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Autore: Lita_85    04/02/2021    3 recensioni
Sequel di "Tutto, per lei" Damon ed Elena si apprestano ad andare a casa di lui per il Natale, dove saranno presenti tutti per l'occasione. Compreso Stefan. I due piccioncini hanno in mente di rivelare la gravidanza di Elena proprio durante la cena....ma come al solito ci sarà qualcosa che andrà storto...e come al solito c'entra Damon! E sappiamo che quando c'è lui è sempre tutto in imprevisto! Non vi dico altro e vi lascio alla lettura! 😉
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era arrivato finalmente il fatidico giorno di Natale, e con lui il giorno in cui avremmo detto a tutti della gravidanza di Elena. Avevamo un piano prestabilito, l'avremmo detto dopo l'apertura dei regali di Natale. Doveva essere tutto perfetto. L'unica cosa che dovevo mandare giù era la presenza del Dottor Stefan Salvatore e consorte. La sua presenza mandava in tilt mio cervello, anche se erano passati tanti anni, avevo ancora paura del fascino del nostro caro dottorino, e l'influenza che poteva avere su Elena. Mi ripetevo di stare calmo, e di non fare cavolate, dovevo trattenermi, dovevo farlo per lei. Anche se dentro il mio cuore c'era ancora questo tarlo, che mordeva il mio cuore senza darmi pace. Diedi un ultimo sguardo al mio viso toccandomi la mascella appena rasata davanti allo specchio della toilette del bagno, e al mio look da cenone di Natale, camicia blu senza cravatta con gilet in lana grigio e pantaloni blu  e scarpe stringate nere. 

- Damon sei pronto? -  chiese Elena entrando in bagno. Lei era stupenda come sempre,  capelli lisci che le cadevano perfettamente sul vestito a maniche lunghe rosso porpora con scollo a v, autoreggenti neri richiesti esplicitamente dal sottoscritto, scarpe nere tacco dodici e rossetto del colore del vestito.

- Sì, sono pronto...- risposi girandomi verso di lei mentre si stava abbottonando l'orecchino di perla

- Damon, potresti avere meno entusiasmo? Così si vede troppo! - 

- Lo sai che sono l'anima della festa! - risposi sorridendo falsamente

- Damon... - 

- Cercherò di non ucciderò nessuno! - 

- Damon! - 

- Ok, ok... sarò il fratello maggiore perfetto, quello che tutti sognano! - 

- Damon, per favore, non voglio che tu sia perfetto con gli altri, tu sei già perfetto per me...- 

Mi avvicinai a lei stringendole i fianchi, e sorridendo accentuando la fossetta di destra poggiai le mie labbra sulle sue accarezzandole la guancia di sinistra con il pollice. Riusciva sempre a farmi capitolare, qualsiasi cosa lei dicesse

- Papà guarda sono una principessa bellissima! - disse Dominique entrando nella stanza facendo una piroetta con il suo vestito rosso in velluto

- È vero amore mio, sei bellissima! -  le dissi sorridendole

- Mamma posso mettere il fiocco rosso? - 

- Certo, andiamo a metterlo! - rispose Elena prendendo la mano della piccola, e dandomi un bacio a stampo si allontanò con lei 

Nello stesso momento entrò anche Deva con il broncio

- Papà questo vestito non mi piace...- disse toccando la gonna scozzese rossa.

- Come mai? Ti sta d'incanto! - dissi mettendomi le mani in tasca

- Io non sono bella come Dominique...- 

- Amore, ma cosa dici, sei bellissima! - affermai accarezzandole la guancia - E poi lo sai che sei la mia preferita...per te ho lottato con le unghie e con i denti...adesso mi fai un sorriso? - le dissi sorridendo a mia volta

Finalmente sorrise anche lei, aveva lo stesso meraviglioso sorriso di Elena anche se mi somigliava molto

Scesi giù dove Elena ci aspettava con i cappotti in mano. Infilai il cappotto nero con la sciarpa grigia ed uscimmo tutti dalla porta di casa.
Oltrepassammo l'altra parte della carreggiata corredo essendo già in ritardo. Arrivati davanti alla porta feci suonare ripetutamente il campanello a Dominique, a lei piaceva tanto sfondarlo ma non potevo dire la stessa cosa di mio padre,  infatti aprì la porta già bello allegro.

- Damon...- disse con aria già stanca.

 Quanto mi divertiva farlo incazzare
 
- Buon Natale Papà! - dissi sorridendo incurante del fatto che era già scazzato
- Si...Buon Natale anche a voi...- rispose sorridendo poi alle bambine che lo salutarono e prontamente e si allontanarono in cucina

- Buon Natale Giuseppe - disse Elena avvicinandosi a lui per baciarlo sulle guance
Lui le sorrise e anche lei andò con le bambine

- Damon, posso parlarti un attimo in privato? - 

- Se proprio devi...- risposi chiudendo la porta

- Sfortunatamente si...- rispose salendo le scale che portavano verso la porta del suo studio

Entrai dentro lo studio seguendolo chiudendo la porta. Mi avvicinai alla sua scrivania togliendomi la sciarpa e aspettai che lui uscisse qualcosa dal cassetto 

- Questo è il contratto per un mese per un corso di equitazione con il pony che le bambine desiderano...ho fatto quello che ho potuto...- disse avvicinando la busta verso di me

Rimasi scioccato, non pensavo che mio padre si sarebbe prodigato tanto per le bambine. Lo guardai riconoscente e afferai la busta

- Non credevo l'avresti fatto...pensavo che ti saresti incazzato...- dissi con la busta in mano sorridendo

- In realtà, mi sono incazzato...ma poi ho pensato alle bambine...io le adoro...- 

- Sai, adesso che ci penso, potresti dargliela tu la busta, dopo cena...come tuo regalo...cosa ne pensi? - 

- Beh, mi farebbe tanto piacere...- 

- Bene allora è deciso...- dissi avvicinando nuovamente la busta verso mio padre e avviandomi verso la porta 

- Damon...- 

Mi girai verso di lui come risposta e disse

- Grazie...- 

- Papà, ti prego, non ringraziami! Tra poco farò un'altra cazzata è sarai arrabbiato con me anche peggio di prima! - così dicendo uscì dall'ufficio dirigendomi verso il salotto.

 La felicità negli occhi di mio padre mi avevano destabilizzato. Lui non esternava mai i suoi sentimenti, ma con le bambine l'aveva fatto, ed io non potevo essere più felice. Abbassai gli occhi verso la scala e vidi il Dottor Stefan che si accingeva ad uscire dalla sala da pranzo ed Elena invece stava entrando con dei piatti da portata. Si scontrarono leggermente sorridendosi a vicenda per poi cercare di andare ognuno per la sua strada. Peccato solo, che tutti e due prendevano la stessa direzione parandosi uno di fronte all'altra creando un siparietto davvero divertente... Poi finalmente il nostro caro Dottore fece spazio ad Elena e andò via, ma non senza prima guardare il sedere di mia moglie.
Quindi non ero un pazzo visionario, Stefan, il caro Dottor Stefan aveva ancora voglia di scherzare con il fuoco. Ed io avevo pane per i suoi denti.
Mi avvicinai lentamente ad Elena che stava sistemando i piatti in tavola

- Cos'era quello? -  le chiesi sussurrandogli all'orecchio

- Quello cosa? - rispose senza alzare lo sguardo e continuando a sistemare la tavola

- Quel gioco di sguardi e sorrisi con il dottore...- 

Drizzò le spalle girandosi verso di me

- Dov'eri?!...- rispose sottovoce

- Risposta errata... riprova...-
 
- Damon ci siamo scontrati... - 

- Sbagliato di nuovo...- 

- Damon ti supplico...non fare scenate...-

- Io? Per chi mi hai preso? - risposi sorridendogli con sguardo malizioso e allontanandomi con le mani in tasca verso il mio posto

Avevo un piano ben preciso, e non mi sarei tirato indietro. Dopo aver gustato tutti tranquillamente il primo, mia madre si apprestò a portare il polpettone, il piatto preferito di Stefan, quale momento migliore per attuare il mio piano. Tutti avevano affondato la forchetta sulla pietanza quando all'improvviso dissi

- Elena è incinta! - 

Alzarono tutti il viso dal piatto, compreso Stefan che stava prendendo un bicchiere d'acqua facendolo cadere su tutta la tavola bagnando tutto 

- Qualcosa non và fratellino? - chiesi guardandolo soddisfatto

Lui mi guardò un attimo stupito, per poi iniziare ad asciugare il tavolo con il suo tovagliolo con l'aiuto di una sorpresa Valerie.
Sicuramente gli avevo dato una bella scossa.

- Damon!! - gridò Elena guardandomi contrariata

Sapevo che sarebbe andata su tutte le furie,  ma non mi interessava, volevo solo colpirlo.

- Ma è vero Elena? - chiese Miranda guardando verso di noi

- Si mamma...io...io sono di sei settimane...- 

- Beh, avevi ragione te ne devo dare atto...- disse mio padre riferendosi al discorso nel suo ufficio

- Sai che non mi piace deludere le aspettative...- dissi sorridendo ed avvicinandomi ad Elena che bruscamente tolse la mia mano dal suo fianco dove l'avevo poggiata guardandomi con disprezzo.

Sapevo anche questo, ma era il prezzo da pagare per colpire il caro Dottorino.
Presi il pacco di sigarette ed uscì fuori nel patio sedendomi sulla dondola. Appoggiai tutte due i gomiti sulle gambe toccandomi il mento liscio con le nocche della mano sinistra e con la destra stringevo la sigaretta. All'improvviso mi sentii un idiota. Avevo rovinato tutto, io e la mia stupida gelosia. Aspirai un po' di fumo guardando verso casa di Elena, guardai  la sua finestra ricordando le tante volte in cui mi ero arrampicato ed ero entrato da lì. D'un tratto si aprì la porta d'entrata, e con mia sorpresa uscì fuori Stefan sedendosi vicino a me, e afferrando il pacchetto di sigarette appoggiate sulla dondola ne accese una.

- È più forte di te...non riesci a trattenere l'istinto animalesco...-
 
- Con lei mai...ma...devo deluderti stavolta... è stato cercato...non è capitato per caso...- risposi evitando il suo sguardo

- Ah capisco...quindi adesso sei migliorato...- sorrise respirando un po' di fumo

- È lei che mi rende un uomo migliore...- 

- Beh, tanto migliore non direi...dato che sta piangendo...- 

- Come sta piangendo? - dissi alzandomi in piedi guardandolo

Lui si appoggiò allo schienale della dondola e sorridendo beffardo disse

- Io non sarò perfetto, o migliore, ma almeno non sono un coglione come te...- 

Dance for me Wallis - Abel Korzeniowski

Quelle parole mi attraversarono io cuore. Io non volevo che lei stesse male per colpa mia. Buttai la sigsretta lontano e mi fiondai nuovamente in salotto, trovando tutte le donne di casa attorno ad Elena che asciugava le lacrime con un tovagliolo. Cercai di avvicinarmi a lei tenendo il suo sguardo nel mio. Ma appena fui abbastanza vicino lei corse via dalla parte opposta, girò per il lungo tavolo ed uscì dalla stanza. Sbarrai gli occhi verso mia suocera, che con un gesto del capo mi incitava a seguirla. Chissà perché lei mi capiva sempre, e non mi criticava mai. Abbassai il capo in segno di approvazione e la seguii di corsa. La vidi entrare nel bagno di servizio e sbattere la porta. All'improvviso mi ricordai di quando lei era incinta di Deva ed io l'avevo trattata male lì dentro. Non ne combinavo mai una giusta. Mi avvicinai alla porta sfiorandola con le mani, sapevo che la porta non aveva la chiave per via delle bambine quindi dissi

- Elena, la porta è aperta...ed io sto per entrare...se non vuoi... fermami...- 

Non ebbi nessuna risposta da parte sua, quindi abbassai la maniglia ed entrai. La trovai seduta sulla lavatrice ancora in lacrime

- Elena...io...- 

- Damon...hai rovinato tutto ancora una  volta...- 

- Lo so...- 

- Mi hai messo in una posizione dove io devo sempre difenderti...ancora...- 

- Elena...- 

- Dove mi hai fatta sentire una stupida agli occhi di tutti...ancora!  - 

- Lo so! Lo so! Credi che non lo sappia?- 

Scese giù dalla lavatrice venendo verso di me e continuò

- Allora smettila!! Smettila di preoccuparti di cose che non esistono! Smetti di preoccuparti di Stefan! E smetti di fare l'idiota! Io ti amo! Non so più come dirtelo! Aspetto tuo figlio! Per te non conta nulla?! -

- Siete il mio tutto...- 

- Allora preoccupati del tuo tutto! Promettimi che mi  porterai a fare shopping  ballerai ancora per me in macchina, promettimi di fare le tue solite battutine prima di addormentarci abbracciati,  promettimi che un giorno passeggeremo insieme in un prato fiorito e farai ridere tra i fiori, promettimi che passerai più tempo con le bambine! Loro ti adorano! E promettimi che mi amerai sempre con questa passione, ma senza pensare ad altro! Pensa solo a me...puoi farlo? - 

I miei occhi iniziarono a bruciare, avevo il magone. Aveva ragione su tutto...ed io ero sempre il solito idiota. 
Mi gettai ai suoi piedi stringendole i fianchi e appoggiando il mio viso sul suo ventre. Potevo farlo, dovevo pensare solo a lei, le bambine e al bambino in arrivo. Niente era più importante di loro.

- Posso e voglio farlo...- risposi stringendola a me con le lacrime ormai avevano lasciato i miei occhi

- Damon...vieni qui...- disse quasi implorando 

Mi alzai di scatto incontrando i suoi occhi lucidi. I suoi occhi riuscivano sempre ad incantarmi. Quegli occhi nocciola che adoravo da sempre, e mai avrei dimenticato. Brillavano soltanto per me

- Damon...- 

- Elena non dire altro...- dissi avvicinando la fronte alla sua

Infilai la mano destra tra suoi capelli accarezzandole il collo. La guardai prima di baciarla, volevo essere sicuro che lei volesse il mio contatto. Lei mi guardò un attimo aprendo leggermente la bocca e chiudendo piano gli occhi. Con occhi increduli accennai un sorriso e avvicinai le mie labbra alle sue in un bacio casto prendendole il viso tra le mani. Sentii una sua lacrima sfiorarmi il pollice, strizzai gli occhi come trattenere le mie. Odiavo vederla piangere, e sapere che ero io la causa mi devastava. Mi odiavo. La strinsi forte tra le mie braccia con il viso tra i suoi morbidi capelli, come se avessi paura di perderla. Lei capii subito tutto e disse

- Sarò per sempre tua... - 

Fu in quel momento che iniziai a piangere come un disperato. Era proprio questo che non riuscivo a credere. Che lei avesse scelto me. Che nonostante tutto lei continuava ad amarmi. I nostri cuori iniziarono a battere veloce quasi in sincronia, ed io trasportato ormai dalle mie emozioni la strinsi più forte a me. Il tempo sembrò fermarsi in quel momento magico, perché lei da sempre sapeva cosa c'era dentro il mio cuore.


Note: Buongiorno a tutti! Ed eccomi con una nuova Shot! Damon è sempre Damon lo sappiamo... 😅 Ma in questa shot vediamo più da vicino il suo lato fragile e insicuro. Da sempre crede di non meritare l'amore si Elena. Chissà se dopo questa ennesima ramanzina capirà che Elena ama solo lui, e che deve lasciare in pace Stefan...che povero ha già i suoi problemi 🤣🤣🤣 Grazie sempre a chi mi segue ❤️ e alla prossima! 


   
 
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