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Autore: DredlawN    01/02/2021    1 recensioni
"Il Me di oggi è stato
Burattinaio
Del mio passato
E ha giostrato i fili
Per portarmi dove sono
Ora"
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anni luce lontano
Nel cosmo, disperso
Da solo, confesso
Ho un po' di paura
Di cosa, mi chiedi?
 
Ho paura del vuoto
Del grande ignoto
Vuoto, immenso
Tetro, lugubre, nero
Sembra irreale
Ma quanto mai vero
 
E come stelle
Si accendono
E muoiono
I miei pensieri
Nel cosmo della mia testa
 
Mondo vasto, mai esplorato
Da non so cosa animato
Tenuto vivo da energia
Di esplosione primordiale
Originata dalla mia nascita
E destinato a chissà quale
Fine
 
Il viaggio comincia
Col primo passo
Passo svelto,
Mi sento inseguito
Mi sento osservato
 
Mi giro intorno
Buio, desolato
Un buio opprimente
Più scuro del nero
Figurano solo piccole
Fiammelle di stelle
Lontane.
 
Proseguo il mio viaggio
Che viaggio non è
Perché non mi muovo
Da dove mi trovo
O almeno così sembra
Giacché attorno nulla muta
 
Viaggio strano,
Ma senza una meta
Come mi muovo?
Non ho direzione
Nessuna indicazione
 
Vago solo, disperso
Nel cosmo dei miei pensieri
 
E decido, ci provo
Con nulla da perdere
Di chiudere gli occhi
E lasciarmi scorrere
Il pensiero addosso
 
 
Ed ecco rivivo
Vita passata
Me stesso bambino
Illuso, sognatore
Senza sogni tenuti a bada
 
 
E mi vedevo astronauta
Fisico, ricercatore
Con gli occhi fissi al cielo
Affascinato dalla notte
Che mostra più cose lassù
Di quante il giorno non fa
Con la Stella vicina
 
 
E aspettavo questo gigante
Scomparire dietro i monti
Per rendere omaggio alla signora
Argentata, pallida, timida
Poche volte si mostra appieno
E meno volte ancora
Badando alle cose terrene
Io me ne accorgo
 
 
Ma quando sparisce
Quasi quasi mi manca
E fisso gli occhi in alto
Aspettando che torni
 
 
Ma nel mondo dei sogni
Quando lo capisci
Il tempo non scorre
Se non lo desideri
Hai tanto potere
Nel mondo dei sogni
Troppo forse, per un
Piccolo uomo
 
 
E bloccata la luna
La vidi soffrire
Non è il mio corso, mi disse
Lasciami sparire
Poi torno, promesso
Magari più spesso
 
 
E la lasciai sparire
Capendo il mio errore
Non possiamo di certo
Nemmeno dovremmo
Comandare tutte le cose
 
 
Da bambino ignoravo
Volevo potere
Far cose che invero
Non dovevo volere
 
 
E la signora scomparve
Con un lampo, veloce
Mi abbagliò e mi fece chiudere
Daccapo, gli occhi
 
Aperti mi vidi cresciuto
Di poco, ma poco è
Abbastanza
Mangiai dell'albero
La mela fu boccone amaro
Conobbi bene e male
O almeno la mia
Idea a riguardo
 
Finché sei bambino
Male è il capriccio
Che non vinci
Ma quando cresci
Male è la cosa
Che non capisci
Non tolleri
Ripudi
 
Ma quando sei
Adolescente
Ci son troppe cose
Che ancora
Non conosci
E tutto sembra
Male
 
Tutto ostacola
Sogni che avevi
Sogni che porti dentro
E pensi di volere
Ancora
Realizzare
 
Capisci un sacco di cose
Ma sei bastian contrario
E se uno ti dice qualcosa
Che avevi già capito
Tu rispondi pure
Che magari non è così
Solo per dire a tutti
 
Ti sbagli.
 
E lo dici perché
Così tante volte
L'han detto di te
 
Lo dici perché
Nel cosmo della tua testa
Fan sentire sbagliato
Anche te
 
Indicano le tue scelte
dicendo
Non servono, nel mondo
Dei grandi
Ma tu non ci sei ancora
E vorresti vivere
Nel mondo
Dei meno grandi
 
Ti dicono di non
 perdere tempo
Di prendere soldi
Lavoro
Reputazione
Perché tutto ciò serva
Un giorno
A darti un nome
 
Ma io un nome ce l'ho
Forse l'avete
Dimenticato
E lo usate solo
Per etichettare
Un fallito
 
Mi giro intorno 
Chiudo e riapro
Gli occhi
Di nuovo estraniato
Dal mio corpo 
Mortale 
 
Vedo un buco nero
Risucchiarmi la vita 
Rubare la mia anima 
Ma non è ancora finita 
 
Che fare? Che fare? 
Provo a pensare 
Non ho idee 
Nessun piano 
Nulla da fare
Magari mi occorre 
Una mano da fuori 
Ma dove la prendo 
Se sono da solo? 
 
Sopprimo i pensieri
Riprendo il mio viaggio
Provo a raggiungere
Quel grosso miraggio
Riprendermi l'anima
Un pezzo per volta
Col rischio di perderla
Tutta d'un colpo
 
Il tutto per tutto
L'assalto finale
Forse tutto il mio viaggio
Era una preparazione
A questa tenzone?
 
Un duello col diavolo
Duello con mondo
Duello col mio stesso io
Profondo, cupo, scuro
O che tal pare,
Da quello che mi dico spesso
Spesso per non affrontarlo
 
E nero ci è diventato
A furia di restare
Nell'ombra
E ombra è rimasto
E gravità
Che attira
E schiaccia
Comprime
Preme
Me
 
Ora come non mai
Sento di doverlo
Guardare
Per poterlo
Mai come ora
Affrontare
 
La lotta è dura
E ancora infuria 
Continuerò a 
Parlarne
Ad ogni progresso
 
 
   
 
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