Quando raggiunsero la villa era già buio. Con l'avvicinarsi dell'inverno, le giornate stavano diventando molto più brevi e più fredde. A Gilbert non piaceva quel periodo dell'anno, al contrario di Vincent che lo trovava rilassante. Gil non sopportava che facesse buio così presto e che si abbassassero le temperature, soprattutto perché si ammalava ogni santa volta. 
Mentre scendevano dalla carrozza, dirigendosi all'entrata della magione, Gilbert lanciò un'occhiata a suo fratello che aveva un enorme sorriso stampato sul viso e sprizzava gioia da tutti i pori.
"Sei di buon umore vedo"
Commentò tirando fuori le chiavi dalla tasca della giacca. Vincent annuì senza smettere di sorridere.
"Come non potrei esserlo? Sono qui con te, abbiamo passato una bellissima serata e sta arrivando la mia stagione preferita. Inoltre, la vita non era mai stata così rilassante, non sei d'accordo?"
Come poteva non esserlo? Vincent aveva perfettamente ragione: erano stati ad una festa, avevano passeggiato lungo la spiaggia godendosi i fuochi d'artificio e si erano divertiti come non mai. Finalmente non avevano nulla di cui preoccuparsi e le cose non sarebbero potute andare meglio di così.
Entrando alla villa, cercarono di fare il più piano possibile dato che era molto tardi e tutte le luci erano spente.
Prima di andare nella loro camera, Vincent andò a controllare che Leo stesse dormendo, poi raggiunse Gilbert che aveva iniziato a spogliarsi.
"Tutto bene?"
"Sì, dorme come angioletto"
"Tra poco anche io voglio dormire così"
Vincent rise al commento e prese a spogliarsi a sua volta.
"Non penso tu voglia qualcosa per cena, giusto?" 
Chiese Vincent con noncuranza.
Gilbert ridacchiò.
"Giusto. Alla festa ho mangiato così tanto che temo di star per esplodere"
"Non essere drammatico" 
Lo prese in giro mentre il maggiore si avvicinava a lui.
Gilbert allungò una mano per accarezzargli il viso, spingendolo dolcemente verso le sue labbra. Vincent lo baciò dolcemente, sempre affamato di affetto. 
"Ho qualcosa da mostrarti" 
Disse Gilbert staccandosi e andando a frugare nel primo cassetto del comodino posto accanto al letto. 
"Oh, una sorpresa?"
Chiese Vincent con gli occhi che gli brillavano, emozionato nello scoprire di cosa si trattasse.
Gilbert ha tirato fuori una piccola chiave argentata. In un primo momento, Vincent sembrava non capire. Prese la chiave che Gilbert gli stava porgendo e la guardò. Sopra c'era solo una targhetta bianca, con un numero inciso sopra.
"Gil?"
"Ho comprato un appartamento"
Ha detto Gilbert, sorprendendolo.
"Che cosa?" 
Sussurrò Vincent guardandolo incredulo e con una certa tristezza. 
Stava per accadere ancora una volta? Come molti anni prima quando Gilbert se n'era andato dalla villa dei Nightray e si era trasferito lontano da lui. Se ne sarebbe andato di nuovo? Perché? Aveva sbagliato qualcosa? Pensava stesse andando tutto per il meglio, ma a quanto pare si sbagliava...
Una morsa dolorosa lo colpì al petto, facendogli contorcere lo stomaco.
Gilbert, intuendo i suoi pensieri, sussultò nel vedere gli occhi del più piccolo riempirsi di lacrime e sbiancò, sbrigandosi a sistemare il fraintendimento.
"A-aspetta, aspetta! Non è come pensi. L'appartamento è per entrambi"
Esclamò cogliendo di sorpresa Vincent che si sentì enormemente sollevato.
"D-davvero? Per noi? Me e te?"
Gilbert accennò una risatina per l'espressione di stupore dipinta sul viso del più piccolo e, abbracciandolo, lo strinse a se.
"Certo. Per me e te. Non ci separeremo, Vince. Ci siamo fatti una promessa, ricordi? Che non ci saremmo mai più allontanati"
Vincent si sentì avvampare mentre affondava il viso nel collo di Gilbert, sorridendo più felice che mai.
Quasi non gli sembrava vero.
"Ascolta"
Aggiunse Gil staccandosi di poco per guardarlo e spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
"Non voglio costringerti ovviamente. Insomma, hai Leo che non ti molla un attimo, inoltre Noise ha bisogno di te, ma...io voglio averti a casa con me...in una casa nostra, non qui"
Non ebbe modo di terminare la frase che Vincent gli saltò addosso, intrappolandolo nell'ennesimo abbraccio, tutto elettrizzato.
"Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo, Gil. Ovvio che voglio vivere con te! Verremo qui tutti i giorni, certo, ma mi piacerebbe davvero tantissimo condividere un appartamento col mio fratellone"
Esclamò su di giri riempiendolo di baci.
"Erano anni che non mi chiamavi in quel modo"
"Non ti piace?"
Gilbert non rispose, limitandosi a sorridergli, tirandolo maggiormente a se e posando le labbra sulle sue. Aveva capito bene i forti sentimenti di Vincent nei suoi confronti, accettandoli.
Adesso era pronto a dargli tutto l'amore che si meritava.