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Autore: Anown    01/02/2021    6 recensioni
Lui e Courtney sembravano due magneti, ma erano davvero destinati ad attrarsi dopo ogni crisi con la stessa forza?
Con Gwen aveva un rapporto più sereno, era più a suo agio, ma per qualche motivo, la ragazza, sembrava non imprimersi nella memoria di Duncan con tanta efficacia...
Questa è una storia sulla dinamica fra Duncan e Courtney e Duncan e Gwen seguendo per lo più ciò che è accaduto durante il cartone e riprendendo alcune scene. E' ovviamente una mia personalissima interpretazione.
Avvertenze:
Vira più alla Gwuncan.
Courtney potrebbe essere vista negativamente, anche se pure Duncan non è tanto positivo alla fine...
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, LeShawna | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: A tutto reality - Azione!
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*I dialoghi in grassetto sono ripresi dagli episodi.


-C'è li ho gli occhi, ti eri preso una bella cotta per Courtney e non provare a negarlo.-
“E in che modo dovrebbe mettere in dubbio il mio essere un duro e la possibilità che la colpisca? Ma che problemi ha questa?”
Certo che Leshawna, nonostante avesse minacciato di colpirla con la pagaia, sembrava in vena di chiacchiere quella giornata. Aveva probabilmente scordato che si trovavano sulla canoa per una sfida.
Di norma anche Duncan era ben disposto al cazzeggio, ma non se la compagnia era quella.
L'avevano messo in coppia proprio con la peggiore. Owen e Geoff avevano mezzo neurone ma erano divertenti oltre che utili sottoni. Gwen era forte e una bellissima gattina, anche su Heather si poteva avere da ridire su tutto, ma sull'aspetto. Mentre Leshawna... era sguaiata, invadente, voleva imporsi e portare i pantaloni, ma non aveva un fisico per cui fosse diverte fingere di dargliela vinta a differenza delle altre due pollastre rimanenti.
-Tutta qui la tua perspicacia? Bello sforzo, è così sexy.- parlò come se non fosse niente di importante, forse era vero, anche se non riusciva bene in quel momento a paragonarla con Gwen o Heather.
-Mi ha raccontato del coniglietto...- continuò Leshawna. Duncan spalancò gli occhi per un attimo.
-Oh miseria...- “Dovevo aspettarmelo che aveva la bocca larga e non l'avrebbe tenuto per sé...”
-Non volevi che DJ pensasse che il suo adorato coniglietto l'aveva abbandonato.-
-Ok... va bene...- Si sentì costretto a raccontarle di quando da piccolo gli era scappato il cane e del fatto che non voleva che DJ passasse lo stesso. Ma forse non era stato un ottimo modo per discolparsi...
-Lo sapevo che sotto quella scorza da duro c'era un cuore generoso.- la ragazza sembrava soddisfatta, ma non si esaltò neanche tanto, dava la cosa così per scontata.
-Però evita di dirlo in giro, fammi questo favore, Leshawna...- disse con rassegnazione.
-Allora, vuoi pagaiare o no?- rispose la ragazza, era come se avesse sfruttato la conversazione per sottometterlo. Duncan la guardò storto, ma rimase in silenzio. Come pensava, non era divertente in alcun modo avere a che fare con quella. -Il tuo segreto è al sicuro.- continuò.
“Certo, come lo era con Courtney. Le donne non sono capaci di tenere le cose per loro.”
-Anche se... mi sembra un po' stupido come segreto.- aggiunse con una punta di divertimento, forse le era venuta voglia di chiacchierare.
“Maledizione...”
-Sul serio, fai tanto il ribelle, quello libero... poi non ti senti di mostrarti per come sei.- sospirò. -Dovresti essere quello scatenato che se ne frega o questa è l'immagine che vuoi dare, ma alla fine ti muovi come se avessi una scopa infilata su per il retto. Insomma, rilassati gioia! Che c'è di male se vuoi comportarti in modo gentile? E se ti prendi una cotta devi giustificarti dicendo che la ragazza è sexy?- rise senza lasciarsi andare troppo. -Voi duri... chi vi capisce è bravo!-
-Sei tu ad essere ingenua...-
-Ah, quindi non hai altri motivi per apprezzare Courtney?- rispose con tono di sfida.
-...Non ti riguarda.-
-Li hai ma ti senti a disagio a dirli? Sei messo proprio male!- rispose interpretando il tentennamento di Duncan. -O ti metto a disagio io? Almeno con altri ti senti libero di esprimerti? Con la tua bella magari?-
“Non sono affari di nessuno!” ci pensò e si chiese se erano affari di Courtney... le aveva fatto un teschietto in legno, era un modo inequivocabile di dimostrare alla ragazza che ci teneva... giusto?
-Ok, fai pure il muto, basta che pagagli...- sospirò. “Perchè ci tengo tanto ad entrare in confidenza con questo poi? Boh, chi se ne frega...”
-Perchè sono certo che tu vorrai parlarmi di Harold, vero?- l'idea non lo entusiasmava ma non gli sembrava una cattiva idea ripagarla con la sua stessa medicina. La ragazza spalancò gli occhi e contrasse il labbro, ma sfortunatamente Duncan non poteva vederla.
Nonostante Leshawna chiacchierasse sempre tanto e con tutti, non sembrava mai avere voglia di parlare dello sfigato. Poteva essere una bella piaga in cui infilare un dito...
-Ma guarda! La riva!- esclamò la ragazza levandosi il problema di mezzo.

Duncan non era sicuro del perchè quella sera stava ripensando a quel giorno di un mese prima... Forse perchè Leshawna, la donna che poco dopo quella conversazione l'aveva picchiato cercando di costringerlo a portarla sulle spalle, era ora una sua compagna di squadra e temeva per la propria vita?
“Figuriamoci se ho paura di una donna, è lei a dover temere me.” pensò cercando di distrarsi dal vero problema.
Cominciava a pensare che Leshawna potesse avere ragione, per certi aspetti si sentiva bloccato. Forse era a causa di quella difficoltà a comunicare e riflettere sui suoi sentimenti se Courtney sembrava svanire dalla sua coscienza quando non erano insieme?
Graffiare un cuore su una testa di legno che riproduceva quella della ragazza non era un meraviglioso modo per manifestare i suoi sentimenti?
“E l'ho fatto in mondovisione... tutta colpa di Leshawna che quel giorno mi ha suggestionato per tutta la durata di quella stupida sfida a coppie!”
Neanche tenere una foto della ragazza sotto il cuscino lo stava aiutando. E dire che aveva inizialmente scherzato sul fatto che fosse un vantaggio mettersi con qualcuno mentre era occupato con un reality, si evitava il fastidioso periodo di fitti messaggi di buon giorno e buona notte a cui se non si rispondeva tempestivamente si rischiava la pelle... forse gli sarebbe stato utile invece per fissare nella sua mente Courtney.
Eppure quando lei era con lui si sentiva trascinato! Quella ragazza era molto meno noiosa di quanto cercasse di far pensare. Era energica, sorprendente, bellissima! Sarebbe stata un'ottima compagna di malefatte se non fosse stata così rigida, ma ci avrebbe pensato lui a farla sciogliere per bene...
Non che potesse lamentarsi della compare di quella notte;
Gwen gli era sempre sembrata interessante, gli faceva rimpiangere di essere fidanzato quella sera.
“Giusto, ricorda Duncan, sei fidanzato!” sospirò.
Quel cielo stellato, quell'accenno di autunno che lo spingeva a cercare calore umano. Sarebbe stato il momento migliore per allenare il suo senso del romanticismo, ma non era con la ragazza giusta! Beh, sarebbe stata la ragazza giusta se l'avesse conosciuta prima...
Poteva vederlo dalla pelle del petto pallido di lei che aveva freddo nonostante non si lamentasse e non cercasse di avvicinarlo.
“Deve avere una bella resistenza per rimanere con dei vestiti tanto leggeri.” alzò gli occhi dalla scollatura di Gwen. “Pensa a Courtney, pensa a Courtney... non porterebbe mai certi vestiti perchè ha un gusto pessimo, ma un ha seno leggermente più sviluppato e un ottimo lato B!” cercò di concentrarsi. “Aspetta... non stavo cercando di essere romantico? Cerca di immedesimarti, se fossi romantico cosa penseresti?” per un attimo riuscì a sentirsi ispirato. “Sono un genio! Ah, giusto... concentrati su Courtney e non su di te, concentrati sul cielo.”
Nel mentre Gwen, stufa di quel silenzio imbarazzante che si era venuto a creare, cominciò a parlare di costellazioni... la cosa le ricordò Trent, sentì un po' di nostalgia e dolore così cominciò ad inventarle le figure nel cielo. Ma pur osservando ad alta voce che una ricordava il sedere di Harold, Duncan continuava a essere silenzioso.
“Forse non gli piace poi così tanto stare con me...” pensò sentendosi ferita per un attimo.
Poi lo guardò, sembrava un pesce lesso! Ma era anche un'espressione carina in qualche modo...
-Ti ho appena preparato il piattino per farti fare una battuta e te ne stai zitto? Ma che ti prende?- chiese addolcita.
-Secondo te anche Courtney sta guardando le stelle?- chiese come un rimbambito. Gwen rispose immediatamente fingendo di vomitare.
-Ah, wow... chi immaginava fossi un romanticone del genere?- scherzò la ragazza.
“Ci sto riuscendo, fantastico!” -Vuoi approfittarne anche tu?- chiese preso da eccessivo entusiasmo punzecchiando la pallida ragazza. Lei rise guardandolo con perplessità e un accenno di imbarazzo.
-Puoi fare di meglio!- lo sfidò divertita.
Nonostante fosse tutto abbastanza prevedibile i due quasi non sapevano come ci fossero finiti per terra uno sopra l'altra. Dopo le risatine iniziali si fissarono imbarazzati.
“Beh... almeno suppongo di poter essere romantico... problema risolto! Mi tornerà utile quando rivedrò Courtney...” pensò distogliendo lo sguardo.
Mentre era distratto la piccola ragazza lo ribaltò, ma lo costrinse a stare bloccato per terra.
-Cosa pensavi di fare?- gli chiese fingendosi arrabbiata guardandolo con occhi sicuri e profondi. Courtney li aveva dello stesso colore, ma in quel momento erano quelli di Gwen a incatenarlo al suolo impedendogli di muoversi. Non ricordava se Courtney fosse capace di guardarlo in quel modo, ma forse era colpa della suggestione della luna piena se Gwen gli sembrava in quel momento tanto bella. -Ho appena lasciato un ragazzo.- sospirò Gwen mollandogli i polsi e sedendosi vicino. -Non dovresti giocare così con me, non è carino, sei un pessimo amico, lo sai?- disse con leggerezza mentre si stiracchiava.
Duncan, a sorpresa, l'avvicinò poggiandole le mani sui fianchi e la tenne abbracciata strofinandole con le mani la schiena e un braccio.
-D-Duncan, ma che...-
-Ti riscaldo, non c'è bisogno che mi ringrazi.- ridacchiò lui cercando di ostentare sicurezza. -Ora, cara la mia amica dal cuore spezzato, c'è qualcosa che posso fare per tirarti su?-
-A parte mollarmi, intendi?- il ragazzo si staccò e le offrì una mano per aiutarla ad alzarsi. Gwen sorrise ma rifiutò tirandosi in piedi da sola.
-La notte è ancora giovane...-
-E tu hai la ragazza.- cantilenò Gwen.
-Ma nulla mi vieta di divertirmi giocando agli altri qualche tiro mancino, magari in compagnia di una formidabile compagna, eh?- propose posandole la mano sulla spalla.
-Uhm... e cosa avresti in mente?-
-Rubare della biancheria intima va bene?-
-Ma quanto sei infantile...- lo canzonò. -Approvo!-
Amava il modo in cui quella ragazza gli dava corda. La sensazione di blocco e forzatura che provava pensando a Courtney, con Gwen spariva... forse anche troppo...
“E' perchè in questo momento non c'è Courtney, ma solo Gwen. Quando Gwen se ne andrà, svanirà dalla mia coscienza come Courtney, non è nulla di speciale... e poi con Courtney mi sento molto più esaltato, no?”

In un certo senso aveva ragione. La mancanza di Gwen l'avvertì appena, dopo la sua eliminazione.
Ma cominciò, senza neanche farci caso, a lasciar perdere anche l'idea di Courtney smettendo anche di utilizzare, quella che sarebbe dovuta essere la sua ragazza, come scusa per infastidire Harold.
Forse divenne più leggero con lui anche perchè Leshawna cominciava a sembrargli pericolosa quando lo vedeva avvicinarsi al suo protetto, o qualunque altra cosa fosse per l'incasinata ragazza carro armato.
E quando Courtney si ripresentò, fu proprio il confuso ragazzo dalla testa rossa, che per oscuri motivi cercava di avvicinarsi a lui a volte, a ricordargli che il fatto che la bella castana dalla pelle ambrata fosse tornata in gioco avrebbe dovuto renderlo felice.
-Buone notizie, vero Duncan?- gli aveva detto cercando un contatto amichevole. Ma Duncan era solo confuso... allarmato... Beh, andando in ordine la sua prima reazione fu uno svenimento per essere precisi...
E come se niente fosse cambiato, lui e Courtney tornarono a giocare all'acchiapparella. Litigare, attrarsi come magneti, flirtare, litigare e litigare... “perse” lui per sfinimento accettando di rimettersi con lei ubbidendo ad uno stupido contratto che gli diceva anche quando poteva e non poteva rivolgersi con dolcezza a Courtney... stranamente, o forse no, gli veniva più facile desiderare di essere espansivo se gli era impedito...
Non troppe ore dopo, in teoria, si erano lasciati di nuovo... in pratica quando lui e Beth erano in finale, lei sembrava nuovamente dalla sua parte!
Perse il milione e mentre Beth festeggiava, cedette e senza farsi troppe domande su quell'assurda dinamica a cui ormai si stava abituando tornò dalla bella ragazza dalla faccia interamente coperta d'inchiostro.
-Posso offrirti una cena come si deve?- le domandò galantemente offrendole la mano mentre lei gli lanciava uno sguardo di fuoco.
-Io non accetto cene dai perdenti!-
-D'accordo. Allora vorrà dire che pagherai tu.- lei si alzò e stranamente gli sorrise. “A cosa serve essere romantici se lei per prima non mostra minimamente i suoi sentimenti?” si chiese compiaciuto avvicinandola a sè. -Va bene, dove vogliamo andare, cara?-
-Sarei felice di prepararti un bel sandwich di pugni ben assestati.- disse irritata puntandogli una mano chiusa contro.-
“Eh? Ho frainteso qualcosa? Sta ancora sfogando a pezzi la sua rabbia? Ma poi... perchè è arrabbiata?”
-Ma prima dobbiamo lavorare a una strategia e chiamare ai nostri avvocati. Dopo la truffa di questa votazione, già intravedo una causa vincente.- disse compiaciuta mentre stringeva il suo palmare.
-Eri dalla mia parte solo perchè speravi che vincessi?- le chiese provocatorio, lei lo guardò titubante.  Poi gli gettò le braccia al collo cercando di baciarlo.
-Eh... forse, prima di baciarvi, dovreste sbarazzarvi di quell'inchiostro per evitare di ingerirlo...- consigliò Harold.
Duncan avrebbe voluto slinguazzarsi Courtney per fare dispetto al ragazzo guardone... ma purtroppo il quattrocchi aveva ragione. L'odore di inchiostro era insopportabile e quando si girò per guardarlo male si rese condo che Harold non era l'unico ad osservarlo.
“Tutti guardoni improvvisamente?”
-Eh, siamo tutti contenti per voi, sul serio...- disse Gwen nervosa. -Ma vi andrebbe di smetterla di bloccarci l'uscita? Sapete... vorremmo andare a casa, per favore!-
Mentre tutti uscivano, Courtney aveva ripreso a guardarlo arrabbiata.
“Oh... ma perchè!” -In realtà l'inchiostro ti dona molto.- le disse per riparare.
-Sto bene con tutto, lo so, lo so...- sospirò e lo guardò negli occhi. -Sei davvero un idiota... sei impossibile, dico davvero! Anche un perdente ora! Ma...- gli sorrise dolcemente. -Se sono ancora qua per te ci dovrà essere un motivo, no? Devo scusarmi, lo so, forse sono stata troppo dura con te, ma sai, la competizione... Bene, come scuse bastano?- lo guardò tesa.
-Quindi la perfettina di cui in teoria non sono il tipo, ha deciso di mettere da parte l'orgoglio per stare con me nonostante non abbia vinto soldi e il contratto sia stato annullato?-
-Eh? Chi l'ha detto che sarebbe stato annullato?- domandò pignola.
-Ci siamo lasciati quando sei stata eliminata, quindi non dovrebbe essere più valido, no?- sorrise fiducioso di essere dalla parte della ragione.
Courtney inizialmente sembrò infastidita. -Posso sempre farne un altro?- sorrise diabolicamente divertita. -Scherzo...- scosse le spalle e lo trascinò per la mano.
Il ragazzo si lasciò trasportare. In fondo la comunicazione e la capacità di autocritica non erano indispensabili. Quella relazione così semplice e istintiva faceva più a caso suo.

Capisci di essere invecchiato quando ti rendi conto che il senso di euforia trasmesso da un partner sessuale e teoricamente sentimentale non basta...
Era affezionato a Courtney... forse?
In quel momento era troppo esaurito dalla litigata che avevano fatto, la cena del giorno prima mollandosi teatralmente, per capire se era vero... litigata che era stata solo la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
La loro quotidianità era diventata tanto stressante che per non litigare avevano preso a ignorarsi e qualunque affezione sembrava morta e sepolta... non era mica un cagnetto come Harold che andava dietro delle esaltate violente facendosi andare bene i loro soprusi!
Beh, allora cos'era che l'aveva spinto a tornare e sentirsi attratto da Courtney ogni volta? C'era anche da dire che se Leshawna era violenta, almeno non lo era col quattrocchi e non era neanche così esaltata. Forse, era messo peggio di Harold...
E con quel pensiero disturbante era andato a correre per schiarirsi le idea.
“Forse sono semplicemente inadatto alle relazioni! E dire che l'avevo già inconsciamente intuito! Avrei dovuto dare retta all'istinto!” pensò correndo... ma era lo stesso istinto ad averlo spinto fra le spire di Courtney... ma lei era sempre stata in quel modo? O era stato lui a spingerne il lato più narcisista e scatenato?
La Courtney che aveva conosciuto cercava di apparire gentile e disponibile... beh, nei fatti non ne aveva dato grande prova... ironicamente l'unico a cui aveva mostrato questo ipotetico lato più morbido era lui! Forse aveva commesso un errore nello spingerla a non trattenersi...
“Non so se volesse apparire gentile perchè illusa che le riuscisse naturale, per questioni di apparenza o perchè voleva migliorare se stessa... se l'ultima opzione fosse quella giusta, avrei commesso un gran bel macello! Ma se si è fatta distrarre scordandosi di degli ipotetici tentativi di auto-miglioramento così facilmente a causa delle influenze di qualcun altro, non è mica tutta colpa mia! Volevo solo che la smettesse di essere rigida...”
Era combattuto. L'ultima immagine che aveva di Courtney, era una ragazza piangente, accovacciata all'entrata del ristorante.
Era stata lei a dirgli di andarsene da solo. Lo aveva fatto sbraitando e gesticolando come una svitata molto pericolosa. Ma quando aveva fatto l'errore di voltarsi a guardarla un'ultima volta, l'aveva vista in quelle condizioni.
Non era tornato indietro... ma rimaneva un'immagine triste e lo faceva sentire in colpa...
“In realtà lasciandoci stiamo facendo una buona, buonissima azione per entrambi!” fermò la propria corsa e riprese fiato.
Per rilassarsi controllò il cellulare, ma ebbe quasi immediatamente il desiderio perversamente masochista di controllare su Facebook se Courtney aveva pubblicato qualcosa di strano e ad alta quantità di veleno per sfogarsi.
Non trovò nulla... strano... perchè Courtney non aveva ancora fatto una tragedia greca sui social?
In compenso la sua attenzione andò a finire su delle foto pubblicate da Cody...
“Non seguo quello sfigato!” infatti, ma Gwen era stata taggata...
Le foto ritraevano lo sfigato e la ragazza al tavolo di un bar... su una panchina... in giro per la città, in giro per il parco...
“Stanno insieme?!” si domandò ribollendo. “Ma no... sarà solo un'uscita fra amici... perchè non ha più chiamato me per un uscita tra amici!” si sorprese del proprio stato di coinvolgimento. “Perchè me la sto prendendo tanto?” Guardò meglio le foto.
In una la ragazza aveva un'espressione tutt'altro che entusiasta, come se non fosse del tutto a suo agio. A Duncan venne da sorridere, intenerito e divertito dalla cosa.
In un'altra foto faceva una smorfia... nell'ultima aveva un sorriso lieve, ma molto dolce...
Duncan spense il telefono sospirando. La mano che teneva l'oggetto cadde come morente lungo il corpo, l'altra la portò alla fronte sudata.
“Non sono il tipo da relazione... ma forse per Gwen potevo esserlo...” scosse la testa cercando di scacciare quei pensieri stupidi, ma altri lo presero d'assalto.
Se invece di essere messo con Leshawna, fosse stato messo in coppia con Gwen durante la sfida a coppie le cose sarebbero andate diversamente? Avrebbero capito che erano fatti per stare insieme e che Courtney e Trent erano solo distrazioni?
“Ma cosa cazzo vado a pensare! L'amore non esiste! Tutti ormoni, tutti ormoni...”

Tuttavia, una settimana dopo, si ritrovò a colazione da Gwen.
-Allora, cos'è che ti porta a tanti chilometri da casa tua, questa mattina?- gli aveva chiesto la ragazza un po' nervosa... E forse non era proprio in forma dopo essere stata svegliata presto, in un giorno feriale, dal ragazzo che aveva gettato diverse pietre alla sua finestra...
-Mi spiace per la levataccia.- Duncan sorrise un po' divertito nonostante si stesse scusando.
-Fa niente...- sospirò Gwen ricambiando il sorriso prima di sbadigliare. -Mi piace essere produttiva, ma non mi hai ancora risposto.-
-Non facevo nulla di particolare. Ero da queste parti, così sono venuto a fare visita a una vecchia amica.- rispose Duncan sicuro di sé. Quel tono sembrò capace di far rilassare Gwen almeno un po'. -Ma, perchè questa tensione? Devo forse credere che le insinuazioni di Heather sul fatto che saresti perdutamente innamorata di me siano vere?- le aveva chiesto scherzando, anche se era realmente interessato a saperlo...
-No...- tentennò un attimo prima di rispondergli, ma Duncan non era sicuro di come interpretare la cosa.
-Allora perchè mi hai ignorato, cara amica mia?- disse con tono fintamente melodrammatico. Ma l'espressione di Gwen rimase seria.
-Mi dispiace... comunque, non c'entro io... volevo dire... le insinuazioni di Heather nella tua rottura con Courtney, vero?-
-No... tranquilla... Non mi hai più contattato a causa della mia tranquillissima ex?-
-No, in realtà non ci ho proprio pensato...- disse tesa.
Gli era innaturale vederla porsi in quel modo nei suoi confronti...
-Scusa, sono stata molto occupata con lo studio, il cercare di fare video sull'ecologia, il dissing con Heather...- ridacchiò un po' pensandoci. -E... ammetto che non avevo poi molta voglia di uscire con gli amici. La rottura con Trent è stata più dura di quanto pensassi... Anche se non me ne pento, era la cosa migliore da fare.- disse con un sorriso un po' spento. -E anche per altri motivi, ho un po'... un bel po' di confusione in testa...- ammise.
“Duncan, perchè sei qui? Vuoi dirmi qualcosa? Fra te e Courtney è davvero finita? In qualche modo c'entro anche se siamo stati lontani? Sono una persona orribile se ne sono felice? C-che significa tutto questo?!” sospirò “Sono una cretina... cosa potrebbe c'entrare con me se non mi sono mai fatta avanti? Ed era giusto! È fidanzato! Beh, era...” dopo essersi sfogata, almeno nella sua testa, si sentì più sicura. “Forse la cosa migliore che posso fare e non provarci subito con qualcuno che si è appena lasciato... avrà bisogno anche lui di leccarsi le sue ferite, no?” pensò riflettendo su come si era sentita lei dopo la rottura. Sorrise, non sapeva neanche lei perchè stava dando per scontato che le cose sarebbero andate a fine bene procedendo con prudenza. Era una semplice, forse ingannevole, sensazione.
-Quindi sei diventata una reclusa?- la punzecchiò Duncan.
-Eh? Ma no!- rise. -E ammetto che, almeno in parte, devo ringraziare Cody! È stato davvero carino con me negli ultimi tempi ed è anche riuscito a trascinarmi fuori casa, devo averlo sottovalutato!- confessò divertita.
-Lo fa perchè è interessato...- Duncan si stupì del tono gelido con cui l'aveva detto, non era neanche sua intenzione parlarne a voce alta. -Scusa, mi è scappato.-
-Pensi che io sia una sfruttatrice?- disse incupendosi.
Duncan si rese conto che era stato troppo concentrato su se stesso per pensare ai sentimenti di Gwen, non aveva minimamente pensato che lasciare un tipo tanto insignificante come Trent avrebbe potuto ferirla... né che potesse sentirsi responsabile del fallimento della sua relazione con Courtney. “Ed io? Quanto sono stato responsabile della rottura fra lei e Trent?” pensò in un improvviso lampo di consapevolezza.
-E poi gli altri amici in comune sembrano avermi abbandonato... Geoff chi l'ha più sentito...-
-Ha mollato anche me... troppo occupato a fondersi con la sua ragazza in una massa informe e indistinguibile...- “Sospetto anche che abbiano votato per Beth...”
-Stessa cosa per Leshawna...-
-Troppo presa dallo sfigato?!- esclamò incredulo e infastidito.
-Eh... no... anche per Harold è sparita... ma perchè ti interessa?- disse incuriosita dal sospiro di sollievo del ragazzo.
“Beh... Perchè mi nutro della sua sofferenza? Così impara a paragonarsi a me...” gongolò scordandosi che Harold non gli aveva mai detto nulla ed era stato Duncan spontaneamente a paragonarsi a un tizio di cui probabilmente era l'ultimo dei pensieri... O forse no visto che il ragazzo come solista si era dato il nome di H-Bomb, soprannome che era stato affibbiato da  Duncan a lui e Heather... “Ah, giusto... stavo pensando di dovermi concentrare meno su di me e pensare a Gwen...”
I due passarono un po' di tempo insieme, ma Duncan non riuscì a chiederle di uscire come si era prefissato. Avvertiva uno strano imbarazzo fra loro che gli impediva di agire... non gli sembrava il momento adatto... Che fosse troppo tardi e quella barca fosse ormai salpata?
Si promisero di rivedersi e Duncan decise che la prossima volta che si sarebbero visti sarebbe stato più intraprendente! Ma una vecchia conoscenza decise di intromettersi nella vita degli adolescenti ancora una volta...

Duncan e gli altri sventurati ex concorrenti era stati lasciati fuori dalla sala delle premiazioni del Gemmie Awards, da Chris, a cui il loro “amato show” era stato candidato.
Umiliati dall'evento e non troppo contenti di perdere la fama, erano rimasti a guardare dal televisore esposto all'esterno le premiazioni, sperando di vincere come migliore cast e riaccendere la loro speranza di tornare sulla cresta dell'onda.
-Non mi importa di quello stupido premio!- disse Courtney staccando il televisore dal muro quando non vennero nominati come vincitori. -Io studierò legge! Io, ho un futuro!- disse gettandolo con forza sul red carpet.
“A quanto pare si è ripresa ed è tornata sè stessa.” pensò Duncan rallegrato -Che nostalgia di lei...- sorrise malinconico. “Ok... sono definitivamente peggio di Harold...” realizzò osservando la ragazza con aria sognante.  “...Mi sto scordando di qualcuno o qualcosa?”

Alla fine, a causa di uno strano e inquietante discorso motivazionale da parte di una stalker psicopatica di nome Sierra, si ritrovarono tutti sul bus della madre di DJ guidato da Courtney...
-Accelera!- comandò Duncan spinto a gravitare intorno a Courtney. “E' perchè è lei a guidare... e perchè lo sta facendo in modo pessimo se sono qui! Non per altri motivi!” si disse arrabbiato.
-Datti una calmata! Non va più veloce di così!- lo criticò Courtney cercando di mantenere il controllo della discussione e sopraffarlo.
-Il fatto è che ci vuole un uomo al volante.- dichiarò deciso, col battito cardiaco a mille, la sensazione di sfida lo inebriava.
-Il fatto è che dovrei tapparti la bocca con lo scotch!-
-Beh, se solo mi ascoltassi...-
-Inizierò ad ascoltarti nel momento in cui dirai qualcosa di interessante!- lo interruppe Courtney.
-Tu sei matta, lo sai?-
-E tu... Sei un mostro!-
“Mi sei mancata da morire!” pensò spalancando gli occhi e lei fece la stessa espressione, forse pensando la stessa cosa.
E fu così che i due, occupati a pomiciare appassionatamente, persero il controllo del mezzo facendolo cappottare in un dirupo...
“Continuo a pensare di star scordando qualcosa...” pensò Duncan, mezzo stordito, una volta che riuscì ad uscire dal bus con tutti gli altri, poi vide lo sguardo furente di Gwen. “Oh merda!”
-Com'è quella frase meme dei videogiochi pokemon quando si prova ad utilizzare la bici al chiuso?- domandò Gwen osservando i piccioncini con aria nervosa.
-C'è un luogo e momento per ogni cosa! Ma non ora...- citò Harold.
-Grazie!- rispose una Gwen spazientita che non si aspettava di ricevere realmente la risposta.
Courtney guardò Duncan con un sorriso imbarazzato, lui provò a ricambiarla e si sedette sulla terra vicino a lei.
“Beh... evidentemente Gwen non è così speciale per me...” pensò rassegnato e disorientato.

Ma questa volta l'euforia durò poco... Già durante il primo giorno del nuovo reality, Duncan, si accorse che non riusciva a non fare attenzione ad ogni piccolo passo che faceva Gwen e non sentiva più il coinvolgimento nei confronti di Courtney forte come una volta... forse fu anche colpa di quella fastidiosa confusione, oltre al fatto che il reality era partito malissimo con la richiesta di farlo cantare come una donnicciola, se stufo decise di abbandonare la sfida una volta per tutte fregandosene se si trova in mezzo ad un deserto.
“Almeno, senza quelle due in giro, riuscirò a schiarirmi le idee...” pensò in ospedale. Fortunatamente era stato ritrovato svenuto da degli esploratori. “Anche se... credo di avere già deciso... o forse è l'insolazione a parlare...” nonostante il suo piano iniziale fosse quello di chiudere una volta per tutte con entrambe, anche se con una non aveva mai iniziato, la sua mente cominciava ad essere consapevole che il pensiero di Gwen si sarebbe fatto sempre più persistente nella sua testa da quel giorno in avanti...
Era stata, a sorpresa, il suo pensiero fisso mentre credeva che sarebbe morto per la sua stupida scelta di allontanarsi dal gruppo. E nonostante, in parte, la colpa fosse anche dei suoi sentimenti per la ragazza, non era riuscito a pensarla con rancore.
“Ho deciso! Quando sarà finito il reality e Gwen sarà tornata a casa, mi farò avanti... se funzionerà o meno, chi se ne frega! Voglio solo provarci...” si disse fiducioso. “Sono stanco di farmi condizionare da delle pianificazioni e dei piani a lungo termine neanche miei!” pensò con Courtney in mente. “E anche di essere sballottolato come un pupazzo dai miei istinti masochisti...”
Tornò a pensare a Gwen, nonostante sapesse che non sarebbe accaduto presto, sentiva il bisogno di rivederla.


Angolo dell'autrice... e dei suoi chiarimenti:

Ripensando ad una scena avvenuta in un episodio fra Duncan e Leshawna nella prima stagione(la prima scena riportata in questa oneshot) ho trovato molto goffo e trattenuto il modo in cui Duncan si rapporta ai suoi sentimenti, poi ho ripensato alla scena fra Duncan e Gwen mostrata nel doposhow della seconda stagione in cui Duncan ha un approccio totalmente diverso(anche se non proprio ideale per uno impegnato, eh...) così mi è venuta l'ispirazione per questa storia...
Ho pensato che sarebbe stato interessante vedere l'evoluzione del rapporto del punk con il sentimentalismo, quella del suo rapporto con Courtney e il perchè può aver finito per preferire Gwen, regolandomi il più possibile su ciò che avviene nel cartone. Ovviamente, ciò che ne è venuto fuori è una mia personale interpretazione delle dinamiche... e non odio Courtney, penso sia un personaggio interessante su cui scrivere e molto carino da disegnare anche se ho dei sentimenti contrastanti su di lei(anche su Duncan e Gwen in realtà) e credo non mi piaccia proprio con Duncan... Volevo essere molto più equilibrata invece di sbilanciarmi verso la Gwuncan anche se mi piace e la preferisco, ma ho avuto molta difficoltà, pardon... Poi magari non sono stata granchè neanche con la Gwuncan...
Mi sono fermata all'inizio del Tour perchè volevo parlare dei cambiamenti... e non ho parlato di All Stars perchè sì, avvengono molti cambiamenti... ma i personaggi sono troppo incoerenti e OOC...
E alla fine volevo semplicemente utilizzare le scene che mi ispiravano per creare una storia... Forse è un modo strano; riprendere alcune scene, continuarle e pensare cosa potesse esserci dietro, ma mi piaceva l'idea di provare a portare a termine questa idea. Spero che alla fine possa risultare un esperimento piacevole... e se volete dirmi cosa ne pensate, com'è venuto, mi fa molto piacere.
In ogni caso, grazie mille di essere arrivati fin qui!
Mi spiace per la lunghezza di questo angolo, ma sentivo di dover spiegare diverse cose...
Alla prossima!
  
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