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Autore: lmpaoli94    27/01/2021    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Nel Castello di Dunguaire regnarono giorni di rispetto dopo la prematura morte del Conte Carrick Grey.
In quel giorno non si sapeva chi sarebbe stata la nuova guida della famiglia, riuscendo però a ricongiungersi strappi che molti credevano impossibili.
A cominciare dalla Contessa Grey che era riuscita a ritrovare il sorriso prima di tutti i familiari grazie al Barone Jerry Roach.
< Siamo tutti felici nel rivedervi sorridere, madre > fece Christian mentre erano impegnati a concludere il pranzo della domenica.
< Questa mattina sono stata nella cripta di famiglia a vegliare su Carrick. Ma non ero sola come in altre occasioni… Jerry aveva deciso di accompagnarmi e non ho potuto rifiutare. >
< Sembra che la sua vicinanza non può che farvi bene, madre > replicò Mia con tono lieve e piccato.
< Certo, Mia. Io e Jerry ci conosciamo da tanto tempo e sappiamo dove colpiscono i nostri sentimenti. >
< Già… Questo troppo tempo sembra un’eternità. >
Prima che Mia potesse dire qualcosa di spiacevole in quella domenica di pranzo, Gia vi diede un sonoro colpo sul gomito per farla tacere all’istante,
< Sono molto contento che non siate partito in giro per il mondo, Jerry. La vostra vicinanza a mia madre e a tutti noi ci ha fatto riscoprire la voglia di vivere. >
< Non potevo lasciarvi in un momento come questo, Conte Christian. Voi Grey mi avete fatto sentire sempre come se fossi a casa e questo non posso dimenticarlo. >
< Dove saresti voluto andare prima di decidere di rimanere con noi? >
< L’India mi ha sempre affascinato. Dopo aver visitato le Americhe, credo che viaggiare con la Compagnia delle Indie Orientali mi avrebbero fatto scroprire un mondo mistico, misterioso ma bellissimo. >
< Anche noi non conosciamo quasi niente dei nuovi mondi… Mia, tu saresti felice di fare un viaggio del genere. Non credo che la Borgogna faccia per te. tu ami le grandi città. >
< Hai perfettamente ragione, Christian. Perché rimanere nella tranquillità quando possiamo scoprire nuove culture diverse? >
< Secondo me saresti una buona accompagnatrice per il Signor Roach. >
Sentendo quelle parole, Mia non poté che essere più contrariata e scocciata.
< Non credo che sia una buona idea visto che il Signor Roach ama viaggiare da solo… Non è forse così? >
< Sì, esatto… Però un po’ di compagnia non può che farmi male. >
Per cercare di non scomporsi all’inesatta insistenza, Mia ripete a tutta la famiglia che non avrebbe mai viaggiato senza la sua amata Gia.
< Potreste venirci insieme a me. Sono un’ottima guida. >
< Perché andare in un posto del mondo se voi non lo conoscete per primo? >
Vedendo la puntigliosità della figlia, Jerry capì di essere stato colpito nel segno.
< Avete ragione. >
< E poi se un giorno tornerò a viaggiare per il mondo, lo vorrò fare insieme a Gia… Con permesso. >
Alzandosi da tavola senza prima aver finito la seconda portata, Mia aveva voglia di rimanere da sola per cercare di non pensare a suo padre e a come la sua famiglia stava cambiando.
< Tesoro, tutto bene? > gli domandò Gia stringendole la mano dopo che anche lei aveva abbandonato la tavola.
< Non c’è niente che vada bene nelle mai famiglia > replicò Mia disperata < Mio padre non c’è più e quell’uomo cerca di impossessarsi della mia famiglia. Tutto questo è ingiusto! >
Cercando di placare il suo dolore, Gia decise di portarla in camera da letto per potergli stare ancora più vicino.
 
 
Mentre la famiglia Grey la famiglia Grey stava cercando di tornare alla normalità, non si poteva dire lo stesso di Anastasia.
Infatti, da quando era tornata a Dunguaire, la giovane Contessa non aveva ancora avuto il tempo per cercare di ristabilire i rapporti con suo marito Christian.
“Se ne sta nei campi lontano da me e dai suoi doveri di marito. Christian, perché mi fai questo?”
< Posso disturbarti, Ana? > domandò Elliot bussando alla porta della sua stanza.
< Certo, Elliot. Sono contento di rivederti > replicò la donna dando un bacio d’affetto sulla sua guancia < Mi dispiace davvero per quello che è successo a te e a Katherine. >
< E’ tutta colpa mia. Io non ho saputo amarla come lei voleva. Sono stato un codardo. >
< Perché? Ti sei sottratto ai tuoi doveri? >
< In un certo senso sì… >
< Dev’essere una brutta abitudine di tutta la tua famiglia, vedo… Anche Christian fa di tutto per non rimanermi accanto in questo momento difficile. >
< Sta cercando in tutti i modi di distrarsi, Ana. Vedrai che con il passare del tempo… >
< Non è la questione di vostro padre che mi tiene lontana, ma perché è ossessionato dall’erede e non sono ancora rimasta gravida. >
< Che sciocchezze. Avete tutto il tempo per dare alla luce un figlio maschio. >
< Magari lo pensasse anche tuo fratello… Non lo so. Da quando ci siamo sposati e siamo andati in viaggio a Arcy-le-Franc, il suo umore è cambiato repentinamente. >
< Cercherò io di parlarci, stai tranquilla. >
< Ti ringrazio, Elliot. Sono contenta di poter contare anche su di te. la mancanza di Katherine si sta facendo sentire anche nella mia vita. >
< Puoi andarla a trovare a Limerick, se vuoi. Magari questa lontananza può servire in un certo modo per distrarti. Magari posso accompagnarti io, se vuoi. Non mi va di rimanere rinchiuso tutto il giorno in questo castello. >
< E tua madre? A lei non pensi? >
< Credo che mia madre abbia una nuova compagnia su cui può fare affidamento > replicò l’uomo riferendosi al Barone Jerry Roach < E cosa non da meno, mia sorella non è ancora tornata a Cahir. >
< Tu sai il motivo della sua lontananza? >
< Purtroppo solo i miei genitori ne sono a conoscenza e lei fa di tutto per non dirci niente. >
< Deve essere qualcosa di molto grave se fa tutta la misteriosa. >
< Non so cosa dirti, Ana… Adesso è meglio pensare a tuo marito. Vuoi venire anche tu nei campi? >
< Preferisco rimanere qui. Fammi sapere se hai delle novità da confidarmi. >
< Sicuramente. >
Andando con passo spedito verso suo fratello, Elliot vide che stava parlando con una giovane ragazza che non aveva mai visto niente.
“Chi diavolo è? Christian sembra sorpreso quanto me” pensò il giovane uomo rimanendo a spiarli a distanza di sicurezza.
< Caroline, che cosa ci fai qui? >
< Ho pensato di passare qui da voi prima di tornare a Galway dai miei genitori. Sono anni che non ho loro notizie e credo che questo sia stato il momento giusto per ripartire dopo il vostro ritorno qui. >
< Giusto il momento di ripartire? Caroline, non è che devo pensare che questa sia una coincidenza? >
< Assolutamente no. La mia partenza non è legata a voi > mentì spudoratamente la giovane serva.
< Caroline, se non ti conoscessi abbastanza, direi che mi stai dicendo la verità… Ma sappiamo bene che non è così, giusto? >
Ormai presa con le mani nel sacco, Caroline non poté che confessare le sue intenzioni.
< Vi prego di non odiarmi per questo > mormorò la giovane ragazza chinando il viso.
< Caroline, lo sai cosa mi fa arrabbiare più di tutto questo? Le bugie e le falsità. Se proprio vuoi avere un’altra possibilità di rivedermi, sarà meglio per te che tu non mi menta mai più e che tu mantenga la tua discrezione. >
< Sono stata sempre discreta, Signor Conte. Nessuno sospetta di noi > replicò Caroline a voce fin troppo alta per Christian.
< Abbassa la voce. Vuoi gettarmi in uno scandalo? >
< Scusate. Cercherò di stare più attenta… Comunque, se avete bisogno di me, mi troverete nella città più vicina. Vi ho scritto l’indirizzo. >
Ma prima che l’uomo potesse prendere il biglietto scritto dalla ragazza, Christian gli fece un invito molto consueto.
< Qui c’è qualcuno che può sostituirmi… Che ne dici di vederci al fiume qui vicino in mezzo alla foresta? Lì non ci troverebbe nessuno. >
< Davvero? Ne sarei davvero lieta. >
< Allora intanto inizia ad andare avanti. Porto avanti i miei ultimi lavori e ti raggiungo subito. >
All’apice della sua contentezza, Caroline prese a correre come una fanciulla felice verso la foresta in quel caldo afoso di inizio agosto.
Elliot, rimasto seriamente attento alla situazione, aspettò che anche Christian potesse mobilitarsi per inseguirlo sempre a distanza.
Mentre il cuore gli batteva per l’azione e per il suo spionaggio appena iniziato, quello che riuscì a vedere nel bosco lo lasciò sconcertato e senza parola.
Anastasia aveva assolutamente ragione nel dire che suo marito si era allontanato da lei… Per un motivo molto semplice: veniva tradita da una misteriosa ragazza che Elliot non aveva mai visto prima.
“Non posso crederci che mio fratello… Ma che razza crede di fare con quella ragazzina?”
Nel mentre i due si apprestavano a fare il bagno completamente nudi e con la passione che li stava travolgendo, Elliot decise di aver visto abbastanza e di tornare immediatamente a Dunguaire facendo finta di nulla.
Non avrebbe mai immaginato che le sue preoccupazioni potessero essere così indicibilmente elevate.
“Adesso come diavolo riuscirò ad affrontare Anastasia? Che cosa gli dirò?”
< Elliot? >
Sentendo che veniva chiamato, il giovane Grey si girò molto lentamente all’indirizzo di sua cognata.
< Sei tornato molto presto > mormorò la giovane donna con tono felice < Sei riuscito a parlare con Christian? >
< Purtroppo no, Ana > replicò frettolosamente l’uomo < Aveva un sacco di cose da fare con Patrick e non mi avrebbe potuto dare ascolto. Vedrò di parlarci questa sera prima che vada a letto. >
< Capisco… Ti ringrazio per tutto quello che stai facendo. Sei un vero amico > disse infine la ragazza prima di allontanarsi da lui.
“Sì, un vero amico… Un amico non può tenerti un simile segreto per sempre. Spero che tu possa perdonarmi Ana, ma non mi sento ancora pronto per confessarti tutto.”
   
 
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