a casa di Mike con un enorme sorriso stampato sul viso acerbo.
Il suo migliore amico aveva appena compiuto dodici anni e lui aveva pensato a un regalo speciale per lui, un dono che sicuramente l’avrebbe aiutato a fare la musica che tanto gli piaceva.
Trevor sapeva che Mike era un tipo strano – i suoi genitori glielo dicevano sempre e in verità non erano d’accordo che lo frequentasse, con tutti i bravi ragazzi che ci sono a Eureka; però lui gli voleva bene, erano cresciuti insieme e in un certo senso era come se fossero gemelli.
A breve anche Trevor avrebbe compiuto dodici anni, mancavano pochi giorni, ma in quel momento gli importava soltanto rendere felice Mike.
Era la prima volta che decideva lui cosa regalargli, dato che fino al compleanno precedente ci aveva pensato sua madre.
Continuando a sorridere con entusiasmo, batté il cinque all’amico e lo spintonò dentro casa, dirigendosi in salotto com’era solito fare.
In casa Patton era sempre il benvenuto, nessuno lo rimproverava se diceva qualche parolaccia o se camminava scalzo con i piedi sudici; del resto Mike poteva farlo e di conseguenza potevano farlo anche i suoi amici.
«Che cos’è quello?» chiese il padrone di casa, indicando il sacchetto che Trevor teneva in mano.
«Un regalo per te!» esclamò l’altro impaziente, scostandosi alcune ciocche di capelli mossi dal viso.
«Cosa mi ha comprato tua mamma?» scherzò Mike, strappandogli di mano la busta di carta un po’ stropicciata.
«Stavolta l’ho comprato io con la paghetta!»
«Ah sì? Vediamo un po’…»
Trevor osservò l’amico scartare il suo dono, tenendo d’occhio la sua espressione perché lo conosceva troppo bene e si sarebbe reso conto di ogni sua minima reazione.
Mike, lasciato cadere l’involucro, aggrottò la fronte ed esaminò l’oggetto che teneva in mano: era un bellissimo quaderno pentagrammato dalla copertina verde acceso, su cui aveva scritto il nome dell’amico con un pennarello indelebile nero.
«Trev, scusa… ma cosa me ne faccio?» domandò il festeggiato perplesso.
«Guarda che questo serve per scrivere la musica!» Si avvicinò all’amico e sollevò la copertina, rivelando un sacco di fogli pieni di pentagrammi. «Vedi queste righe? Ci scrivi le note ed è fatta!»
«Ah. E tu ci riesci?» domandò Mike, lanciandogli un’occhiata in tralice.
Trevor si strinse nelle spalle. «Beh, no.»
«Nemmeno io.»
Il più piccolo si grattò la nuca con fare pensoso. «Possiamo sempre imparare, no?»
«Forse…»
«Ma ti piace? Quando fai quella faccia da culo non ti sopporto» sbottò Trevor.
Mike lo afferrò per le ciocche mosse e castane e lo strattonò appena. «Come mi hai chiamato, ragazzino?»
Entrambi scoppiarono a ridere e presero a fare la lotta, ruzzolando sul tappeto e rischiando di andare a sbattere contro il tavolino di fronte al divano.
Proprio in quel momento, la madre di Mike fece ritorno a casa e si schiarì la gola. «Ehi, voi due! Smettetela subito di fare casino, altrimenti niente torta!»
Mike lasciò andare la felpa dell’amico e scattò in piedi. «Finalmente!» strepitò.
La donna si diresse verso il tavolo della cucina e appoggiò il vassoio che conteneva il dolce. «Avete fame, criminali?» domandò.
«Io ho sempre fame!» esclamò Mike.
«Anche io!» concordò Trevor, pregustando il momento in cui il suo palato sarebbe stato invaso da dolci sapori.
«Ecco qua, per i tuoi dodici anni la nonna ha preparato per te una torta al caffè!» disse entusiasta la madre di Mike.
Trevor si rabbuiò. «Non so se posso mangiarla, i miei rompono quando gli chiedo di assaggiare il caffè» spiegò, chinando un poco il capo.
«Che rammollito, ma lasciali perdere! Mangia questa torta, altrimenti mi offendo.» Mike lo incenerì con lo sguardo e si sedette a tavola, sfregandosi le mani. «Dai, mamma!»
«Datti una calmata» lo rimproverò lei, recuperando un coltello.
Trevor sorrise appena e annuì, decidendo che poteva ignorare le raccomandazioni dei suoi genitori quando era a casa del suo migliore amico; del resto, se la madre di Mike gli permetteva di mangiare un dolce con il caffè, poteva farlo anche lui.
Non appena la donna tagliò alcune fette di torta, Mike ne afferrò subito una e cominciò a mangiarla con voracità, ignorando completamente tutto ciò che lo circondava mentre i suoi occhi scuri si illuminavano di gioia.
A Trevor quelle reazioni facevano un po’ paura, ma ormai conosceva Mike e sapeva che per lui era tutto normale.
Quando il festeggiato finì di mangiare, afferrò una seconda fetta; prima di portarsela alle labbra, guardò Trevor negli occhi e sorrise. «Tu non mangi?»
«Sì, sì che mangio.»
«Ah, Trev… grazie per il regalo.»
«Anche se non ti serve a niente?»
«Sì che mi servirà, prima o poi…» Mike ridacchiò e prese un altro boccone di torta. «Questa cosa è da orgasmo, cazzo!»
Trevor aggrottò la fronte e lanciò un’occhiata alla madre dell’amico, sperando che non avesse sentito l’imprecazione del figlio. «Che stai dicendo?»
Mike gli fece l’occhiolino. «Te lo spiegherò quando anche tu avrai dodici anni!»






😊 😊 😊

AUGURI MIKE *_____*
Gente, quest’anno ho deciso di dedicare una piccola raccolta a Mike e Trevor, alla loro amicizia e al loro legame che esiste da sempre!
Il punto è che mi piace troppo quello che c’è tra loro, li considero come anime gemelle (anche se non in senso romantico, ovviamente XD) e il fatto che alla fine siano sempre stati insieme anche a livello professionale mi fa capire che sono uniti da qualcosa di veramente speciale, difficile da trovare e da mandare avanti.
Ecco perché oggi pubblico il primo capitolo di questa raccolta – dato che il signor Patton compie la bellezza di cinquantatré anni (ma davvero? o.o) – e il 30 pubblicherò il secondo in onore del compleanno di Trevor ^^ entrambi, comunque, sono nati nel 1968!
Beh, che ne pensate di questi due quando avevano – o quasi – dodici anni? Mike che esulta per la torta al caffè è un meme AHAHAHAHAH XD
E Trevor che cerca di essere sempre un bravo ragazzo, di obbedire, ma alla fine si sa che non è sempre facile, specialmente se si ha un amico come Mike… eheheheh!
Il regalo di Trev, comunque, è stato dolcissimo *-* anche se Mike non se ne farà mai una mazza di quel quaderno pentagrammato, dato che – a meno che non abbia imparato a farlo di recente – non ha mai saputo scrivere né leggere la musica “come tutti i musicisti fanno”… e niente, ecco a voi il regalo più inutile della storia! XD
Il titolo della raccolta fa ovviamente riferimento alla cittadina nord californiana da cui provengono i due e dove sono cresciuti!
Per quanto riguarda la foto che vedete in cima al capitolo, ovviamente Mike e Trevor non avevano dodici anni, ma mi piaceva quello scatto "tematico" per via del foglio e del pennarello che il cantante tiene in mano :D ringrazio Evelyn per averla trovata per me su Pinterest :3
Spero che la storia sia risultata comprensibile e leggibile anche se non si conoscono i personaggi ^^
Grazie a chiunque sia giunto fin qui, sono veramente felice di aver scritto questa bazzecola e spero che anche il prossimo capitolo vi piaccia!
E ancora tantissimi auguri di buon compleanno a quel folle genio di Mike Patton ♥
  
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