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Autore: Sleepesleep    01/02/2021    0 recensioni
Mito aveva solo sette anni quando lo incontrò , Mito aveva solo sette anni quando scoprì che i mostri vivevano davvero nel suo armadio, Mito aveva solo sette anni eppure nulla gli impedì di vedere il male in quel sorriso
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akira Sendoh, Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Yohei Mito
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Oh volpe furba e astuta quanta fatica ti dai per raggiungere l’uva, non sarebbe più facile cibarsi dell'erbaccia?

 

Hana osservò ansioso la casa lugubre, le finestre erano tutte chiuse o dalle tende o dalle persiane, che non ci fosse nessuno a casa? Che Rukawa avesse mentito sull’essere malato? O forse era successo qualcosa? Mito schiaccio il campanello che risuonò per la casa senza ricevere risposta, ci provo ancora ma non ebbero risposta. Hana disse ora visibilmente preoccupato << E se fosse accaduto qualcosa a Rukawa? >>. Mito percepì un brivido attraversagli le spalle ma disse scettico << Hana non saltare subito alle conclusioni può essere che stia solo dormendo e che non senta il citofono >>. Il rosso annuì a vuoto e riprese << Però è solo>>. Mito sorrise al ragazzo e ribatte << Vuoi che facciamo un giro intorno alla casa per sbirciare se va tutto bene? >>. Hana sorrise grato all’amico, i due si diressero verso il giardino cercando di vedere qualcosa delle finestre, ognuna era chiusa o oscurata. Mito sbuffo irritato e disse << Mi dispiace Hana, non si può vedere in casa >>. Il rosso fece una smorfia e ribatte << Ripassiamo domani per ricontrollare >>. Mito annuì stanco, non vedeva l’ora di tornare a casa e fare un bel bagno caldo, quasi quasi avrebbe evitato di fermarsi alla sala giochi per quella sera. I due si ridiressero verso il cancello quando un rumore da dentro la casa li distrasse, i due confusi si fissarono incerti se avessero immaginato tutto ma un urlo di dolore non lasciò spazio per i dubbi. Hana disse spaventato << Hai sentito? >>. Mito annuì ora sull’attenti e disse << Dovremmo andare a controllare, credo >>. Il rosso si diresse verso la porta, provò a girare la maniglia ma era chiusa così disse << Chiusa a chiave >>. Mito si diresse verso il giardino cercando una finestra con le tende senza persiane da poter rompere ed entrare, seguito da Hana. Un secondo urlo fece gelare il sangue dei due giovani, Mito disse indicando la porta a vetri << Possiamo provare a tirare ed aprire >>. Hana si diresse a passo veloce ma a nulla valsero i suoi tentativi di far scorrere la porta a vetri che era bloccata ovviamente da qualcosa di non ben precisato. Hana riprese agitato << Non ci riesco Yohei, cazzo >>. Mito raccolse una pietra e disse all’amico << Optiamo per la soluzione drastica, allontanati >>. Il rumore del vetro che si frantumava risuonò nelle mura, i due si precipitarono dentro alla ricerca di Kaede. Hana disse cercando di abituarsi al buio della casa << Fa freddo >>. Mito ribatte cercando di muoversi verso la porta di quello che da quello che il buio gli permetteva di vedere era un salottino << Forse si sono rotti i condizionatori >>. Hana sbuffo dietro di lui cercando di evitare di sbattere contro i vari oggetti nel semibuio. Mito a tentoni provò ad accendere la luce riuscendo nel tentativo di illuminare la stanza. Hanamichi disse entusiasta << Molto meglio >>. Mito impallidì visibilmente quando notò i vari talismani e sigilli posti nei muri e sulle finestre, quelli erano sigilli di contenimento che diamine ci facevano in quella casa? Il rosso notando il pallore chiese << Mito che hai? >>. Mito disse ora nervoso << Dobbiamo andarcene di qui, Hana, fuori >>. Il rosso disse confuso << Ma che ti prende? E rukawa? E l’urlo di prima? >>. Yohei riprese mordendosi le labbra << Dobbiamo andarcene ora >>. Mito non sapeva cosa stesse accadendo in quella casa ma di una cosa era certo, i sigilli di contenimento venivano posti per rinchiudere qualcosa e lui sinceramente non era curioso di cosa dovessero racchiudere in quella casa e non voleva neppure scoprirlo. Sakuragi stava per ribattere sullo strano cambio di comportamento dell’amico quando qualcosa lo afferrò e scaravento dall’altra parte della stanza. Mito sobbalzò incredulo e si voltò cercando di scorgere chi era stato o meglio cosa. Una figura solo dal contorno umanoide si avvicinò verso di lui, Mito si posiziono sulla difensiva, era arrugginito senza alcun dubbio ma lui era un cavaliere come suo padre, nel suo sangue scorreva la medesima magia. Il demone però si blocco di scatto, voltandosi verso dove aveva scaraventato Hana, il rosso infatti a fatica si stava rialzando cercando di mettere a fuoco cosa stesse accadendo. Mito urlò << Hana esci, vattene >>. Il rosso guardo confuso l’amico per poi voltarsi ad osservare la cosa che si muoveva verso di lui, sembrava umanoide eppure aveva le zanne o qualsiasi cosa fossero quei denti aguzzi. Mito notò che il suo amico si era bloccato sul posto, così corse verso il demone cercò di concentrare la magia nelle sue mani e sussurro << Bollflez >>, le mani luccicarono, un pugno ben assestato scaravento il demone contro il muro opposto. Hana pietrificato osservò l’intera scena quasi stesse assistendo ad un film di fantascienza di seconda categoria. << Dobbiamo andarcene >> disse Mito indicando la finestra. Hanamichi non se lo fece dire due volte correndo verso il giardino. Quella cosa però li raggiunse senza fatica sbarrandogli la strada, Mito ripete << Bollfrez >> concentrando la sua energia nelle mani che ripresero a luccicare si preparò ad attaccare quando la voce di Hana gli giunse quasi come un sussurro spezzato << Rukawa? >>. Yohei finalmente riusci a vedere illuminata dalla luce dei lampioni i lineamenti della cosa, Rukawa era un demone, dannazione. Il demone approfitto della distrazione per attaccarlo, Mito si preparò a ricevere il colpo che mai giunse. Il demone fu bloccato da una figura nera apparsa dietro di lui, il demone sorrise e scaravento Kaede contro le mura del giardino. Mito fece un sospiro di sollievo e si voltò cercando Hana con lo sguardo. Il rosso guardava l’intera scena terrorizzato, Mito gli si avvicino e disse preoccupato << Hana >>. Il demone ribatte calmo << Mito-chan portalo a casa, ci penso io alla cattiva volpe >>. Mito non se lo fece ripetere due volte trascinando Hana che lo lasciò fare senza dir nulla, la sua espressione era vuota, smarrita….

   
 
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