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Autore: Tomoe_Akatsuki    27/01/2021    0 recensioni
[Avengers ]
[Avengers ]Un segnale.
Tanti dubbi. Soprattutto preoccupazioni.
Carol non ha idea di cosa pensare, ma una domanda continua ad assillarla.
Dov'è Nick?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Personaggi: Captain Marvel/Carol Denver, Vedova Nera/Natasha Romanoff, Captain America/Steve Rogers, Hulk/Bruce Banner, Nicolas J. Fiury.

Ship: Captain Marvel x Fiury (questa Ship non ha un nome. Anzi, io non l'ho trovato)

---

Un attimo di pausa. Finalmente. 
Che però non sarebbe durato tanto. Giusto il tempo di spostarsi da un pianeta all'altro.

Dopo lo schiocco di dita di Thanos, il suo lavoro come difensore dell'universo era triplicato - se non quadruplicato - nel giro di un giorno terreste. Per questo passava il suo tempo a viaggiare da un pianeta all'altro, ovunque ricevesse una richiesta di aiuto. Di pianeta in pianeta, di sistema in sistema, di galassia in galassia.
  Aveva bisogno di sgranchirsi un po', per questo si mise a volteggiare nello spazio, tranquillamente, sempre mantenendo la direzione.

Ad un certo punto, in mezzo a tutte quelle acrobazie, il suo comunicatore suonò. 
  Intuendo che era un'altra richiesta d'aiuto, guardò da dove proveniva, con una smorfia sul volto. Ma lo stupore la obbligò a fermarsi di colpo, incredula di quello che aveva appena letto. Ci mise poco a collegare il tutto.
Terra.
Nick.
Richiesta d'aiuto.
Pericolo. 
  Non ci rifletté neanche mezzi secondo, e deviò la sua rotta verso la Terra. Per fortuna si trovava a due galassie dalla Terra!
 

Mentre volava tutta concentrata, sentiva dentro di sé crescere qualcosa, ben consapevole di quello che era. Ansia. Tanta ansia. Troppa.
  Eppure non faceva niente per soffocarla. Sapeva che questa sua ansia aveva i suoi buoni motivi per esserci e la lasciava libera di scorrerle nel sangue.
  Nick era uno tra i suoi pochi amici. Anzi, forse era qualcosa di più, forse era il migliore. 
Aveva vissuto molte situazioni pericolose - le voci girano nell'universo, peggio delle nonnette dal parrucchiere - e non le aveva mai chiesto aiuto. Né con l'arrivo dei chitauri a New York, né con quel robot che voleva eliminare l'intera umanità. Non si sarebbe minimamente aspettata una richiesta adesso. Anzi, ormai ci aveva perso le speranze. Nick sapeva gestire sempre la situazione, per cui non le aveva mai chiesto aiuto. O almeno, era quello che lei pensava.
  Il fatto che l'avesse contattata adesso, poco dopo lo schiocco delle dita di Thanos, l'aveva fatta preoccupare. Probabilmente a Nick era sfuggita la situazione di mano. Oppure non sapeva dell'esistenza di Thanos. A questa opzione deglutì a vuoto e accellerò l'andatura.

Il comunicatore suonò di nuovo. Controllò la provenienza. Sempre Terra.
La preoccupazione e l'ansia salì.

Riprese il filo dei suoi pensieri. Perché Nick l'aveva contattata?  Aveva visto il pericolo imminente, con persone intorno a lui che si trasformavano in polvere? Lei sapeva cosa voleva dire. L'aveva vissuto.
  Si trovava insieme agli Skrulls, sul loro pianeta dove ormai vivevano da decenni. E tutto ad un tratto, gli aveva visti dissolversi uno ad uno. Pezzo per pezzo. Quelli che non erano stati cancellati erano scoppiati a piangere e a urlare dalla disperazione, vedendo i propri cari sparire in uno schiocco di dita. Anzi, per colpa di uno schiocco di dita.
  Lei aveva osservato la scena, solo incredula. Senza esternare dolore. Poi era partita in giro per l'universo e aveva scoperto la causa di tutto.
  Si fermò di colpo. 
E se Nick l'avesse contattata poco prima di dissolversi? Se lo immaginava, con il comunicatore in mano, incredulo di quello che stava vedendo, che le chiedeva aiuto, per poi iniziare a dissolversi a sua volta, mentre pronunciava "figli di puttana" senza riuscire a finire la frase.
  Scosse la testa. Sperò con tutta sé stessa che non fosse andata così.

Colmò la breve distanza che gli rimaneva dalla Terra e, con l'aiuto del comunicatore, rintracciò il luogo esatto da dove era giunto il segnale. 
  Una serie di grandi edifici. Tutti marchiati con una A maiuscola.

Il congegno si spense.
«Hai scoperto qualcosa?» chiese Natasha.
«Sembra che emetta un segnale...» rispose Banner.
«Ci sarà un motivo se Nick l'ha attivato. Riprova.» disse Steve, nella sua solita posizione di quando aspettava pazientemente, con i pollici appoggiati alla fibbia della cintura. 
  Bruce obbedì. Ma la porta della stanza venne aperta e sbattuta contro il muro.
«Dov'è Nick?»

Aveva seguito il segnale all'interno dell'edificio, e Carol era arrivata davanti a quella porta, dove rimase un attimo ad ascoltare le voci all'interno di essa. Non avendo sentito quella di Nick, la sua preoccupazione salì, e l'ipotesi che fosse scomparso aveva sempre più punti a favore.
«Dov'è Nick?» aveva chiesto, con un'espressione seria, ma in realtà era solo una maschera per le sue emozioni.
  «Tu saresti?» chiese di rimando l'altra donna, in una posa che sembrava normale e rilassata, pronta ad attaccare.
«Capitan Marvel. Dov'è Nick?» chiese lei nuovamente. Poi l'occhio le cadde sul vetro dietro cui c'era il comunicatore di Fiury.
«Quello è il comunicatore di Nick!» attivò il suo potere, assumendo un'aria minacciosa. «Dov'è Nick?» chiese per la terza volta scandendo ogni singola parola.
  Natasha fu sul punto di attaccarla, ma venne fermata da Steve, che gli aveva appoggiato una mano sulla spalla.
«È scomparso.» rispose il biondo, con aria neutra, guardando Carol dritto negli occhi.

Sentì la terra mancarle sotto i piedi. Il suo potere si disattivò.
  Non era possibile. Nick scomparso. 
Non era preparata psicologicamente. Rabbia, tristezza, dolore, odio.... troppe emozioni. Tutte esagerate. Ma sapeva che avevano il loro perché, il loro motivo di essere provate. Per cui non provò minimamente a fermarle. 
Si girò, uscendo dalla stanza.
«Quel figlio di puttana di Thanos...» disse tra i denti mentre camminava a passo svelto e pesante. 
«Aspetta!» si sentì chiamare alle spalle. Carol si fermò e si girò, ritrovandosi la donna dietro di sè.
«Tu conoscevi Nick, vero?» le chiese, guardandola dritto negli occhi.
«Sicuramente da prima di quando l'hai conosciuto tu.» ribatté lei fredda.
«So cosa si prova. E so che hai intenzione di ammazzare Thanos. Tutti noi» indicò se stessa poi i due uomini che stavano osservando tutto dalla soglia della porta «vogliamo farlo.»
Carol incrociò le braccia.
«Qual'è la proposta?» chiese, sapendo che l'altra donna non era tipo da perdersi in giri di parole.
«Unisciti a noi.» 
Unirsi a un gruppo? Aveva sempre lavorato da sola, tranne quando aveva scoperto le sue origini. Ma lì era un'altra storia. E poi Nick non era scomparso in uno schiocco di dita.
«Accetto.» 

   
 
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