Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: hikari_kudo    25/08/2009    6 recensioni
Niente avviene per caso. Ogni incontro, ogni parola, ogni ombra, ogni profumo ... tutto ciò, collegato nel circolo vizzioso del destino, che alle volte, incrocia quello di persone così lontane e allo stesso modo vicine, come tra i mondi.
"C’era una cliente. Portava i capelli castano dorato corti, ad arrivarle fino alle spalle, dimostrava si e no sedici … massimo diciassette anni. La pelle era pallida, ma non malsana, piacevolmente colorata da due guance rosee e porporee, incorniciate da due occhi scuri, che oramai avevano visto troppo per la sua giovane età. Portava un semplice capotto grigio, aveva detto addio tempo fa ai colori troppo sgargianti, ed aveva in mano un pupazzetto, era color oro, vagante al giallo canarino, con due alette in schiena ed dei vispi occhi neri. [...]
<< Sakura kinomoto, posseditrice delle carte magiche di Clow … ti fornisco tutta l’assistenza necessaria da parte del ragazzo qui presente >> affermò << COSA?! >> protestò watanuki
Genere: Generale, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Sakura, Syaoran
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Prologo : “Al mondo non esistono casualità. Solo l’inevitabile”

“Ma perché?”, si chiedeva il giovane ragazzo bruno, mentre, dinanzi a se, si presentava un enorme scaffale ricolmo di quello che sembrava essere liquore “perché Yuko mi ha affidato questo infame compito?! sistemare tutte le bottiglie di liquore … ma non scherziamo!” sospirò , per poi passarsi una mano tra i freddi capelli corvini. La vita di Kimihiro Watanuki era sempre stata un po’ particolare, ma questo era sempre stato dettato dalla sua attitudine particolare, extra-sensoriale : quella di vedere gli spiriti. Già di per se, questa dote impediva al ragazzo di svolgere una normale vita adolescenziale, ma le sue sfortune non potevano essere finite li, questo no, difatti, aveva anche un sangue particolare, a cui le creature mistiche era dedite, attratte. E così, per sfuggire a esse, quel maledetto giorno, si era ritrovato nel negozio di Yuko, ma si sa, ogni cosa va pagata, soprattutto quando si ha a che fare con una strega così potente, degna solo del leggendario, quanto innominato, Clow Leed , creatore delle magiche carte di Clow. Molto spesso, il ragazzo si trovava a chiedersi se aveva fatto la scelta giusta quando, quel giorno, aveva accettato di lavorare all’emporio, e molte volte, si era ripetuto che, grazie a quella strega, aveva conosciuto una parte parallela al mondo consueto, una parte magica, fantastica, fatta di creature mitologiche, buone o cattive che siano, dove le leggi gravitazionali non valevano, ed l’atmosfera era dettata dalla sola cruda e fredda, quanto spettacolare, magia. E non aveva imparato solo quello, ma aveva anche accolto l’esistenza di altri mondi, quelli dove tutti esistevano allo stesso modo, solo in circostanze e avvenimenti diversi, dotati o meno di qualcosa di particolare, speciale. E allora come non soffermarsi su Shaoran e Sakura, i più sconsiderati, quanto coraggiosi, viaggiatori spazio-temporali.  Eppure, Yuko sembrava nutrire una certa simpatia per loro, come se li conoscesse già, come se quei due ragazzi fossero destinati a qualcosa di grande … all’inevitabile, per l’appunto.

Con uno sbuffo, riprese a lucidare la bottiglia di Vodka che teneva in mano, quando, d’un tratto, si accorse della spada, appartenente sempre a uno compagno di Shaoran, data come pegno alla strega dimensionale da un certo Kurogane,  e quel tatuaggio fatato, donatogli da un altro compagno, quel pallido strano Fay, scappato da un destino a lui troppo avverso. Ma quello che lo sorprese di più, fu lo scettro depositato affianco a questi, oggetto che non aveva mai notato prima. Somigliava a qualche bacchetta magica di qualche Majokko, rosa, con delle ali bianche definite con dei rubini : sembrava quasi un giocattolo. Li si avvicinò, affascinato, stregato da quell’oggetto. Poi una luce, un rombo, ed una leggera scossa di terremoto. Niente di strano, dopotutto erano in Giappone, la terra più sismica al mondo, e nulla di nuovo da parte delle luci, dettate quotidianamente dalle diavolerie di Yuko. Eppure, il giovane Watanuki, era inquieto, stordito. Seguii le voci della strega, accompagnata da Mokona, fino ad arrivare nella sala tipica di qualunque casa giapponese.

 C’era una cliente.

Portava i capelli castano dorato corti, ad arrivarle fino alle spalle, dimostrava si e no sedici … massimo diciassette anni. La pelle era pallida, ma non malsana, piacevolmente colorata da due guance rosee e porporee, incorniciate da due occhi scuri, che oramai avevano visto troppo per la sua giovane età. Portava un semplice capotto grigio, aveva detto addio tempo fa ai colori troppo sgargianti, ed aveva in mano un pupazzetto, era color oro, vagante al giallo canarino, con due alette in schiena ed dei vispi occhi neri. Sembrava vivo, proprio come Mokona, ma anche se era così, non emetteva quel senso bonario dell’essere creato da Yuko, ma bensì un potere palpabile nell’aria, dettato anche dalla vicinanza con la padrona. Yuko amicò, facendo accomodare l’ospite << ti aspettavo >> disse la donna

<< lo so >> ammise la ragazza << dopotutto, prevedere il futuro è una nostra prerogativa comune, giusto ? >> si abbandonò a un forzato sorriso << non avrei mai pensato di dirlo ma … ho bisogno del suo aiuto >> mormorò

<< suvvia discendente di Leed, sei abbastanza potente da non ricorrere dei miei servizi >>

<< le carte >> mormorò mordendosi un labbro, mentre la strega lasciava trasparire evidente stupore << io … ho commesso un’idiozia. >> confessò << ne ho create nuove ma … i miei poteri non erano sufficienti >>

La donna increspò un sopracciglio << sa questo cosa significa, vero? >> si animò il pupazzo << quello che mai sarebbe dovuto accadere >> un silenzio enfatico, che fece rabbrividire il ragazzo pervase nella stanza. Yuko, con la coda dell’occhio, catturò l’attenzione di Watanuki. Poi sorrise garbata, rivolgendosi ancora una volta alla bruna ragazza << ho ciò che fa per te >> disse << ma tutto ha un prezzo , lo sai, no? >> La bruna chinò il capo, e annuì << il pegno lo richiederò a fine incarico >>  decretò la strega << Watanuki >> chiamò. Il ragazzo si avvicinò, ancora osservando quella strana situazione, accompagnata da una tetra atmosfera. Il pupazzetto giallo sembrò sgranare gli occhi, e mormorò un “capisco” mentre il bruno volgeva lo scettro roseo trovato nel ripostiglio alla strega << Sakura kinomoto, posseditrice delle carte magiche di Clow … ti fornisco tutta l’assistenza necessaria da parte del ragazzo qui presente >> affermò

<< COSA?! >> protestò watanuki << ma che … ? >> e così, ancora una volta, il ragazzo con capacità Extra-sensoriali si ritrovò in qualche stramba situazione.

Ma sei proprio sicuro di non esserti pentito di essere entrato nell’emporio di Yuko, eh, Watanuki?

 

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Hikari : Salve a tutti! questa fan fiction l’ho scritta di getto, mi è venuta l’idea mentre , leggendo il decimo volume di XXXHolic ,Watanuki ha detto “mi piacerebbe incontrare Sakura e Shaoran” e così nasce questo crossover. Io ve lo propongo, con la speranza che vi piaccia, e magari che commentiate. Naturalmente, questo è solo un prologo, un’introduzione di quella che sarà poi la storia vera e propria. Bene, io vado! Ci sentiamo, spero,con il prossimo primo capitolo.

  
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