Fanfic su artisti musicali > The 1975
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Autore: violamercati    30/01/2021    0 recensioni
Cominciarono lo show ed erano davvero bravi, ad ogni brano che suonavano provavo sempre un'emozione molto forte, di sofferenza ma anche di speranza e amore… ho capito che Matty vedeva la vita in modo differente da tutti gli altri, descriveva perfettamente una delusione d'amore, di quanto fosse straziante lasciarsi e restare soli col proprio dolore.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Il cielo di Londra era più grigio che mai, quando accesi la mia ultima sigaretta che avevo nel pacchetto,nella tasca del mio giubbotto nero di pelle.
Puntai gli occhi verso il cielo e una goccia mi colpì la guancia, mi affrettai ad asciugarmela con il dorso della mano dove tenevo stretta tra le dita la mia Chesterfield blù.
Sbuffai scocciata e spostai lo sguardo verso un negozio di vinili:
Era nuovo in zona ed era piuttosto carino, piccolo e luminoso. Aveva un cartello sopra la porta d'ingesso che recitava "THE SOUND" a caratteri cubitali di colore nero, su uno sfondo bianco.
Incuriosita, mi avviai verso il negozietto, buttai la cicca ed entrai. 
Davanti mi ritrovai un corridoio lungo circa cinque metri con attaccate alle pareti chitarre elettriche e classiche, sotto di esse c'erano dei cassettoni con posizionati tutti i dischi originali e in forma di vinile, tutti classificati in maniera alfabetica e in base al colore.
Girovagai un po', accorgendomi che sopra la cassa c'era un bellissimo Sax.
Fin dall'età di 5 anni mi ero appassionata a questo strumento e al suo suono, così rilassante e malinconico. 
"Bello, vero? È il mio strumento preferito" disse una voce accanto a me.
Girai lo sguardo verso quella voce e mi ritrovai un ragazzo  sulla ventina, riccio, alto uguale a me che fissava il sax attaccato al muro principale del negozio.
"E' anche il mio strumento preferito" sussurrai 
Il ragazzo sorrise, mi guardò e mi porse la mano 
"Piacere Matty" mi informò 
"Nicole, piacere mio" risposi, stringendogliela 
"Penso che lo comprerò" esclamò Matty annuendo con il capo
Gli sorrisi e mi allontanai, ma quando mi vide si affrettò a dire
"Volevi acquistarlo tu?" 
"No, no! Io stavo solo dando un' occhiata, non sono mai entrata qui dentro" 
"Effettivamente è solo da una settimana che è aperto, conosco il proprietario"
" Ah, wow, è davvero un bel negozio.. Molto vintage" dissi guardando intorno.
Matty annuì ancora una volta, poi si passò una mano tra i capelli e lo vidi per bene:
Era davvero un bel ragazzo, diciamo pure che fosse il mio tipo; era vestito con dei jeans neri strappati alle ginocchia, una camicia nera con le maniche arrotolate fino al gomito e agganciata fino a metà petto, facendo venir fuori un tatuaggio.
"Beh io vado, ci si vede in giro Matty" riferii facendogli un sorriso ammiccante.
"Ehm, Nicole!" esclamò venendomi incontro
Mi girai e lo guarda
"Io e la mia band ci esibiamo in locale stasera.. Se ti va di passare sei la benvenuta!" spiegò guardandomi negli occhi
Era uno sguardo profondo e dannatamente bello, ti poteva leggere l'anima. 
"Certo, mi farebbe piacere"
Erano appena passate le nove e mi stavo dirigendo verso il locale dove Matty e la sua band si stava esibendo, un pub tranquillo, ci ero stata più di una volta e ogni sabato facevano concerti dal vivo di piccoli musicisti emergenti.
Entrai al "Monks", mi sedetti davanti al palco  ed ordinai una birra media.
Passò un'ora e il locale diventò buio, poi si accese un'unica luce bianca rivolta verso il microfono e lì vidi Matty:
Portava  una camicia trasparente rosa con delle stampe a fiori ,sotto era a  petto nudo con  dei pantaloni neri aderenti. Aveva accentuato il suo taglio degli occhi con una matita nera e aveva lo smalto anch'esso nero alle unghie, sembrava una vera rockstar. Era bellissimo. 
Cominciarono lo show ed erano davvero bravi, ad ogni brano che suonavano provavo sempre un'emozione molto forte, di sofferenza ma anche di speranza e amore… ho capito che Matty vedeva la vita in modo differente da tutti gli altri, descriveva perfettamente una delusione d'amore, di quanto fosse straziante lasciarsi e restare soli col proprio dolore.
Quando l'esibizione finì,Matty venne subito da me e sfoggiò un mega sorriso.
"Nicole! Alla fine sei venuta" disse entusiasta
"Si, ti avevo detto che passavo" risposi ridendo
Lui mi guardò ridacchiando 
"Ti è piaciuto lo show?" chiese ingenuamente
"Oh, è stato bellissimo! Mi sono piaciute un sacco le vostre canzoni" spiegai felice.
In realtà ero molto contenta di questa domanda, volevo sapere il titolo dell'ultima canzone ,
 un testo molto bello ed empatico; narrava di un ragazzo che faceva da amante alla sua amata, ma lei preferiva sempre il suo ragazzo.. Anche se tornava a  fare sesso con il protagonista.
Un'esperienza così la vissi io, quando ancora ero un'adolescente ingenua.
"Bene, mi fa davvero piacere.. Io e la mia band è da qualche anno che suoniamo e puntiamo ad essere il massimo, anche perché siamo totalmente indipendenti musicalmente e penso che nessuno abbia il nostro stile punk-emo"  disse tutto d'un fiato, quasi non riuscivo a stargli dietro.
" Eh già, voi suonate roba diversa da quelle che sento ogni giorno e mi è piaciuto davvero tanto, Matty.." dichiarai bevendo un po' di birra.
"Ma volevo chiederti qual'era il titolo dell' ultima canzone" continuai, appoggiando il calice nel sottobicchiere
La faccia del ragazzo si fece seria, mi scrutò per vari minuti e infine mi rispose
"Beh penso che quella sia la mia canzone più rappresentativa della mia adolescenza.. " fece una pausa, prese il mio bicchiere e ingurgitò un sorso della mia birra, che quasi stava finendo.
"Si chiama SEX comunque, perché parlavamo solo di quello quando eravamo insieme" dichiarò porgendomi la brocca.
La presi e finii la birra e mi ritrovai un po' brilla.
"Tu e?" dissi 
"Io e una mia amica, cioè per me era il mio primo amore, ma per lei ero solo un pupazzo da scopare" sussurrò tristemente, incrociando il mio sguardo. Mi ricomposi nella mia sedia e mi passai la mano sui miei capelli lisci biondi.
"Oh Matty scusami, sono stata davvero una stronza, non volevo farti tornare in mente cose tristi" 
"Tesoro non ti preoccupare, ogni volta che canto quella canzone mi ricordo di lei, ma poi faccio un sorriso e mi passa..  Ormai è un capitolo chiuso" disse semplicemente, prendendo dalla tasca dei suoi jeans un pacchetto di Malrboro golden. Si alzò dalla sedia e mi fece segno di accompagnarlo fuori, così mi alzai e lo seguii nel retro del pub, in un vicolo buio dove c'erano ammassati dei sacchi dell'immondizia.
Presi anch'io una sigaretta e cominciammo a parlare del più e del meno, Matty era un tipo simpatico ed anche un po' pazzo, mi aveva raccontato che gli piaceva vivere, voleva assaporarsi ogni attimo di vita e non lasciare nulla al caso, voleva vivere come una rockstar anche se sapeva benissimo che c'erano pochissime possibilità di successo.
Mi ci rivedevo tanto in lui, quasi ne ero attratta.. Aveva un carisma che era difficile ignorare, ti coinvolgeva emotivamente, ma avevo imparato in passato che non è tutto oro quello che luccica.
"Proviamo un po' di LSD?" propose di punto in bianco. 
Scossi il capo e tornai alla realtà
"Come scusa?" risposi buttando la sigaretta ormai arrivata al filtro.
"Vuoi provare un cartone stasera?"  ripropose Matty entusiasta
Cominciai a ridere ; nella mia vita mi ero drogata tante volte ma ero stata sempre capace di non essere dipendente. Certo fumavo ancora marijuana, ma era da un bel pezzo che non prendevo un' acido.
"Mh, non ci conosciamo nemmeno ed io sinceramente mi vergono se mi sale la botta del cartone. Mi prenderai in giro" risposi ridacchiando. Sinceramente morivo dalla voglia di farlo ma effettivamente non conoscevo minimamente il ragazzo di fronte a me.
"Beh allora non hai mai visto me assumerli, sarò sicuramente più imbarazzante di te" spiegò semplicemente, facendo un sorriso alla fine della frase.
   
 
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