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Autore: Talitha_love    27/01/2021    4 recensioni
Sakura Haruno, 27 anni, medico.
**
Erano anni ormai che lavorava in ospedale dove esercitava come medico, aveva iniziato subito dopo la fine degli studi, ed era un lavoro che amava, quello che aveva sempre voluto fare; fu così che, dopo un ultimo turno ordinario, la vita della giovane Sakura cambiò: una sfida le si parò davanti, sfida che lei colse a volo, e un uomo, quello che cambiò la sua vita per sempre.
***
- Buongiorno, sono Sakura, il suo… - alzai lo sguardo verso il paziente sul letto, sorpresa, di non riuscire a finire la frase subito - m-medico - terminai
La persona che mi trovai di fronte era un ragazzo, che aveva poco più della mia età, e dal viso di una bellezza disarmante.
- Buongiorno dottoressa Sakura - disse lui, ghignando - non pensavo ci fossero simili bellezze in un posto del genere - disse lui, sfacciato
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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LA STANZA NUMERO 4

 

 

 

 

CAPITOLO #1 

- UN TURNO ORDINARIO -

 

 

 

 

Sono sempre stata una persona molto mattiniera, quel genere di persona che ha un sacco di energie già alle 8 del mattino, che esce e va a correre prima di andare al lavoro, che dopo una tazza di caffè si sente ancora più piena di grinta e di voglia di iniziare la giornata, hai presente? Ma no… non oggi. 



La mia sveglia suonò esattamente alle 18:00 di sera, dopo un turno di pomeriggio il giorno prima, l’idea di essere stata inserita in un turno serale non mi entusiasmava più di tanto… quanto più attiva sono la mattina presto, tanto più stanca sono la sera stessa, e quella era una di quelle sere. Mi avevano spostata al turno notturno, dalle 20:00 alle 4:00 del mattino, non c’è turno più massacrante, anche perché è proprio la notte che ci sono più emergenze e l’ospedale di popola di gente, ed il fatto che il giorno prima avessi finito invece all’ora a cui adesso mi ero svegliata dal pisolino, mi faceva veramente sentire su un altro pianeta.


Mi alzai dal letto svogliatamente, cercando di svegliarmi dalla dormita che mi ero imposta di fare per riprendere le energie. Mi diressi sotto la doccia, spostando l’acqua da calda a fredda, così per darmi lo scossone finale, anche se mi ci sarebbe voluto un bel caffè… anzi due, o tre… ma cosa dico, sarei andata avanti tutta la notte. 


L’unica cosa positiva del turno serale era il fatto che il giorno dopo e quello ancora seguente li avrei avuti liberi, poiché avrei ricominciato con l’abituale servizio mattinale che mi piaceva tanto svolgere. Ho sempre voluto fare il medico, l’idea di aiutare le persone mi entusiasmava, anche se capii presto che non proprio tutti si meritavano un aiuto e una parola gentile, se poi ti fissavano con sprezzo, e come se gli avessi fatto un favore a terminare presto la diagnosi e levarmi dalle scatole ma, se da più giovane ci rimanevo male, adesso non me ne fregava più nulla: il mio scopo era quello di aiutare il prossimo indipendentemente che mi stesse simpatico, mi mostrasse gratitudine o indifferenza e, capito questo, iniziai a sentirmi molto meglio, svolgendo il mio dovere al massimo delle mie capacità. 


Il mio lavoro mi permetteva di vivere, di abitare in una bellissima casetta, e di sentirmi viva ogni volta che qualcuno di sentiva meglio o guariva grazie alle mie cure. Nulla avrebbe mai potuto rovinare il mio umore, nulla avrebbe potuto mai cambiare ciò che io provavo per quel lavoro, tanto difficile quanto gratificante che era fare il medico. 


Mi diressi in camera da letto con il solo asciugamano addosso, ormai vivevo da sola da qualche anno, e l’essere andata via di casa subito dopo la fine degli studi ed l’aver ottenuto il lavoro dei miei sogni, era stata la decisione migliore che potessi prendere. Certo i miei genitori mi mancavano, ma li andavo a trovare ogni volta che potevo, e loro erano felici così, e anche io. Inizialmente volevo trasferirmi con la mia migliore amica, ma poi lei aveva iniziato a frequentarsi con un ragazzo durante gli studi, tra l’altro della mia stessa facoltà, e avevano deciso di andare a vivere assieme una volta laureati, così decisi di compiere il grande passo da sola, anche se non ero proprio sola, Ino era in fatti la mia vicina di fronte: un giorno, facendole visita, notai questa bellissima casetta proprio di fronte alla sua, e la feci mia, mi piacque subito, e adesso sono due anni che ci vivo.


Tempo di mettermi la divisa, andare al piano di sotto a cenare, e farmi un bel caffè, ed eccomi in macchina, con il mio termos a portata di mano, e la borsa che avrei lasciato nel mio armadietto: accesi il motore e mi avviai in direzione dell’ospedale. 



Il “Konoha Hospital”, lo so, che fantasia, si trovava a 20 minuti di macchina da casa mia ma, per sicurezza, partivo sempre un po’ prima in modo da sviare il traffico, se ce ne fosse stato, anche se di sera, e all’ora in cui attaccavo io, le strade erano sempre molto libere, quindi me la presi con più calma. Passai dallo spogliatoio subito dopo aver timbrato il cartellino per lasciare la mia borsa, la giacca, ed il mio amato termos di caffè che, durante il viaggio, avevo svuotato, diretta nella saletta relax in attesa dell’inizio del mio turno. 

 

- già qui Sakura? - fece Naruto 

- si, ma alla fine mancano 10 minuti all’inizio del mio turno - risposi - te invece? Finisci o inizi? - chiesi a mia volta 

- finisco tra tre ore - rispose il biondo - sono in pausa caffè - 

- oh si… - feci, sedendomi accanto a lui - la macchinetta stasera sarà la mia migliore amica - terminai 

- a proposito: Ino ti cercava, è passata di qui mezz’ora fa, mi ha detto di dirti di raggiungerla nel suo studio - mi disse Naruto 

- oh… - guardai l’orologio, avevo ancora 10 minuti, potevo farcela - va bene, a dopo Naruto - salutai, avviandomi all’ascensore 

 

Naruto era la mia ancora di salvezza durante i miei crolli emotivi, certo fare il medico era bello e gratificante, ma altrettanto era crudele nel momento in cui dovevi avvisare la famiglia di un tuo paziente che quest’ultimo non ce l’aveva fatta, o che gli rimanevano poche speranze di vivere, era li che crollavo molte volte, e non è una cosa a cui ti puoi abituare facilmente, ed in questi casi il mio amico mi dava il sostegno che mi serviva. Naruto mi poteva capire bene, dopotutto era un chirurgo, e chi meglio di lui per capire ciò che si provava in quei casi, non a caso era il mio migliore amico con Ino. 


L’ufficio della Yamanaka era al piano superiore a quello in cui esercitavo io, lei, psicologa, si occupava di aiutare i pazienti con traumi dovuti a qualche specifica operazione, ma anche noi medici andavamo da lei per un sostegno psicologico nei momenti bui, motivo per cui anche lei aveva dei turni non proprio pratici, ma andava bene così, era il “prezzo” da pagare per aver realizzato quello che era il tuo sogno. 


Entrai. 


- è permesso - dissi 


Ino era seduta alla scrivania che esaminava la cartella clinica di qualche paziente, non appena mi vide sorrise. 


- Sakura! - fece, chiudendo il fascicolo e venendomi incontro - a che ora inizi? Sono passata prima ma non ti ho trovata - disse 

sono arrivata adesso, attacco tra 5 minuti, mi ha detto Naruto che volevi vedermi - risposi 

si - disse lei - come stai? - chiese 

bene, un po’ stanca ma… - venni interrotta 

no Sakura - disse seria - come stai? - ripeté, con più serietà questa volta

… - abbassai lo sguardo - bene - dissi solamente 

vuoi parlarne? - chiese l’altra 

no, non adesso, attacco tra poco, non mi va sinceramente - dissi, guardandomi i piedi

va bene - rispose lei - io vado via tra 1 ora, nel caso avessi bisogno sono qui, ok? - disse, sollevandomi il viso 

si, grazie Ino - risposi - ora devo andare - finì


Ci salutammo, quindi mi diressi nuovamente all’ascensore prima di fare tardi in reparto. A proposito del discorso dell’ancora di salvezza e del dare a qualcuno una brutta notizia, è quello che mi successe appena un settimana prima, ma su questo ci ritornerò più avanti… devo farlo. 


Mi diressi in reparto cercando di svuotare la mente da quel ricordo, e concentrandomi su quello che invece avrei dovuto fare da li a poco, mi diressi verso il banco delle infermiere, chiedendo ad Hinata le cartelle dei miei pazienti, iniziando a fare un giro di controlli e visite. Per fortuna su 6 pazienti, solo 1 aveva delle complicazioni dovute alla cure che avevo detto di somministrare, ma non notando particolari miglioramenti, decisi di cambiare; come predetto, la sala d’attesa brulicava di persone quella sera, come tutte alla fine, tra persone che si erano provocate un’ustione, ad altre che si erano tagliate o rotte un arto, fu una serata impegnativa, ma nulla che non avessi già affrontato.


Feci un paio di pause alla macchinetta del caffè, gustandomi quel nettare che mi faceva sentire di meno la stanchezza, concentrandomi su quello che dovevo fare e sullo stare sveglia e vigile fino alla fine del turno. Alla fine c’erano state un paio di emergenze gravi, dal vecchietto che ci aveva fatto lo scherzo di fermare il suo cuore, al ragazzo che era entrato a seguito di un incidente d’auto e che era stato subito trasferito in chirurgia. 



Tornai a casa stanca morta e, dopo essermi cambiata e lavata, toccai il letto addormentandomi in un sonno profondo e liberatorio, uno dei pochi che mi sarebbero stati concessi con l’arrivo del giorno dopo: una sfida mi avrebbe attesa da li a poco.








 

**************************

Ciao a tutti :D
Oggi ho deciso di pubblicare il primo capitolo di questa nuova storia che 
ho deciso di scrivere. Mi è stata ispirata da "Scrubs" non so 
se conoscete la serie tv, mi sono ritrovata a rifarmi una maratona di 
tutte le puntate e mi hanno ispirata questa nuova long. 
Non so ancora quanti capitoli avrà, la sto scrivendo man mano che 
pubblico, ma mi faceva piacere intraprendere una nuova
avventura qui su EFP :D 
Siate clementi sui termini medici ecc. non sono del settore, scusate se 
sbaglierò qualche terminologia *.*
Spero vi piaccia, e che mi recensiate in tanti, ci tengo molto :) 
Un bacio, al prossimo aggiornamento! 


Talitha_love

  
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